Prima Pagina – 8 Marzo 2013

       

Siamo particolarmente lieti di ospitare la cara amica Silvana di Genova con un suo contributo, particolarmente significativo, per l'8 Marzo, che vi proponiamo. Saranno graditi  i vostri commenti  relativi all'argomento.

   

Quanta strada hanno percorso le donne,  a partire dalla conquista del  diritto al voto sancito nel 1946!. L’emancipazione femminile è stata un processo lungo e doloroso ma grazie alle donne  la società è cambiata.. I media le  definiscono  donne-multitasking, termine anglosassone che   sottolinea la forza e la  determinazione con cui  hanno  imparato  a conciliare  sfera privata e lavoro, ma anche a condividere ruoli e doveri con i  partner, riuscendo ad appagare più bisogni contemporaneamente.

 

Donna scienziato

 

La strada tuttavia è ancora in salita, lastricata di spine.  Esse sono pesantemente coinvolte  nella crisi economica  in termini di perdita di posti di lavoro,  ma anche vittime di violenza ed uxoricidi. Forse la conquista più importante da consolidare   è quella della consapevolezza del proprio valore, che si traduca in maggiore potere contrattuale in società. Le donne hanno però  cominciato a capire che unendosi possono  diventare una forza dirompente. Vi sono esempi costruttivi  nelle associazioni di donne che si organizzano, elaborano progetti comuni, ne discutono in rete o  vanno nelle piazze per  rivendicare diritti sacrosanti, pretendere dalle istituzioni  risposte  ai  loro bisogni di madri lavoratrici o disoccupate.

 

Casalinga

 

Sostengono l'idea di poter avere un peso sempre maggiore in società,  per poter avere l’opportunità di esprimere in modo paritario la specificità delle qualità femminili quali sensibilità, autorevolezza, tenacia, capacità di ascolto che, se unite alla preparazione culturale, rappresentano un  valore aggiunto in tutti gli ambiti .Vogliono  contare di più nel mondo del lavoro, per rimuovere definitivamente la parola “discriminazione”.

 

Pianista concertista

 

Le abbiamo viste danzare insieme  nelle strade di tutto il mondo il 14 febbraio, giornata della  celebrazione dell’amore, impegnate in un  progetto globale di emancipazione e libertà .Loro  hanno  celebrato l’amore per se stesse, la dignità, la fierezza di essere donne. Donne non competitive   ed antagoniste fra loro, ma finalmente complici, unite da  una comune lotta per sostenere la visibilità dei problemi che le riguardano.

 

Insegnante

 

Donne in cammino, dunque, per riuscire a gestire  le diversità di genere, per colmare le distanze culturali, e trovare la “chiave” per leggere la complessità del mondo, padroneggiarne le difficoltà ed insieme  agli uomini costruire società più giuste.. Un abbraccio a tutte...!!! Da donna a donna... vogliamoci bene !!!!

 

   

 R. Clayderman & J. Last  -  Les oiseaux de la mer et du soleil

http://www.youtube.com/watch?v=PWVNMNvYhHo&list=FLNSrLyPMe3ffjMLZJhkN44g&index=15


COMMENTI

  1. il 07 marzo, 2013 gianna dice:

    l’argomento e molto interessante, unite vinceremo,la donna e sempre stata la regina della casa, tale deve rimanere si puo’ migliorare insieme, essere stimate rispettate da tutti. deve avere gli stessi diritti dell’uomo perche’abbiamo le capacita,’non vuol dire di forza, ma di intelligenza.noi unite lo saremo!! ciao

  2. il 07 marzo, 2013 giovanna3.rm dice:

    Sicuramente l’unione tra tutte le donne è di grande inportanza, ma occorre che abbiano anche la consapevolezza delle proprie potenzialità, salvaguardare la propria diversità e far valere i propri diritti. Il percorso sarà ancora lungo, ahimé, ma siamo sulla buona strada.
    Un caro saluto Gianna.

  3. il 08 marzo, 2013 enrica,Co dice:

    Sono convinta, che le donne, siano davvero la forza che spinge il mondo in avanti, ma abbiamo ancora tantissima strada, da percorrere, con la globalizzazione però, ci rendiamo conto che ci sono ancora tante religioni ed educazioni che ci limitano nelle nostre potenzialità, e poi ci sono ancora le violenze tante e gratuite, abbiamo ancora dei grossi ostacoli da superare, ma il più grosso è l’ignoranza. Per cui uniamocidonne ma rispettiamoci anche, nella diversità di ognuna

  4. il 08 marzo, 2013 elisabetta8mi dice:

    BRAVA GIOVANNA ,MOLTO INTERESSATE E CENTRATO ARTICOLO.NOI DONNE SEMPRE SOTTO VALUTATE..SUL LAVORO ..NEL SOCIALE E A VOLTE ANCHE NELLA FAMIGLIA. SESSO DEBOLE FRAGILE POCO CONSIDERATE IN POLITICA PERCHE TANTO SIAMO SOLO DONNE….VERO IL CONTRARIO DI TUTTO QUESTO.PROPIO PERCHE DONNE SIAMO DOTATE DI TANTA SENSIBILITA’FORZA DI VOLONTA’ E CAPACITA’ CHE TANTI UOMINI FANNO FATICA A STARCI DIETRO.SPERIMENTATO PERSONALMENTE SUL POSTO DI LAVORO.HO DOVUTO PARECCHIO TRIBULAREX RIPARARE ALLE MAGAGNIE FATTE DA UOMINI.LA PROFESSIONALITA’SAPPIAMO ESTERNARLA MOLTO BENE IN TUTTE LE SUE SFACCETTATURE SPORT COMPRESO.1COSA MI DISPIACE .CHE ALQUNE SI ESIBISCONO COME OGETTO DETURPANDO LA VERA IMMAGINE DELLA DONNA.SIAMO BRVE PROFESSIONISTE,MOGLIE MAMME AMICHE NONNE SOSTENITRICE IN TUTTI ISETTORI.POSSONO FERIRCI CON 1 FIORE MA SAPPIAMO DIFENDERCI MICA MALE.ALQUNE COSE STANNO CAMBIANDO MA TANTE DOVRANNO ANCORA ESSERE AFFRONTATE CON SERIETA’ ANCHE DA NOI DONNE, SE VOGLIAMO FARE SERIAMENTE.

  5. il 08 marzo, 2013 giovanna3.rm dice:

    L’8 Marzo è comunemente riconosciuto come la “Festa della Donna”, ma occorre sempre ricordare ciò che avvenne nel 1911 in una Fabbrica tessile di New York, nella quale lavoravano, per la maggior parte, giovanissime donne immigrate dalla Germania, dall’Italia e dall’ Europa dell’Est. Scoppiò un violento incendio e morirono 146 lavoratori, in maggioranza donne. I proprietari della Fabbrica erano soliti chiudere a chiave le lavoratrici, nei grandi stanzoni, per timore che rubassero o che facessero troppe pause!

    Ricordiamo, inoltre, tutte le donne che subiscono violenze inaudite, come la lapidazione, nei paesi arabi, l’infibulazione e altre terribili sevizie, per non parlare degli inesistenti diritti delle donne in tutto il Medio Oriente e non solo.

  6. il 08 marzo, 2013 Nembo dice:

    Forse non sono state ancora scritte le giuste parole per dirvi quanto siete importanti Voi donne in tutti i settori della vita. Donna è un nome fatto di poche lettere ma racchiude tutta l’importanza del mondo: Amore,bellezza, sensibilità, forza, coraggio, sostegno ma sopratutto vita.
    Complimenti a Silvana e Giovanna per l’esposizione della figura della donna, una preminente figura di rilievo. Un saluto a tt le donne del mondo dicendo: NO MIMOSE, MA RISPETTO.

  7. il 08 marzo, 2013 Lorenzo.rm dice:

    Vorrei poter dire che questo giorno è davvero un giorno di festa, e non di lotta e rivendicazione. Vorrei poter dire che è un giorno di gioia e di divertimento. Vorrei poter dire che insieme, donne e uomini, lo onoriamo e lo rendiamo bello e gradevole. Vorrei poter dire. Ma non è così: la strada è ancora lunga e difficile. Auguri, sorelle. Io, nel mio piccolo, sono sempre con voi.

  8. il 08 marzo, 2013 Giuseppe3.ca dice:

    Bravissima Silvana, complimenti ::: Grazie anche a Giovanna per la splendida scelta musicale.

    Il mio primo pensiero è stato quello di lasciare tutto lo spazio odierno alle donne ma, visto che Nembo e Lorenzo sono già intervenuti, mi unisco a loro.

    É vero quando dite che c’è molta strada ancora da fare ma è un percorso da fare insieme, naturalmente isolando quegli uomini che, pur essendo nati da una donna, non hanno capito ancora niente delle donne, della vostra forza e del vostro ruolo, civile, morale ed economico nella società contemporanea.

    Infine una raccomandazione a voi donne: questa sera non riunitevi per festeggiarvi in pizzeria con gruppi di sole donne perchè è deprimente vedervi sole e non torna a vostro favore. Portatevi qualche maschietto: se non altro perché la presenza di qualche elemento dell’altro sesso può servire come capro espiatorio delle vostre rivendicazioni. Poveri maschietti in mano alle donne.

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    . ……..- AUGURI A TUTTE LE DONNE
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  9. il 08 marzo, 2013 Cecilia Zenari dice:

    Auguri a tutte le donne, madri, mogli, sorelle, amiche, e … nonne!
    Grazie, per i vostri cari commenti che condivido pienamente.
    Il cammino è lungo, sì, ma noi possiamo percorrerlo, senza quelle paure (che bloccano, invece di spronare a reagire!), e possiamo infondere l’entusiasmo per la vita e la forza per affrontarla, con dignità, in primis ai nostri familiari (e poi a chi ha bisogno e ci chiede un semplice consiglio, stimandoci).
    Possiamo fare grandi cose e proprio per questo non dobbiamo mollare mai!
    Che anche questo giorno ci dia la forza di gridare: “No!”, ancora una volta, ai soprusi e ci indichi il modo migliore per comprendere chi li subisce nel silenzio della disperazione!
    Il dialogo sincero è sempre la chiave per una possibile soluzione.
    Tante piccole gocce formano l’oceano. Tante parole positive creano decisionni importanti.
    Parliamo tra noi, commentiamo, combattiamo il male ed eleviamo all’ennesima potenza il bene: compresa la gioia di viverlo nelle nostre care famiglie.
    Viva, viva le donne e chi le ama con grande rispetto e bontà! Viva i figli che amano i loro genitori e apprezzano i loro sacrifici, sapendo dimostrare loro riconoscenza, anche con semplici gesti d’affetto: non serve nemmeno un fiore, basta un abbraccio, uno sguardo pulito che arrivi al cuore! Questo è ciò che conta!

  10. il 08 marzo, 2013 silvana dice:

    se ogni uomo,ricordasse una parolina magica(rispetto)per le donne… gli alberi di mimose, sarebbero più rigogliose….troppi rami spezzati…..silvana

  11. il 08 marzo, 2013 cicco53 dice:

    Ciao a tutti in questa giornata importante, il mio pensiero va a tutte le donne del mondo con un augurio che un giorno sia uomini che donne mano nella mano possano camminare insieme senza pregiudizi. Complimenti Silvana, per il tuo scritto con naturalezza hai saputo esprimere la figura della donna a 360 gradi. Certo non va trascurato l’aspetto culturale dell’evento anche perchè rievoca una data importante e le dinamiche delle condizioni femminili in un determinato contesto sociale e politico ecc. E’ stato fatto molto da quella data, l’inserimento nel tessuto sociale, iniziando con il voto che prima non era permesso alle donne, la democrazia inerente ad esprimere un pensiero che non è poco visto come libertà , la donna nel contesto lavorativo che ricopre incarichi e mansioni di livello superiore degli uomini , è giusto prchè essa ha i requisiti. Se ne possono citare altri casi, importanti ma non è il caso siamo a conoscenza. Secondo me invece bisognerebbe concentrarsi su tematiche culturali e forme di pregiudizi che spesso vengono dibattuti con una convinzione non vera nel senso che i ruoli fra maschi e femminine sono svuotati di contenuti ecc. Ognuno assume un comportamento a piacere a volte oggettivo nel valutare l’esperienza e l’operato di entrambi . Qui entra in gioco la competizione più sfrenata pur di arrivare colpevolizzando il proprio lavoro ,come cause scatenati alla intelligenza . Questo crea conflitti che non producono nessun cambiamento individuale , dove la donna rimane sconfitta perchè ha meno potere contrattuale nei confronti degli uomini ecc. In questo contesto il dialogo assume un ruolo dominante sia come impostazione psicologica e sociale che investe il ruolo visto come continuità di coppia , di educatori ecc. A mio giudizio è un problema culturale e di mentalità, se non entriamo in merito a questi concetti, la coppia si allontana sempre di più, perchè investiamo le risorse verso campi che non hanno jn comune la convivenza vista come madre e padre di famiglia con un sentimento libero dai pregiudizi imposti da una società vecchia che non ci appartiene più. La donna oltre ad essere madre, moglie è una figura fragile ,ma nello stesso tempo ha un dono di donarsi e amare, che l’uomo non ha. Allora la domanda è spontanea ; perchè deve sempre subire lei con forme di violenza inaudita ? A mio giudizio perchè l’uomo non ha carattere, di riconoscere un sentimento profondo di sbagliare, allora il gesto comune è la violenza per imporre la legge di cui è fiero ,ma in realtà è vittima di se stesso. E facile assumere un atteggiamento con la forza , distruggendo un rapporto alla pari . Secondo me l’8 Marzo è una rivalutazione, un confronto dialettico di entrambi i sessi che si confrontano normalmente e condividere il ruolo come simbolo di vita dove regna la coerenza di saper valutare il proprio ruolo e se si sbaglia bisognerebbe chiedere scusa senza evidenziare la superiorità ,solo tanta umiltà . Buona lettura

  12. il 08 marzo, 2013 Carlotta dice:

    Forse non tutti sanno che …
    Le donne italiane votarono per la prima volta nel 1946, ma quarant’anni prima, grazie alla determinazione di un gruppo di maestre marchigiane, quel diritto era già stato sancito dalla Corte di Appello di Ancona. La vicenda, ricostruita nel volume di Marco Severini “Dieci donne. Storia delle prime elettrici italiane” ripercorre una pagina di storia che ha visto la nostra regione in prima linea nel riconoscimento di un diritto fondamentale:
    il Diritto al Voto
    Questa è storia, la storia di un Diritto acquisito dalle Donne… che va giustamente ricordato e festeggiato.

    Poi ci sono altre… le Donne che amano, che diventano compagne di vita, mogli, madri e…vittime di “femminicidio”
    E direi… che non c’è nulla da festeggiare

    DONNE
    Donne piccole come stelle
    c’è qualcuno le vuole belle
    donna solo per qualche giorno
    poi ti trattano come un porno.
    Donne piccole e violentate
    molte quelle delle borgate
    ma quegli uomini sono duri
    quelli godono come muli.
    Donna come l’acqua di mare
    chi si bagna vuole anche il sole
    chi la vuole per una notte
    c’è chi invece la prende a botte.
    Donna come un mazzo di fiori
    quando è sola ti fanno fuori
    donna cosa succederà
    quando a casa non tornerà.
    Donna fatti saltare addosso
    in quella strada nessuno passa
    donna fatti legare al palo
    e le tue mani ti fanno male.
    Donna che non sente dolore
    quando il freddo gli arriva al cuore
    quello ormai non ha più tempo
    e se n’è andato soffiando il vento.
    Donna come l’acqua di mare
    chi si bagna vuole anche il sole
    chi la vuole per una notte
    c’è chi invece la prende a botte.
    Donna come un mazzo di fiori
    quando è sola ti fanno fuori
    donna cosa succederà
    quando a casa non tornerà

    Mia Martini

    Buon 8 marzo a Voi ♥

  13. il 08 marzo, 2013 giovanna3.rm dice:

    Carlotta, grazie del tuo intervento. Mi sembra, infatti, di aver ricordato un evento tragico che accadde negli Stati Uniti, nel quale periroro un gran numero di donne, a causa del comportamento bestiale dei datori di lavoro, nonché le violenze inaudite e le condizioni vergognose in cui vivono e vengono trattate le donne, nei Paesi Islamici in particolare ma non solo.
    Sicuramente, per me, è assolutamente assurdo e di cattivissimo gusto andare a cena con un gruppo di amiche, l’8 marzo, e per giunta ricercare locali dove avviene lo spogliarello maschile, felici e soddisfatte. Che orrore!!!
    Alcune donne, ahimé, hanno recepito l’emancipazione femminile come un ripetersi, in negativo, dei metodi maschili, in senso inverso, anziché valorizzare la loro diversità e sensibilità.
    Purtroppo, cara amica, esistono anche questi aspetti, di segno negativo e assai preoccupanti: occorre farsene una ragione, e far di tutto per scoraggiarli fornendo esempi ben più adeguati.

  14. il 08 marzo, 2013 sandra vi dice:

    E’ un argomento di grande interesse ,nn puo’ limitarsi all’odierna giornata della festa della donna.E” luogo comune dire che dietro un grand’uomo c’e’ sempre una grande donna.Ora tannta strada le donne ne hanno fatta e molte camminano fianco-fianco,ma per altre la strada e’ nn sola una dura salita ,ma lastricata di tanta sofferenza.Una cosa comincia a farsi luce che possono lottare unite ,ed ottenere maggiori risultati.IN questo giorno mi piace ricordare IPAZIA di ALESSANDRIA d’EGITTO martirizzata perche’rea d’essere -pagana,rea d’essere sapiente,rea d’essere-donna ciatata da Paola in Parliamone

  15. il 08 marzo, 2013 enrica,Co dice:

    Può piacere o nn piacere il fatto che le donne festeggino questa giornata con un gruppo di amiche e magari con un uno spogliarello maschile, io nn sarei così categorica, in fondo anche quella è una conquista, magari manca di stile, ma se c’è parità, perchè nn ci può essere una serata diversa, in fondo gli uomini sono secoli che usano le donne solo per i loro comodi,qui è solo uno spettacolo che nn so quanto possa durare.
    Forse si dovrebbe festeggiare insieme, uomini e donne, e sempre forse, se il rispetto fosse alla base del vivere civile nn ci sarebbe stato bisogno di una festa per rappresentarci in quanto donne

  16. il 08 marzo, 2013 giovanna3.rm dice:

    Proprio per questo, Enrica, sono secoli infatti che gli uomini usano strumentalmente le donne e noi, secondo te, proprio perché abbiamo acquisito consapevolezza, dovremmo comportarci alla loro stregua? No, cara amica, a me questa
    non sembra affatto una conquista, nè un divertimento.

  17. il 08 marzo, 2013 silvana1.ge dice:

    Giovanna, ti ringrazio per la bella cornice che hai dato alla mia riflessione. La musica è stupenda. !!

  18. il 09 marzo, 2013 silvana1.ge dice:

    Penso che scimmiottare i comportamenti maschili con serate che includono spoglierelli maschili, sia uno sbaglio, non un segno di emancipazione. Se diciamo NO alla donna oggetto perchè offende la nostra dignità, non possiamo considerare l’uomo alla stessa stregua, anche solo per una serata diversa.Si rischia di mettere in discussione le nostre sacrosante rivendicazioni, e poi secondo me è anche un fatto di coerenza.

  19. il 09 marzo, 2013 enrica,Co dice:

    Io nn vado a festeggiare, nn mi piace festeggiare la festa della donna ma proprio per questo motivo credo che ognuno di noi deve essere libero di scegliere, solo questo volevo dire, la donna oggetto c’è ancora basta guardare la pubblicità, per pubblicizzare un silicone ci hanno messo due belle donne in costume …..cosa centrano ?

  20. il 09 marzo, 2013 silvana1.ge dice:

    I vostri graditi commenti al mio scritto hanno messo in evidenza un pò tutte le problematiche inerenti le donne. Certo, molti ormai sono i detrattori di questa giornata. Io invece penso fermamente che essa sia essenzialmente un simbolo della storia del percorso femminile, con tutte le tragedie (a partire dal rogo di NY citato da Giovanna), le schiavitù, le fatiche che da sempre accompagnano la vita delle donne di tutto il mondo. Festeggiare significa sottolineare semplicemente la loro forza ma anche la loro evoluzione, il cammino ancora in atto. La meta di una società che dia per scontata la parità, che non discrimini, che non schiacci nè violenti o uccida le donna, ancora non si vede all’orizzonte. Proprio per questo bisogna dire con forza, W le donne, perchè la coesione intorno ad un simbolo, insieme agli uomini giusti e consapevoli (che sono tanti, e li abbiamo visti anche nelle piazze con le donne che danzavano, di recente) dà forza e visibilità.
    In fondo, anche qui nel Bosco, tutti insieme, donne e uomini, abbiamo affermato la necessità di camminare insieme per superare i pregiudizi e le diffidenze . Ciò che conta è raggiungere un equilibrio accettabile nel dare valore alla persona, indipendentemente dal genere di appartenenza. GRAZIE A TUTTI!

  21. il 09 marzo, 2013 giosue1.vi dice:

    non posso fare commenti sono maschio comunque viva le donne con le gonne ???

  22. il 09 marzo, 2013 novella dice:

    donne veraci non cozze, donne assorbenti non masochiste cuscinetti spugnosi x diverbi sciocchi, donne attraenti naturalmente non pagliacce truccate false e deprimenti…………

  23. il 09 marzo, 2013 annab dice:

    Buon 8 marzo a tutte le donne che ogni giorno urlano in silenzio a quelle che non possono vivere la propria femminilità, alle donne che dedicano la loro vita alla famiglia e alla cura degli altri, alle donne intrappolate da preconcetti e ipocrisie.

  24. il 09 marzo, 2013 Nembo dice:

    Salve, vorrei lanciare un’ancora in mio favore perchè ho letto in un commento che gli uomini non sanno amare, e non hanno carattere, io mi disscocio da questa “sbrocatura”
    credo di non fare parte di questi giudizi. Quelli senza carattere sono quelli senza gli -attributi- quelli che davanti ai vari problemi che la donna pone, scappano, o nicchiano es. quando la donna fa richiesta di maternità, o matrimonio, altri uomini si fanno sottomettere dalle mogli, per poi punirle con il tradimento.Il Carattere è un termine che può avere diversi comportamenti, atteggiamenti, caratteristiche anche psichiche, al quale la gente poi fa riferimento, diciamo che il carattere è un segno distintivo che non si cancella MAI. Gli uomini magari non tutti sanno amare vero, ma non bisogna fare una critica generale. Un uomo che non sa amare vive di falsità, non ha pensieri, non ha ideali, che rafforzano la sua capacità di porsi nella vita, ma tanto bla-bla- perchè amare è vita, e non superbia, amare vuol dire anche avere sentimenti d’amore per il prossimo. Chiedo scusa a tutte le donne del blog, (se ho sritto questo mio commento nn riferito a voi) ma il sotoscritto nella vita ha sempre avuto dei valori morali, motivi di ispirazioni con azioni umane portate sempre a termine. Perciò non mi ritengo che io uomo faccia parte di quegli uomini senza -carattere, e che non sanno amare- NEMBO. Nella vita: Non vi è alcuna morale universale verso gli altri. Oswald Spengler

  25. il 09 marzo, 2013 silvana1.ge dice:

    Si è ragionato molto bene sui principi generali.Continuiamo così. La realtà ci dimostra che troppi uomini hanno carenze nel rapportarsi alle donne, spinti da problemi personali mai risolti. (fortunate sono quelle donne che incontrano solo uomini equilibrati ) come è altrettanto noto (e lo abbiamo rimarcato) che il sistema sociale mantiene colpevoli, atavici pregiudizi nei confronti del genere femminile. In un’epoca in cui nel sistema giocoforza globale,tutto è relativo, la carenza di presenza femminile nelle strutture amministrative, nei palazzi del potere, nelle stanze dei bottoni è un danno per la società che rinuncia per antagonismo alle doti sorprendenti di carisma, passione, autorevolezza delle donne che ben si coniugano con il loro modo di vivere dentro e soprattutto fuori le mura di casa.
    L’8 marzo dovrebbe essere un momento di riflessione perchè ognuno deve guardarsi dentro e riconoscere i propri limiti perchè si può, si deve migliorare il proprio modo esprimersi con l’altro sesso, affinchè prevalga il principio della donna considerata persona, semplicemente.

  26. il 09 marzo, 2013 La Redazione del Bosco dice:

    Mi sono vista costretta a bannare i commenti ultimi di cicco53, nembo, per cortesia chiedo a loro di commentare l’articolo e non fatti personali.

    Questo articolo di Silvana è cosi bello che non voglio venga rovinato.

    Spero di essere stata chiara. Buona lettura !!

    La Redazione del Bosco


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