LA BIANCA SIGNORA DEL CONERO !!

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Il Parco del Conero

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Parco del Conero

Verde, aspra e sorprendete... in una giornata limpida basta salire in vetta al Monte Conero, per abbracciare le colline “rotolanti”, i borghi e le cittadine ricchi di storia, i monti innevati dei Sibillini e della Laga, il mare con le calette e le spiagge dorate. Qui inizia uno dei tratti più belli e suggestivi di tutto il litorale adriatico : il Parco del Conero. Rocce a strapiombo e calde atmosfere, la prima sensazione è quella di trovarsi in un angolo meraviglioso, dove la natura si è divertita a dipingere un capolavoro. Dalle dolci colline marchigiane, il paesaggio del Parco passa all'incanto delle scena che offre quello che la gente del posto chiama familiarmente “il Monte”. Originatosi a seguito di una lunga azione di sedimentazione marina iniziata nel Giurassico, il Monte Conero è emerso nel Pliocene, cinque milioni di anni fa, con i suoi 572 metri di altezza, punta di meridiana di un Parco esteso per 6.011 ettari. Prima area regionale protetta nelle Marche (1987) con quattro città al suo interno, un angolo di mondo che nello scrigno dei gioielli ha panorami mozzafiato che fanno capolino tra la macchia mediterranea e la parte agricola, la falesia che si tuffa nel mare cristallino creando calette e spiagge di indubbio incanto, il rosso dei corbezzoli, il giallo oro delle ginestre, il viola della lavanda, i lecci, gli ulivi e le viti. Il termine Conero deriva dal greco komaros, che significa corbezzolo, un arbusto dai frutti rossi e zuccherini ancora oggi diffusissimo in tutta la zona.

Strada del Monte Conero vista di Pietralacroce

Strada del Monte Conero vista di Pietraluce

Partendo da Ancona, capoluogo delle Marche, lasciandosi alle spalle il Passetto, la strada del

Monte che attraversa l'intero promontorio, si inerpica e consente improvvise visuali di piccole  spiagge di ciottoli bianchi, di scogliere calcaree, di calanchi brulli che tagliano la macchia mediterranea e conduce alla Baia di Portonovo.

“La Bianca Signora del Conero”... qui il tempo sembra essersi fermato, d'inverno le onde del mare ed il verso dei gabbiani e degli animali sono l'unico suono che l'orecchio coglie.

D'estate il turismo approda in questo angolo di paradiso, un insieme di baie di ciottoli bianchi lambite da un mare trasparente color smeraldo.

E poi, immersi in tramonti ineguagliabili, la cena nei caratteristici ristorantini pieds dans l'eau.

Baia di Portonovo e Fortino Napoleonico

Baia di Portonovo con il Fortino Napoleonico

Incastonata nel verde della macchia mediterranea e lambita dal blu dell'Adriatico, la Chiesa di Santa Maria di Portonovo XI sec. eretta in candida pietra del Conero, gioiello di architettura romanica, con caratteristiche che fondono la croce greca con le forme della basilica latina, sta a ricordarci che nel 1034 fu edificato, in questo splendido luogo, un Monastero. Sembra impossibile che così vicino al mare sopravviva un edificio eretto mille anni fa. La spiaggia della Vela con il suo sciabordìo è a pochi metri, è qui che sorge la “Chiesetta” come la chiamano gli anconetani. Affascina la posizione, Santa Maria sta appollaiata ai piedi del Monte Conero, lambita da un bosco (dove scorazzano anche i cinghiali) con la zona absidale rivolta verso il mare.

Chiesetta di S.Maria dallo scoglio della Vela

Chiesetta di S. Maria dallo scoglio della Vela

La storia di Santa Maria è avvolta nel mistero, fu infatti costruita fra il 1034 e il 1050 ma nulla si sa del suo architetto. Inconfondibile invece lo stile romanico, con elementi bizantini e lombardi. Alla chiesa era annesso un monastero benedettino andato distrutto. Fino al XIV sec. il complesso fu un importante centro economico e religioso nonostante l'insolita posizione sul mare che lo esponeva alle scorrerie dei pirati. Ma a decretarne la fine non fu un popolo invasore bensì un terribile terremoto che nel 1320 distrusse il monastero e costrinse i frati benedettini ad abbandonare Portonovo. La chiesetta restò miracolosamente in piedi. Nel 1810 fu utilizzata come ricovero dalle truppe napoleoniche di stanza nel Conero. Nel 1894 lo Stato Italiano, divenuto proprietario, avvia il primo restauro a cui sono seguiti quello più importante nel 1988 e nel 1995 fino ad oggi e che le ha restituito l'antico splendore. L'interno è sorprendente, con le sue cinque navate così armoniosamente suddivise da far sembrare lo spazio più ampio di quello che è realmente. Al centro della navata si innalza ariosa una cupola ellittica di chiara influenza bizantina. Da qui piovono a terra i raggi del sole filtrati da quattro bifore. Un gioco di luce che contribuisce a rendere ancor più mistica e contemplativa l'atmosfera di Santa Maria. L'aria salmastra e il silenzio accompagnato dal lento infrangersi delle onde sulla riva, rendono questo luogo un angolo di straordinaria pace interiore.

Chiesa S. Maria di Portonovo

Chiesa di S. Maria di Portonovo

Chiesetta di S.Maria Portonovo - Presbiterio

Dettaglio del Presbiterio, con al centro l'icona di fine '800 raffigurante  la Vergije Eléusa o Madonna della Tenereza.

Le poderose colonne della navata centrale poggiano su un pavimento originale a disegni geometrici in pietra e cotto. Indicano che i rettangoli e i rombi tracciati a terra probabilmente delimitavano gli spazi riservati ai frati da quelli dei fedeli. Bellissime alcune pietre della estrema navata di destra che sembrano quasi scogli lavorati, forse blocchi presi direttamente dal mare. Uscendo dalla Chiesetta, la luce del sole per un attimo abbaglia lo sguardo e all'ombra dell'ulivo si indugia un po' prima di lasciare questo luogo pieno di armonia. Mille anni di storia per questo “faro” che illumina di fede la costa anconetana.

Chiesa di Santa Maria vista dal mare

Chiesa di S. Maria vista dal mare

Carlotta.an

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COMMENTI

  1. il 24 maggio, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Luoghi stupendi, Carlotta.

  2. il 24 maggio, 2011 carlotta dice:

    CLIKKIAMO SULLE FOTO PER INGRANDIRLE

  3. il 24 maggio, 2011 carlotta dice:

    E tu Lorenzo hai clikkato??… hai proprio ragione questi luoghi sono davvero stupendi… non a caso le Marche sono state definite un concentrato d’Italia per quanto riguarda il paesaggio, al punto che uno degli slogan che accompagna la promozione turistica recita: “Le Marche, l’Italia in una regione”

  4. il 24 maggio, 2011 ANGELOM dice:

    Carlotta,hai fatto una descrizione magnifica dei luoghi che hai presentato, le foto sono eccezionali, L’iTALIA è IL PIù BEL PAESE DEL MONDO, dove le trovi simili bellezze…La Chiesa di S.Maria è stupenda,complimenti!!!!

  5. il 24 maggio, 2011 NEMBO dice:

    Bellissima descrizione fatta da Carlotta in questi bellissi posti, non solo mare ma natura, storia, archeologia, e tanta enogastronomia fanno di questi posti un mix miraviglioso.

  6. il 24 maggio, 2011 giovanna3.rm dice:

    Carlotta, ti avevo detto tempo fa che conosco pochi luoghi delle Marche, ma decisamente belli. Il Parco del Conero è stupendo e quelle Chiesette in cima ai cucuzzoli uno splendore.
    Per fortuna, da alcuni anni, sembra che gli italiani amino scoprire e visitare luoghi di grande valore artistico e ambientale, evviva!
    Le Marche, con Umbria e Toscana sono le regioni che più mantengono le tradizioni culturali ma, si sa, sono anche le più dotate di tante bellezze!
    Complimenti Carlotta. Un abbraccio.

  7. il 25 maggio, 2011 carlotta dice:

    Se non ricordo male Giò, tu devi essere stata nella zona dei Sibillini, una catena montuosa ricca di splendidi panorami ma anche di arte storia e cultura. Un altra area protetta divenuta Parco Nazionale.
    Oramai, i toscani che vengono in vacanza qui sono sempre più numerosi perchè sostengono che per la bellezza del paesaggio così simile al loro, si sentono un pò a casa ma, il nostro mare è decisamente più bello. Così come lo è per i “cugini” umbri. Mare, arte e cultura vanno di pari passo.
    Penso che, in questa nostra Italia ogni singola regione abbia tanto da poterci regalare in eguale misura…basta scoprirla.

  8. il 25 maggio, 2011 carlotta dice:

    Carissimo Angelom, sapevo che la “Chiesetta” ti sarebbe piaciuta. Un angolo incantato…da vedere ma soprattutto da ascoltare… perchè in quel magico silenzio ci racconta una storia antica.

  9. il 25 maggio, 2011 mirella.an dice:

    E’ bella e suggestiva la chiesetta di portonovo!!!!
    non credete?! vi dico che in quella chiesetta io mi ci sono sposata tanti anni fà..e siamo stati gli ultimi per quel tempo a sposarsi lì, poi è stata chiusa per tanti anni..finchè non si sono decisi di restaurarla….

  10. il 25 maggio, 2011 stefi..rm dice:

    Bello vedere le foto mi ha fatto venire nostalgia di questi posti,il mare è stupendo tutto il resto è bello spero di ritornarci al piu presto ciaoooo carly

  11. il 30 maggio, 2011 lieve dice:

    Ci voglio andare!!! è tanto che vogliamo farlo, chissà che quest’estate….
    Grazie carlotta!!


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