Scritto da Giuseppe il 30 Marzo 2014 |
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L’uomo, nella sua presunzione di considerarsi l’unica creatura sulla Terra dotata di intelligenza, ritiene che tutti gli altri esseri viventi agiscono solo per istinto o spirito di conservazione, concedendo qualche chance al cane, al gatto, al cavallo, al delfino e pochi altri, perché suoi fedeli compagni asserviti per il proprio fine, sia di lavoro che di gioco.
Bellissimo Labrador
Personalmente ritengo che ogni animale, piccolo o grande, ha la dote dell’intelligenza e, nell’intento di conoscere cosa ne pensate, voglio raccontarvi questo episodio da me vissuto quando ero appena ragazzino.


Per amore di mamma una coniglietta si improvvisa ingegnere senza aver frequentato mai nessuna università e, tanto meno, nessun’altra scuola.
Premesso che ingegnere non è sinonimo di ingegnoso in questa storia è dimostrato cha anche un animale può essere dotato di tanto ingegno.

Coniglietta nel prato fiorito
Oggi vedo circolare in molte case dei coniglietti considerati di compagnia per i bambini ma quando ero ragazzo ricordo che nelle case ove era possibile si allevavano i cosiddetti animali da cortile (pollame e conigli) che costituivano una importante fonte di alimentazione contribuendo alla economia familiare. Ove gli spazi lo consentivano, in qualche cortile si allevava anche il maiale da ingrasso che, all’arrivo dei primi freddi, generalmente a novembre, veniva sacrificato per costituire una riserva alimentare per l’inverno: lardo, salsicce, prosciutti, pancetta ecc., il tutto preparato in casa da mani esperte ed essiccato o conservato sotto sale per essere via, via, consumato nei mesi freddi.
Mamma chioccia con i suoi pulcini
Anche a casa mia abbiamo avuto, un anno, il maiale ma generalmente si aveva il pollaio con le galline che garantivano le uova fresche tutti i giorni e si faceva l’allevamento dei conigli da macellare all’occorrenza. Nel loro periodo le galline facevano la cova e, per me, bambino, era un piacere assistere allo schiudersi delle uova e alla nascita dei pulcini.

Uovo e pulcino
Era poi uno spettacolo vedere quel bel gruppo di batuffoli gialli con due zampette che seguivano mamma chioccia e iniziavano la vita, ignari del loro destino: le gallinelle destinate a produrre a loro volta le uova e finire in pentola da galline vecchie, mentre i poveri galletti erano i primi a finire in tegame.

Gallo - Capo harem
Ne restava solo uno, quello che si dimostrava più gagliardo e che, quindi, veniva risparmiato per essere scambiato, alla pari, con un collega di un altro pollaio dove era destinato a fare il capo harem. Questa usanza, nella cultura popolare contadina, serviva ad evitare accoppiamenti consanguinei che avrebbero potuto indebolire la razza.
Coniglietti amici
Analoga decisione veniva presa con l’allevamento dei conigli: il maschio più vigoroso veniva scambiato con quello di altri allevamenti. La coniglietta della quale racconto la storia era la più piccola di una nidiata di sette: quattro femmine e tre maschi. Raggiunto il peso giusto due maschi finirono in tegame con i pomodori secchi, capperi e aceto mentre le quattro femmine, a turno venivano fatte fecondare dal maschio sultano proveniente dall’altro allevamento e che veniva tenuto in gabbia nella quale si gli si portava di volta in volta, la compagna di turno per l’accoppiamento.
Coniglio maschio - razza "Fulva di Borgogna"
Anche la coniglietta che mi aveva intenerito e per la quale avevo una particolare simpatia, venne fecondata e si preparava al lieto evento. Nelle ore libere dalla scuola, insieme a mio padre curavo l’allevamento e procuravo, in campagna, la raccolta delle erbe utili per l’alimentazione. I conigli erano allevati a terra e non in gabbia ma per quella coniglietta avevo preparato una cassetta di legno all’interno della quale avevo sistemato stracci e bambagia utili per accogliere i piccoli al momento del parto. Avevo visto che la notte dormiva nella cassetta per cui pensavo che avesse capito dove doveva sgravare.
Scavo sotterraneo
Una mattina trovai, entro il recinto destinato ai conigli, un cumulo di terra smossa e capii che la coniglietta stava creandosi una tana sotterranea. Ogni mattina il cumulo di terra smossa aumentava e un bel giorno mi resi conto che aveva sgravato ma i coniglietti non si trovavano nella cassetta quindi dovevano essere nella tana scavata sotto terra.
Conigli da allevamento
Lei continuava a dormire nella cassetta ed ero sinceramente preoccupato nel non vedere i coniglietti per cui pensavo di andare a scoprire dove fossero nascosti.
Lo scavo era iniziato in un punto lontano dalla cassetta ed il tunnel era diretto verso altra direzione. Dopo alcuni giorni, avvicinandomi alla cassetta-dormitorio sentii alcuni rumori, sollevai la cassetta da terra e, meraviglia delle meraviglie, scoprii dove era la tana giaciglio: cinque vispi coniglietti.

Mamma coniglio con i suoi piccoli
Dunque, quella diavoletta di coniglia aveva iniziato la tana distante e in direzione diversa in modo da sviare le indagini di una eventuale ricerca, poi aveva deviato il tunnel con una curva ad angolo retto e si era portata proprio sotto la cassetta dove lei dormiva regolarmente e quindi, avendo la nursery sotto di lei, separata semplicemente dalla spessore del legno, poteva sentire e sorvegliare la sua prole per raggiungerla attraverso il tunnel ogni volta che ci fosse la necessità per allattare od altro. Un amore di coniglietta.
Coniglietto che mangia la sua erba
Quando, il 14 agosto 1962 la stampa diede grande risalto all’abbattimento dell’ultimo diaframma del traforo del Monte Bianco, a conclusione dei lavori iniziati tre anni prima dai due versanti: francese da un lato e italiano dall’altro, traforando la roccia e incontrandosi nel cuore della montagna con grande precisione, si calcolò che l’asse del tunnel, nel punto d’incontro aveva uno scarto inferiore a 13 centimetri. Grande capolavoro dell’ingegneria italiana e francese.
Gruppetto di conigli di allevamento
In quel momento pensai al traforo sotterraneo effettuato dalla mia coniglietta-ingegnere che, per raggiungere, al buio e sotto terra, la sua cassetta, non aveva usato nessuno strumento di misura, né bussola, né sofisticate apparecchiature elettroniche di precisione ma non aveva sbagliato di un solo millimetro la localizzazione della cassetta inizialmente destinata a sala parto.
Cosa pensate di questa coniglietta? É possibile che anche il coniglio può essere dotato di intelligenza?

Giovanni Marradi - You belong to my heart
Fino a quando l’uomo si sentirà orgoglioso della sua intelligenza, che avrebbe dovuto renderlo simile a Dio, e che, invece, traviata e fuorviata in mille direzioni dalla libertà, lo rende spesso, spessissimo, un essere diabolico? Ma Dio lo ha messo alla orova, e quindi, facciamo la suua volontà. Se fossero proprio gli animali i più ubbidienti alla volontà divina? Si sa che l’uomo è messo alla prova sistematicamente. Eh no, non può essere orgoglioso della sua libertà.
Bellissimo il tuo risvolto filosofico, Lorenzo, da condividere senza eccezione alcuna.
Con umiltà possiamo avere pure un pizzico di orgoglio per aver ricevuto il dono dell’intelligenza ma, solo per questo, non dobbiamo avere la presunzione di essere gli unici ad esserne destinatari. Grazie per i tuoi arguti e piacevoli interventi, sempre ricchi di grande saggezza
. ¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿
. P R O M E M O R I A
AVETE AGGIORNATO GLI OROLOGI
UN’ORA AVANTI?
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A proposito di intelligenza, ecco un aforisma divertente in favore delle donne:
“L’UOMO CHE CREDE DI ESSERE PIÙ INTELLIGENTE DELLA DONNA CHE HA SPOSATO, HA SPOSATO UNA DONNA CHE GLIELO LASCIA CREDERE”
Ma è vero anche il contrario, ahahah
Deliziosa sequenza floreale del video e sublimi note musicali eseguite da Marradi. Grazie Giò, anche per tutto il resto!
Grande Giuseppe.Inizio subito e mi abbatto come una mannaia sulla stupidità di quelle persone che si ostinano a tenere in casa animali che il loro abitat è da tutt’altra parte.Se si offendono non m’importa nulla :non è educativo per nulla per i nipotini. Meglio una gita in campagna da qualche contadino.Oggi i ragazzi non sanno riconoscere una pecora da una capra e, pensano, che le uova le faccia il supermercato. Tutto il mondo è paese e, mentre ti leggevo, mi rivedevo nel mio orto fra i gabbioni dei conigli e galline.Saggi consigli che, negli allevamenti a conduzione familiare, si osservano ancora.Poi c’è la parte ingegneristica che dice molto. Bravo ancora.Ti suggerisco di donare il tuo lavoro ad una scuola , con i disegni che hai fatto. se c’è una maestra valida, sarà felice per i suoi alunni. ( mio zio, imprestò il maschio dei conigli a mio padre…dopo qualche mese lo riconsegnò allo zio arrosto con le patatine .)
Gli animali ci stupiscono sempre con i loro comportamenti e, la storia che ci hai presentato Giuseppe ne è la prova,la coniglietta ha avuto una capacità davvero sorprendente. Gli animali oltre ai sentimenti sono anche ingeniosi e si comportano in base alla situazione che hanno di fronte. Un saluto
..mi trovo bene in questa compagnia, animali, fiori, musica , persone.Ciao*)
Sono certo dell’intelligenza degli animali, soptrattutto dei mammiferi, sono certo anche che hanno sentimenti, molti cani sono morti sulla tomba del padrone. Sono certo che solo perchè hanno corde vocali inadatte e una epiglittide diversa non possonpo parlare, se no lo farebbero. Allora che cosa vuol dire ….arrosto…..fricassea…..spezzatino……insaccatoalla griglia ecc. ecc.?
Domandiamoci non tanto se siamo i più intelligenti…..o se siamo i più buoni!!!!!!
Condivido il tuo commento Muzzioli, “gli manca solo la parola” così si usa dire…per indicare animali intelligenti, loro capiscono e si fanno capire magari con gesti significativi che è la loro comunicazione. Gli uomini purtroppo, parlano a volte a vanvera senza capirsi e, offendendo la propria intelligenza.
Una volta avere la macchina era lo stato simbolo della ricchezza della famiglia, siccome di macchine in una casa c’è ne più d’una, sono gli animali a formare il nuovo stato.
Chi ha più di un cane, gatti, foretti, triceti, ecc…..
tanto è vero che i supermercati per animali sono cresciuti a vista d’occhio, è finita l’epoca di animali da cortile, ora abbiamo animali di lusso con la copertina e tanti ninnoli come fossero dei bambini viziati.
Non so se sono felici gli animali, ame sembrano tanto sottomessi alla volontà del padrone.
si addatano a convivere e magari si affesionano anche, non sono più capaci di procrearsi il cibo vivono di scattolette e croccantini, che le ditte per mio conto studiano il cibo, nulla è più genuino, una volta mangiavano del nostro provate adesso a dargliolo lo anusamo e basta non mangiano.
A questo modo anche la loro intelligenza sminuisce come sminuisce l’istindo di procrearsi il cibo.
tu hai parlato dei pulcini io ti invito a cercare un video cinese come li uccidono una catena della morte solo per fare soldi
Ritengo che gli animali siano, senz’altro, intelligenti e generosi. Chi un po’ più, chi un po’ meno, esattamente come accade agli essere umani, sicuramente meno astiosi e vendicativi.
Prendiamo ad esempio uma mia gattina. Già a pochi mesi, non amava le porte chiuse. Appena le è stato possibile, ha adocchiato, in cucina un posto rialzato che le permettesse di arrivare alla maniglia della porta. All’inizio, ci saltò sopra diverse volte, ma era piccina e non aveva il peso sufficiente. Diventando più grande, ci riprovò, questa volta appoggiandoci sopra tutto il corpicino e riuscì ad aprirla. Da quel momento nessuna porta chiusa poteva resisterle, se non fosse stata chiusa con la chiave.
Un’altra simpatica creatura, di nuovo una gattina, riusciva ad afferrare diversi oggetti con la bocca, per poi giocarci, ma li nascondeva e non si riuscì mai a capire quale luogo avesse scelto, perché appena ne tirava fuori uno, ci giocava per un po’, ma nessuno poteva prenderglielo e poco dopo lo riportava nella tana, perché non era più visibile. Un giorno, per caso, spostando un mobile che aveva delle aperture alla base, dove non passava una mano, si trovò la refurtiva! Ci sarebbero altri episodi, ma sono sicura che chiunque conviva con animali, potrebbe intrattenerci, dimostrando l’inequivocabile intelligenza dei loro gatti, cani o altri animali. Come quelli che restano sulla tomba del proprio padrone per tempi lunghissimi, e si lascerebbero morire di fame. Una cosa è certa: gli animali non sono malvagi e vendicatori, al pari degli uomini. Intanto, se ammazzano dei loro simili è quasi esclusivamente per la propria sopravvivenza e non sono mai violenti per natura, se non provocati.
Anzi, a questo proposito, c’è da fare un grande elogio all’uomo, “cossiddetto essere intelligente” , che allena alcuni animali, in modo particolare i cani, a diventare ultra violenti per poi utilizzarli, sfruttandoli a suo proprio piacere e lucro, per le lotte clandestine fra cani e relative scommesse!!! Questo vale anche per la lotta fra galli Non parliamo, poi, delle corride, per favore….come si fa a divertirsi assistendo al massacro di animali aizzati alla lotta…naturalmente ad armi impari!!!
Ritornando ai cani, ci si meraviglia se, in alcuni casi, queste creature, fatte diventare forzatamente violente, con mezzi orrendi, lasciate a guardia di qualche casa, azzannino qualcuno, sia pure della famiglia stessa, che magari l’ha avvicinato in malo modo.
Ebbene, avrete capito che sono molto critica nei confronti degli essere umani, almeno fintanto che si comporteranno in modo privo di ogni senso umanitario, con ferocia, viltà e rivalsa, come sta accadendo in modo continuativo, soprattutto nei confronti delle donne che hanno avuto il torto di aver acquisito consapevolezza del loro essere. Qualcuno potrebbe non vederci attinenza tra i due aspetti. Io la vedo.
Non è un caso che si affermi che chi non ha rispetto e comprensione per gli animali, di qualsiasi specie, non ne avrà per il cosìddetto “genere umano”!
Giuseppe, ancora una volta, ci hai portato a discutere seriamente, pur trattando un argomento delizioso come quello della tua coniglietta, che ha saputo agire in maniera molto intelligente e astuta.
Gli animali sono a loro modo tutti intelligenti certo c’è chi lo è di più e chi meno. La coniglietta con la sua ingegnosità ha superato tanti altri compagni a quattro zampe, e in certe occasioni anche i loro padroni.Ad ogni modo Giuseppe accetterei di portare il disegno in una scuola elementare per far capire ai bambini di che è capace una coniglietta.
Giulio, siamo sulla stessa linea di pensiero. L’argomento si presta ad un confronto del vissuto negli anni della nostra giovinezza rapportandolo al periodo attuale e ci consente di renderci conto delle carenze sugli insegnamenti che la scuola e la vita può dare oggi ai nostri giovani. Da non sottovalutare il tuo consiglio di portare questi racconti nelle aule scolastiche ma, a questo punto, il problema si allarga ed esula dai nostri compiti. Non oso immaginare quante voci contrarie degli addetti ai lavori insorgerebbero contro l’interferenza sui loro programmi moderni d’insegnamento. Ma non è detta l’ultima parola: possiamo provarci. Grazie per l’idea.
Dimenticavo:
È vero che la maggior parte degli animali da cortile, dopo aver svolto il loro breve percorso di vita, finivano nelle nostre cucine, destinati alla nostra alimentazione ma qui possiamo invocare lo stato di necessità, se non altro per ottenere un condono o la riduzione della pena. Grazie ancora.
Verissimo Nembo, nel nostro caotico sistema di vita non abbiamo la consapevolezza di dover prestare attenzione a ciò che ci sta intorno e molte cose ci sfuggono per cui non ci rendiamo conto di quanta capacità di apprendimento hanno gli animali che ci vivono accanto, senza bisogno di alcuna scuola.
Ricambio il tuo gradito saluto.
Sono del parere che tutti gli animali siano intelligenti,quelli domestici si adattano alle nostre esigenze,quelli selvatici lo sono maggiormente in quanto devono cacciare x la sopra vivenza, devono adoperare tutta la loro intelligenza,la tua coniglietta Giuseppe ,ha dato dimosrazione pensando come salvaguardare i suoi cuccioli,,,
Franco, la bella avventura biblica di Noè, con la sua Arca costruita su consiglio Divino per salvare la sua famiglia e tutti gli animali della Terra, dovrebbe insegnarci qualcosa o almeno farci riflettere. Il pianeta Terra non è altro che la nostra grande Arca. Volenti o nolenti siamo obbligati a viverci con i nostri simili, con gli animali e con la natura che ci circonda. Salvando la Terra, salviamo noi stessi e tutto il suo contesto.
Apprezzo la tua sottile prova d’intelligenza, grazie.
Alba hai fatto un’analisi concreta della situazione attuale di molte famiglie italiane e non solo, che hanno cercato e cercano di creare il proprio status-symbol con il possesso e l’ostentazione di un animale di compagnia o meno. Molti genitori non si rendono conto, però, del male che fanno non solo agli animali ma soprattutto ai propri figli perché non è per niente educativo ed è anche fuorviante la costrizione di una povera bestia all’interno della propria casa e quindi al di fuori del suo habitat naturale.
Grazie per il tuo interessante intervento.
Bravissima Giovanna, hai creato una storia nella storia. Condivido quanto hai sapientemente descritto su certi comportamenti dell’essere cosiddetto “umano” nei confronti degli animali.
Molto bella la dimostrazione dell’intelligenza delle tue stimate gattine. Mi aspettavo di vederne almeno una nella sequenza delle immagini.
Va bene, sarà per un’altra volta. Grazie ancora, ciao.
Grazie Gabriella, raccolgo il tuo invito, unitamente a quello di Giulio per proporre l’idea nelle scuole, almeno in qualche classe ove si possono trovare insegnanti favorevoli.
Mi rallegra una cosa, cioè, che anche da una discussione tra noi, in questo meraviglioso salotto quale è il nostro amato Bosco incantato, possono nascere idee per un Progetto da portare avanti nelle scuole. Non è poco. Grazie a tutti.
È vero Ely, la mia coniglietta, con il suo comportamento, aveva dato una grande prova di intelligenza e il fatto che ancora oggi la ricordo e ho voluto raccontare la sua storia, è la dimostrazione che, a suo tempo, ancora ragazzino, avevo ricevuto un prezioso insegnamento utilissimo per la conoscenza della vita animale.
Esprimo il mio ringraziamento per il tuo preciso intervento.
Bello il tuo racconto Giuseppe,mi e’ piaciuto molto sopratutto perche’ in casa mia abbiamo sempre avuto almeno un gatto o un cane e ne abbiamo sempre constatato quanto fossero intelligenti e…..veramente furbetti.Quando accarezzi un cane e ti guarda con quegli occhioni lucidi,brillanti quasi in adorazione ,sembra gli manchi la parola..Un grazie a GIOVANNA per il suo video sempre molto bello
Giuseppe, non vorrei essere frainteso,siccome mi fischiano gli orecchi, non voglio crearmi delle antipatie inutili, mi riferivo a tenere i conigli in salotto… Una mia parente, aveva un coniglio in casa ,al bambino era venuta una preoccupante infezione in bocca …se non era per il pronto intervento del pediatra che capì subito il problema, chissà come sarebbe finita. Tutto lì, poi ognuno è libero di fare come vuole.
Giulio, dal contesto del racconto e dalla sequenza delle discussioni nei commenti si capisce che siamo tutti favorevoli al buon trattamento da riservare agli animali e, conseguentemente, al benessere dell’uomo nel rapporto con la fauna domestica e non. Ho citato l’esempio frequente oggi del coniglio eletto ad animale di compagnia ma non sono favorevole a sacrificarlo come animale da salotto, non solo per gli effetti collaterali che hai riportato tu ma, soprattutto, per non sacrificare la bestiola a vivere in un contesto fuori dal suo habitat naturale o, almeno, confacente alle sue abitudini. Grazie per la precisazione, sempre utile per avere le idee chiare.
Grazie Sandra per le tue espressioni di consenso e per averci comunicato il tuo pensiero sul rapporto con gli animali domestici e le tue esperienze a dimostrazione della loro intelligenza. Sono emozioni che ho vissuto anch’io e, con il racconto di oggi, ho voluto raccontarle agli amici/amiche del Bosco. Ancora grazie.
Giuseppe, molto bello il tuo racconto, parli di diversi animali, cane e maiale, e poi tutti animali da cortile, e gabbie, certamente per un ragazzino e bello potere guardare sull’aia i piccoli pulcini, poi vederli crescere,racconti di una coniglietta molto intelligente, che per proteggere i suoi coniglietti scavava un tunul su misura meglio di un architetto, per poterli proteggere, certo molto astuta protettiva verso la sua prole, quello è naturalmente l’istinto di mamma, come tanti altri animali.io penso che a tutti le manca solamente la parola,molto bello questo tuo racconto, bellissime quelle foto, e video di Giovanna sembrano vere,belli questi racconti ci ricordano il passato,ciao
Vero Gianna, è bello ricordare “come eravamo” perché confrontando i gli episodi di vita, vissuti da ragazzini, con la vita dei ragazzi di oggi, sempre impegnati davanti ad un monitor del PC o della TV, forse era migliore la nostra.
Grazie per i tuoi preziosi interventi.
Eleonora, benvenuta nella compagnia del Bosco… fatti sentire più spesso. Grazie.