La domenica del Bosco – ARTE !!
Scritto da giovanna3rm il 26 Maggio 2013 | 25 commenti- commenta anche tu!
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Oggi, la domenica parla d'arte. Giuseppe ci ha ospitato nella nella sua pagina e lo ringraziamo. La nostra amica Enrica - che ormai potremmo chiamare collaboratrice, poiché sono già diverse volte che ci intrattiene con le sue efficaci descrizioni di luoghi visitati, illustrando le varie particolarità con belle immagini - oggi ci parla di arte. Ha visitato a Vicenza e Verona la mostra incentrata su diversi periodi pittorici, da Raffaello a Picasso, e ci propone una stringata sintesi di alcuni artisti che l’hanno particolarmente emozionata. La ringraziamo per il suo contributo, che siamo lieti di pubblicare nella nostra Rubrica dedicate all’Arte.
Nel mese di gennaio, sono stata a Vicenza per visitare la mostra “Da Raffaello a Picasso”. La stessa mostra si è poi conclusa con il trasferimento a Verona, con poche variazioni e con un titolo diverso “Da Botticelli a Matisse,”. In realtà sono stati sostituiti pochissimi quadri, forse ce n'erano 4 o 5 in più. Sono rimasta comunque contenta perché così facendo ho avuto la possibilità di approfondire quel che avevo già visto la volta precedente. Rimpiango di non avere una sufficiente preparazione di base e per quanto cerchi di interessarmi, rischio spesso di fare un po’ di confusione, di scambiare i vari tipi di pittura e, più che altro, i periodi che li contraddistinguono. Riesco a riconoscere a prima vista solo il cubismo, ma per questo non c’è bisogno di essere dei geni. La mostra si svolge al Palazzo della Gran Guardia, imponente dall'esterno con una bella scalinata interna dalla quale inizia il percorso guidato che era stato prenotato dalla biblioteca che aveva organizzato il programma ed alla quale mi ero appoggiata per effettuare la visita. Solitamente mi affascinano le decorazioni interne di questi bellissimi palazzi ma al momento nulla di tutto questo. É stato concepito come un palazzo d'armi e sembra rivaleggiare con l'imponente arena romana, questi due colossi si fronteggiano rendendo piazza Bra una delle più belle piazze Italiane, almeno a me Verona piace tantissimo.
Beato Angelico - Madonna con Bambino e Angeli
Arriva la nostra guida che ci accompagna a depositare cappotti e borse, ci da gli auricolari e iniziamo il percorso. La mostra si apre con un piccolo dipinto prestato per l'occasione dall'Istituto d'arte di Detroit, è la madonna col bambino e gli angeli, di Frà Angelico La prima sezione tratta il tema religioso e la guida ci fa notare come su un volto si possa rappresentare una smorfia di dolore o il piacere della grazia, e illustra come la pittura realizzata in tutta Europa si intreccia, a seconda dei periodi, partendo dal ‘400 fino quasi ai giorni nostri. Vengono rappresentate la natività, l'adorazione dei pastori, la sacra famiglia e immagini di santi, San Francesco, il Battista decollato. Onestamente questa parte non mi entusiasma tanto ma ci sono i più grandi pittori, Mantegna, Caravaggio, Botticelli, il Bramantino, la cena di Emmanus del Tintoretto, per poi concludersi con le crocifissioni di Antonello da Messina,
El Greco - Sant'Agostino inginocchiato
Bellini, Veronese e tanti altri. Li ho dovuti scrivere perché altrimenti avrei fatto un disastro. Ci sono due quadri: il primo di El Greco che rappresenta un frate inginocchiato, l'altro di Manet e si vede la diversità del periodo nella rappresentazione; anche un profano come me può capirne la differenza. Trovo questo passaggio piuttosto pesante ma è sicuramente importante per chi ha la preparazione adeguata in materia. Giungiamo alla seconda parte dove si parla della nobiltà del ritratto: inizialmente sono sovrani e principesse, dogi e nobildonne, reverendi e consorti.
Rubens - l'Arciduca Ferdinando
Ci sono tele di Rubens che ha dipinto l'arciduca Ferdinando, una tela di Velazquez che ha ritratto Filippo IV re di Spagna. Poi il tema passa a moglie e marito e troviamo opere di Rembrandt e Van Dyck. La guida dice che sono tra i maggiori pittori di figura del ‘600, tra l'Olanda e le Fiandre, nel ‘700 nomina Copley ma non ho capito bene, mi sembra americano. Nell'ottocento chiuderà questo ciclo Sargent, del quale c'è solo un quadro in mostra, che mi è piaciuto tantissimo.
Velázquez - Filippo IV Re di Spagna
Arriviamo al terzo tema che parla del ritratto nella vita quotidiana. Inizia questo periodo nella metà del ‘400 e continua fino al periodo dell'impressionismo. Si apre con l'uomo col copricapo azzurro di Jan Van Eyck 1429, il ritratto di una donna in preghiera, così come il ritratto di un uomo che legge di Hans Memling, dipinti nel 1490, ma lo sguardo è fisso, spento. Nel 1500 inizia già a prendere vita, con un'espressione diversa, il ritratto di due amici, di Pontorno. Con Degas e Manet viene cambiata la prospettiva del ritratto che non è fermo, ma trasmette un’emozione diversa; Manet con "Lezione di musica”, anche se ritrae ancora personaggi molto eleganti, Renoir con "Danza a Bougival” del 1883 trasmette il movimento; attraverso la luce, mette in primo piano la ballerina, una sorta di sguardo, come una carezza, mentre balla con un uomo che ha lo sguardo celato dal cappello e tutto intorno quasi passa inosservato.
Renoir - Danza a Bougival
Questo quadro giunge a Verona, un prestito importante che viene dal Museum of Fine Arts di Boston, è uno dei simboli dell'intero Impressionismo. Intrecci dei più svariati, da Monet a Gauguin a Renoir sono i punti di forza, nel passaggio alla mostra. La guida parla anche di riferimenti a pittori americani e ai maestri degli Impressionisti sopra citati, ma onestamente non sono in grado di capire e di spiegare.
Manet - Lezione di musica
Arriviamo al ’900, dove cambia radicalmente il modo di rappresentare un volto, un corpo. Van Gogh e Gauguin chiudono un secolo con i loro autoritratti, sono tra i pittori che più si sono ritratti, perché non avevano soldi per pagare i modelli. Cézanne diede una svolta interiore nella pittura: si dovevano far conoscere gli stati d'animo e poi aprì le strade al cubismo. Viene raccolta la loro eredità da Matisse e Derain; un solo quadro di Modigliani, sguardi forti per un pittore per lo più isolato. C'e anche Munch, e arriviamo al cambiamento, a Picasso, un punto di svolta dove la pittura diventa quasi tridimensionale e un quadro va interpretato, per poi arrivare fino a Lucian Freud, nipote del Freud psicoanalista, dove il corpo umano viene rappresentato a pezzi. Tutto è soggettivo, e questo non mi piace per nulla, ma dipende dalla mia impreparazione, poi arriviamo a Wyeth dove la rappresentazione di Cristina lascia che lo sguardo si perda in una luce esterna forse divina o di perdersi con l'assoluto.


Mentre guardo il meraviglioso servizio di Enrica con vera gioia dell’anima, ringrazio Giuseppe e Giovanna di questa nuova puntata dedicata al bello. Insieme ancora nel nome dell’amicizia e della simpatia fra noi. Buona Domenica a tutte/i.
Hai visto Lorenzo quanto sono brave Enrica, Giovanna e Sabrina e quante belle cose sanno fare insieme? É un piacere concedere a queste care amiche tutto lo spazio che meritano. Noi, silenziosamente, guardiamo con simpatica e cordiale ammirazione, augurando a tutte/i una Buona e serena Domenica. Grazie.
Ti abbraccio, Pino, e condivido.
Superbi dipinti e grandi opere che sembrano che viviono, non posso aggiungere altro, perchè non sono molto afferrato in materia.Ringraziamo le nostre amiche di Eldy, che ci hanno presentato questi dipinti d’autore.
Ringrazio Lorenzo e Giuseppe, Nembo sapessi quanto ti capisco, ma io ci provo comunque, davanti ai quadri di Renoir provo davvero delle emozioni, ad una mostra di Van Gogh sono riuscita a piangere, non so spiegare a volte sono ridicola, ma sono così, grazie a Giovanna chi mi ha aiutato e corretto qualche frase, buona domenica
Giusto Nembo, onore al merito alle donne del Bosco, già bravissime in solitario ma quando si uniscono sono una Grande Forza. Un meritato Grazie a tutte le carissime amiche.
Enrica, le emozioni che si provano nell’ammirare la bellezza di un’opera d’arte sono l’esaltazione della nostra anima e non dobbiamo mai vergognarcene, fanno parte della nostra gioia del vivere. Un “brava” sincero e ancora grazie.
ANCHE OGGI *LO STAFF MERAVIGLIOSO DEL BOSCO è RIUSCITO A STUPIRMI*PREMETTO CHE IO DI ARTE NON CAPISCO NULLA*MA LA BELLEZZA QUELLA SI*HO UNA GRANDE AMMIRAZIONE E SONO IN GRADO DI RECEPIRE ANCHE LE PICCOLE SFUMATURE DI 1 COSA BELLA*GRAZIE AMICI*SIETE VERAMENTE BRAVI*SIETE IN GRADO DI FAR PROVARE EMOZIONE GRANDE *ANCHE A CHI COME ME DI ARTE *NON SA NULLA*
Elisabetta dici di non sapere di Arte ma hai un cuore grande, grande, grande che sa vedere le cose belle nella giusta prospettiva e dimensione, sai apprezzare la bellezza in modo istintivo e questa è una grande dote che possono avere solo le persone sensibili orientate al bene per sé stesse e per gli altri. E questo non è poco! Ti ringrazio.
Cara Enrica, ti ringrazio, sai bene che sono lieta di darti una mano, quando ce ne fosse bisogno….In ogni caso, il tuo entusiasmo per tutte le cose che fai è contagioso, molto positivo e fa bene al cuore.
Un abbraccio ♥
Grazie anche a te Giuseppe, per il riconoscimento che ci riservi: fa bene alla mente e, anche questo, al cuore.
Ti abbraccio ♥
Enrica, ho letto con molto… molto piacere il tuo viaggio itinerante nell’Arte.
Un racconto fluido, visto con gli occhi di chi… forse non conosce abbastanza, forse facilmente si confonde… ma di certo vuole comprendere, capire, imparare… condividere.
L’Arte non la si inventa… lei è lì da molto prima di noi ed è già stata ampiamente illustrata e descritta da esimi critici dell’Arte… la si può solo raccontare seguendo il proprio istinto ed il proprio entusiasmo o le proprie emozioni, così come hai fatto tu… con grande umiltà.
Mi sei piaciuta ^_^
BuonaDomenica a tutti !!
grazie a Voi tutti
Bravissima Enrica per essere incompetente come ti dichiari ,in questo tuo giro nell’Arte ci dai una bellissima descrizione dei nostri Grandi Maestri con una semplicita; e con tanta emozione che la trasmetti e godiamo con te,Un paricolare ringraziamento a Giovanna ,il suo pezzo e’ sempre graditissimo
ci sono volute due visite guidate, per capire un po’ bene, devo dire che Marco Boldin il curatore di queste mostre, un percorso chiamato luci ed ombre,spesso criticato dai critici del settore, ha permesso alle persone come me, senza preparazione di avvicinarsi all’arte, le guide selezionate, sanno trasmettere con semplicità i particolari più evidenti,mentre forse prima l’arte era per lo più per un pubblico più selezionato,o di addetti al settore, insomma l’arte è ha disposizione di tutti, sono stata a Rimini al Castel Sismondo, l’anno scorso, a San Marino a vedere Hopper, a Genova al palazzo ducale due volte per vedere la mostra di Van Gogh, insieme all’arte si vedono anche le nostre meraviglie , la Basilica Palladiana a Vicenza …ecco perchè se appena posso ci vado
Enrica, ho fatto il tuo stesso tour dell’arte a Vicenza. Nella Basilica Palladiana ho visto “Raffaello verso Picasso”. Io che studio e adoro l’arte ne sono rimasta affascinata, come tutte le volte che entro in un museo. Una stupenda carrellata dei più importanti artisti del Rinascimento, del Barocco e dell’Impressionismo italiano, ma non solo.. Ci sono anche i fiamminghi, Van Dyck, Jan van Eyck. C’è presente il Rinascimento spagnolo con El Greco, da te citato. E poi Mantegna, Giorgione, Bellini, Raffaello, Tiziano, Tiepolo e poi il mio adorato Caravaggio. Si, ci sono proprio tutti, il non plus ultra dell’arte dipinta. Mi pare, però, che il curatore della mostra si chiami Marco Goldin, magari mi sbaglio. Anch’io come te no amo Freud e neanche tanto Wyeth. Questione di gusti, ma a me la pittura contemporanea non mi trasmette nessuna emozione, al contrario di quella medievale, rinascimentale, barocca, romantica, impressionista ecc..
Brava Enrica e grazie di questo ritorno piacevole di ricordi, tutti da apprezzare e da godere.
tempo fa ho fatto un corso allora non ero nonna di tanti nipoti e potevo dedicarmi al’arte che come te io amo.
Ricordo che la Prof ci parlava di un quatro Flamingo dove tutto era in profondità,dove il colore che troneggiava era il rosso e tanti animali vi erano.
ti ho fatto questo discorso per dirti che gli occhi vedono una cosa e la mente ne vede un’altra, Matu sei un campione di carrica emotiva una strascinatrice del bello per questo ami l’arte
olla quanti complimenti, Alba tu mi hai detto che alla mia età hai cominciato a vivere io da poco tempo sto vivendo
anche con le mostre
Francesca hai ragione si chiama Goldin ho sbagliato a scrivere ma ci siamo comunque capite … grazie a te
Il caravaggio l’ho visto a camione d’Italia per me ha poca luce non mi piace particolarmente ma tutto è soggettivo io preferisco rubens, amo Boldini, e gli impressionisti russi ma non li studio li ammiro e basta
non ero mai andata a una mostra insieme a Enrica a Vicenza ci andai anch’io….giornata bellissima ti ricordi Enrica?Insieme a lei ho conosciuto l’arte e una grande amica……grazie Enrica per avermi fatta partecipare a questa bella mostra e i suoi dipinti….
vero abbindanza c’eri anche tu e ci siamo conosciute di persona con Serghey in quell’occasione ciao buona serata
abbondanza scusa
E che mi dite dei pittori fiamminghi? Vermeer, Brueghel….i loro soggetti semplici, tutta la luce che riesce a riempire i loro quadri! Io li amo molto.