L’Angolo del dialogo – Politica ed Economia

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E’ un articolo pubblicato da Gianni Pardo sulla news letter di lsblog.it  (l’ex Legno dstorto) di Venerdì, 13 Febbraio 2015 Lo riproduco perché ci fa capire in maniera sintetica ma precisa, i problemi più  importanti nei quali ci dibattiamo attualmente.

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“La filosofia è forse la più nobile delle attività mentali dell'uomo perché si occupa di problemi al massimo livello, e tuttavia è una delle meno produttive. Infatti è impossibile verificare la validità dei risultati. La scienza invece, non appena s'è aggiunta la qualifica di "sperimentale", ha avuto una sorte opposta. Dal momento che i suoi risultati sono verificabili, quando sono stati concretamente utili l'umanità li ha adottati con entusiasmo. Anche nei Paesi sviluppati la mentalità è rimasta antropomorfica, superstiziosa, animistica, fideistica, e dunque estremamente lontana dalla scienza ma, dal momento che l'anestesia elimina il dolore dell'estrazione del molare, anche il misoneista ha chiesto l'anestesia.

 

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L'ideologia ha convinto centinaia di milioni di persone – si pensi a Karl Marx – benché i risultati siano stati sovente ampiamente negativi. La scienza invece, benché i suoi risultati siano stati certi e positivi, non ha convertito nessuno. L'albero dell'ideologia è amato, benché i suoi frutti siano spesso amari, l'albero della scienza è disprezzato, benché tutti ne amino i frutti.

 

vignetta filosofiaKarl Marx

In questo quadro un posto speciale è occupato dal denaro. Nella mentalità corrente, chiunque ne parli – se possibile nei termini più brutali – si sente realista e perfino cinico. Dunque esso dovrebbe far parte di quanto di più verificabile esista, la scienza.

In realtà non è così. Infatti si potrebbe dire che esso tiene il piede in due staffe: per certi versi è effettivamente un dato scientifico, per altri è un'ideologia e quasi un sogno. Il denaro ha completamente cambiato natura dal momento in cui si è avuta la circolazione cartacea a corso forzoso.

 

soldi freschiIl denaro

 

Teoricamente, in assenza d'inflazione e di risparmio, si è praticamente nella situazione del baratto: la cartamoneta serve a superare il breve iato temporale fra l'acquisto del credito e la sua utilizzazione. Il barbiere riceve quindici euro per un taglio di capelli e chiusa la bottega con quei quindici euro va a comprare la frutta.      

soldiDenaro

Ma da tempo il denaro serve anche per il risparmio e il credito. E qui è necessaria una distinzione. Mentre il risparmio che si trasforma in finanziamento per la produzione è utilissimo, e sono benedetti pure gli interessi che vanno al risparmiatore, con l'immenso debito pubblico si sono provocati i seguenti disastri: a) il denaro ottenuto dai risparmiatori non è stato investito nella produzione di nuova ricchezza, ma è stato semplicemente consumato; b) il debito sovrano è divenuto talmente grande da non essere più rimborsabile; c) gli Stati, ciò malgrado, hanno addirittura continuato ad espanderlo, pagando interessi divenuti nel frattempo anch'essi astronomici; d) i risparmiatori sono stati contenti, perché hanno sperato e sperano di incassare interessi e capitale prima che lo Stato fallisca; e) ma nel frattempo il denaro è stato sottratto ai possibili investimenti produttivi e usato per fini improduttivi: consumi e pagamento di interessi.

 

accorciamo i mesiAccorciamo i mesi

 

La circolazione cartacea a corso forzozo ha permesso una tale distanza dall'originario strumento facilitatore dello scambio di bene contro bene, che il denaro in qualche caso è divenuto una semplice illusione ottica. Il risultato è l'esistenza nell'intero mondo di una enorme, impensabile, astronomica quantità di denaro senza corrispettivo.

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La moneta, che aveva cominciato con l'essere una cosa per così dire concreta come una pecora o un lingotto d'oro (e obbediva alle leggi della scienza) è divenuta una speranza, un'idea, qualcosa di irreale come una teoria filosofica. Sostanzialmente soltanto una cifra iscritta nei registri elettronici delle banche, che produce ricchezza altrettanto fittizia.

 

793450Ridistribuire la ricchezza

 

Ma il denaro – si diceva – tiene "il piede in due staff", perché, pur se può arrivare ad assurde astrazioni, inattingibili dai profani, quando in fin dei conti il suo detentore lo presenta all'incasso cercando di acquistare qualcosa, è costretto a incarnarsi nel modo più prosaico e a fare i conti con la scienza. Il ritorno alla realtà si ha nel momento della verifica della corrispondenza fra denaro e potere d'acquisto, ed anche sapendo perfettamente che questa verifica l'Europa e il mondo la pagheranno carissima, questo epilogo lo si può anche desiderare. Perché si può anche essere stanchi di vedere l'umanità intera che bara giocando con sé stessa.

 

scienza per l'economia

 

È patetico vedere la Grecia che fa finta che sia un suo diritto ricevere crediti, quando è chiaro che non potrà rimborsarli. È anche patetico vedere che ha qualche probabilità di avere partita vinta, perché il resto dell'Europa è spaventata all'idea di essere costretta anch'essa a tornare alla realtà. Ci sono dunque possibilità che superiamo anche questa crisi, ma come nascondersi che una volta o l'altra la crisi definitiva sarà inevitabile? Come le monete, una delle due facce del denaro è quella della realtà. Una realtà che, scientificamente, non può essere elusa”.

 

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Questo l’articolo che, a mio parere, consente un confronto fra noi, espresso, naturalmente in modo pacato e amichevole. Del resto, di tutti questi problemi si parla costantemente, sono il nostro “pane quotidiano”.

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COMMENTI

  1. il 15 aprile, 2015 Giuseppe3.ca dice:

    Una panoramica sull’economia estremamente negativa, da incubo, perché se guardando questo orizzonte non si trovano soluzioni sufficientemente valide, dobbiamo restare solo in attesa della catastrofe sperando che si riesca almeno a rimandarla al più tardi possibile. Grazie Lorenzo per aver esposto la realtà delle cose… ma per la prossima volta trovaci un argomento più distensivo, ne abbiamo bisogno. Ciao.

  2. il 15 aprile, 2015 Nembo dice:

    Argomento che lascia senso di amarezza che ormai è quotidiana per tutti i cittadini inermi dico inermi perchè abbiamo un governo che è “Abusivo” e non votato dal Popolo. Lorenzo ci ha proposto tramite il suo Post estrapolato da un articolo di Pardo che ci sarebbe di scrivere per ore, gli attuali politici che ci governanao che a mio parere non lo sono perchè la politica è ben altro, ovvero la politica deve servire i propri cittadini e non servirsi dei cittadini per fare i propri interessi, senza avere sensibilità verso il proprio Popolo, governare non è dire sempre falsità, i problemi non si risolvano con il selfie,i tweet e decantando vari discorsi! Noi siamo in mano ai poteri forti, delle banche delle finanziarie legate ai vari politici e alle varie caste, e sempre un sistema filosofo che si ritorce sempre verso i cittadini. Anzichè dire che si vede la luce in fondo al tunnel, dicessero che c’è smpre più buio anche per il famoso tesoretto ( dimenticavo che si avvicinano le elezioni regionali)l’economia del bel paese è sfasciata da alcuni anni, il Pil è sceso, la disoccupazione è salita, così il debito pubblico, non metto le cifre per non delure di più, il sistema giudiziario dovrebbe “Rifondato” e non riformato, stanno distruggendo ogni giorno la nostra Costituzione, chi ci governa non fa altro che fare promesse fasulle, ricriminando e dare colpe ad altri, ricordo che sono tre anni che governano da onnipotenti, si credono immortali, intoccabili, vivono la loro vita come una favola mescolando realtà e tanta fantasia, credendosi superiori camminando sopra le nostre teste calpestando i nostri diritti e dandogli ad altri che saranno portatori di euro (cooperative) e di voti. Ricordo che la politca non ama l’autodifesa del cittadino se la consentisse non potrebbe esercitare la propria -dittatura- perchè questa è una dittatura silenziosa e mascherata. La dignità è il valore che contradistingue la gente comune da quella grande.La speranza è anche filosofica, ma è anche dire che la filosofia è realtà di vita e, di non arrendersi mai per difendere i nostri valori, visto che stanno distruggendoli ogni giorno dimenticando l’Art.36 della Costituzione!

  3. il 15 aprile, 2015 lorenzo.rm dice:

    Grazie, Pino, di aver fatto da apripista ad argomenti che giustamente ritieni ostici. Il fatto è che spesso, troppo spesso, ci dimentichiamo dei concetti fondamentali e ci accontentiamo, o ci fanno accontentare, di concetti che indicano, come si direbbe, “sovrastrutture” mentali, di nessuna importanza: tipici, lo spread, il PIL, ecc. ecc. In questo quadro, il denaro serve ma deve essere speso, la produzione serve ma deve essere acquistata, l’occupazione serve ma deve fare prodotti che possono essere venduti e acquistati. Il tutto in un quadro di compatibilità. Sono pessimista? Sì, anche se spero di essere contraddetto dall’andamento reale.

  4. il 15 aprile, 2015 lorenzo.rm dice:

    Grazie Nembo. Vedo che sei pessimista pure tu. Il fatto è che, con pazienza, occorrerebbe ritessere un quadro delle cose vere e reali e non fissarsi su concetti che, in fondo, non hanno alcuna importanza, essendo, talvolta ad arte, tirati fuori per dare ragione ai potenti di turno. Quando non servono a fuorviare i “normali”, come siamo noi. Ebbene, è con questo spirito che ho tirato fuori l’articolo di Pardo. Perché cerca di far ragionare i normali enucleando concetti concreti e reali. Saremo in grado, avremo voglia, di partecipare ad un dialogo su questi problemi senza farci fuorviare? Mi auguro, vorrei esser certo di sì.

  5. il 15 aprile, 2015 gianna dice:

    Lorenzo l’argomento di oggi e molto vasto, la filosofia e la cosa piu’ nobile, la scienza e il denaro, molto importanti ma molto diffili da capire,I commenti precedenti hanno dato molto risposte positive.Concordo con loro tenendo presente che sono argomenti molto importanti per tutti noi!

  6. il 15 aprile, 2015 franco muzzioli dice:

    Caro Lorenzo,più che l’articolo del “liberale antipatico” …così si autodefinisce Pardo ….mi sono piaciute tantissimo le vignette.
    Vedi….si fa presto a fare una critica generalizzata come se chi scrive stia o sia sempre stato sulla Luna. C’è e c’era anche lui, probabilmente ha votato , probabilmente ha risparmiato, probabilmente se non avesse in tasca degli euro non mangerebbe e probabilmente lo pagano anche per scrivere delle ovvietà. Una volta tanto…..dia una soluzione!!!! Ma come vedo è più facile “il tutto sbagliato tutto da rifare”…o “piove governo(abusivo) ladro “

  7. il 15 aprile, 2015 Nembo dice:

    Certo Lorenzo Pardo con il suo articolo vuol far ragionare le persone senza farci furviare, ma la gente è stufa per non dire altro…,la gente ormai NON è spaventata dell’attuale situzione del nostro paese…ma è terrorizzata del suo futuro,fino a quando abbiamo persone incapaci che pensano solo a mettersi in mostra e dire ” Baggianate” con sempre più bugie che non hanno poi nessuna prospettiva. L’Italia va a pezzi anche strutturalmente, la logica direbbe che questo andazzo è una follia con questi Fuffoliani di professione vedendo l’andamento dell’economia del paese, finchè abbiamo un più del 50% che si produce è destinato a riparare gli sprechi e inefficenze del Governo-Stato. La politica vera viene dal popolo, con il popolo, con il popolo e dentro il popolo e, non a vanvera o per simpatia, spero che le radici profonde che abbiamo ancora della nostra cultura che con sacrifici i nostri padri ci hanno lasciato non siano ancora gelate del tutto. Un Saluto

  8. il 16 aprile, 2015 Lorenzo.rm dice:

    Grazie, Gianna. L’intento per aver “usato” l’articolo è chiaro: non farsi usare attraverso argomenti di poco conto ma guardare ai fondamenti e ai veri interessi del Paese. Il pacato dialogo che ne sta scaturendo è per me positivo e rientra nella tradizione del Bosco: tutti gli argomenti possono essere affrontati con reciproco rispetto.

  9. il 16 aprile, 2015 Lorenzo.rm dice:

    Grazie, Franco. Certo, a ognuno il suo: riguarda sia le responsabilità che i meriti. Ma rendiamo chiari i problemi con ogni mezzo, anche con l’aiuto dell’antipatico Pardo.

  10. il 16 aprile, 2015 Lorenzo.rm dice:

    A Nembo un abbraccio . Sono d’accordo con la tua appassionata difesa del popolo, a dispetto di ogni casta che volesse imporre “altro” rispetto alle necessità dei cittadini, magari “fuffeggiando” o prendendo in giro.

  11. il 16 aprile, 2015 Francesco75 dice:

    Mi ero ripromesso di non parlare di politica, prima di tutto perchè non ne capisco più di tanto e poi perché sono stufo dei nostri politici corrotti che guardano solo ai loro interessi e non a quelli del Paese.
    Però l’argomento economico mi stimola e sarei tentato di commentare l’articolo e aggiungere qualche mia convinzione, quale quella di essere favorevole all’uscita dall’euro, tornare alla nostra liretta, attuare una politica di svalutazione, che favorirebbe le esportazioni, gli investimenti, il lavoro…
    Tutto già detto e ridetto, senza che gli addetti ai lavori abbiano preso qualche ferma desione, sia favorevole che sfavorevole.
    Lorenzo,meglio limitarsi a leggere l’articolo e disinteressarsi della politica che sai benissimo è ben altra cosa.
    Non posso pero’ evitare di dire che credo nella statistica e spero nell’andamento ciclico dell’economia- Lo so è questione di tempi, ma abbiamo toccato il fondo e la risalita non dovrebbe mancare.
    Non certo per merito dei “papponi”

  12. il 16 aprile, 2015 paul candiago dice:

    I Popoli usufruendo del potere cognitivo, attraverso religioni/filosofia, hanno sviluppato una piattaforma sociale di leggi per la convivenza: ordine, giustizia, liberta’, armonia e prosperita’. Tanto oggi come ieri nulla puo’ cambiare a questo lodevole processo di convivenza in quanto Uomo/Donna, Popoli/ Societa’ sono sempre uguali. La contraddizione avviene, non per la ragione di secoli passati ed era moderna, ma nel fatto di sempre : o si sceglie il Bene per “ amministrare” popoli/ societa’ o si degenera nel Male per farli crollare. Tutto il resto non intacca, ne lo potra’ mai intaccare, i principi di sempre. Oggi e’ diventata mentalita’ comune vedere
    questa piattaforma sociale in termini di: Politica e di Economia. L’era moderna usa questri strumenti come strutture portanti. Sono arterie limitate come visione, ma essendo dirette al sociale e pratico dovrebbero sostenere la nazioni. Con nostro rammarico non ci riescono. Il perche’ trova la sua risposta che tanto la politica come l’economia sono corrotte: dal governo alla popolazione. Politica/Economia perdono potere di saggia amministrazione quando ordine e leggi sono deformante, contaminate da criminalita’ congenita, mafia e la diffusa mentalita’ di raggirare l’onesta’ con la furbizia. Quanto scritto puo’ riassumersi, specie nel nostro Paese e fatti alla mano, che per aver praticato Politica/Economia in modo disonesto ora raccogliamo, per gli sbagli dei Padri, la tristezza dei Figli a cui doniamo un futuro incerto. Cordiali saluti, Paul

  13. il 16 aprile, 2015 sandra vi dice:

    Hai proposto un bel articolo Lorenzo ,l’ho letto e riletto .cosi’ tutti i commenti ,rimanebndo con molto amaro in bocca alla luce dei fatti.Siamo in mano purtroppo a un governo /non governo ,risalire la china nn e’ facile nn sopratutto blateranno.Hai ragione quando dici il denaro si deve fare girare per essere utile ;io produco ,ma decvo vendere quello che produco .posso sare occupazione se ho prodotti da vendere e trovare acquirenti .Tutto questo ti oporta ad un reale pessimismo ,i ns vecchi rimboccate le maniche hanno creato quelle ricchezze che questi si stanno mangiando .Chiudiamo gli occhi cerchiamo di pensare positivo e tentiamo vedere un lume in fondo al barile ,un saluto LORENZO l’ITALICUM E’ PASSATO…………..

  14. il 16 aprile, 2015 giovanna3.rm dice:

    Inviato il 16/04/2015 alle 18:52

    L’argomento posto da Pardo e ribadito da Lorenzo è, come al solito, molto tosto la cuui replica è resa molto dificile. La situaziome in Italia è ormai arrivata a limiti estremi: la produzione occorre anzitutto che ci sis e che venga acquitata, gli invstimenti non si sa bene chi sia invogliato a farli in un paese assai diastrato come il nostro attualmente…….non resterebbe che tirarsi su per bene le maniche e darsi da fare di brutto, ma basterà? E’ le istituzioni, come ci proteggeranno, considerato che la mafia, la camorra, la ‘ndrangheta ecc., si sono infilate ovunque? Io la vedo assai dura, anche se non dovremmo farci travolgere dal pessimismo. Quindi, mettiamocela tutta, ancora una volta e le forze pulite del nostro Paese ricomincino nuovamente a dimostrare quello che sanno fare……..con buona speranza!!!

  15. il 16 aprile, 2015 sandra vi dice:

    Grazie Giovanna ,per il video di Marradi ,e’ stato rilssante ,ho espresso anh’io un desiderio soffiando sul soffione …….lascio te indovinare

  16. il 17 aprile, 2015 Lorenzo.rm dice:

    Caro Francesco, la politica dovrebbe essere come la vorresti tu e non come purtroppo è. Solo con cittadini coscienti e preparati potremmo tornare a parlarne e, soprattutto, a praticarla.

  17. il 17 aprile, 2015 Lorenzo.rm dice:

    Sì, Giovanna, non ci resta che farci forza e sperare. Basterà? Non lo so. La voglia di solidarietà e di condivisione con altri Paesi si sta pericolosamente allentando, checché ne dicano i nostri responsabili.Il mondo, poi, dovrebbe diventare più giusto e coinvolgere gradualmente Paesi lontani dallo sviluppo. Meglio non pensarci.

  18. il 18 aprile, 2015 lorenzo.rm dice:

    Caro Paul, grazie intanto per essere venuto e poi per il tuo importante contributo. Come ho detto e ribadito, l’intento che mi proponevo, con l’aiuto di Gianni Pardo, è di mettere in guardia dall’uso disinvolto dei concetti in economia, soprattutto, ma anche negli altri campi dello scibile. Ci sono concetti importanti e concetti meno importanti. Guai a farsi trascinare in diatribe vane seguendo sentieri talvolta sbagliati, come ad esempio quello dello spread di qualche tempo fa o della flessibilità di oggi. I sentieri giusti sono quelli certamente solidi: cioè, per rimanere nel campo dell’economia, quelli dell’occupazione, della produzione, degli scambi possibili nei rapporti con gli altri Paesi. E, attenzione,poi: ci sono quelli che chiamano a battaglia per i loro interessi. Ci sono sempre stati ma adesso molto spesso si nascondono efficacemente , ci armano e ci fanno partire per guerre ingiuste.

  19. il 18 aprile, 2015 lorenzo.rm dice:

    Grazie, Sandra. Per i tuoi contributi e per il tuo augurio di tempi migliori. Pansiamo positivo malgrado tutto. Ti abbraccio.

  20. il 18 aprile, 2015 Nembo dice:

    Lorenzo, la politica è una guerra senza spargimento di sangue…la guerra è politica con spargimento di sangue!

  21. il 18 aprile, 2015 giovanna3.rm dice:

    Certo un post di questa portata, meritava sicuramene una serie maggiore di commenti variegati e di spessore ma, si sa, sviscerarne il contenuto non era facile.Mi domando spesso se questi articoli vengono casualmente letti da giovani, quale possa essere la loro reazione: mi piacerebe conoscerla!

  22. il 19 aprile, 2015 lorenzo.rm dice:

    Sarebbe una tragedia, Giovanna, se i più giovani fossero affaccendati in altre faccende, certo meno impegnative e lontane dai problemi reali del Paese.


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