ARTE !! Frida Kahlo

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Per la prima volta a Roma, è stata allestita, alle Scuderie  del Quirinale,  una mostra dedicata alla più famosa pittrice messicana del ‘900, Frida Kahlo, che durerà fino al 31 Agosto 2014.  Invito caldamente tutti  coloro che ne avessero l’opportunità a visitare  l’importante e ricca  esposizione.  Questa è la e ragione per la quale ho voluto ripercorrere la vita artistica di questa straordinaria pittrice, la cui esistenza è stata segnata da svariati eventi  drammatici. Fu, tuttavia, la sua grande forza morale, il coraggio e la  volontà  eccezionali, che la portarono  a dipingere fino agli ultimi giorni della sua vita. Vi mostrerò, quindi,  alcune delle sue opere maggiori, che potrete  ammirare direttamente alla  già citata mostra.

 

Frida Kahlo - Le due FridaLe  due  Frida

 

Alla fine del 1990,  negli Stati Uniti scoppiò e si impose improvvisamente la “bomba Frida” . New York  fu tappezzata in ogni suo angolo di manifesti, che raffiguravano le sue opere variopinte e carnali. Le  mostre di Frida Kahlo si susseguirono. Un suo autoritratto venne venduto da Sotheby’s per oltre un milione e mezzo di dollari. I giornali di tutto il mondo parlarono di lei: “la grande Frida”, “la nuova regina di New York”,  l’ “artista degli anni ’90″. Le sue opere destarono grande interesse, alcune delle quali erano sconvolgenti.

 

Frida Kahlo - Autoritratto con corona di spineAutoritratto  con  corona  di  spine

 

Ma chi era veramente Frida Kahlo e perché si parlò tanto di lei? Di se stessa diceva: “Pensavano che fossi una surrealista, ma non lo ero. Non ho mai dipinto sogni. Ho dipinto la mia realtà”. La realtà di una donna dalla bellezza magnetica e strana, piccola e fiera come un personaggio uscito dalla penna di Garcia Màrquez.

 

Frida Kahlo - Il Sole e la vitaIl  Sole  e  la  vita

 

Ma esplose in questa frase la sua istintiva ambiguità, la sua doppiezza e le contraddizioni che l’hanno segnata; perché se è vero che la sua vita le ha riservato sofferenze atroci è altrettanto vero che su questo tormento Frida ha costruito il suo personaggio, aiutata sicuramente dalla sua fortissima personalità e da un anticonformismo e una ribellione alle regole, quasi genetici. Frida era doppia: era lei e la sua immagine; non a caso quando si ritraeva dipingeva se stessa in posa in uno specchio.

 

Frida Kahlo - My nurse and IMy  nurse  and  I

 

Frida Kahlo nacque nel 1907  in un sobborgo di Città del Messico, Coyoacàn,  alla vigilia della rivoluzione. Suo padre, Wilhelm Kahlo, a cui fu molto legata affettivamente, era un simpatico ungherese, ebreo, amante della letteratura e della musica.  Sua madre, Matilde Calderon y Gonzales, figlia di una messicana e di un indios, era nata a Oaxaca, antichissima città azteca.  Ancora bambina contrasse la poliomelite e si vide costretta ad una lunga convalescenza. La gamba destra, da quel momento, rimase più corta dell’altra e soggetta a frequenti  dolori.

 

Frida Kahlo - Il cervo feritoIl   Cervo  ferito

 

Nel 1920 entrò a far parte della gioventù comunista, e nel 1922 frequentò la Scuola Nazionale Preparatoria a Città del Messico. La sua vita di studentessa prese una piega inaspettata  nel  1925, a diciotto anni, quando si vide coinvolta in uno spaventoso incidente. L'autobus su cui viaggiava venne investito da un tram e il corpo adolescente di Frida Kahlo fu colpito gravemente:  il corrimano le trapassò l'addome, ledendo la colonna vertebrale, la pelvi e l'utero. La sua vita fu un calvario di sofferenze fisiche e morali.

La convalescenza la costrinse a letto per lungo tempo, e fu proprio in questo periodo che affiorò la sua smania di dipingere. Nel settebre 1926  creò  il suo primo autoritratto a olio.

 

Frida Kahlo - Autoritratto - Sofferenza e PassioneAutoritratto  -  Sofferenze  e  passione

 

Nel 1928 la sua cerchia di amici si ampliò. La pittrice messicana conobbe, infatti, la fotografa Tina Modotti e il rivoluzionario Julio Antonio Mella. Avvennero anche diversi incontri con il pittore muralista Diego Rivera, con il quale si sposò il 21 agosto 1929.  Rivera era un uomo alto, grasso, imponente, che andava in giro con dei vecchi pantaloni, una camicia stinta, un cappello comprato chissà quando,    aveva un temperamento geniale, allegro, irruento, famoso per essere un grande conquistatore di donne bellissime e un comunista appassionato. Frida al  terzo mese di gravidanza subì il suo primo aborto.Tutto ad un tratto da artista per pochi cultori diventò un mito internazionale, quasi un feticcio. Il mondo del glamour impazziva per lei;  era considerata una delle venti donne più amate dalle ragazze americane.

 

Frida Kahlo - Natura mortaNatura   morta  con   colomba

 

Frida   nel 1930  andò a vivere negli Stati Uniti, a seguito di un invito fatto a Diego Rivera di dipingere murales in California. Qui i suoi orizzonti estetici si allargarono e si arricchirono notevolmente. I coniugi Rivera ritornarono in Messico nel  1931, ma solo per un breve periodo, e a novembre di quello stesso anno ripartirono alla volta di New York. Il Messico le mancava, e per questo cominciò ad attaccare i valori e lo stile di vita degli statunitensi. Questo suo rifiuto la indusse a dipingere  "Autoritratto  tra Messico e Stati Uniti".

 

Frida  Kahlo  Autoritratto al confine tra Messico e Stati UnitiAutoritratto   al   confine   con   il   Messico   e   Stati  Uniti

 

Con questo dipinto Frida  evidenziò il suo atteggiamento ambivalente nei confronti del «paese dei gringo». Vestita di un elegante abito color rosa e con la bandierina messicana in mano, si  collocò in piedi su un piedistallo, come una statua, davanti a un mondo scisso in due parti: quella messicana, ricca di storia, segnata dalle forze della natura e dal ciclo di vita naturale e quella nordamericana, morta, dominata dalla tecnica. Diego Rivera ebbe una relazione adulterina con la sorella più piccola di Frida, e quest'ultima, ferita dal tradimento, decise di lasciare il marito. Un mese più tardi tornò a vivere con Rivera e insieme accolsero Lev Trotzkij come rifugiato politico. Pur non aderendo mai al trotzkijsmo la coscienza politica di Frida si accentuò.

 

Frida Kahlo - Tra le tende -  Autoritratto dedicato a TrotskijTra  le  tendine

 

A seguito della sua vicenda amorosa con Trotzkij,  Frida gli regalò l'autoritratto "Tra le tendine". Cominciò da qui, per Frida Kahlo, il periodo più prolifico della sua creatività  artistica,  destinato a prolungarsi fino alla metà degli anni '40. Nel 1938 incominciò a vendere quadri, e ricevette la proposta per la sua prima personale alla galleria Julien Levy di New York.  Nel 1939 fece rotta in Francia dall'amica Jacline Lamba, dove poi contrasse un'infezione renale che la obbligò a ricoverarsi.

Frida Kahlo - Io e i miei pappagalliIo  e  i  miei   pappagalli

 

Espose nell'ambito della mostra "Mexique" di Andrè Breton, e venne introdotta nell'avanguardia artistica del surrealismo. “La sua arte è un nastro attorno ad una bomba”,  sosteneva Bréton con ammirazione. Picasso diceva a Rivera: ”Né Derein,  né tu, né io sappiamo dipingere una testa come Frida Kahlo”. Il medesimo interesse esprimevano per lei  Kandinskij, Duchamp, Mirò.

 

Frida Kahlo - RadiciRadici

 

Frida dipinse  ossessivamente autoritratti e nature morte sensuali, visionarie e antropomorfiche, o inquietanti rivisitazioni delle sue sofferenze e delle sue cicatrici. A chi le chiese perché ritraesse soprattutto se stessa rispose: " Dipingo me stessa perché trascorro molto tempo da sola e perché sono il soggetto che conosco meglio ". Un’autobiografia per immagini all’insegna di “un narcisismo trionfante come un carnevale”

 

Frida Kahlo - Autoritratto e lettoAutoritratto e   letto

 

Decise di separarsi definitivamente dal marito, ma  poco più di un anno dopo si sposò, in seconde nozze, con Diego Rivera. Dopo diverse esposizioni, ricevette la nomina a Professore di pittura dal Ministero dell'educazione pubblica, per insegnare alla Scuola Nazionale di Pittura, a Città del Messico. A causa dell' impossibilità di attendere al suo lavoro di docente per problemi di salute, alcuni studenti si riunivano nella sua casa a Coyoacan, e li considerò come "los Fridos".

 

Frida Kahlo - Il coltivatoreIl coltivatore

 

Nel giugno del 1943 si sottopose a un intervanto chirurgico a New York e, al suo ritorno, ricevette il Premio Nazionale di pittura concesso dal Governo Messicano. Pur tormentata dall malattia e dal dolore alla gamba destra Frida continuò a dipingere. Nell’aprile del 1953 ebbe  luogo l'unica personale tenuta da Frida Kahlo in Messico, alla Galleria d'Arte Contemporanea di Lola Alvarez Bravo. La pittrice assistette all'inagurazione sdraiata su una barella.

 

Frida Kalo - Natura morta - Viva la vidaNatura  morta. Viva  la  vida

 

Dopo l'amputazione della gamba destra e un periodo di forte depressione, riprendendo  i pennelli  dipinse le sue ultime opere, tra cui "Natura morta – Viva la vita”.  Morì il 13 luglio 1954. La vita e le opere della pittrice messicana Frida Kahlo continuano ad esercitare un grandissimo fascino artistico e un forte impatto emotivo. Molto probabilmente questa donna coraggiosa sarà ricordata nei tempi a venire come la più grande pittrice del Novecento.

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Fausto Papetti -  Cuando duermes cerca de mi

 


COMMENTI

  1. il 14 maggio, 2014 lorenzo.rm dice:

    Ma quanto è bello questo tuo servizio, Giovanna. E, poi, così corredato di tante opere ed impreziosito della musica di Papetti! Mi fermo qui per non farmi accusare di eccessive adulazioni nei confronti della Capa. Scherzo.

  2. il 14 maggio, 2014 sandra vi dice:

    No,Lorenzo,non e’ certo fare dell’adulazione dire che Giovanna ha fatto un magnifico servizio.L’ha poi corredato da stupende opere il che comporta una notevole ricerca ,il risultato un lavoro veramente notevolmente interessante ,non conoscevo l;artista e mi e’ piaciuta molto.Bella la musica di Papetti .

  3. il 14 maggio, 2014 alba morsilli dice:

    Genova si presta anche lei dopo il Quirinale a presentare la mostra di Frida Kahlo e Diego Rivera ( marito e moglie)dal Settembre 2014 al 8 Febbraio2015
    Ero indecisa non amo molto i pittori del 900ma con la tua perfetta giuda sicuramente ci vado.
    Intrigante e dolorosa la sua vita anche con Diego suo secondo marito, ho letto nella prefazione alla mostra che chiamavano la loro unione “L’unionedi un elefante con una colomba “forse per questonei suoi dipinti vi sono tante colombe

  4. il 14 maggio, 2014 franco muzzioli dice:

    Non è la pittriche che più mi entusiasma , pur conoscendo bene ,la vita e le opere.
    Artista tra il naif, il surrealista e la pittura tradizionalista massicana,certamente ispirata dai grandi murales politico/rivoluzionari del compagno e marito Rivera.
    Frida era doppia , come dice giustamente Giovanna, era doppia in tutto, bisessuale, in costante e tormentata bipolarità, provata dalla vita con depressioni tragiche e ribellioni furenti.
    Nei suoi quadri vedo il Doganiere e perchè no, la pazzia colorata del nostro Ligabue.

  5. il 14 maggio, 2014 marc52 dice:

    molto bello Giovanna il tuo articolo su Frida kahlo. Grande donna, grande artista, La sua pittura ,la sua vita, molto intensa, comunica sensazioni di dolore e solitudine, ma… anche di grande forza, dignità, ed amore per la vita. Quel che è certo è che fu unica nella sua arte(famosissima in tutto il Messico), e anche Picasso in una lettera a Rivera disse così: ” Né Derain, né tu, né io siamo capaci di dipingere una testa come quelle e, se lo diceva Picasso? Le furono attribuiti molti amanti etero e omo, ma lei non se ne curò, libera come la sua arte dove non si riconobbe né surrealista né realista come la definiva Rivera. all’età di diciotto anni, in seguito ad un incidente(come descritto da Giovanna), viene impalata da una sbarra di metallo dell’autobus su cui ritornava da scuola insieme ad Alex, suo compagno e amico. La sua spina dorsale viene fratturata in tre punti nella regione lombare, il bacino schiacciato, il piede destro spezzato, le pelvi rotte trapassate da parte a parte dal scorrimano, situazione che le impedirà di conoscere la maternità, se non per pochi mesi, perché avrà solo aborti. Una pittrice realista, come sanno essere i messicani! Ma… simbolica come il quadro della balia lei con il corpo piccolo la testa da adulta con una balia che sembra una maschera tribale messicana che è allattata da un seno gocciolante,Frida protetta dalla balia e/o offerta come vittima sacrificale. Una amore indissolubile, viscerale, per il donnaiolo Rivera (tradita anche con sua sorella),Un uomo di 150 kg per 1.80 di altezza. Frida era alta 1.60 x 49kg, che la porta a risposarlo in seconde nozze. i suoi quadri tutti prevalentemente piccoli come Formato (30 x 35 cm). Una vita da romanzo che appassiona,che affascina, per la sua vitalità, per il suo desiderio di vita. Una pittrice, “vera”dove metteva la sua storia di dignità di carattere, di sofferenza, di caparbietà, con un desiderio insaziabile, bramoso di esistere.

  6. il 14 maggio, 2014 marc52 dice:

    TESTIMONIANZE FILMATE DELL’EPOCA! UNA FRIDA CON IL MARITO.The Life and Times of Frida Kahlo
    http://youtu.be/GJK3XPax2Fg

  7. il 14 maggio, 2014 lucia1.tr dice:

    In una serie di lettere la pittrice messicana Frida Kahlo, oggi considerata tra le più significative artiste del ventesimo secolo, icona pop dei ragazzi, racconta la sua vita, la sua arte, le sue tragedie, i suoi amori: la sua passione per Alejandro, il lacerante rapporto con l’artista Diego Rivera, la sua adesione al marxismo. Riporto una breve pensiero dal suo diario “ Lettere appassionate”
    “Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci dev’essere qualcuna proprio come me, che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io. Vorrei immaginarla, e immaginare che lei debba essere là fuori e che anche lei stia pensando a me. Beh, spero che, se tu sei lì fuori e dovessi leggere ciò, tu sappia che sì, è vero, sono qui e sono strana proprio come te.”

  8. il 14 maggio, 2014 giovanna3.rm dice:

    Lorenzo, sono felice tu abbia apprezzato sia le opere che la vita tormentata di Frida Kahlo. Ho ammirato molto la sua volontà di superare le grandi avversità, fisiche e morali, e questo stato d’animo lo si avverte in molte sue opere, se non in tutte….
    Anche per me la pittura del ‘900 non è la preferita, ma con diverse , importanti eccezioni.
    Grazie ancora. Ti abbraccio.

  9. il 14 maggio, 2014 giovanna3.rm dice:

    Cara Sandra, non dubitavo che avresti saputo leggere perfettamente quest’artista, intrigante, fuori dagli schemi in tutto, comprese le sue opere, ma è proprio qui che occorre sforzarsi di capire cosa l’ha spinta a essere così determinata e reagire in modi assai duri. Comunque, a mio avviso, si tratta di una donna eccezionale, di grande carattere e talento: certo la vita non è stata molto generosa con lei, in tutti i sensi. Un dono, tuttavia, glielo ha fatto: la sua pittura!
    Un caro abbraccio, Sandra.

  10. il 14 maggio, 2014 giovanna3.rm dice:

    Carissima Alba, sono molto contenta di apprendere, da te, che dopo Roma Frida Kahlo sarà da voi a Genova. E’ culturalmente molto importante conoscere gli artisti – di qualunque emisfero siano – le loro opere, la loro vita e come siano stati spinti ad trasporre i loro sentimenti sulla tela.
    Come te, anche per me la pittura del ‘900 non è quella che amo di più: i miei artisti preferiti sono, soprattutto, i nostri, dal ‘300 in avanti, prediligendo il periodo del Rinascimento fino all’800. Tuttavia, non posso fare a meno di nominare dei pittori, eccezionalmente dotati – secondo il mio punto di vista – che si sono affermati nel ‘900: Mirò, Chagall, Kandinskij, Mondrian, Picasso – periodo blu e periodo rosa…..e il nostro Modigliani ce lo vogliamo dimenticare?
    Come vedi, quando l’arte esiste e riesce a trasmettere delle emozioni, non esistono date precise in cui collocarli! Cara amica, ti abbraccio.

  11. il 14 maggio, 2014 giovanna3.rm dice:

    Caro Franco, quest’artista, che non conoscevo, della quale alcuni amici mi avevano parlato e mostrato alcune sue opere, mi intrigò e incuriosì subito. A quel tempo seguivo dei corsi di Storia dell’arte e chiesi alla nostra Prof. di intrattenerci su Frida Kahlo. Ne fui molto colpita, feci delle ulteriori ricerche e mi resi conto che si trattava di un’artista molto interessante, che aveva attraversato vicende eccezionali, sia fisiche che morali, ecc.ecc. Pur non essendo quel tipo di pittura a me congeniale, riconosco che Frida Kahlo è riuscita ad esprimere nelle sue tele i vari accadimenti con un verismo eccezionale. Per questa ragione ho ritenuto utile farla conoscere in maniera più approfondita.
    Grazie Franco per il tuo comme3nto, come sempre, ben centrato.

  12. il 14 maggio, 2014 giovanna3.rm dice:

    Caro Marc, grazie di cuore per il tuo bel commento che, in pratica, ripropone la vita di Frida Kahlo contenuta nell’articolo. Si capisce che l’artista abbia impressionato anche te: la cosa mi fa molto piacere, e credo di aver fatto bene a presentare questa importante pittrice. E’ stata senz’altro una donna di grande spessore, anche per me, poiché ha saputo superare le avversità – e non sono state poche – con coraggio e volontà eccezionali, un grande esempio per molti artisti!
    Grazie ancora Marc, a presto.

  13. il 14 maggio, 2014 giovanna3.rm dice:

    Cara Lucia, mi hai informato di molte cose che riguardano Frida Kahlo, che non conoscevo. Dici che sia diventata il simbolo per molti giovani di oggi: che cercano di imitrla in tutto. Quest’aspetto mi lascia un po’ perplessa, ma penso che il suo anticonformismo, la sua vita intensamente vissuta, sulle due sponde, possa attirare la curiosità dei giovani, non c’è dubbio.
    Bella la lettera che hai riprodotto. Ti ringrzio molto per il tuo ricco commento e ti abbraccio.

  14. il 14 maggio, 2014 gabriella BZ dice:

    Giovanna come da premessa , non mi intendo d’arte. Posso farti i complimenti per come hai impostato l’articolo , veramente bello .Non parliamo di foto , vai a trovare anche quelle che di solito non si notano. Dopo aver letto l’articolo mi sono fatta un idea di quello che puo aver passato questa pittrice.Dolori di tutti i tipi ed una nota strana , si autodipingeva. Ciaooo

  15. il 14 maggio, 2014 giovanna3.rm dice:

    E’ vero Gabriella, usava uno specchio per dipingere i suoi autoritratti, in pratica tutti i suoi quadri, perché la sua immagine, in modi diversissimi, è sempre presente. Ti ringazio del tuo commento, cara amica: sai che apprezzo in modo particolare le parole che giungono da persone che stimo. Un abbraccio.

  16. il 14 maggio, 2014 lucia1.tr dice:

    Sembrerà strano ma Frida è un’immagine popolare, icona pop come ho già scritto, che avvicina la gente, fa sorridere ed emozionare, a volte commuove, per via del suo corpo malato, con i suoi autoritratti ha celebrato il proprio io, in un’epoca in cui lì identità femminile era quasi sconosciuta, fino a diventare u mito. I giovani la ammirano per la grande forza che ha nel cuore e nella testa, per il suo modo di vivere disinibito, senza sensi di colpa e limitazioni. Adorata dagli omosessuali e dalle femministe, per il suo carattere indipendente, perché figlia della libertà e della rivoluzione messicana.

  17. il 14 maggio, 2014 Giuseppe3.ca dice:

    Com’è nel tuo modo di fare Giovanna, hai presentato un’artista non solo con la descrizione/esposizione delle sue opere ma, nel contempo, ne hai raccontato la vita nel suo contesto dell’epoca e soprattutto hai saputo trasmettere emozioni forti nel lettore. Articolo culturale interessante e coinvolgente anche per chi non ha specifiche conoscenze della materia.
    Tutto il Bosco ti ringrazia e puoi esserne fiera.

  18. il 14 maggio, 2014 giovanna3.rm dice:

    Ti ringrazio, Pino: sei sempre molto generoso. In realtà sono stata affascinata dalla forza di volontà di questa donna-artista, libera di pensiero e fuori da ogni schema, che ha attraversato ogni sorta di disagio, fisico e morale, sapendone sempre varcare la soglia con grande fierezza …..E’ comprensibile, tuttavia, che ne sia stata segnata profondamente e ciò si recepisce in ogni suo dipinto.
    Sono molto contenta che sia piaciuto a diverse persone: non era un’artista facile da raccontare e confesso di aver avuto qualche perplessità nel proporne la lettura. Ho notato, invece, che è stata accolta bene e questo mi rallegra. Come ben sai Pino, la buona riuscita di un servizio ci sprona ad affrontare sempre argomenti e personaggi nuovi da proporre ai nostri amici del Bosco, e cerchiamo di fare sempre del nostro meglio perché ciò accada.
    Grazie ancora Pino e un caro abbraccio.

  19. il 15 maggio, 2014 francesca (franci) dice:

    Anche se non amo molto l’arte contemporanea, ma l’Arte è sempre e comunque Arte, devo dire, cara Giovanna, che il tuo articolo su Frida Kahlo è davvero interessante, ricercato e completo. Del carattere, della personalità e della vita di questa artista, oltre a te che l’hai descritto benissimo, ne hanno parlato i miei precedenti commentatori. Nulla ho da aggiungere. C’è solo una frase di Frida che mi ha colpito, tra le tante che ho letto. E’ questa: “L’ANGOSCIA E IL DOLORE. IL PIACERE E LA MORTE NON SONO NIENT’ALTRO CHE UN PROCESSO PER ESISTERE”. Io penso che lei poteva essere tutto e il contrario di tutto.
    Brava Giovanna, ti faccio i miei complimenti. Un abbraccio da “collega” appassionata d’arte.

  20. il 15 maggio, 2014 giovanna3.rm dice:

    Proprio così, Francesca, l’arte è comunque sempre da rispettare, anche quando non rappresenti quella a noi più congeniale.
    La personaslità, la determinazione e il coraggio della pittrice Frida Kahlo, così come le sue indicibili sofferenze fisiche e morali, mi hanno profondamente colpita. Il modo come ella abbia saputo trasporre tutto ciò, così compiutamente, nelle sue opere è altrettanto affascinante.
    Ti ringrazio molto per il tuo intervento. Mi fa particolarmente piacere poiché proviene da una persona che ama e considera l’arte un’espressione imprescindibile della nostra cultura. Ti abbraccio.

  21. il 15 maggio, 2014 Giulio Salvatori dice:

    Personaggio che non conoscevo.L’ho letto molto volentieri affascinato dalla forza di questa Donna.La sua arte sembra una “fuga” dalla disperazione , una continua ricerca di un mondo che non le fu certamente benigno. Grazie di questa meticolosa lezione .

  22. il 15 maggio, 2014 giovanna3rm dice:

    Grazie anche a te, Giulio, per aver apprezzato quest’artista, sicuramente munita di un coraggio e di una forza immensi per poter superare tutte le avversità che, come dici anche tu, la vita non le ha risparmiato.

  23. il 16 maggio, 2014 gianna dice:

    Cara ,Giovanna e molto bello parlare e capire l’arte, ma bisogna capirla tu sei bravissima spiegarla, e farci vedere foto ,video, immagini, meravigliose, perdonami ma lascio spazio a chi ha studiato l’arte,e molto interessante ma bisogna capirla, complimenti ciao ☺

  24. il 16 maggio, 2014 giovanna3rm dice:

    Cara omonima (Gianna), a me piace molto ricercare le immagini e i dipinti più significativi pr meglio rappresentare l’artista, Sono contenta ti sia piaciuto questo servizio: sai che è un grande incentivo che ci spinge a continuare e a migliorare sempre.
    Un abbraccio, cara amica.

  25. il 23 maggio, 2014 lieve dice:

    Caspita Giò! non c’è nulla da aggiungere, hai rovesciato Frida come un calzino… Brava!!!
    Che dire? Non è il genere di pittura che preferisco, e, per la verità , neanche il genere di donna, a mio parere un pò ambigua, sia come artista che come donna,si è definita realista,ma non lo è,non vuole collocarsi fra i surrealisti.Si è inventato per il suo tipo di pittura il termine ” realismo magico” ( per quanto io non riesco a capire cosa ci sia di magico in un dipinto dove i suoi studenti vengono raffigurati sotto forma di scimmia)…Non capisco che magìa ci sia in una pittrice che per più della metà della propria produzione, dipinge se stessa; o in una ragazza di 22 anni che sposa un famosissimo pittore che ha il doppio dei suoi anni che è padre di tre figli e che è già stato sposato 4 volte, che è grasso, brutto e per nulla attraente…sarà stato affascinante? Carismatico? mah! Resta il fatto che il suo dualismo di pittrice e di donna mi rende incapace di definirla, e quando penso a lei non posso che chiamarla ” bizzarra, egocentrica e selvaggia” Saluti ed abbracci!

  26. il 23 maggio, 2014 giovanna3rm dice:

    Lieve, ti ringrazio per il commento a Frida Kahlo: sai quanto sia apprezzato il tuo pensiero, in modo particolare per quanto riguarda l’arte. Sono completamente d’accordo con te, anche per me non è il genere di pittura che preferisco. Tuttavia, la personalità di questa donna, le sue bizzarrìe, le sue ambiguità, in una parola, le sue peculiarità, l’hanno resa intrigante ai miei occhi e ne ho voluto approfondire sia la vita che le opere. Bisogna ammettere che la vita le ha riservato un’infinità di
    grossi guai, prima fisici, pesantissimi, poi morali, non indifferenti. Certo il suo modo di dipingere, pressoché sempre suoi ritratti, la rendono stucchevole, insomma un personaggio pieno di contraddizioni. Credo, però, che l’incidente avuto da giovanissima, l’abbia condizionata in modo definitivo. Poiché non bisogna sempre e solo parlare di ciò che ci è più congeniale e che amiamo, occorre, qualche volta, spingersi anche un po’ più in là, e questo è stato il caso! Un abbraccio.

  27. il 23 maggio, 2014 lieve dice:

    …. e hai fatto un egregio servizio per tutti , Giò.
    La storia di Frida è senza dubbio di forte impatto emotivo; i suoi dipinti e il suo linguaggio figurativo( come ogni opera che rappresenta circostanze di vita), può essere interpretata da ognuno, trovando ciò che più gli è congeniale…Certamente le sue affascinano e si prestano ad ogni interpretazione. Pure Picasso ne fu ammaliato e kandinsky si commosse e pianse d’emozione davanti ai suoi quadri…. Grazie ancora per quello che fai Gio!


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