OTTO MARZO

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NON CALPESTIAMO LE MIMOSE

Il fiore della mimosa, che ha il periodo di fioritura tra febbraio e marzo, è stato preso come simbolo delle conquiste femminili proprio in Italia in data 10 marzo 1946 in occasione della prima volta dell’ammissione al voto delle donne dopo la proclamazione della Repubblica Italiana. Tale fiore è poi rimasto come simbolo per la giornata delle donne fissata nel giorno dell’otto marzo di ogni anno.

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DEDICAPER TUTTE LE DONNE

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Otto marzo, giornata scelta come “Festa della Donna” ma che in realtà trattasi di una ricorrenza triste della quale abbiamo parlato e reiterato ogni anno per cui non vogliano ripeterci, ormai tutte le donne, e anche gli uomini, ne conoscono l'origine.

 

Barra  

Meglio una cena a lume di candela con mariti e fidanzati

Allora Donne… per l’otto marzo, non isolatevi tra di voi per raccontarvi chissà quali fantastiche avventure e tradimenti, spesso più virtuali che reali, che hanno il sottile scopo di umiliare il maschio dominante che poi tanto dominante non è considerati i suoi deleteri comportamenti quando è messo in crisi da una donna.

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Meglio una cena a lume di candela col marito, fidanzato, compagno e, all’occorrenza, quando una unione è irreparabilmente e definitivamente chiusa, anche con il più galante degli amici che vi corteggia da tempo o, se proprio volete, con il vostro delizioso amore segreto. Ma festeggiate insieme, isolarsi è sempre controproducente. Alle nonne sole dico: invitate per una pizza quel vostro nipote che ormai si è fatto un bell'ometto ma non ha ancora la morosa e mostratevi orgogliose di avere al fianco un cavaliere.

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Il vostro uomo vi ha donato le mimose, una rosa singola o un bel bouquet di rose rosse? Bene! È l’occasione per offrirgli la cena a due e godervi la serata con il vostro “Lui” e vi sentirete la Donna più felice del mondo. La vita è fatta per essere vissuta in due, un Uomo e una Donna!

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Come avete capito la pagina della Domenica dedicata al ricordo della cara Giovanna era propedeutica per onorare la Donna nella giornata dell'otto marzo a lei dedicata.

 

Proseguo, pertanto, con altri aforismi storici attribuiti sempre al grande

William Shakespeare:

Ancora in piedi Signori:

  • Ognivolta che una Donna vi guarda l'anima perché lei la sa vedere, perché lei sa farla cantare;

  • Ogni volta che vi accarezza una mano;

  • Ogni volta che vi asciuga le lacrime come voste suoi figli;

  • In piedi, sempre in piedi, miei Signori quando lei entra nella stanza e suona l'Amore.

  • E quando vi nasconde il dolore e la slitudine e il bisogno di essere amata;

  • Non provate ad allungare la mano per aiutarla quando Lei crolla sotto il peso del mondo;

  • Non ha bisogno della vostra comprensione, ha bisogno che voi vi sediate in terra accanto a Lei e che aspettiate che il suo cuore calmi il battito, che la paura scompaia, che tutto il mondo riprenda a girare tranquillo;

  • Sarà sempr Lei ad alzarsi per prima e a darvi la mano per tirarvi su in modo da avvicinarvi al cielo, in quel cielo dove la sua anima vive e da dove, Signori, non la strapperete mai!

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Buon otto marzo

Un invito all'amore per tutti.

Giuseppe_09963     Barra  

ERNESTO CORTAZAR - Waiting for you

     


COMMENTI

  1. il 08 marzo, 2016 franco muzzioli dice:

    La donna è l’altra parte del cielo , se mai Dio avesse veramente creato l’essere umano dalla polvere , come è descritto nella Bibbia , avrebbe dovuto partire dalla donna che è la fattrice dell’umanità, infatti ,sempre nella tradizione Cristiana, per creare suo figlio, Dio non ha avuto bisogno dell’uomo , ma di una donna …Maria.
    Il maschio ha sempre imposto la sua figura anche ai vertici del Creato , una volta un Papa (credo Giovanni XXIII°),disse che Dio era madre. Che bello pensare alla figura materna di Dio , che non giudica, non guida popoli eletti in guerra, non manda flagelli per punire i suoi figli…ma li ama e basta.

  2. il 08 marzo, 2016 alba morsilli dice:

    in onore alla donne come la pensanogli uomini

    – il testo –

    Le donne di Modena hanno le ossa grandi
    le donne di Modena hanno larghi i fianchi
    le donne di Modena accettano un invito
    e non è il caso di essere il marito
    Le donne di Genova portano gonne strette
    le donne di Genova non ridono per niente
    le donne di Genova pensano sia normale
    mettersi a letto e leggere il giornale

    Ma tutte fanno da mangiare, sanno cucinare odiano stirare e san far l’amore
    Fanno da mangiare, sanno cucinare odiano stirare e san far l’amore
    Ed io che sono uno spirito maligno, mi muovo di notte con l’istinto di un bagnino
    Hey, fammi capire un po’ se ci stai oppure no

    Le donne di Padova guardano dietro ai vetri
    le donne di Padova non hanno mai segreti
    le donne di Padova non è un luogo comune
    che sotto il vestito nascondono le piume
    Le donne di Napoli sono tutte delle mamme
    le donne di Napoli si gettano tra le fiamme
    le donne di Napoli, Dio, ma che bella invenzione
    riescono a ridere anche sotto l’alluvione

    E anch’esse fanno da mangiare, sanno cucinare odiano stirare e san far l’amore
    Fanno da mangiare, sanno cucinare odiano stirare e san far l’amore
    Ed io che sono uno spirito maligno mi muovo di notte con l’istinto di un vampiro
    Hey, fammi capire un po’ se ci stai oppure no

    Le donne di Modena hanno le ossa grandi
    le donne di Genova ridono fra i denti
    le donne di Napoli, Dio, ma che bella invenzione
    le donne che ho avuto sono un’illusione. Infatti…

    Faccio da mangiare, non so cucinare odio ricamare ma so far l’amore
    Faccio da mangiare, odio ricamare
    faccio anche l’amore ma, ormai, è un particolare.

  3. il 08 marzo, 2016 mariejose2-FR dice:

    Sognavo d’una giornata “pigiama” a dimenticare tutto, a fare niente …si leggere…ascoltare musica e sognare…. il bosco mi tira del letto ……la pioggia, un colpo di temporale … e hop…. penso al dolce ….le candele. …un bel pranzo….buona giornata “Mesdames” e anche “à vous Messieurs…”……buona giornata amici del Bosco.

  4. il 08 marzo, 2016 Nembo dice:

    Oggi si sprecheranno gli auguri e altro ancora per le donne, a me non piace chiamarla -Festa della donna- preferisco che oggi sia una giornata di ricordo, forza e coraggio che hanno avuto “Quelle” donne e quindi la forza e il coraggio che rappresentano TUTTE le DONNE con un pensiero speciale a tutte le donne che hanno donato la vita per avere un futuro migliore, le stesse vanno ricordate tutti i giorni con amore-rispetto e tenerezza. Sarà festa delle donne quando non ci saranno più uccise, perseguitate, picchiate, molestate, sfigurate, violentate,e altro ancora. Un saluto con un augurio a tutte le donne del Bosco e di Eldy.

  5. il 08 marzo, 2016 lorenzo12.rm dice:

    Sono con le donne: indiscutibilmente ed inesorabilmente.

  6. il 08 marzo, 2016 Giuseppe3.ca dice:

    Sarebbe bello Franco, se fosse così, ma restano idealismi irrealizzabili, la stessa Bibbia ci ha insegnato che l’umanità è divisa in due categorie di esseri: “Caino” e “Abele”.

  7. il 08 marzo, 2016 Giuseppe3.ca dice:

    Una simpatica filastrocca Alba, ma non generalizziamo, non tutti gli uomini la pensano allo stesso modo, ogni medaglia ha il suo rovescio… guardiamola anche dal lato positivo. Ciao.

  8. il 08 marzo, 2016 Giuseppe3.ca dice:

    MarieJosè, Sono felice che la lettura del Bosco ti abbia risvegliata dal torpore e dalla voglia di vivere la giornata in “pigiama”… hai apparecchiato il tavolo con le candele, hai preparato un bel pranzo e hai vissuto una bella giornata all’insegna della gioia. Brava! Complimenti.

  9. il 08 marzo, 2016 Giuseppe3.ca dice:

    Infatti Nembo, abbiamo precisato che l’otto marzo non è una festa ma una ricorrenza di un fatto purtroppo negativo ma le donne, con l’aiuto di una buona parte di noi maschi, ha cercato di trasformare l’evento in senso positivo: già in buona parte ci sono riuscite e la riscossa continua con altre battaglie e altre vittorie per loro e di riflesso anche per tutti coloro, come noi, che siamo dalla loro parte. Un saluto.

  10. il 08 marzo, 2016 edis.maria dice:

    Della Festa della donna io amo solo la mimosa.Per me è il più bel fiore che esista, soprattutto sul suo albero! Allegra, delicata e quasi intoccabile per la sua fragilità, con un profumo leggero che quasi è inodore, mi affascina! Comunque auguro a tutte le donne che, almeno oggi, ne ricevano uno offerto con sincerità ed amore!

  11. il 08 marzo, 2016 Giuseppe3.ca dice:

    Non sei solo Lorenzo, nel Bosco siamo uniti e continuiamo la nostra battaglia in favore della Donna e contro le violenze sulle Donne. Ciao.

  12. il 08 marzo, 2016 Giuseppe3.ca dice:

    Parole delicate Edis, hai saputo descrivere le qualità della mimosa con una sensibilità che ho avuto l’impressione che fossero riferite alle qualità di una Donna. Oggi hai ricevuto la tua mimosa? Ne hai una virtuale in arrivo. Grazie, ciao.

  13. il 08 marzo, 2016 franco muzzioli dice:

    Caro Giuseppe …guarda caso anche Caino e Abele erano maschi e la loro madre Eva è descritta prima come tentatrice poi come sola fattrice. Anche i figli di Noè , Sem , Cam e Jafet, quelli dai quali dovrebbe derivare l’intera umanità, erano maschi.Tutta la cultura religiosa antica ,compresa anche quella islamica , è fortemente maschilista . C’è tanta strada da percorrere e da riscrivere per mettere la donna al giusto posto.

  14. il 08 marzo, 2016 edis.maria dice:

    Giuseppe ho ricevuto la mia mimosa, ma la tua “virtuosa” la terrò preziosa perchè segno di amicizia! Ciaoooo

  15. il 08 marzo, 2016 giuseppe3ca dice:

    La tua è una precisa analisi storico/statistica Franco, ma per fortuna o forse, molto più probabilmente per maggiore apertura mentale, anche la cultura religiosa oggi sta cambiando, forse troppo lentamente ma progressivamente in un cammino che non dovrebbe più arrestarsi. Le donne proseguono nella difesa del loro ruolo e le loro conquiste al fianco di quella umanità maschile di larghe vedute, intelligente, comprensiva e lungimirante, purtroppo esistono ancora gli uomini-caino e la cronaca ce ne dà quotidianamente tristi esempi. Non ci resta che sperare bene, grazie, un saluto.

  16. il 08 marzo, 2016 giuseppe3ca dice:

    Certo Edis, segno di amicizia e di stima… sono contento che tu abbia gradito, ciaooooo.

  17. il 09 marzo, 2016 sandra vi dice:

    Lasciamo la mimosa sul suo albero ,cosi’ bella ,soffice e nn facciamo emblema della festa che io considero la piu’ ipocreta fra tutte le svariate feste .Parte da una data che ricorda il sacrificio delle 62 operaie bruciate in una fabbrica di N.york,Percio’chiamiamola ricordo,sara; veramente FESTA quando nn ci saranno piu’ delitti sulle donne .e i loro diritti verranno riconosciuti in toto>Un grazie a GIUSEPPE per il bel video di Cortazar

  18. il 09 marzo, 2016 gabriella.bz dice:

    Festa della Donna e come simbolo la mimosa, festa perchè settanta anni fa alle donne veniva concesso di votare in Italia. Un passo in avanti verso l’ugualinza, c’è ancora tanto da fare, ma oggi festeggiamo andando a mangiare senza dover cucinare noi e se non vogliamo essere sole i nipoti vanno benissimo. Hai fatto un bel post Giuseppe e con un video romantico. Un saluto ciao

  19. il 09 marzo, 2016 giuseppe3ca dice:

    Vero Sandra. La strada per il riconoscimento dei diritti delle Domme come esseri di pari dignità è lunga ed è cosparsa oltre che di umiliazioni e sacrifici pure della perdita di tante vite umane. La mimosa è un simbolo che rappresenta la riscossa e la conquista progressiva dei diritti e dobbiamo mantenerla in senso positivo, non calpestiamola. Grazie, ciao.

  20. il 09 marzo, 2016 giuseppe3ca dice:

    Grazie Gabriella, la tua approvazione mi infonde la voglia ed il coraggio di proseguire valutando sempre il senso positivo e costruttivo di tutte le cose che faccio per il Bosco e non solo. Si, anche la scelta del video è stata fatta con lo spesso spirito, grazie per il tuo gradimento. Un saluto.

  21. il 11 marzo, 2016 paul candiago dice:

    Agro Dolce a chi interessa.

    I Sepolcri non del Foscolo.

    Oggi e’ la festa della Donna, festa che celebro in suo onore e che sento di esprimere sia a Lei e tutte le Donne.

    Le invio un complimento di fiori di primaverili per Lei e per tutte voi belle Creature.

    Sono pero’ triste in questo giorno di festa, non tanto per il significato del festeggiamento, ma per un contrasto con la Legge che ancor oggi non mostra di adempiere il diritto a Giustizia verso di loro, specie nei casi di violenza verso di loro.

    Rifletto a riguardo la Grande Patria e il Popolo di Navigatori che ci fregiamo di essere e al tempo stesso manchiamo di molto in mentalita’ e cultura a riguardo il rispetto e dignita’ dovuti alla Donna.

    Per questo contrasto, quanto mai tragico fra vita e morte violenta, mi sento incapace di capire qual’e’ la finalita’ di questa “festa”.

    Esiste la possibilita’ che fare pubblicita’ aiuti la causa delle Donne ad uscire dalla passivita’ coatta in cui ancor oggi milioni di Donne Italiane sono costrette a vivere ed obbligate ad accettare e farsi sempre piu’ avanti per i loro diritti.

    Non so se vado al camposanto a deporre un fiore sulle tombe delle Donne sacrificate al demone della violenza o non capisco il perche’ si festeggi un andazzo criminale verso la Donna che perdura da secoli nella cultura e mentalita’ italiana. (ed altri Paesi della Terra).

    Rendiamo grazie alla compiacenza del Sistema Giudiziario che con codice penale, steso da maschi, applica pene insignificanti, attenuanti ed indulti verso i maschi coinvolti in casi di violenza su Donne .

    Non solo si vede l’ingiustizia di casi su casi a crimini contro la Donna, ma non vi e’ neppure ne volonta’ o iniziative giudiziarie di procedere fino a quando giustizia sia veramente ottenuta.

    Mi fermo qui perche’ il soggetto stesso mi sposta il mio ordine mentale e mi indispone interiormente per constatare che anche la Giustizia viene violata e strupata dal Sistema Giudiziario molto corrotto.

    Viviamo in un societa’ in cui i tribuanli giudiziari sono incapaci, volutamente, di applicare la Giustizia verso i diritti della Donna e garantire la sua tutela morale e sociale.

    Leggi stese un secolo fa e che nessun maschio ha interesse a cambiare per proteggere il suo egoismo e vantaggio di etica maschile e per il suo vantaggio socio economico.

    Il prossimo anno celebreremmo altri funerali in onore della Donna martire della violenza maschile e che andranno ad aumntare le file di corpi privi di vita’ che risposano in santa pace nelle tombe dei camposanti.

    Questo nostro cancro sociale di violenza verso la Donna durera’ a lungo e le belle parole del discorso del Presidente ne piu’ ne meno che polvere al vento per una ricorrenza di pubblicita’ che appascise il giorno dopo la festa.

    Invece di rivolgersi al Popolo dovrebbe far suo un giornaliero compito di interessarsi personalmente che il Sistema Giudiziario, e le nescessarie Infrastrutture ,siano operative su tutto il territorio nazionale per la vera ed effettiva Giustizia verso meta’ della popolazione che amministra.

    30 milioni di Donne che ancor oggi Gli chiedono di mantenere le parole che ha pronunciato quale loro Diritto Costituzionale e che Egli ben conosce come esperto di Diritto.

    Donne gentili , ogni qual volta succedono nuovi fatti di violenza verso la Donna vi bolli il sangue nelle vene di fronte alle filosofiche parole, fin da tempi antichi: IN FRONTE ALLA LEGGE SIAMO TUTTI UGUALI.

    (Nel nostro Paese il significato e’ da applicare solo ai maschi, le femmine sono escluse perche’ qui comando IO, femmine non lo dimenticate e vedrete quanta strada dovete ancora fare per arrivare ad Diritto di essere Donne Libere.)

    Cordiali saluti, Paul

  22. il 12 marzo, 2016 Giuseppe3.ca dice:

    Paul, riconosciamo almeno che “il popolo dei navigatori” in fatto di difesa dei diritti della Donna è molto più avanti di tanti altri paesi che sono ancora a livelli ancestrali e non hanno nessuna intenzione di cambiare. Il ricordo dell’otto marzo come giornata della Donna, non festa, vuole essere un riconoscimento delle conquiste fin qui realizzate: la strada è ancora molto lunga ma proponiamoci di proseguire in quella direzione con fermezza e decisione. Grazie per il tuo panoramico intervento sull’argomento. Un saluto.


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