EMERGENCY

Dal villaggio di Mirbandau, provincia di Helmand

Venerdì 24 agosto. Villaggio di Mirbandau, sud dell'Afghanistan. La casa di Haji Abdul Jan, un contadino di 45 anni, viene colpita da un razzo sparato dai militari della coalizione internazionale in risposta all'attacco di un gruppo di talebani. Vengono feriti la moglie, due figli e due nipoti di Abdul Jan che li porta subito al nostro Posto di primo soccorso a Grishk, a circa mezzora di auto. La figlia Masoma è in condizioni gravissime e purtroppo non supererà il viaggio. Appena arrivano vengono stabilizzati e trasportati in ambulanza al Centro chirurgico di Lashkar-gah, dove vengono operati immediatamente. La moglie, il figlio più piccolo e i due nipoti di Abdul Jan sono ora fuori pericolo. Masoma invece è l'ennesima civile afgana morta solo perché si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato, in una guerra combattuta anche contro una bambina di 5 anni. (30 agosto 2012)
Notizia prelevata dal Diario di Emergency


COMMENTI

  1. il 31 agosto, 2012 Lorenzo.rm dice:

    Senza parole.

  2. il 31 agosto, 2012 CECILIA ZENARI dice:

    Dalla guerra nasce solo dolore e le risposte con la violenza sono la prova che l’uomo si sente capace di fare giustizia con la violenza … con la vendetta.
    Povero illuso! Povero disperato!
    Questo provoca solo immenso dolore fisco e psichico, morte e disperazione. Miseria ovunque, sconforto e malessere profondo.
    Segna la vita di chi sopravvive in modo tristemente indelebile e di chi gli vive accanto (anche se non ha vissuto direttamente la violenza in prima persona).
    Mi chiedo quando l’uomo smetterà di vivere carico di rabbia, orgoglio, rancore e delirio di onnipotenza.
    Peccato che l’uomo si allontani da Dio, convinto di essere capace di gestire la sua vita (e pure quella degli altri!!)senza di Lui … Senza la Misericordia verso il fratello. Peccato!
    … Che tristezza laddove non c’é Amore!
    Un pensiero alla piccola Masoma che ha lasciato questo mondo pure colmo di odio, e una preghiera a Dio, da parte mia, per tutti gli innocenti che subiscono le terribili, deplorevoli violenze umane e certamente per questa famiglia devastata dal dolore!
    Mi unisco a questo dolore con l’intenzione di portare la Pace del cuore, quella che ogni giorno cerco di realizzare prima di tutto dentro il mio cuore, con i fratelli che percorrono un cammino di Vita insieme a me.

  3. il 31 agosto, 2012 armida.ve dice:

    E LE CHIAMANO “FORZE DI PACE”…!.Non posso che essere d’accordo con Cecilia.. fintanto che l’uomo non si libererà dall’ egoismo, dalla cattiveria,.. dall’avidità.. non potrà esistere un mondo migliore.,.Povera.. povera gente..

  4. il 31 agosto, 2012 giovanna3.rm dice:

    Una vicenda incredibile! E hanno ancora il coraggio di chiamarle Forze di Pace! Povera gente, quante sofferenze.

  5. il 31 agosto, 2012 Carlotta dice:

    Un’altra vittima innocente… ma quando finirà questo scempio??

  6. il 31 agosto, 2012 Nembo dice:

    La guerra purtroppo colpisce anche i civili, in quel paese non libero tra questi anche i bambini indifesi, in gergo si chiamano “danni collaterali” In assoluto silenzio ogni giorno centinaia di persone persdono la vita, vedi anche a Gaza e in Siria, si trovano decine e decine di cadaveri decapitati, ma poche notizie ne danno notizia di questa carneficina i media, danno più spazio al cinema di Venezia o altre notizie irrilevanti dalle primarie, o alle varie feste di partito

  7. il 31 agosto, 2012 ornella.giovo dice:

    io però mi domando se i piu siamo contrari a questi scempi ovviamente ,perchè continuano da sempre ……

  8. il 01 settembre, 2012 Nembo dice:

    A proposito di bambini, oggi altra brutta notizia dall’Afghanistan nella provincia di Kandahar, e nella provincia di Karpisa, orrore di un duplice omicidio a due bambini rispettivamente da 12 e 6 anni per la bimba, motivazione per il maschio perchè il fratello si è arruolato nella polizia Afghana, gli stessi sono stati decapitati, e per la bimba hanno anche mutilato gli arti, tutto questo da parte dei Talebani, si è saputo la notizia poichè nel ritrovamento dei cadaveri ai bordi della strada erano presenti dei giornalisti. Questa è carneficina religiosa e non si fermerà mai.


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