La Giornata della Memoria

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ARBEIT MACHT FREI

(Il lavoro rende liberi)

 

ArbeitCampo di concentramento di Auschwitz

 

27  Gennaio

    Per non dimenticare    

shoah-anna-frankAnna Frank

   

Ogni anno, nel Giorno della Memoria, si ricordano gli episodi più aberranti  della Shoah,   (Olocausto), ma la riflessione su ciò che accadde nei campi di sterminio dovrebbe impegnare la nostra mente in maniera sistematica, affinché tali orrori non si ripetano più. Purtroppo atti di assoluta  disumanità continuano a perpetrarsi anche ai nostri giorni, in diversi paesi del mondo. Il 27 gennaio 1945  i superstiti del campo di concentramento di Auschwitz furono liberati dall'Armata Rossa La scoperta del campo di concentramento e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista. La data del 27 gennaio in ricordo della Shoah, lo sterminio del popolo ebraico, è indicata come data ufficiale agli stati membri dell'ONU.

   

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PRIMO LEVI

 

Se questo è un uomo

 

Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è  un uomo che lavora nel fango che non conosce pace che lotta per mezzo pane che muore per un si o per un no. Considerate se questa è  una  donna, senza capelli e senza nome senza più forza di ricordare vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa andando per via, coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, la malattia vi  impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi.

 

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N.B.  -   Primo Michele Levi (Torino  1919 – Torino  1987) è stato uno scrittore,  partigiano, chimico e poeta italiano, autore di racconti, memorie, poesie  e  romanzi. Partigiano antifascista, nel 1943 venne catturato dai nazifascisti e quindi, nel febbraio dell'anno successivo, deportato nel campo di concentramento di Auschwitz in quanto ebreo. Scampato al lager, tornò avventurosamente in Italia, dove si dedicò con forte impegno al compito di raccontare le atrocità viste e subite,  nel suoi famoso libro   “Se questo è un uomo”.

 

La Redazione del Bosco

 

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-    NOKINA'  -  Ninna nanna che cantavano le mamme ai propri bambini, durante il tragitto  verso le camere a gas.

 

Coro Plinius -  Nokinà -  di B. de Marzi

 

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- Il film Wunderkinder (2011), pellicola di produzione tedesca,  racconta la storia di tre bambini ebrei, accomunati da un gran talento musicale, la cui vita e amicizia sarà condizionata dall’ascesa del nazismo. (Una breve traccia della musica suonata dai bambini di cui sopra).

 

Soundtrack  Wunderkinder  -   Musica di Martin Stock

https://www.youtube.com/watch?v=lqi9id1YT_A&index=1&list=FLNSrLyPMe3ffjMLZJhkN44g

 

 

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COMMENTI

  1. il 27 gennaio, 2015 lorenzo.rm dice:

    Grazie a Giovanna. Sì, è la Giornata della Memoria. Ed è anche la giornata dell’impegno a non farlo più. Della riscoperta dell’impegno a non farlo più. Mai più: per qualsiasi motivo!!!!!!!!!

  2. il 27 gennaio, 2015 gianna dice:

    Grazie Giovanna,si la Giornata della Memoria.Ed anche dell’impegno riscoperta di non farlo mai piu,er qualsiasi motivo. Ne abbiamo sentito parlare moltissimo in questi lunghi anni “Shoah” Abbiamo visto Film documentari alla Tivu’,sta di fatto che viene sempre un nodo alla gola si parla dell’Olocausto,se pensiamo a tutte quelle persone ridotte pelle e ossa, infine mandate nei forni crematori,vengono i brividi ancora oggi.Ricordo, poi un bel servizio, credo di alcuni mesi fa fatto da Giovanna, su dei bambini rinchiusi a Aushwitz che hanno. fatto tanti disegnini e scritto poesie, e ha descritto la loro vita, nei campo di concentramento, ricordo una pagina che mi ha commosso alle lacrime. Ora questa bella pagina per non dimenticare.Ma come si potrebbe dimenticare orrori di questo genere? Giovanna i tuoi video, meravigliosi le foto la musica che ricordano momenti atroci, ma per non sapere dimenticare
    Grazie Bosco ancora una volta non hai mancato di riportare alla nostra memeria una data cosi importante quando finalmente.L’Armata Rossa il 27 Gennaio 1945 entro’ nel campo di Auschwitz e libero’ quei poveri supestiti che ancora vi si trovavano.molti ricordi per persone che hanno visitato quei campi di sterminio famigliari che ogni anno si recavano a visitare quelle mura ancora segnate dal sangue dei loro figli e genitori. mai andranno via quei ricordi indimenticabili di quelle morti terribili..

  3. il 27 gennaio, 2015 lieve.ge dice:

    Ringraziamo la redazione de ” il bosco incantato di Eldy” che ci ricorda i milioni di ebrei,di malati psichici , omosessuali e zingari, sterminati dai barbari NAZISTI, che ancora oggi negano…
    Sono passati 70 anni dalla liberazione del più grande campo di sterminio nazista… e ancora oggi negano…
    RICORDIAMO! e per dire mai più, MUOVIAMOCI, usciamo di casa ed andiamo a seguire le varie iniziative che vengono celebrate in ogni città; dobbiamo farlo, la nostra presenza è necessaria per ricordare e per dare esempio ai giovani!
    Grazie ancora!

  4. il 27 gennaio, 2015 lucia1.tr dice:

    Tanti i modi per non dimenticare, suggestivo e commovente è quello di “inciampare”.
    Così ha pensato l’artista tedesco Gunter Demnig che dal 1995, partendo da Colonia, ha installato oltre 50.000 “pietre d’inciampo”, le Stolpersteine, nel selciato di molte città europee (ora anche a Torino, con la posa della pietra numero 50.000), davanti alle abitazioni teatro di deportazioni. Così i sampietrini riportano sulla piastra d’ottone il nome della persona deportata, con l’anno di nascita, data e luogo di deportazione e data di morte se conosciuta. Tentando così di restituire individualità a chi era stato ridotto a numero. Un modo per restituire memoria storica. Inciampando, fermandosi, riflettendo.

  5. il 27 gennaio, 2015 lieve.ge dice:

    Stupenda la colonna sonora del film “Wunderkinder”e tenera la ninna nanna cantata dal coro di solo donne. Grazie Giò!

  6. il 27 gennaio, 2015 Giuseppe3.ca dice:

    Per non dimenticare: Il Bosco puntualmente ricorda la Giornata della Memoria

    “Il genere umano deve ricordare che la pace non è il dono di Dio alle sue creature, la pace è il dono che ci facciamo gli uni con gli altri”

    ELIE WIESEL – Scrittore statunitense di cultura ebraica e di lingua francese, nato in Romania e sopravvissuto all’Olocausto. (Premio Nobel per la pace 1986)

  7. il 27 gennaio, 2015 sandra vi dice:

    UN ringraziamento a tutta la REDAZIONE del “Bosco” per aver voluto parlare di questa giornata della “MEMORIA “parlare per non “DIMENTICARE”.Non parlarne ,mettere in dubbio la veridicita’ ha detto una anziana signora reduce dai campi di concentramento oggi in T.V. e’ uccidrli di nuovo.Metto un frase di Einstein”DIO NN CREO’ IL MALE ,IL MALE E’ IL RISULTATO DELLASSENZA DI DIO NEL CUORE DEGLI UOMINI.Commovente e stupendo il coro ,bello quel piccolo pezzo ,come ringraziarti Giovanna

  8. il 27 gennaio, 2015 Riccardo dice:

    Penso sia più corretto chiamarla la giornata delle memorie, per ricordare tutti, i martiri dei campi di sterminio, Nazifascisti.

  9. il 27 gennaio, 2015 Riccardo dice:

    Campo di sterminio di Mauthausen, mio padre sopravvissuto di questo campo, ogni volta che con gli amici ricordando la guerra, beveva un goccio di vino in più, ripeteva il suo numero di prigioniero, poi gridava Tedeschi, scheiße!.
    Piangevano come bambini, ricordando chi non è più tornato.

  10. il 27 gennaio, 2015 gabriella BZ dice:

    Grazie per aver ricordato La Giornata della Memoria, con la speranza che giorni tanto terribili non ritornino più. Che non si debba più vivere nel terrore come hanno fatto tantissime persone,ebre, ammalate o altro.

  11. il 27 gennaio, 2015 giovanna3.rm dice:

    Grazie a tutti gli amici che hanno ritenuto di ricordare, in modo particolare, questa Giornata che ci ha portato indietro di molti anni con la mente, ma non con il cuore, ad atrocità indicibili. Eppure, ci sono ancora persone che mettono in dubbio l’esistenza dei campi di concentramento e della Shoah , quindi non c’è da stupirsi che appaiano ancora manifesti orrendi, che inneggino a Hitler!
    Mi è piaciuta, invece, la Merkel che ha avuto un atteggiamento coraggioso nel dichiarare: “mi vergogno per ciò che accadde”, perché se vogliamo dirla tutta, molti tedeschi sono sempre stati assai tiepidi nei confronti della “Shoah”, ahimè!


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