La famiglia
Scritto da Scoiattolina il 17 Ottobre 2009 | 2 commenti- commenta anche tu!
Le relazioni familiari sono il contrasto in cuicerchiamo l’opportunità di essere noi stessie creare armonia intorno a noi .ma spessosono proprio gli stessi contesti familiari che più ci fanno soffrire se nono vi è sintonia,impariamo conoscerci nelle relazioni familiari e a comprendere quali strategie possono aiutarci ad essere sereni.L’osservazione è il primo stadio che ci aiuta a leggere il mondo esterno.Siamo spesso abituati a considerare retorica questa espressione,per cui ci sfugge forse la sacrosanta verità del suo contenuto;ma è il mondo esterno che c’insegna tante cose e ci
aiuta a scoprire anche il nostro mondo intimo.Spesso con superficialità,ingnoriamo l’uno e l’altro per vivere infelice mentre,soffermandoci a guardare la Natura e il prossimo,risveglieremmo certi complessi latenti,per usare il espressioni freudiane,e capiremmo meglio il nostro
sub-cosciente.Bisogna però voler ad ogni costo e non con Indolenza o per caso:cosi lo spirito d’indagine si affina e la curiosità, ch’è si indizio d’ingnoranza ma intellingente medicina a superarla,sempre più,Anzi occorre lottare contro l’indifferenza è la pigrizia mentale,per guardare ,scrutare penetrare le cose,non paghi d’una semplice occhiata distratta.L’osservazione quindi si considera un fenomeno interno con la coscienza e quelli esterni con i sensi.Perciò sia inizialmente scrupolosa non trascurando nessun particolare,completa raccogliendone il maggior numero senza venir meno all’obbiettività,metodica risalendo dalle cause agli effetti e viceversa.Tuttavia a godere e
contemplare il mondo, basterà cogliere ed approfondire ,quanto si sia acquisito la tecnica dell’osservare,quegli aspetti che più interessano.E’dunque grande saggezza vivere in questo mondo non come ospite ingrati d’un albergo sconosciuto,ma come essere curiosi e desiderosi di vedere a capire:allora nasceranno delle idee. Se si hanno le idee,il problema d’esprimerle è meno arduo;e quelle si acquistano,come s’è detto,guardandosi attorno per conoscere la casa che abitiamo,i compagni di viaggio che ci attorniano e il loro pensiero, il destino delle creature,le gioie ed i dolori che sono loro ma che potrebbero esser nostri,o che nostri potrebbero diventare altrui.Poichè,per quel che ci siamo prefissi,già s’è detto sufficientemente dell’osservazione,converrà considerare la riflessione che è un assimilare.La riflessione perfeziona l’osservazione
per il quieto vivere spesso induce a non intraprendere il contraddittorio;ma si deve pure evitare l’animosità la quale,per orgoglio,impedisce di riconoscere i propri errori e di accettare la tesi altrui.Una discussione,condotta con equilibrio,insegna non solo a vivere ma anche a scrivere:perciò si parla di politica,di sport,di spettacoli;si commentino gli avvenimenti quotidiani, le trassi missioni televisive,le letture del giorno:tutto offre materia di colloquio ,E’si discuta tra gente di diversa età,cultura,condizione ,se si vuole trarre un certo profitto:sarebbe grave errore disprezzare il
giudizio degli altri,per isolarsi ad ascoltare solo se stessi o chi è disposto ad assecondarci,per affinità di carattere e di principi.Però discutere può sembrare termine polemico e forse è meglio sostituirlo con quello più garbato di conversare .Un tempo c’era il gusto della conversazione e per trascorrere piacevolmente una serata non occorreva mettersi attorno ad un tavolo con carte da gioco o pedine di scacchi:oggi quel giusto sta spegnendosi forse perché si è costretti a discutere tutta la giornata,per vivere.Manca la serenità,manca il raccoglimento :la radio e la televisione c’impediscono,in famiglia e fuori,gli scambi d’idee con il prossimo .
ciao cicco,come ti dissi nelle nostre belle discussioni serali,che tu,(bonta’ tua,poni spesso a noi eldiany)si parlava di tutto cio’.Bisognerebbe andare a monte del problema ,ma sarebbe un discorso troppo lungo da fare.Dico solo che una volta l’talia èra fondata sulla casa ,sul lavoro,ma principalmente sulla famiglia.Ora la famiglia,(non vorrei essere catastrofica) non esiste quasi piu’.perche’ nn esiste piu’?,perche nn cè la casa.Perche’ non cè la casa? la casa costa ,e se non cè il lavoro come si fa a metter su casa e famiglia?,come si fa ad imparare a dialogare se ognuno se ne va per i fatti propri?. ripeto…sarebbe un discorso troppo lungo da fare.una volta erano i nostri genitori che ci insegnavano a comprendere , a valutare, a dialogare, ora cè solo la tv ,( si pende dalle sue labbra)…..ciao cicco , e come al solito…grazie per l’argomento
Cicco, non ti conoscevo. Hai fatto un bel lavoro. Il tuo abbraccio sereno finale è poi da condividere in toto. Grazie e tanti cari auguri.