COMINCIA LA BATTAGLIA D’ITALIA !!
Scritto da Scoiattolina il 10 Novembre 2011 | 60 commenti- commenta anche tu!

E’ FINITA LA CAMPAGNA DI GRECIA:
COMINCIA LA BATTAGLIA D’ITALIA
Una battaglia mondiale finanziaria epocale e’ iniziata martedi’ 8 novembre con l’annuncio del Presidente Berlusconi di rimettere il mandato, ma solo dopo l’approvazione della “Legge di stabilita’”.
Il giorno dopo, quando i mercati internazionali hanno realizzato che molto probabilmente l’Italia andra’ ad elezioni anticipate rispettando, così, la sovranita’ popolare, come voluto da Berlusconi, si e’ scatenata l’aggressione speculativa sulla Borsa di Milano.
Gli attacchi sono arrivati in particolare dalla finanza d’oltreoceano. La banca d’affari statunitense Goldman Sachs si e’ affrettata ad avvertire che quello delle elezioni popolari e’ lo scenario peggiore. Meglio un governo tecnico. Magari guidato da quel Mario Monti molto ben conosciuto ed introdotto negli ambienti di Goldman Sachs ed in generale della finanza americana. Monti e’ infatti International Advisor di Goldman Sachs, nonche’ membro della Trilateral Commission.
Ma perche’ l’attacco speculativo alla Borsa di Milano e’ stato cosi’ duro? Per un motivo molto semplice.
Ora il destino del futuro dell’attuale sistema finanziario mondiale cosi’ lo conosciamo, basato cioe’ sulla speculazione pura (e non piu’ sull’economia reale che produce sviluppo e ricchezza per un Paese), frutto dei Derivati introdotti negli USA alla fine degli anni ’80, e’ in pericolo. Rischia la fine.
E la sua fine potrebbe portare ad un ripensamento dell’intero sistema finanziario mondiale, incluso un ritorno alla sovranita’, soprattutto monetaria, degli Stati.
Il futuro di questo sistema basato sui Derivati e’ paradossalmente in mano ai Paesi piu’ deboli della catena: i cosiddetti PIIGS, acronimo che in inglese suona anche come “maiali” … PIIGS sta per: Portugal, Ireland, Italy, Greece, Spain.
La Grecia e’ gia’ stata sconfitta e annullata in questa battaglia. Ora e’ cominciata la “battaglia d’Italia”. E l’Italia, in quanto Paese piu’ importante tra i PIIGS e’ determinante.
Da un lato ci sono le banche americane che vogliono che il sistema da loro creato continui, ed evolva, fino ad annullare del tutto la sovranita’ degli Stati e ogni forma residua di democrazia: in Grecia ad esempio le pressioni hanno impedito che i greci votassero un referendum sui tagli imposti dalla BCE che li portera’ alla poverta’ piu’ nera, alla fame, nel senso piu’ reale, e non metaforico, del termine.
E dall’altro il sistema europeo di Westfalia, basato sullo Stato nazione, sulla separazione dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario) e sul principio di rappresentanza a suffragio universale.
Per capire questa battaglia e l’importanza epocale che essa riveste (dal suo esisto dipendera’ la societa’ mondiale per i secoli a venire) bisogna considerare il timore di queste quattro banche americane: Goldman Sachs, JPMorgan, Citygroup, Bank of America . Esse detengono, in particolare Goldman Sachs, circa il 95% di tutti i Derivati mondiali, titoli finanziari che dopo la “crisi” iniziata nel 2008 non valgono piu’ nulla.
La loro esposizione in termini monetari e’ di:
600.000.000.000.000.000.000 $
Ovvero di 600 trilioni di dollari.
Ora bisogna considerare che il PIL mondiale equivale a:
65.000.000.000.000.000.000 $
Ovvero a 65 trilioni di dollari. Cio’ significa che l’esposizione di queste banche supera di 10 volte l’intera ricchezza del pianeta. Servirebbero altri dieci interi pianeti solo per tappare il loro buco finanziario.
L’esplosione della bolla dei Derivati si sta avvicinando. Se dovesse travolgere le banche americane esse cadrebbero tutte come tesserine del domino, trascinando con se’ innanzitutto gli Stati Uniti, che farebbero bancarotta (forse non prima di avere scatenato una guerra mondiale di conquista), e a seguire i sistemi finanziari esteri piu’ esposti e ad esse legate.
Per questo motivo le banche americane hanno trovato la soluzione di spalmare la loro immensa mole di debito/esposizione sugli Stati, ovvero sui cittadini, attraverso i cosiddetti piani di salvataggio e i tagli alla ricchezza reale e al risparmio degli Stati. E’ questa infatti la risposta alla semplice domanda: “ma se la crisi e’ stata generata dalla finanza internazionale, perche’ la pagano i cittadini?”
Perche’ la finanza internazionale, cosi’ come la conosciamo, ovvero speculativa, rischia di scomparire.
Proposto da NEMBO




Nembo ha scritto un articolo molto impegnativo, con il quale ha sparigliato regole, introdotto dubbi, proposto cambiamenti di rilievo alle regole dell’Europa. Si può discutere, controbattere, precisare, dissentire. Ciò che non si può fare è far finta di nulla, passare oltre, non considerare. Oggi si parla soprattutto della strada che sembra abbia voluto scegliere il presidente della Repubblica, della formazione di un governo tecnico a guida di Mario Monti, nominato in fretta e furia senatore a vita. Ma un governo di questo tipo cambierà le regole comunitarie nel senso indicato da Nembo? E l’Italia sarà sempre di più nel marasma, soggetta all’Europa e, soprattutto, agli stati europei più forti: Francia e Germania? Dialoghiamo fra noi. L’argomento è importante e vitale per il nostro Paese.
Ho capito,Nembo ma allora noi poveracci cosa possiamo fare?
Dove vanno a finire i nostri risparmi??
E stu Monti? raccomandato dagli stati uniti,con chi starà?? cercherà di salvare gli USA o l’italia?
Illusioni!!! Si perché una mattina ci siamo svegliati e ci siamo resi conto che non avevamo un Euro in tasca. Quelli che usiamo per fare la spesa, per comprare i libri per i nostri ragazzi, per pagare le tasse, NON SONO NOSTRI, ce li hanno prestati e dobbiamo restituirli pure con gli interessi perché fanno parte del debito pubblico cioè del nostro debito perché siamo indebitati pure noi. Povera ITALIA mia come ti sei ridotta, senza un euro in tasca e con la….. tasca rotta.
Ciao, Lieve. Noi siamo come paglia al vento, mia cara. Le cose andranno come devono andare e noi continueremo a litigare fra noi. Ti pare che non sarà così?
Giuseppe, che dire. L’articolo di Nembo è illuminante. I soldi che ci danno come remunerazione dei titoli che abbiamo acquistato sono letteralmente “mangiati” dal declino delle quotazioni. Come dici tu, ogni euro nelle nostre tasche è un’illusione. Occorrerebbe ricominciare da capo. Ma ci vorrebbe una grande solidarietà e fiducia nazionale. Di Monti che dire?, Caligola fece senatore un cavallo. Ora, con tutto il rispetto, il professore frequenta da tempo il mondo bancario e finanziario e sicuramente non parteggerà per noi cittadini comuni. In più, ha poco da rischiare personalmente. Mah. Speriamo.
Si Lorenzo, “speriamo” e speriamo bene perché ormai ci è rimasta solo la speranza ma continuando così tra un pò ci toglieranno anche quella e resteranno solo le illusioni, amare illusioni.
Voglio i miei sooooldiiiiiiiiii!!!! ridatemeli,
nnagg…. devo fare la spesa….e vorrei comperarmi anche un paio di scarpette rosse… quelle che ho si sono consumate a forza di ballare….
Tempi duri gente… mi sa che le scarpette rosse dovrò dimenticarmele…
Ma proprio rosse, Lieve, dovevi averle? Il ballo ti sarà concesso di nuovo ma con scarpe nere. Va bene lo stesso?
Condivido tutto quello che avete scritto nei commenti, a lieve dico.. aspetta e spera in un domani migliore se ci sarà, ma la vedo molto dura, il cavaliere se ne va, e inizia la battaglia con tensioni all’interno dei partiti, nn è un buon inizio e ci faremo criticare ancora una ennesima volta dalla UE.Da tempo non mi scandalizzo più per questa politica vuota, incapace, senza nessun programma, la mia preoccupazione è che se si dovesse realizzare l’ipotesi paventata cari amici miei saremo noi a dare soldi alle banche per salvare i nostri soldi, nessuno dice che si prospetta anche un 5 per mille sulla prossima dichiarazione dei redditi, un prelievo sui nostri conti correnti ecc..altro che patrimoniale….perchè non fanno pagare il dovuto a chi deve allo stato, e mi fermo quà. Anche se qualcuno fa il nome di Amato che ci salverà…come ministro nel governo Monti..questo signore si vanta di prendere 31 mila euro al mese di pensione, sommando le pensioni di ex parlamentare con vitalizio, e quella di prof. universitario, evidentemente l’avvidità non ha limiti.Il nostro sistema economico si divide in due categorie quella che maturano interesse dette-titoli-, e quelle che non fruttano alcun interesse detta-moneta- il tutto sta nel PIL. Chiediamoci anche il perchè le banche ci guadagnano molto di più dell’interesse che da a noi? Lorenzo dice giusto, il mondo finanziario, bancario, certo non ci diffenderà. E’ una beffa per tutti noi cittadini che che abbiamo pure perso la certezza dei nostri soldi.
Caro amico Nembo, voglio darti atto della serietà, lucidità e coraggio con i quali ti sei impegnato in questo articolo. La situazione non è bella perché le solite manovre hanno prevalso, prima e dopo. Come mai il Bini Smaghi non si dimetteva quando a chiederglielo era Berlusconi e ora non ha perso un minuto? Come mai si fa di un onesto professionista del mondo bancario-finanziario un senatore a vita e lo si officia a presiedere un governo tecnico di cui non si sentiva il bisogno quando il vero problema era quello di cambiare i connotati politici della UE, nella quale c’è chi guadagna (le grandi banche e istituti finanziari) e chi soccombe (i più deboli come l’Italia, che ha sì un debito pubblico alto ma non potrà certo rientrare dallo stesso dimenticandosi delle esigenze di crescita della propria economia). Vedremo che si continuerà a parlare di questioni secondarie, che non ci sarà un programma di sviluppo, e che saremo tutti chiamati ai sacrifici. Io dico sì, ma per raggiungere quali obiettivi? Il pareggio di bilancio in tempi ridicoli? Il contenimento delle spese strangolando le aziende? Vedremo. Per ora c’è il gioco di chi si deve salvare l’anima, di qua o di là, per entrare o non entrare al governo. Di programma si parlerà certamente e vedremo. Rimane uno stato di inquietudine (meglio di paura). Che cosa combineranno alle nostre spalle? Con la scusa del risanamento e delle regole?
Lo sapete cosa hà fatto l’Argentina,il Brasile,l’Islanda,e come funziona il sistema pensionistico in Cile?
Posso dire poco riguardo all’economia, ma avverto la gravità del momento, penso che quella del presidente Napolitano sia una manovra indovinata. La nomina del senatore a vita di Mario Monti premia l’economista e Napolitano che ha sbaragliato tutti gestendo in maniera corretta la grave crisi del nostro Paese. Il senatore Monti sarà sicuramente credibile sotto ogni profilo, sia internazionale che nazionale e troverà il modo per rimettere a posto la nostra economia. Personalmente lo stimo come cittadina e risparmiatore.
Lorenzo tutto vero………ma non hai spostato all’esterno il vero nostro problema?
Nembo, a proposito del fatto che finirà che saremo noi a dare soldi alle banche per salvare i nostri soldi, il tempo è già arrivato, te ne racconto una.
Una persona a me molto cara, ha acceso un mutuo con una banca circa un anno e mezzo fa, ha lasciato in garanzia , la cifra intera (e dico intera) in bot o cct (nn so bene, comunque titoli di stato),inoltre,quello che nel frattempo maturava era a disposizione della banca x investirli come meglio credeva, senza ricevere nulla,(questo è stato un tiro mancino della banca che ricordo ingoiò malamente perchè a parole nn era contemplato…
Bene! ieri gli hanno chiesto sempre a garanzia,ancora trentamila euro, perchè quelli che avevano non davano sufficientemente garanzia!
vedi dunque che il tempo è arrivato, mo dobbiamo pagare le banche per salvare i nostri soldi….
Tutto vero quello che avete detto ,pero’ nn siate cosi, pessimisti,il governo greco e’ formato;x ilmomento lo sprettro fame e’ allontanato c;e’ uno spiraglio di sole nn potra’ illuminare anche le teste dei ns. politici?
NEMBO SONO USURAI LEGALIZZATI!!!!!!!
Seeeee lorè, mi sa che dovrò ballare a piedi nudi…..
Magari di nascosto perchè diventerà un bene di lusso anche quello….
Nessuno ha mai pensato che non ce l’hanno con noi, ne’ con la Grecia, ma con l’Europa? non è possibile che possa fare paura una nuova potenza?
Non può essere un ipotesi? verificabile se dopo di noi attaccheranno la Francia….
Potrei dire fesserie, non capisco un acca di finanza, ma non può essere??
Ditemi per costesia se è possibile perchè mi frulla st’idea che probabilmente è balorda;……. e non mi dite di tacere, e di non dire cavolate….
hahahahaha
No, Nico, ma informaci per cortesia. Ti aspettiamo con ansia.
Sì, Lucia, niente da eccepire sulla persona Monti. Sulla sua capacità di gestire un rapporto con la politica ho però i miei dubbi. Poi rimane il fatto che è collegatissimo con gli ambienti bancari e finanziari esteri, sì da ingenerare qualche dubbio sulle sua capacità di difenderci al livello internazionale. Intendiamoci, non è che possiamo permetterci di non fare sacrifici, ma questi devono essere funzionali o, comunque, non contrastare con le nostre esigenze di sviluppo dell’occupazione, degli investimenti e delle produzioni. Quanto all’intervento diretto del colle, mi sarei aspettato una rampogna vera nei confronti della classe politica e non un suo superamento completo. Non si guarisce la politica se ne prescindiamo e ricorriamo a persone che non ne fanno parte.
Franco, è vero, i problemi sono tutti nostri, ma non sono certo che un pedissequo ossequio alla UE vada bene. Risanare, sì, ma senza mortificarci.
Proprio così, Lieve. Ti risponderà certamente Nembo. Io voglio dire solo che, scendendo il valore dei titoli in garanzia, è del tutto naturale che occorra reintegrarli. D’altra parte, negli Stati Uniti prescindevano allegramente dalle garanzie e si vede come è andata.
Hai ragione, Sandra, non dobbiamo mai perdere l’ottimismo, soprattutto noi che possiamo fare ben poco per cambiare situazioni e soluzioni.
Lieve, le guerre finanziarie sono possibili, come no. Noi possiamo risolvere i nostri problemi interni però niente esclude che ci possano attaccare comunque. Banche e istituzioni finanziarie. Quanto alla UE, non credo che oggi possa fare paura, così come i singoli paesi al suo interno. Penso anzi che nessuno faccia paura. Però, in periodi di crisi, vale il motto “mors tua vita mea”
argomento alquanto stimolante, ma vecchio come il continente italia in tutte le epoche e governi ci son selpre state prepotenze politiche affinche qualcuno ha capito che l’ignoranza culturale è il vero cancro della popolazzione sottomesa bene culturiamoci detto fatto finalmente il colto del popolo sofferente arrancando viene ammesso nella stanza dei poteri, si trova con immensi previlegi di legge stipendio che tutti sapete e tutto cio con l’effetto collaterale di disturbi alla memoria ariguardo delle sue origini,ma tra un amnesia e l’altra onora le sue origini,ma gli intervalli fra le amnesie sono sempre più brevi,nel frattempo si arriva a nuove elezioni e la stori si ripete sursum corda
Io la vedo cosi’,e penso come me molte altre persone.Crolla il governo Berlusconi,bene,(bene si fa per dire perche’ non sappiamo cosa ci aspetta),da un giorno all’altro il capo dello stato nomina senatore a vita Mario Monti,bene,bene un corno,non tutti possono sapere chi è sto Monti,io ad esempio non lo so scusate l’ignoranza,si diceva se crolla il governo la voce al popolo,no,non si puo’,bisogna fare in fretta,e il popolo come al solito è cornuto e mazziato.Iniziamo col dire che questo Monti non fara’ sconti a nessuno,quelli sono riservati ai parlamentari,noi andremo in pensione non solo con un piede nella fossa,ma col 40 x 100 dello stipendio,percio’,o si muore di vecchiaia lavorando,o si muore di vecchiaia e di fame.PERCHE ai parlamentari non si chiedono i sacrifici chiesti a noi?,perche’sempre i signori parlamentari percepiscono uno stipendio astronomico e vanno in pensione (e che pensione)dopo 5 anni di legislatura?,allora amici cari mi vine da pensare che noi lavoratori siamo figli di un dio minore.Sicuramente direte,ma bisogna salvare l’Italia e l’Europa,macchissenefrega dell’Europa,ma cosa ci sta dando,ci chiede solo immensi sacrificie in cambio il nulla.Comunque no ,non mi sta bene il governo tecnico,noi dobbiamo scegliere,noi dobbiamo decidere di quale morte morire
io penso che Machiavelli ,è molto attuale,considerando che sono trascorsi anni luce ,non ho voglia di contarle ,visto che gli scenari sono identici. Occorre distinguere chi sono i buffoni e chi i potenti un bel dilemma vero? ciao a tutti augurandovi una buona domenica
Caro Tiziano, negli ultimi tempi non ci sono state promozioni di alcun tipo in politica e siamo passati dalla prima alla seconda repubblica con una classe politica, a giudizio di molti, peggiorata rispetto al passato. Le regole non sono mutate, le strutture sono quelle che sono, il debito pubblico è schizzato troppo in alto, ecc. La crisi in atto ci trova, come sempre, spiazzati. Ma tu dici” “sursum corda”, seppure con qualche ironia o pessimismo. Sì, diciamolo ma non facciamoci illusioni. Il coniglio non è stato tratto dal cappello del presidente e siamo costretti all’angolo, con imposizioni e sacrifici all’orizzonte. Non è da escludere qualche “passeggiata” di indignati anche nei confronti di un governo che si muova troppo in sintonia con la UE.
E anche a me, come a te, Nadia, non sta bene il governo tecnico, anche se la classe politica in parlamento ha dimostrato tutta la sua insipienza, al governo e all’opposizione. Non sono stati capaci di trovare una linea che facesse prevalere l’interesse dell’Italia , proteggendo in particolare le aspirazioni e le esigenze dei meno abbienti, dei lavoratori, dei giovani. Con tira e molla stucchevoli, accuse di qua e di là, minacce, agguati, e chi più ne ha più ne metta. Non si sa ancora come ne usciamo ma, sulla base della documentata analisi di Nembo, prima di tutto bisogna fare gli interessi del nostro paese, troppo disarmato nei confronti di altri nell’ambito della UE. Non so se il senatore Monti sia il più abilitato a farlo. Ma se dovesse fungere da intermediario fedele ed arcigno delle richieste dei paesi più forti dell’UE non credo che raggiungerebbe lo scopo. E sarebbe altro tempo prezioso buttato alle ortiche.
Cicco, neppure noi sappiamo per certo chi sono i buffoni e chi i potenti. So solo che noi tutti siamo italiani e che vogliamo, o dovremmo volere, l’interesse del nostro paese, da migliorare certo, ma non da mortificare nelle sue sacrosante aspettative di giustizia e di sviluppo. Se la classe politica non era in grado di corrispondere a tali esigenze, si sarebbe dovuto avere un solo dovere: quello di mandarli tutti a casa. O no?
ciao Lorenzo ineressante la tua puntualizzazione,ma non dimentichiamo che per fortuna siamo in democrazia, quindi un governo non ci sta bene mandiamolo a casa, ci vuole poco,perchè non siamo riusciti con questo prima di questo macello? semplice perchè alla maggioranza dei cittadin votanti sia in parlamento che in piazza andava bene, siamo in democrazia
L’Italia deve recuperare credibilità in campo internazionale e forse un passo avanti è stato compiuto. Ma non è tutto, ovviamente. Monti può essere una figura carismatica e competente, la cui professionalità è riconosciuta a livello interazionale: a mio avviso sarebbe auspicabile una sua investitura.Il momento è grave, cruciale.Il rischio default è un incubo e tutti speriamo ancora che non si verifichi.Sarebbe consolatorio per noi cittadini, almeno, riuscire a cogliere il senso di responsabilità e di coesione da parte di tutti, dico tutti i politici. Ma sembra ancora utopia a giudicare da quanto è emerso oggi. Certo è che le misure drastiche che verranno prese si tradurranno in imposte a pioggia, e ancora sacrifici: a carico di chi è facilmente intuibile. Non so a voi, ma a me prende un tale sconforto….Non sono infatti per niente sicura che possa bastare per risanare il Paese e farlo ripartire. Abbiamo perso troppo tempo e siamo tra l’altro un elemento di fragilità inserito in un sistema di giochi finanziari molto ampi ed aggressivi.
Caro Lorenzo come darti torto, facciamo un passo indietro e tu me lo puoi insegnare con la tua esperienza parlando della grande crisi del 1929, anni venti inizio anni trenta, profonde trasformazioni che coinvolse tutti i poteri forti capitalisti, i tempi sono cambiati, ma diciamo che la scintilla è quasi uguale ai tempi nostri. Noi cedendo ai ricatti della BCE e della speculazione finanziaria, aggiungendo un parlamento esautorato e conseguentemente delegittimato senza più i numeri della maggioranza non siamo più credibili, ogni manovra è peggiorata ad ogni passaggio, salvando però tutti i privilegi della casta. La maggioranza se si può chiamare ancora così per poche ore, è collusa con l’economia salvaguardando i grandi patrimoni, e i grandi evasori, l’ingiustizia è ormai diventata norma. Vero con la scusa del risanamento e faccio alcuni esempi, viene abolito anche il diritto del lavoratore (art. 18) con la scusa de risanamento viene data la possibilità di privatizzare i servizi pubblici, e guarda caso se poi andiamo a verificare di chi sono le società spunta fuori il parente di quello, di questo politico ecc.., in questo modo il governo scarica il debito pubblico. Aumenta lo spread tra governanti e governati. E’ difficile ora capire la politica, tutti aspettavano la fuoriuscita del cavaliere e ieri è successo esattamente il contrario lo spread è arrivato a sfiorare i 600 punti base, rendimenti valutati sopra la soglia di un non “ritorno” tutto questo è un circolo vizioso. Ribadisco ancora una volta che il problema è anche la perdita di fiducia verso la politica di altri stati, è pur vero che noi non siamo ancora come la Grecia come ha detto il presidente francese Sarkozy o Spagna, Portogallo, che hanno squilibri macroeconomici, la nostra speranza è la nuova stabilità politica ed economica che possa dar luogo ad un nuovo periodo di crescita economica.
Spero anche che tutti i partiti politici diano prova di maturità appoggiando un governo “provvisorio” che dovrà affrontare questioni dolorosi sulla nostra vita sociale, e non fare opposizione o verginelli, ma riflettendo sugli errori commessi. Ora siamo con i pantaloni corti anche se inizia il freddo, non vorrei ritrovarmi con le sole mutande.
Per Nico, che parla di un altro grande problema, se non sbaglio è a ripartizione sui patti stabiliti, ovvero una rendita vitalizia, saremo tutti grati se tu vorrai sviscerare questo problema come lo usufruiscono gli altri paesi.
Hài ragione Lieve,hài visto giusto.
Sì, Tiziano, è vero che in democrazia, se un governo non ci sta bene, possiamo cambiarlo. Ma è proprio vero che è tutto semplice e, soprattutto, rapido? Che davvero questo governo che avevamo ci andasse bene? Sì, puoi aver ragione, Tiziano. E ora tutti dàlli al governo.
Cara Silvana, condivido la tua analisi, credimi. Penso però che le istituzioni non si salvano con scelte o decisioni di tipo élitario. Cambio questo, metto quest’altro, ecc. Tutto ciò può essere fatto in un’azienda, in un servizio pubblico, magari. Le istituzioni si cambiano con regole condivise. Ecco perché nessuno può dare alla BCE garanzie di tipo personale. E poi chi dice che le garanzie richieste siano giuste o sopportabili? Certo, con rappresentanze senza credibilità gli altri paesi possono approfittarsi dell’Italia e punirla oltre il giusto e necessario.
Grande Nembo. Sottoscrivo al 100% quanto scrivi.
Anche tu lo pensi? Nico?
Credo che l’europa sia attaccabile facilmente, perchè si è creata una moneta senza governo
Lieve sei nel giusto, fin dai tempi antichi prima nasceva lo Stato, poi si coniava la moneta,ora è successo l’inverso…
Grazie Lucia!
Il mio pensiero va oltre, immagino, che essendo una moneta senza governo, possa essere attaccata facilmante dagli speculatori internazionali,i quali incominciano là dove il terreno è più malleabile, dove ci sono governi che nn governano,dove si sono grandi squilibri, e il divario tra chi governa e l’opposizione è più sentito,dove le manovre sono più lente, e non c’è risposta immediata.
Da questo , deduco che non è l’italia ad essere attaccata dai grandi speculatori , ma l’euro.
Comunque il fatto resta…. siamo nella bratta fino al collo….(bratta= fango)
buongiorno io dico semplicemente che passiamo dalla padella
alla brace certo non credo proprio che questo monti avra occhi per i piu deboli pagheranno sempre i piu deboli ci saranno ancora disoccupati cassaintegrati e si ingrassano i soliti
e tutto un teatrino………….chi fa fatica ad arrivare a fine mese non credo che migliore quindi di cosa parliamo
ci vorrebbe un governo che veramente sia democratico che facciano pagare questa patrimoniale……….ma alla finale è facile mettere le maI UN TASCA SEMPRE A QUELLI CHE NE HANNO DI MENO. ALLA FINALE NON HO FIDUCIA SONO svuotata
di tutti i discorsi vergognosi…………
Lorenzo,penso che in un contesto politico internazionale ogni Paese debba guadagnarsi una certa credibilità, se vuole avere potere contrattuale rispetto ai partners e invece mi pare che in questo periodo storico abbiamo dato al mondo una pessima immagine, in senso lato. Non abbiamo bisogno di un deus ex machina che risolva i problemi soltanto con garanzie personali, ma piuttosto di una figura che possa dimostrare elevate capacità e che sappia coagulare intorno alla sua figura un consenso condiviso che gli dia modo di attuare un programma minimo di riforme utili a farci superare la fase problematica. Certo, tutto ha un costo, e i costi di quel che ci sta per arrivare saranno spalmati sui ceti medio bassi. Ma esiste forse un’alternativa accettabile? A me pare che elezioni subito siano soltanto la necessità espressa dai partiti che sono lontani, troppo lontani dai bisogni reali del paese.Anche perchè, come è stranoto, l’attuale legge elettorale è quella che è. Il ministro Calderoli le ha dato la connotazione giusta.Giocare una carta con un personaggio più competente, più serio probabilmente più responsabile potrebbe rappresentare una chance in più anche nei confronti dell’Europa. Mettiamolo alla prova, costi quel che costi, l’obiettivo è quello, in fondo, di far decollare l’economia con uno sguardo attento e lungimirante a ciò che accade sullo scenario internazionale. Prepararsi al peggio ma con visione politica un tantino…. più adeguata ai tempi.
concordo con il pensiero,di Tiziano,aggiungendo che è inutile criticare e giustificare . Dal mio modesto parere in democrazia le tasse sono le risorse principali di un sistema economico e statale,ovviamente con il pil ecc. Se le tasse vengono pagate da una minoranza della popolazione ,non c’è più un equilibrio di poter intervenire ad una crescita anzi si verificano condizioni tali che la classe del medio ceto che ormai sono diventati poveri ,diventano ancora più poveri,e i ricchi più ricchi. Concludendo carissimo Lorenzo la cultura degli Italiani è di fregare il prossimo ,mi meraviglia che i politici siano diversi,se si riesce a percepire questo meccanismo ,che significa fare un cambiamento radicale non tanto di idee politiche ,ma di buon senso civile ,che le tasse devono pagarli tutti in base al loro reddito ,ciao buona domenica a tutti
Ho seguito ieri sera la diretta di Matrix ed è saltato fuori questo “fantomatico incontro” sul Britannia il 2 giugno 1992 a cui erano presenti anche Draghi e Tremonti.
Praticamente “l’inizio della nostra fine…”
Queste sono informazioni che dovrebbero essere spiegate in lungo e in largo dalla stampa, e sicuramente superate dagli avvenimenti – tranne articoletto del Corriere – e invece sono state, e lo sono tutt’ora, accuratamente occultate al grande pubblico, anche se per quelli che gli altri si divertono a chiamare complottisti, per denigrarne le parole è storia arcinota.
Allora mi domando come mai in questi 20 anni i nostri pseudo-politici non abbiano fatto assolutamente nulla.
L’Italia è un paese dove non si fa politica da 20 anni!
L’unico impegno di questi “buffoni” è sempre stato quello di “arraffare” e mettere al sicuro i loro capitali nei paradisi fiscali. Cosa volete che gliene frega, se i comuni mortali hanno fatto sacrifici tutta una vita per mettere da parte qualcosa? Niente! Continuano a spremerci come limoni.
Ulteriore dimostrazione è, guarda caso, che giusto ieri sera nel pieno della discussione sulle “ultime ore di agonia” rimaste al nostro paese prima della tracollo definitivo, un gruppo di parlamentari ha pensato bene e in un momento come questo…di “infilare” tra i provvedimenti da approvare per “salvare” l’Italia anche una ulteriore spesa di 150 milioni destinata ai parlamentari stessi!
Allora, di cosa parliamo noi? Siamo in mano ad un branco di scellerati, avidi e disonesti.
Vi passo l’articolo del Corriere, è lungo ma vale la pena leggerlo :
Dalla lettura di un articolo del Corriere (vedi sotto), la Goldman Sachs sarebbe sul punto di prendere il controllo della rete Wimax italiana; del resto non c’è nessuna sorpresa, visto il ruolo cruciale che la Goldman, azionista della Federal Reserve americana, ha svolto sin dall’inizio nella svendita dell’Italia, di cui si può ragionevolmente affermare che sia iniziata con esattezza il 2 giugno 1992 – nonostante alcuni precedenti inutili tentativi – con l’accordo preso sul panfilo Britannia, onori di casa fatti dalla Regina d’Inghilterra, al largo di Civitavecchia, tra Draghi, allora direttore generale del Tesoro, Azeglio Ciampi, in qualità di governatore della Banca d’Italia, e un centinaio tra rappresentanti della finanza anglosassone americana (Barclays, Warburg, azionista della Federal Reserve, PricewaterhouseCoopers – ex Coopers & Lybrand – Barings – oltre alla Goldman ecc.) e degli ambienti industriali e politici italiani.
Era presente anche Costamagna, che diventerà dirigente della Goldman quando sua moglie finanzierà l’ultima campagna elettorale di Prodi.
Lì gli angli dettarono le istruzioni su come privatizzare, per scelta obbligata, le industrie italiane statali.
Con l’aiuto della stampa iniziò una campagna martellante per incutere il timore nel popolo italiano di “non entrare in Europa”, manco ne fossimo stati tra i Sei paesi fondatori…
E questa è oramai storia, tant’è vero che sull’episodio del “panfilo Britannia” vi furono le interrogazioni parlamentari di alcuni onorevoli come Raffaele Tiscar (DC), Pillitteri e Bottini (PSI) Antonio Parlato (MSI), autore di tre interrogazioni rimaste senza risposta e della senatrice Edda Fagni (PCI).
Fu l’inizio dell’era dei governi tecnici, dopo 40 anni di regime DC, con il “tecnico” Ciampi, il tecnico Amato, il tecnico Prodi. Il governo doveva, a tutti i costi essere “tecnico”, pur di non fare arrivare al potere neanche un’idea, che fosse tale e che lo fosse per il bene del paese, come sarebbe potuto esserla quella, ad esempio, di un Aldo Moro…
Era la stagione dell’attentato a Falcone cosicché – guarda caso – la stampa non diede il dovuto risalto all’incontro, e da poco erano iniziate le indagini di Tangentopoli – nome in codice Manipulite – cosicché molti esponenti degli ambienti politico-economici si ritrovarono improvvisamente “minacciati” dall’insidia latente di potersi ritrovare nell’occhio del ciclone. Un modo per “ammorbidire” un ambiente, prima della grande “purga”?
Certo è che Manipulite sembra sia avvenuta proprio in un momento opportuno per fare “PiazzaPulita” di una classe politica con velleità italiote, e per ottenere le “ManiLibere” di fare entrare i governi dei “tecnici”, quelli che con i loro amici della Goldman e della Coopers ci avrebbero inculcato la “medicina” amara della svendita dell’IRI.
Di sicuro un Craxi, per quanto corrotto, non avrebbe mai siglato un patto così scellerato, quello di svendere tutto il comparto nazionale produttivo del paese (l’IRI ad oggi sarebbe stata la maggiore multinazionale al mondo e noi non saremmo un paese in svendita), lui che tenne testa agli americani nella vicenda dell’Achille Lauro, negando loro l’accesso al nostro territorio per attaccare i sequestratori della nave, terroristi palestinesi, e portando avanti le trattative con i terroristi nonostante il veto del presidente Reagan… Certo è che Craxi, dopo l’inizio di Tangentopoli, dovette rassegnare le dimissioni a febbraio del 1993…Guarda caso…
E, infatti, proprio qualche anno prima Craxi era stato duramente criticato dagli ambienti angloamericani, quegli stessi che non si privano mai d’interferire nella nostra politica interna, proprio di “ingerenza dello Stato in economia” – per voce dei loro accoliti Andreotti, Spadolini, Cossiga – perché aveva decretato la fine del mandato di Enrico Cuccia come presidente di Mediobanca (di cui divenne però presidente onorario), e perché si era opposto alla vendita dello SME, il complesso alimentare dell’IRI, negoziato direttamente dal suo presidente Romano Prodi ma smentita da una direttiva del Governo.
Mediobanca, secondo il sito e movimento internazionale Movisol (http://www.movisol.org/draghi4.htm ) “fu posta sotto il controllo di fatto della Lazard Frères [altra azionista della Fed Res] di Londra, una banca che è proprietà di un raggruppamento estremamente influente dell’establishment britannico, il Pearson Group PLC (…) che controlla anche la rivista “The Economist” e il quotidiano “Financial Times”. Nel piano di spartizione del bottino della seconda guerra mondiale “l’Italia, occupata dalle potenze occidentali, sarebbe diventata un’area in cui avrebbe predominato l’influenza britannica”, influenza che nel frattempo è scesa a patti con la grandeur della Francia….
Ma tornando agli angli, era quindi chiaro che per potere procedere alle privatizzazioni bisognava togliere di torno una classe politica che mostrava i muscoli davanti a certe velleità statunitensi di comandare a casa nostra, e soprattutto che non voleva mollare l’osso – o il malloppo – per lasciare posto a una classe di tecnici, fedeli servitori delle banche e dei circoli finanziari angloamericani, il cui motto era “privatizzare per saccheggiare”. Quella della condizione di tecnicità per accedere al potere fu un imperativo talmente tassativo, da riuscire nell’intento di dividere il PCI, con una fetta che divenne sempre più “tecnica”, sempre più British, sempre più amica delle banche, sempre più …PD…
Il premio di tutta questa svendita, prevista per filo e per segno in tanto di Libri sulle privatizzazioni dai governi tecnici, o di sinistra che dir si voglia (a firma di Amato o di Visco) fu la nostra “entrata in Europa”, demagogicamente parlando, o la cessione della nostra già minata sovranità monetaria dalla Banca d’Italia alla Banca centrale europea SA per una moneta, l’euro che, con il tasso iniziale di cambio imposto euro-Lira troppo elevato fu penalizzante per le nostre esportazioni.
Senza più la possibilità di emettere moneta quando il governo lo reputi giusto, con la possibilità di vendere i titoli del debito pubblico in mani istituzionali estere e private (fino al 2006 il nostro debito doveva rimanere in mani pubbliche e nazionali), senza neanche un governo economico a livello europeo che possa controllare quella banda di imbroglioni, è come se ci avessero improvvisamente messo sulla piazza pubblica per venderci al mercato degli schiavi…
E non c’è l’ombra di un dubbio che nel nostro indebitamento crescente vi sia la mano invisibile di qualche regia occulta, occulta ad esempio come i British Invisibles, che organizzarono appunto la riunione sul panfilo, occulta come alcuni azionisti che si nascondono nelle partecipazioni incrociate e a catena e di cui mai si riescono a scoprire i nomi. O come i mandanti di Soros che speculò sulla Lira per svalutarla, facendoci uscire dallo SME (Sistema monetario europeo) proprio per ostentare lo spauracchio del rischio di “non entrare in Europa”.
L’anno 1992 fu davvero un anno cruciale per il destino del nostro paese, tant’è vero che quando Amato divenne presidente del Consiglio qualche giorno dopo l’incontro sul panfilo, con il decreto 333 dell’11 luglio trasformò in SpA le aziende di Stato IRI, ENI, INA ed ENEL e mise in liquidazione l’Egam. In quell’anno, quando Amato dovette far fronte alla speculazione contro la Lira di Soros, utilizzò 48 milioni di dollari delle riserve della Banca d’Italia, dopo avere operato un prelievo forzoso dell’8 per mille dai conti correnti degli italiani. Sempre in quell’anno mise in liquidazione l’Efim, le cui controllate passarono all’IRI e trasformò le FS in SpA. Sempre nel 1992 Draghi, Direttore del Tesoro preparò la Legge Draghi che entrerà in vigore nel 1998 con il governo Prodi e si predispose una legge per permettere la trattativa privata nella cessione dei beni pubblici qualora fosse in gioco “l’interesse nazionale”….
Prodi, che dal 1990 al 1993 fu consulente della Unilever e della Goldman Sachs, quando nel maggio del 1993 ritornò a capo dell’IRI riuscì a svendere la Cirio Bertolli alla Unilever al quarto del suo prezzo e a collocare le azioni che le tre banche pubbliche, BNL (diventanta della BNP Paribas), Credito italiano e Comit detenevano in Banca d’Italia, privatizzando il 95% della stessa.
Indovinate chi scelse come “Advisor”?
Uomini della Goldman, nel senso che vi hanno lavorato sono, oltre a Costamagna e Prodi, Monti (catapultato alla carica di Commissario), Letta, Tononi e naturalmente Draghi. Sicuramente ce ne sono altri; molti nostri uomini politici se non lavorano per la Goldman, lavorano per l’FMI, come Padoa Schioppa, presidente della BEI, Banca europea per gli Investimenti.
A VOI LE DEDUZIONI… E CHE DIO CI AIUTI!
Lieve e Lucia, siete nel giusto. Abbiamo una moneta comune in Europa ma non un’identità politica.
Quanto ai destinatari dell’attacco, Lieve, credo che siano anche i diversi paesi oltre all’euro. Tu sai che esistono in circolazione tanti titoli “cattivi” e che gli stessi sono in possesso delle diverse organizzazioni finanziarie. Nel gioco della domanda e dell’offerta generale, si possono limitare di molto le perdite ed incrementare i guadagni. In questo quadro, i singoli paesi costituiscono soltanto un “luogo” finanziario. E i risultati delle varie azioni sono indeterminabili a priori. In una guerra finanziaria i più forti vincono, i più deboli soccombono. Nell’attuale panorama avremmo bisogno di amici forti. Se Monti fosse in grado di assicurarceli, bene. Rimane il fatto che siamo usciti dalla democrazia. Ma è un parere del tutto personale.
Nicoletta, condivido il tuo punto di vista. Come semplici cittadini italiani siamo completamente disarmati e completamente incapaci di fare alcunché. Dobbiamo solo sperare.
Silvana, tu fai un ragionamento articolato e giusto nella sostanza, considerata la situazione di sfacelo che si è determinata in Italia. Non voglio introdurre l’argomento se ci sia stata una regia più o meno occulta che abbia determinato questa situazione. D’altra parte non è questo, certo, il tempo di ulteriori analisi. Io, come tutti, mi auguro che si possa ancora guidare la politica in Italia. Perché da lì bisogna partire e non con mutamenti istituzionali di fatto, come quelli introdotti da un Presidente della Repubblica che nomina un Senatore a vita a cui si dice che intenda affidare l’incarico di governo. Se il governo, poi, si limitasse ad attuare le richieste dell’Europa saremmo sicuri che agirebbe nell’interesse dell’Italia visto che le misure europee sono in realtà quelle ispirate dalle istituzioni bancarie e finanziarie tutto sommato concorrenti? Abbiamo tanto criticato Berlusconi perché sembrava accettare supinamente le richieste e adesso ci andrebbero bene quelle prospettate da Monti? D’altra parte, non sappiamo quello che avverrà e quindi è bene attendere.
Grazie, Cicco. Anch’io sarei per mutamenti radicali. Ma non mi pare che questi si possano attuare in questa fase. Quanto agli italiani, poi, si fa tutto un gran parlare, e a ragione, in merito alle mascalzonate della “casta” dei politici. Ma anche molti italiani sono davvero furbetti e imbrogliano.
Carlotta, grazie delle circostanziate informazioni che fornisci. Mi inducono ancor di più ad essere perplesso sulla situazione e sulle misure che saranno intraprese. Se siamo davvero nelle mani delle istituzioni finanziarie e bancarie individuate nell’articolo del Corsera, possiamo solo sperare in Dio.
Buona giornata.Fra il gracidare delle rane della politica italiana, Berlusconi è stato definitivamente accantonato e nello stagno si accoglie tra gli applausi e a braccia aperte il nuovo Re mandato dal Dio Mercato. Come facciamo a sapere che non sarà il serpente della favola, pronto a mangiarci?Le mosse di Draghi e Monti rivelano la marcia degli Eurocrati verso il controllo di un tesoro da 8mila miliardi. La vedo nera….. ciaooo
Ah dimenticavo:Questa settimana, a nostra insaputa, siamo diventati una Repubblica presidenziale. Senza che vi fosse un dibattito a Montecitorio, nonostante che nessuno si sia preso la briga di cambiare la nostra veneranda Costituzione, in un lampo siamo entrati nella Terza Repubblica, cancellando sessant’anni di liturgie parlamentari. Grazie a un rispettabile e buon vecchietto comunista..
visto? hài capito?cosa potevi aspettarti da chi faceva la cresta sui biglietti aerei?
Nino, i tuoi dubbi sono anche i nostri. Sul merito delle azioni che saranno proposte non sappiamo nulla e possiamo soltanto sperare, come più volte abbiamo detto. Sta a vedere che cadiamo dalla padella nella brace?
Quanto all’inquilino del colle, che mai ho considerato un innocuo vecchietto ma persona ben consapevole della direzione che voleva fare assumere al paese, sai come la pensavano i comunisti: verità doppia a seconda delle situazioni, buona per gli amici, cattiva per i nemici. Che anche gli ex comunisti continuino a pensarla così? Se la ricetta di Monti fosse più amara di quella di Berlusconi, avrebbero la forza di reagire in nome dell’Italia o si adeguerebbero “sic et simpliciter” alle richieste dell’Europa? E processioni di indignati circolerebbero ancora sulle nostre strade?
Non solo faceva la cresta ma si offendeva con chi gli faceva domande indiscrete, caro Nino. Ma tutti sono persone per bene, in politica e nella vita. La verità è che Berlusconi si è ammazzato da sé. Comunque, la vita continua.
fra tanta maturità politica, e cio è molto positivo, io rimango nella mia elementarità, e ribadisco che la maggioranza volenti o dolenti esistendo ha diritto di esercitare, la minoranza è suo dovere dimostrare che non ha i requisti per governare, e democraticamente deve conquistare la fiducia dell’elettorato
per capovolgerne le sorti, e se cela fà diventa maggioranza e la storia si ripete, siamo umani con tremila anni di storia e a parer mio dopo Adamo ed Eva si puo tranquillamente ripetere la frase chi è senza colpa scagli la prima pietra scusate lelemantarità ma non ho alcun tornaconto dal mondo politico ciao a tutti
Grazie, Tiziano, di averci ricordato l’elementarità della democrazia, che altri definirebbero “regole” o “fondamentali”, della democrazia. Il problema si potrebbe risolvere facilmente se ci fosse la cosiddetta volontà politica: quando finisce una maggioranza la ex minoranza esce allo scoperto ed esprime il nuovo governo, con o senza elezioni. Da quello che si vede, oggi non si formano maggioranze nuove ma semplici “ammucchiate” per corrispondere ai “desiderata” europei (per dirlo in sintesi). E’ una situazione singolare e paradossale. Con, in più, la nomina di un professore “schierato” a senatore a vita, nominato da un presidente della repubblica, garante della Costituzione, che non prevede una sua diretta intromissione. Vedremo come finisce. Tutti noi non abbiamo alcun tornaconto politico. Si discute soltanto fra amici. E saremo festanti o dispiaciuti in base a quello che succederà concretamente. Ciao Tiziano, e grazie ancora.
Lucia,Lieve,Carlotta,Lorenzo,applausi sono d’accordissimo.Avete visto come erano preoccupati per la nostra Italia i detentori,del giusto,del buono,integerrimi detentori in esclusiva della dirittura morale,della/e verità.Lorenzo,se mi dai una mail ti dico dove troverai risposta tiguardo alle Nazioni di cui sopra.Per il sistema pensioni del Cile,non si puòdire da chi riformato perchè si fa peccato,grosso modo funziona così,con i versamenti dei lavoratori e delle ditte,viene creato un fondo a disposizione delle ditte per investimenti e innovazioni, il cui frutto va poi ad aumentare la pensione del lavoratore.Mi risulta che esperti Cileni furono invitati,ne paesi dell’Est,dopo l’uscita dal paradiso.Passarono anche per l’Italia,ma alla notizia fu messo il silenziatore,prova a idovinare chi c’era al governo.ciao a tutti.
Ti ringrazio, Nico, della simpatia, che, ti assicuro, è ricambiata al 100%. Ti dò la mia mail: loredagata@libero.it. Un abbraccio.