4 Novembre
Scritto da Scoiattolina il 4 Novembre 2009 | 6 commenti- commenta anche tu!
4 Novembre: Anniversario delle Forze Armate
Il Milite Ignoto
Il 4 novembre, anniversario della Vittoria e Giornata delle Forze Armate, viene reso un solenne omaggio al Milite Ignoto sull'Altare della Patria in Roma. Questo omaggio significa la riconoscenza della Patria per i tutti i caduti in guerra, conosciuti e sconosciuti. Ma chi è il soldato che dorme il riposo eterno sull'Altare della Patria?
Un fante, un artigliere, un alpino, un bersagliere. Non si sa. Quando, nel 1921, si decise di collocare un caduto nel grandioso monumento a Roma, si dovette scegliere fra i numerosi caduti che non erano stati identificati. Si ricercarono salme di soldati che non portassero alcun segno di riconoscimento, appartenenti a tutte le armi e nei luoghi tra le Alpi e il mare, dove piu duramente si era combattuto. Undici salme furono scelte e inviate ad Aquileia. Qui le bare furono allineate e una madre di uno scomparso in guerra fu incaricata di scegliere la salma di colui che doveva essere portato a Roma.
La donna, una madre triestina, si chiamava Maria Bergamas. Dopo una breve preghiera pose la mano sopra una delle undici, quella che percorse tutta l'Italia e fu collocata a Roma.
Gli altri dieci Militi Ignoti furono sepolti a Aquileia, nel Cimitero di guerra dietro la Basilica.
L 'Altare della Patria vuole quindi ricordare tutti i soldati morti che non hanno tomba e non hanno nome, uomini caduti sui campi di battaglia, nelle trincee o in mezzo a una strada di città. Perché ogni famiglia toccata dalla guerra, ogni madre, moglie, figlio, che non sa dove e come cadde il suo caro, veda in quest'Altare non un grande monumento simbolico, ma una piccola tomba coperta di fiori.
I giovani soldati morti
I giovani soldati morti non parlano.
Ma nondimeno si odono nelle tranquille case:
chi non li ha uditi?
Essi posseggono un silenzio che parla per loro
di notte e quando la sveglia batte le ore.
Dicono: Fummo giovani. Siamo morti. Ricordateci.
Dicono: Abbiamo fatto quello che potevamo...
Dicono: Se le nostre vite e le nostre morti
furono per la pace, una nuova speranza
o per nulla, non possiamo dire:
siete voi a doverlo dire.
Dicono: Noi vi lasciamo le nostre morti.
Date loro il significato che si meritano.
Fummo giovani, dicono.
Siamo morti. Ricordateci
SORRIDERE ALLA VITA
Sono andato soldato per difendere una patria che ho sempre amato.
Al fronte, uomini e giovani combattevano per un fine, per un ideale.
Vite spezzate, vite distrutte.
Anch'io ho pianto e sparato, amato e odiato.
Ero giovane, fiero e bello; ma son tornato stanco e affaticato. Un bacio in fronte a mamma che mi aspettava e un bacio appassionato all'amore che non mi ha lasciato. Giulia, alzando gli occhi al ciel, mi dice: "E' arrivata alfin la pace..."
"Pace sì...ma la guerra mi ha lasciato il ricordo di chi se n'è andato!"
Non vorrei dimenticare, girare le spalle; ma ormai sono nonno bis: sorridere devo alla vita, aprire gli occhi e andare avanti.
Battista Cherubini
La storia dei caduti della MELORIA- 9 NOVEMBRE 1971
Livorno. E’ notte. L’alba è vicina ma non ha ancora la forza per illuminare la costa. Il cielo è attraversato dal rombo di una formazione di aerei da trasporto C-130 dell'aeronautica militare britannica. A bordo i paracadutisti appena ventenni della brigata Folgore, diretti in Sardegna per una esercitazione denominata COLD-STREAM ( corrente fredda) sarà proprio la corrente fredda della tragedia a spazzar via la vita di 52 uomini 46 paracadutisti e 6 militari britannici, un bagliore, un fragore e la torre della Meloria diventa testimone della tragedia. Era il 09 novembre 1971 quando lo specchio di mare distante solo poche miglia della costa, si rese protagonista di una delle peggiori tragedie che gettò la Brigata Folgore nel completo lutto. I dieci aerei militari, partiti dalla base militare di Pisa S. Giusto e diretti in Sardegna per raggiungere la zona di lancio di Villa Cidro, erano contraddistinti ognuno da un numero di gesso posto sulla fiancata del velivolo. Uno di questi, non arrivò mai all’appuntamento, era il “ Gesso 4” Essendo un lancio tattico, la quota di volo doveva essere bassa per non essere intercettati dai radar. Le secche della Meloria lo inghiottirono e con sé la vita di 46 parà in servizio di leva effettivi alla 6° compagnia Griffi. A loro un ricordo di quella vita spezzata Onori! Gesso 4 PRESENTE!
NEMBO



Quattro Novembre. Una delle date più significative per la nostra Italia. Dovremmo esserne fieri. E dico dovremmo perché qualcuno, oggi, cercherà invece di non farsi vedere, di stare lontano perché non si sentirà partecipe, si sentirà diverso. Non dobbiamo volergliene, però, ci sarà anche il tempo del Ritorno e ne saremo felici.
piango per i caduti passati presenti e futuri.ONORIAMOLI,di qualsiasi fede politica noi si possa essere. Sco , molto bello e commovente ……….grazie
Oggi commemorazione del 4 Novembre ricordando le vittime di tutte le guerre. Celebrare i nostri caduti in guerra vuole sopratutto ricordare tutti quanti, favorevoli o meno ai conflitti coscenti o meno del dovere che stavano compiendo. Essi lottarono per creare una Italia unita, libera e democratica ed è perciò che oggi, noi possiamo permetterci di continuare con le nostre tradizioni, culture e identità. Tutto questo grazie al contributo generoso di questi nostri valorosi militari caduti per diffendere i propri ideali e per avere un’Italia libera. Grazie-W L’ITALIA -W LE FORZE ARMATE
Mi inchino riverente per onorare la memoria dei giovani caduti in tutte le guerre.Ma mi resta l’amarezza in bocca se penso che avremmo potuto evitare questi sacrifici voluti per una decisione senza senso.L’errore tremendo di esser voluti entrare in guerra nel 1939.E penso pure che in tutto il mondo questo sacrificio lo si chiede ai poveri soldati mentre i generali che con le loro decisioni li mandano a morire, finiscono i loro giorni nel loro letto.E nessun paese fa eccezione.Mc Artur ,Graziani, De Gaulle, Patton, Badoglio e tanti altri ne sono la triste prova.Spero solo che non si debba piangere ulteriormente per la morte di altri giovani.
onore ai caduti di tutte le guerre mi va benissimo, tanto di rispetto per i nostri caduti,uomini del popolo,povera gente che se non costretti non sarebbero mai andai in guerra. Ma non dimetichiamoci che il 4 novembre e la vittoria della guerra del 15/18 dove poveri figli del sud, in maggioranza,sono stati costretti, a lasciare la terra da coltivare, famiglia e affetti per combattere una guerra lontani km da casa, per difendere il suolo italiano dall’invasore austrieco, guerra giusta nell’insensatezza della guerra. da qualche anno, di questa vittoria ci si e dimenticati, facendola diventare la festa delle forze armate. Ma se mi permettete, non parlatemi di guerre di colonizazione, di seconda guerra mondiale dove dei governi dittatoriali hanno con la propaganda di reggime plagiato della povera gente, facendogli combattere delle guerre per il predominio della nazione. Soldati che avrebbero preferito starsene tranquillamente a casa e non andare a morire per le manie di grandezza dei governanti di allora.Non voglio fare polemiche ne provocazioni ,questi poveri figli sono morti, Però non dimetichiamoci di festeggiare il 25 aprile, dove altri figli magari non in divisa sono morti per dare agli italiani, una nazione libera e democratica. viva l’italia, abbasso la stupidità delle guerre.
nembo! sono con te!Mi inchino ed onoro i caduti di tutte le guerre , e li ringrazio di aver difeso e onorato la nostra patria!!!