L’uccellino fuorilegge

 

   

Ho letto una notizia riguardante il Martin Pescatore alquanto interessante e vorrei farvela conoscere.

  “Sembra voler sfidare la legge questo impertinente Martin Pescatore (Alcedo atthis) : con il becco pieno di pesci si posa proprio sopra un cartello su cui a chiare lettere appare la scritta “no fishing”, ossia “divieto di pesca”. Questo uccello dai colori sgargianti, diffuso in Europa, Asia e Africa, passa gran parte del tempo appollaiato sullo stesso ramo o paletto vicino a corsi d'acqua dolce, dal quale si tuffa fulmineo appena avvista un pesciolino, a volte anche più grande di lui. Afferrata la preda con il becco, la sbatte ripetutamente su un sasso per ucciderla e se è necessario girarla per ingoiarla più facilmente la lancia in aria riafferrandola con il becco per disporla in una posizione migliore. Quando avvista una preda, non è raro vederlo fare il cosiddetto “spirito santo”, ossia sollevarsi perpendicolarmente sopra la superficie dell'acqua e restare fermo in volo per un po' guardando in basso, per poi gettarsi in picchiata sulla preda, catturandola in una manciata di secondi. Questa operazione spettacolare è però rischiosa per il Martin Pescatore: se l'acqua è troppo bassa corre il rischio di ferirsi contro il fondale, mentre se è profonda la preda riesce facilmente a fuggire.”

Non  avrei mai pensato che un uccellino così  minuto possedesse così tanta energia e la impiegasse per catturare le sue prede. La natura ci riserva sempre delle sorprese.

   


COMMENTI

  1. il 06 luglio, 2012 alessandro22.rm dice:

    Cara Giovanna, ti sorprendi e mi sorprendi ( bonariamente )
    una persona sensibile come te dovrebbe aver contatato che abbiamo perso il contatto con la natura,non abbiamo più occhi per lei, non la osserviamo più, eppure la natura sia vegetale che animale potrebbe insegnarci a vivere meglio se osservata,ascoltata e rispettata.
    saluti

  2. il 06 luglio, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Sì, è vero. la natura ci sorprende. E non può essere che così visto che la conosciamo poco.

  3. il 06 luglio, 2012 lieve dice:

    Caspita, Giò!! Quando si dice “uccellino” si immagina davvero un volatile piccolino e tenero,con un cervellino adatto alla dimensione,così appare, almeno, il martin pescatore, ma se pensi alla forza che ha,e al metodo che usa per cacciare, si può pensare che, in un cervello piccolo può esserci di tutto…
    grazie Giò, un abbraccio!

  4. il 06 luglio, 2012 alessandro22.rm dice:

    Posto questo mio scritto a testimonianza di quanto l’osservare,rispettare e considerare su quello che si può imparare dalla natura in genere.

    Nel lontano 1958 migrai per ragioni di lavoro in un paesino a nord di roma arroccato intorno al castello degli Orsini e credo sarà stato un feudo dei stessi; allora non esistevano le frecce rosse ma autocorriere , quelle articolate che se non trovavi il posto giusto scendevi mezzo morto per i sbatacchiamenti: Le strade non conoscevano asfalto ma solo breccia, la vita era concentrata nel centro storico, negozi pochi ma merci genuine ( ricordo i legumi esposti nei sacchi di juta, le uova incartate con carta di giornale,la pasta nelle buche pesata e incartata con carta paglerina ) insomma un paesino quasi ottocentesco. Dopo 2 anni di stressante andirivieni e l’impegno lavorativo presso l’azieda grafica dove ero stato assunto, decisi di trasferirmi, mi trasferii e ci rimasi fino al 1994.
    M’insediai, o meglio ci isediammo nel 1962 alla periferia di questo paese, allora contornato da campagne e molte vigne, presso una famiglia di marchiggiani che fecero comunità avevano costruito una casa e avevano una bella mansarda disponibile con un magnifico terrazzo: l’allora alessandro, cittadino romano con la puzza sotto il naso osservava dall’alto quei poveri diavoli , che aravano, potavano le vigne, coltivavano pomodori, intrecciavano canestri con la ginestra, facevano il vino in cantina, la grappa, crescevano i maiali e li lavoravano, insomma una economia autonoma in tutto e per tutto, mentre i figli erano impiegati nell’edilizia.
    Incuriosito cominciai a scendere dai piani alti, prima timidamente, poi ci presi gusto, e li in quella comunita di contadini marchigiani che ho cresciuto la mia famiglia, lì ho potuto salvaguardare certi valori e trasmetterli ai miei 2 figli, li ho imparato a rispettare la cultura contadina tra duro lavoro e coviviali in cantina tra profumo di cucinato al forno a legna e bicchieri di vino novello: ci fu un fatto determinante e non so se per voi e significativo; alla nascita del primo figlio ( allora si partoriva in casa ) dopo in parto ci fu una processione di donne, chi con la pasta fatta in casa, chi col brodo di gallina caldo, chi col pane appena sfornato, chi con prosciutto affettato; e pensavo…..forse pensano che non abbiamo da mangiare e m’irritai un pò
    No carissimi quello era fraternizzare, partecipare ad un evento naturale e bellissimo la nascita di una vita, come in un presepe.
    Scusate ma il post mi ha fatto ritornare a quel bellissimo periodo di vita vissuta dove ho conosciuto il valore delle cose, della natura, del lavoro, e delle persone e quello che possono esprimere di positivo.

  5. il 06 luglio, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Mentre leggevo attentamente il commento di Aessandro pensavo a quali mondi di esperienza, di fantasia, di simpatia ci siano in ognuno di noi. Non dobbiamo tenerceli dentro ma farli condividere alle persone amiche che stanno qui. Sarà un arricchimento per tutti.

  6. il 06 luglio, 2012 giovanna3.rm dice:

    Ti ringrazio Alessandro per l’appassionata descrizione del tuo insediamento in un paesino delle Marche, di qualche tempo fa, delle usanze e dei valori importanti che esistevano e ora,forse, perduti anche in quei luoghi. Ho avuto, anch’io, da bambina, la fortuna di vivere a lungo con i miei nonni, in uno sperduto paesino della Valtellina e, leggendo il tuo racconto, ho ritrovato molte similitudini, ahimé, ormai lontane!
    Il Martin Pescatore mi ha ricordato quei tempi, durante i quali ero giornalmente in contatto con la natura: dalla semina alla mietitura, dalla vendemmia alla raccolta delle castagne ecc., e del contatto con molti animali.
    Hai dato un importante rilievo alla storiella dell’uccellino e te ne sono grata.
    Un caro saluto.

  7. il 06 luglio, 2012 giovanna3.rm dice:

    Proprio così, Lieve, è quasi impensabile che in una creaturina di quelle dimensioni alberghi tanta forza, intelligenza e metodo di caccia….Un abbraccio.

  8. il 06 luglio, 2012 alessandro22.rm dice:

    Grazie a te Giovanna, io ho voluto solo mettere in risalto il distaccamento persistente che noi tutti abbiamo verso la natura e i suoi impliciti valori; quel paesino non è molto distante da Roma, ma negli anni 60 ancora si respirava aria di natura…..ora non più, solo cemento,con le consequenze che noi tutti viviamo ( la cemintificazione )un vero peccato.

  9. il 06 luglio, 2012 giuseppe3.CA dice:

    Un bel raccontino, bellissimi commenti completati dall’interessante racconto di Alessandro che ha descritto la sua esperienza vissuta in un paesino che, allora, sapeva trarre ancora benefici nel vivere in simbiosi con la natura.
    Conservo anch’io analoghi ricordi che restano indelebili nella mia mente per il confronto con la vita di oggi. Era meglio prima o è meglio oggi? Non so ma il pogresso non può essere arrestato. É certa una cosa che l’uomo ha copiato molte cose dalla natura, dagli animali e dalla vita animale mentre non mi risulta che gli animali abbiano copiato dall’uomo. Questo vorrà dire qualcosa? Chissà.

  10. il 07 luglio, 2012 alessandro22.rm dice:

    Ti rispondo non polemicamente; certo che qualcosa vuol dire Giuseppe, vuol dire che l’essere umano ha una inteligenza superiore: ma la usa a fini di bene? non mi sembra: guerre, distruzione delle foreste a fini speculativi,distruzione dell’eco sistema,allevamenti intensivi a fini di lucro ( pellicce e cose varie )energia atomica, con le relative consequenze pericolose, cementificazione pianificate…..certo siamo tanti; ma non mi sembra che questa inteligenza superiore non voglia dire qualcosa di buono, potrebbe essere usata un po meglio, o no?
    Forse è solo una mia oppinione?

  11. il 07 luglio, 2012 escort UAE dice:

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