Giornata eliminazione violenza contro le donne
Scritto da giovanna3rm il 25 Novembre 2014 | 36 commenti- commenta anche tu!
Il 25 Novembre è la giornata dedicata all’eliminazione della violenza contro le donne.
Alla luce degli avvenimenti, pressoché giornalieri, di uccisioni, stupri, stalking (in italiano: comportamenti reiterati di tipo persecutorio), e altre forme vessatorie, le donne, in pratica, stanno constatando che nessun provvedimento, realmente serio e definitivo, sia stato ancora messo in atto per arrestare questo perverso e disumano fenomeno. La Giustizia commina spesso pene blande, pertanto gli autori di tali crimini sono prosciolti in tempi brevi e ripetono nuovi reati. E’ assai sorprendente, ma non è stato ancora recepito il concetto che la donna vuole essere riconosciuta, rispettata, vuole una sua identità, vuole scegliere come, quando e cosa fare, vuole conquistare il suo spazio psichico, sociale e fisico che le è sempre stato negato. Vuole usare la sua energia per affermare una sua forma di pensiero e il metodo di conduzione della sua vita e delle sue scelte. La specifica attenzione che dovrebbe essere rivolta ad un problema così scottante, che si esplicita, in primo luogo, nel rispetto verso ogni donna, è latitante sia nelle scuole, nelle strutture pubbliche e sociali ma, soprattutto, in seno alle famiglie. Da parte delle donne, la sopportazione di tali iniquità è giunta al limite.
C’è un elenco, scaturito da un sussulto di coscienza, da parte maschile, nei confronti della donna. Non è mai stato chiarito a chi sia attribuibile, da Shakespeare in giù. Lo evidenziamo qui di seguito.
* Per tutte le violenze consumate su di lei, * Per tutte le umiliazioni, * Per la sua intelligenza che avete calpestato, * Per il suo corpo che avete sfruttato, * Per l’ignoranza in cui l’avete lasciata, * Per la libertà che le avete negato, * Per la sua bocca che avete imbavagliato, * Per le ali che le avete tarpato,
* per tutto questo:
“IN PIEDI, SIGNORI, DAVANTI AD UNA DONNA!”


Il rapporto fra i sessi continua ad essere pessimo, tanto più con lo sviluppo delle teorie omosessuali e delle “singletudini”. Insomma, si propaga sempre più il virus della separatezza sessuale. Ricordo che, quando ero bambino, non si vedeva l’ora di andare a scuola con le femmine e si vagheggiavano quasi come un sogno le prime esperienze sessuali. Oggi si prescinde, si parla e si fa altro. In nome della libertà, magari, ed è grave. Anche il femminismo d’”antan”, in fondo, aveva propaggini separatiste, ma almeno parlava in nome delle donne e voleva la cosiddetta “liberazione” femminile. Ma quando si capirà, o si tornerà a capire, che maschi e femmine sono le facce di una stessa medaglia e che sono essenziali ambedue, prima di tutto per andare d’accordo e amarsi e poi come motore del mondo? Ma che, dobbiamo tornare indietro per affermare cose così semplici? Le due metà del cielo costituiscono l’intero cielo. Io, sarà perché sono vecchietto, la penso così. Allora, ancora e sempre: Viva le donne. Amiamole come meritano, rispettiamole, rendiamole regine, come sono. Ma sempre nella convivenza con gli uomini, non nella separatezza. Credetemi, la separatezza è una regressione, non uno sviluppo
Complimenti, Giovanna x questo articolo che hai scritto, oggi ma non solo oggi gli uomini, dovrebbero farsi un esame di coscenza,sù questo argomento,sò che non si deve fare di tutta l’erba un fascio, ma le statistiche parlano chiaro, è ora che finisca questo massacro verso le donne, che siano mogli, fidanzate ,ex se la storia finisce non x quello si deve uccidere… Grazie, Giovanna ☺.
E’ che, finchè il maschio non capirà che il sesso femminile è di proprietà della donna, e non un’appendice dell’uomo,finchè non riuscirà a capire che può farne a meno e che la donna non deve essere necessariamente un bastone su cui appoggiarsi,che brilla di luce propria, che ha un pensiero,e delle capacità indipendenti e che quelle capacità non sono necessariamente sfruttabili dal maschio,o comunque non come intende lui. Che può essere apprezzata indipendentemente dalla corazza esterna,che i suoi desideri , i suoi sogni, sono diversi da quelli maschili e diverso è il modo di approcciarsi a tutto ciò che ci circonda, finche…. potrei aggiungerne ancora migliaia di motivi per ricordare che siamo diversi ma ugualmente apprezzabili ENTRAMBI!!!!!
Grazie Giò! come sempre riesci a renderci partecipi della tua grande intelligenza e sesibilità!
Grazie di cuore Lorenzo, Giovanna, mia omonima, e Lieve: leggervi è un grande piacere ma, soprattutto, sentirvi vicini e partecipi. E’ una battaglia che tutti, ci auguriamo, sia debellata al più presto e si possa raggiungere finalmente un’intesa di effettivo rispetto e comprensione, rispetto a tutto ciò che abbiamo elencato: la vedo ardua e ancora lontana, ma i tempi delle acquiescenze sono finiti: gli uomini devono capirlo una volta per tutte!
Chi è la Donna?
Sa portare 3 kg. nella pancia per 9 mesi, sa sopravvivere a ore di travaglio… Cucinare, pulire e parlare al telefono nello stesso momento… Può sanguinare una settimana e non morire… Può camminare con tacchi di 10 cm… Riesce a piangere tutta la notte e svegliarsi il giorno dopo come se fosse tutto ok. Ricordate uomini, le donne sono impotenti solo finché lo smalto sulle unghie non si è asciugato!
Scusate, dimenticavo, la ragazza di Malè, Samantha Cristoforetti, aviatrice, ingegnere, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea, prima donna italiana nello spazio che resterà in orbita sei mesi per collaborare agli studi spaziali e sottoporsi lei stessa ad importanti esperimenti sulla natura umana nello spazio.
“Chi dice Donna dice danno”
ed è vero, perché le Donne danno la VITA, danno il CORAGGIO, danno la SPERANZA, danno il CONFORTO e danno sé stesse per AMORE!
Gli uomini dovrebbero ricordare!
Grazie, Giovanna, complimenti per il servizio.
Pino, il tuo commento è molto sentito e ti ringrazio di aver espresso così pienamente il tuo pensiero. Un caro abbraccio.
No! NONEEEEE,Lorè, non è così, le due facce della moneta, devono essere UGUALI!Se una delle due tira ad essere più lucente,e l’altra non fa nulla per essere uguale, ricorderai solo quella che brilla di più.
Vedi, è questa la teoria che ci ha portato a questo punto:”Amarsi come due metà del cielo per essere motore del mondo”non è servito , Lorè, a causa della supremazia maschile.
Il femminismo (come dici tu)”d’antan” non è diverso da quello di oggi, era solo espresso diversamente; era la richesta di essere riconosciute come esseri pensanti, con volontà e capacità proprie, senza essere considerate REGINE! ( ma regine de che?) si chiede solo di poter decidere autonomamente quale sarà il proprio futuro.
Ed è questo che vogliono le nuove generazioni:”decidere senza interferenze di nessun genere”.
Loro sanno che può costare la solitudine nella vecchiaia, quando la loro “corazza esterna” non sarà più quella “che fa girare il mondo”…lo sanno e non ne hanno paura, sanno che potranno godersi ciò che si sono costruite, piuttosto che restare al servizio di Re che le hanno considerate regine del focolare…. quei re che non sanno allacciarsi le scarpe, quella faccia della medaglia che luccica di più… Sanno che a causa delle loro frustrazioni, nessuno soffrirà, nessun disfacimento,non abbandoni ne disordini.Può essere un gettare la spugna, ma credi, loro vedono e considerano i nostri errori come qualcosa di estremamente stupido.Pensano al nostro percorso di binari aventi la stessa direzione, e non capiscono perchè essendo collegati da deviatori uno dei due binari non sia diventato una monorotaia, visto che dei due, uno veniva oleato di più e lasciava scivolar via il motore più velocemente,pensando pure di avere accanto della zavorra….
Non siamo uguali , Lorè, siamo un unico fascio, na non della stassa natura.
Mo basta! ho esternato a sufficienza! baci ed abbracci!!
Giò sei grande!!!! grazieeee!!!
caspita! ma quanto ho scritto??? chiedo venia per gli eventuali errori, avendo scritto di getto, ma sopratutto per la lungaggine, so per esperienza che quando gli scritti sono lunghi si perde il desiderio di leggere.ancora saluti!
Ieri il presidente della Turchia Erdògan ha detto che “l’uguaglianza tra uomo e donna è innaturale” …ha ragione ….com gli uomini che si trova l’Islam la donna e assolutamente superiore!
Sono anche questre pazzesche affermazioni , ormai globalizzate, che alimentano certe pretese “padronalità” del maschio.
…. almeno i Turchi hanno una scusa! Per la loro religione la maternità è sacra. A loro modo, le madri godono di una posizione elevata rispetto gli uomini.
Da noi si firma la delibera di poter essere licenziate quando si è incinta…
Malgrado tutte le digressioni di Lieve, continuo ad essere della medesima opinione: maschi e femmine uguali e diversi ma insieme fanno una coppia vera, ed è delle coppie vere che deve essere fatto il mondo. Delle coppie e non dei single. Nasce dal reciproco rifiuto fra i sessi tutto il male del mondo.
Un ringraziamento a Giovanna per il pensiero rivolto alla violenza sulle donne che oggi va il nostro pensiero. Lo Stalking rappresenta il presupposto per i reati più gravi, perciò tre sono gli obiettivi: Prevenire la violenza, proteggere le vittime e punire severamente i colpevoli, e quà mi ricollego a una frase di Giovanna…LA giustizia commina a volte pene blande, condivido, dovete sapere che con il D.L. svuota carceri ( mentre abbiamo carceri nuove mai aperte e caserme vuote dopo il non più obbligo di leva)tale decreto, ai detenuti che si dimostrano ” servizievole” e tengono ” buona” condotta, a loro vengono scontati 75 giorni di pena ogni semestre, non vado oltre, ma dico che manca la certezza della pena e fare che chi ha una condonna la sconti fino alla fine, se la pena viene ridotta poi nel tempo la pena che inizialmente era adeguata al crimine commesso non lo è più, perchè è inferiore a quella iniziale, il concetto di legalità viene annullato dai permessi e altro e, le vittime che hanno subito il reato possono trovare davanti di nuovo il loro aguzzino e per loro sarebbe come zuna seconda vilenza, questo per me è una resa di Stato. I femmicidi sono la punta dell’Iceberg delle manifestazioni di violenza di ogni genere verso la donna, gli autori di questi omicidi sono sempre lucidissimi e mai episodici o raptus. Non abbiamo bisogno di un bilancio in cifre per stabilire se siamo di fronte a un problema gravissimo anche se non siamo i primi in Europa, ma bisogna essere coscienti del fenomeno, senza cadere nell’errore di sminuirlo. A tutte le donne denunciate qualsiasi abuso sempre e, con i nuovi decreti, il legislatore e dico finalmente, le querele fatte prevedono l’irrevocabilità e gli atti persecutori che vengono inseriti potranno essere eseguiti come arresti obbligatori. Non solo oggi ma sempre dobbiamo portare rispetto e onore a tutte le donne del mondo.
Giovanna, l’argomento di oggi 25 Novembre, è molto triste,giornata mondiale dedicata alle donne vittime per Al’eliminazione della violenza contro le donne,per uccisioni ,stupri, stalkin, mai un provvedimento serio, per questi perverso e disumano fenomeno, criminali sono questo rimane il suo vero nome, la Giustizia va molto al rilento questi autori criminali,che vengono prosciolti velocemente in tempi brevissimi ripetendo nuovi reati, certo perche’ le carceri sono piene, hanno bisogno di liberta’ uscire per altri crimini, vorrei che queste cose orribili si fermassero uccidono la donna sesso debole,madre dei sui figli amanti, amiche, usate e buttate come spazzatura in qualsiasi posto laghi, fiumi, canali, molte di questi madri innocenti, ma solo uccise perche’ troppe belle magari senza un tradimento, ma vengono colpevolizzate certo non possono piu’ parlare, bimbi rimasti orfani per colpa di un padre malato perche viveva solo per il sesso,magari si sentono impotente e questi sono criminali incalliti, non hanno paura della giustizia molto spesso a suo favore,basta questi crimini non devo succere figli lasciati in balia a parenti per fargli crescere ma sempre orfani rimangono, devo marcire nelle carceri e buttare le chiavi.vogliamo piu’ giustizia siamo sesso debole, ma ci vendicheremo da sole,A tutte le donne del mondo cerchiami di diffenderci unite si vince e noi lo faremo. grazie Giovanna questo tuo racconto e validissimo dovremmo parlarne e fare di piu’ la giustizia la faremo noi ciao…
Ci sono mille modi per essere violenti, da una violenza fisica in automatico arriva la violenza psicologica e spesso è nascosta nelle nostre belle case, l’apparenza di persone, A MODO, di alcuni uomini, che sono mariti, padri, o fratelli.
Si dice che siamo noi donne che lo permettiamo,ci si trova in alcune situazioni, e spesso si sta zitte, si sopporta, ci si chiude in un mondo che non è nemmeno tuo, ma non sai dove andare, i famigliari fingono di non vedere, o ti dicono lascialo, separati, ma senza aiuto dove puoi andare, sopratutto quando ci sono dei figli piccoli.
Per quel che mi riguarda dietro la cattiveria di un uomo, c’è anche la mancanza di educazione di una donna, (mamma dell’uomo), e si sa che le prime nemiche delle donne sono le madri dei figli maschi, sono sempre più convinta che tutto dipende dall’educazione, forse sbaglio essendo madre di un figlio maschio, ma una violenza fisica non è mai sola viaggia a braccetto con la violenza psicologica, che anche quando sembra di averla superata, è comunque parte di te nelle paure, e nelle ribellioni, perchè una volta che hai subito violenza, poi vivi con la paura di ricominciare e allora ancor prima di venire attaccata sei già in posizione di difesa
Complimenti Giovanna per questo tuo articolo veramente molto interessante ,colla tua sensibilita’ hai posto in evidenza questa piaga della nostra societa’ “la violenza contro le donne”.Il tuo scrito e’ un vero atto di dolore ,come un urlo silenzioso che raccoglie tutte le angherie ,le violenze commesse contro delle vittime innocenti .Una cosa e’ certa nn ci si puo’limitare a celebrare ‘la giornata “contro la violenza “ma tutti adoperarci perche’ si possa arrivare a far cessare questi orrori,UN grazie anche per il video.
Tutte le violenze usate sulle donne,sono da condannare.Nn potrebbe essere diversamente.Un uomo(ma tale nn puo’ essere chiamato)che usa violenza,lo fa x ignoranza e x mancnza di sentimenti,sottomettere una creatura è un grave peccato,una mancanza incolmabile,sara’ sempre…un vuoto a perdere…ed è propio questo vuoto ,che crede di poter colmare con la sua violenza.Mamme,dovete educare i figli,al rispetto e all’amore,sin dalla tenera eta’,solo cosi’ si formano gli uomini,altrimenti si continuera’ a piangere su drammi famigliari,sempre piu’ gravi,e perbacco!!!!è ora che tutto questo,finisca e nn servono legge inutile ma la sola legge dell’amore,teniamoci x mano e formiamo,la nostra forza,noi nn siamo vuoto a perdere,ma una grande forza che fa girare il mondo,questo è la DONNA,,,,,,,
Renzo, mi aspettavo da te notizie ulteriori e precise su ciò che accade agli autori di reati gravi che, purtroppo, riescono a cavarsela in tempi brevi, quindi addio alla certezza della pena…..
Molto giusto quello che affermi: si tratta di veri e propri omicidi, in pratica sempre premeditati, giacché sono preceduti da forme violente come schiaffi, pugni, calci…..Non si tratta di fatti episodici o determinati da un improvviso raptus……insomma è inutile continuare a descrivere ciò che capita quasi ogni giorno, occorre trovare, al più presto, una seria e definitiva soluzione a queste orrende vicende pensando, soprattutto, come prevenirle nei luoghi adeguati, pubblici, sociali, nelle scuole e in seno alle famiglie.
Grazie, Renzo, per il tuo validissimo commento.
Grazie Giovanna hai fatto un articolo veramente interessante hai uno staff veramente valido.Oggi 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. .La violenza e’ di tutti i giorni sia sulle donne che sui bambini ,spero che se ne parli di + e che la giustizia facci il suo corso .Bisogna rispettare tutte le donne del mondo e’ quello che certi uomini non fanno.Ciaoo e grazie di ♥
le vere donne con la D non saranno mai violentate,,,
Giovanna, condivido la tua replica al mio commento, bisogna trovare soluzioni iniziando dall’educazione in primis in famiglia, realizzare poi specifici servizi nelle scuole, istituire un protocollo d’intesa fra le varie forze dell’ordine, servizi sociali, servizi sanitari locali e territoriali,che costituiscono una forte rete capillare di contrasto al fenomeno ( fino a qualche tempo fa si faceva..,poi il nulla)fare spot giornalieri sia in tv che alla radio, queste secondo il mio parere sono forme per combattere questo fenomeno ed anche in forma della prevenzione che resta lo strumento principale per cambiare. La violenza sulle donne è uno schiaffo per tutta la società. Un saluto
Cosa posso dire che non sia stato detto? Che non sia stato scritto? una unica giornata, che dovrebbe essere un pensiero costante, per tutte le giornate dell’anno! Mi vergogno di essere un uomo.
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Cara bambina mia,
mi rivolgo a te che un domani sarai donna. Non ti voglio raccontare la violenza sulle donne. Non so spiegarmela io, come posso sperare di spiegarla a te? Ti dico solo una cosa, e te la dico tante volte così non la dimentichi: tu sei speciale.
Incontrerai uomini sulla tua strada, uomini a cui farai girare la testa. Uomini che ti faranno girare la testa. Piangerai per loro. Piangerai per dei “per sempre” che durano un’intera nottata. Raccoglierai i pezzi dei tuo cuore diverse volte e ogni volta ti chiederai come è possibile ricomporlo tutto intero.
Alcuni uomini ti faranno ridere, altri ti faranno pensare. Piangi, se devi piangere, ma non lasciare che nessun uomo ti faccia mai del male. Non credere a chi ti dice che vali meno di quello che pensi. Non lasciare che qualcuno ti ferisca con le azioni o con le parole. Non credere a chi ti dice che sei debole. Il vero debole è chi usa la violenza, perché significa che non ha altro modo di difendere le sue idee.
Tu sei buona, ma buona per davvero. E se da una parte questo mi riempie di orgoglio dall’altra mi spaventa. Perché i buoni troppo spesso non vengono capiti. I buoni vengono presi di mira.
Non smettere mai di persare che “non importa se non è bello, è la gentilezza la cosa importante” perché sono anche questi pensieri che ti rendono una piccola persona così speciale.
Un giorno sarai donna e scoprirai che non tutti sono buoni. Scoprirai che esiste la violenza e che ci sono persone che non sono sempre pronte a sorridere. Un giorno scoprirai che esistono le persone cattive.
A volte vorrei poterti chiudere in una scatolina per poterti difendere dal male del mondo, ma anche questa sarebbe una forma di violenza. Vai avanti, a testa alta come fai oggi. Sorridi per prima e aspetta un sorriso. Sii l’amica, la confidente continua ad essere quello che sei e se incontri la violenza impara a riconoscerla e a cercare aiuto.
Non dimenticare mai chi sei e quanto vali e non lasciare che nessuno ti porti via il sorriso.
Con amore,
la tua Mamma
(Tratta da Bbmagazine scritta da Stefania Pin D’elia)
Oggi in occasione della giornata contro le violenza alle donne è giusto far sapere anche questo: A Tabit, nella notte del 31 Ottobre 1 Novembre, 210 donne, tra cui 79 adoloscenti tra i 14 e 18 anni e 8 bambine tra i 10 e 13 anni sono state violentate in un villaggio a 45Km della capitale del Nord-Darfur, el Fasher. Lo conferma Italiens For Darfur dopo voci senza conferma che si erano diffuse nei giorni scorsi (immaginare il perchè) i responsabili sarebbero stati le milizie filogovernative come rappresaglia dopo la scomparsa di 1 (uno) loro comilitone. A questa gentaglia-belve, va il nostro disprezzo per non dire altro…, a tutte le donne violentate va la nostra solidarietà e, diciamo vergogna ai media che non hanno voluto far sapere questa notizia.
povere creature,E’ una notizia Nembo che riempie di orrore e vergogna ,sopratutto il silenzio col quale si e’ cercato di nascondere da parte dei media un simile crimine ,nn penso si possa chiamare in altro modo
Che notizia terribile, Renzo, inimmaginabile! Cos’hanno al posto del cuore questi esseri immondi? La violenza non ha mai fine e può esplicarsi in tutte le forme le più brute, crudeli e vergognose! Pensate cosa sarà la vita di queste donne, bambine, adolescenti, già normalmente assai difficile e precaria ora che un altro così ponderoso fardello si è abbattuto su di loro! Il nostro impegno di donne consapevoli della propria identità ha l’obbligo morale di guardare oltre il proprio orticello e aiutare altre sorelle ben più sfortunate di noi. Occorrerebbe pensare seriamente- forse ne esistono già, ma sicuramente non molto efficaci – ad un’Associazione Internazionale – alla stregua di “Amnesty International” – che si occupasse dei diritti civili delle donne e della loro salvaguardia in tutte le forme, nei vari Paesi del Pianeta, con un occhio di riguardo per il mondo islamico, dove il genere femminile è considerato un fastidioso oggetto da usare, poi annientare, distruggere, massacrare nei modi più disgustosi e feroci.
Grazie Mario per il tuo intervento e per la bellissima lettera di Stefania Pin D’Elia, scritta alla sua bimba. Essa contiene tutto l’amore e la saggezza che una mamma può donare alla sua creatura anche se la vita, in seguito, potrebbe riservarle grandi amarezze.
Sarà, comunque, l’ottimismo femminile a farsi strada, comunque vadano le cose.
Elisabetta, mi fa grande piacere leggere il tuo commento che parla degli stessi argomenti che, spesso, mi è capitato di affrontare. Sono assolutamente d’accordo con te: il primo insegnamento del rispetto che si deve avere verso una persona – in modo particolare verso la donna, mai considerata un essere importante – si riceve in famiglia, in moto assoluto.
E’ quindi l’esempio che i genitori e i parenti tutti devono dare ai giovani rampolli. Poi, naturalmente, la scuola e le varie istituzioni pubbliche e private dov rebbero continuare il percorso. Solo così si potrà raggiungere, un giorno, una forma di comprensione, di tolleranza e, si spera, anche d’amore tra tutti. La solidarietà è un principio inalienabile. Grazie ancora, Elj.
Cara amica Sandra, hai ragione, mentre scrivevo queste brevi righe, ero sinceramente afflitta dalle notizie, per lo più giornaliere, di omicidi, stupri, minacce, violenze di ogni genere verso le donne, sistematicamente compiute da propri familiari, ex mariti, ex compagni, o conviventi. Ho sentito una grande rabbia che saliva dal cuore e mi riempiva il cervello e ho dovuto fare un grande sforzo per esprimere, solo in parte, ciò che avvertivo, evitando forme troppo pesanti.
Conosco bene la tua sensibilità e ti sento molto vicina. Ti ringrazio e ti abbraccio.
Carissima Enrica, sei stata molto onesta e coraggiosa nel raccontare parte del tuo vissuto, doloroso e irto di difficoltà. Come sempre, sai essere molto efficace, nel modo in cui ti esprimi.
Il tuo può considerarsi un caso emblematico: marito debole che agisce con violenza per reazione, sostenuto e adorato da una madre invadente e onnipresente e una nuora giovane, inesperta, sola e priva di sostegno economico che, naturalmente ne ha fatto tutte le spese. So bene, per averla provata anch’io, com’è pesante e insinuante la violenza psicologica: talvolta è peggio di un sonoro schiaffo.
Anche tu, però, sei stata bravissima. Con le tue sole forze hai lottato a lungo, sofferto molto, ma hai continuato a camminare e ne sei uscita, con le ossa rotte, ma finalmente te stessa. Ti ho sempre dimostrato quanto ti abbia apprezzato, fin dall’inizio, leggendo i tuoi primi scritti. Continua così, Enrica, noi siamo forti e granitiche come la roccia più dura e siamo in grado di cavarcela, quasi sempre. Ti abbraccio.
Cara Lieve, il tuo scritto è pervaso da grande amarezza, che condivido quasi totalmente. Tutto ciò che dici, a proposito dell’incomprensione maschile e dei loro atteggiamenti negativi verso le donne non fanno una grinza. So che il mio auspicio può considerarsi idealistico, ma gradirei che i “maschietti” fossero capaci di fare un bel po’ di autocoscienza e giungessero a capire quanto male hanno procurato, nei secoli, alle donne, e cambiassero totalmente rotta, ovviamente dimostrandolo. La compagnia di un uomo intelligente, colto, fantasioso, di grande sensibilità, capace di apprezzare l’arte in tutte le sue forme, anche quella di vivere, può essere piacevole, anche se rarissima e forse utopistica. Essere single per scelta, va benissimo, ma forse per alcuni periodi. Sempre che, in seguito, si possa trovare la perla appena descritta. Ti abbraccio.
Franco, anche la tua è una notizia incredibile! Ora ci sarà da vedersela anche con la Turchia: è sicuramente innaturale ogni discorso che riguardi gli uomini Turchi!
Grazie Franco.
E’ vero, Gianna, questa giornata è da considerarsi molto triste poiché ci riporta alla mente ogni sorta di violenza nei confronti delle donne, di qualsiasi età.
Come ben dici, occorre essere tutte unite, solidali e cercare, nel nostro piccolo, di dare l’esempio della vera solidarietà umana. In molti casi le donne lo fanno da sempre, in famiglia, con tutti i componenti e, in particolar modo, con i propri genitori. Grazie per il tuo intervento, molto preciso e analitico. Ti abbraccio.
IO sono solo una persona, ero giovane inesperta e innamorata, ho sicuramente commesso degli errori, se di errori si può parlare….Era sempre colpa mia, SEMPRE!!!
Loro …(Lui e sua madre) non sbagliavano, al limite si potevano confondere……
Se piangevo era perchè piangevo, se cantavo ero matta, e non avevo nulla nella testa, per fortuna lavoravo e lggevo tanto…ma per LORO avevo solo parole in testa…
Una frase che mia suocera diceva spesso, riferita a me che piangevo, o sudavo lavorando….
DONNA CHE PIANGE, CAVALLO CHE SUDA IMPOSTORI COME GIUDA….
SE LAVAVO O STIRAVO… l’ENEL con te fa festa…
SE pulivo….è fissata con la pulizia.
se dormivo la domenica mattina visto che in settimana lavoravo dalle 22 alle 6 del mattino successivo e di giorno avevo poche possibilità di dormire,con due bambini piccoli diceva che quelle come me comperavano il sole e vendevano la luna ….
Ancora oggi sono piena di dubbi e di paure, e mi fanno male le critiche alle spalle….
Si trova la forza di ricominciare, certo, per fortuna, o per coraggio, ma quanti retaggi rimangono dentro….
Enrica, non avere rimorsi, per carità. Altri dovrebbero averne. Tu sei stata molto coraggiosa e hai dimostrato un carattere deciso che, pur subendo continue umiliazioni e offese, ha saputo tenersi a galla. In quelle condizioni non è stata sicuramente una passeggiata.
Ora cerca di essere serena, devi a te stessa la tua rinascita e di questo devi essere orgogliosa. Infine, hai un bel nipotino, cui insegnare tante e belle cose. Tvb
Giovanna* nell’ultimo tratto di questa triste ma vera storia quotidiana,tutte le Donne unite a te diciamo il Mosaico spero sia terminato in modo indegno.ma queste parole resterenno nelle nostre menti,escluse le donne che ora hanno perso la vita per colpa di questi uomini che non hanno mai conosciuto il vero Amore. scusa ripeto le parole.
*Per la sua bocca che avete imbavagliato.
* Per quelle ali che avete spezzato.
per tutto questo!
” In Piedi Signori, davanti ad una Donna”
*Giovanna parole che ci fanno trattenere il respiro!Gio* grazie di esistere.Ciaoo…..
Gianna,sono assolutamente vicina al tuo pensiero: anche a me fecero meditare profondamente quelle parole, la prima volta che le lessi e le conservai con cura.
Un affettuoso abbraccio.