LA DOMENICA DEL BOSCO
Scritto da Giuseppe il 23 Aprile 2016 | 10 commenti- commenta anche tu!
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≡ Aforisma del giorno: «É NELLA CRISI CHE EMERGE IL MEGLIO DI OGNUNO, PERCHÉ SENZA CRISI TUTTI I VENTI SONO LIEVI BREZZE» [Albert Einstein]
a seguire il post del Bosco
Ricordate la storia di Federico?
Sappiamo che la curiosità è femmina e infatti da alcune amiche è pervenuta la richiesta per conoscere la conclusione della storia di Federico.
Come avevo detto la vicenda di quell’uomo dal cuore di ragazzo era un po’ romanzata ma traeva spunto da una storia vera. La storia di Federico si conosceva in parte per le confidenze che lui stesso faceva al suo amico fraterno con il quale si era instaurata una complicità per l’amicizia nata fin da bambini, ma soprattutto per alcune conferme che vennero fuori sia dagli scritti ritrovati in parte nella documentazione cartacea ma soprattutto in una pennetta nel PC che dopo la morte del povero Federico erano andati a finire, per lascito, proprio all’amico fraterno.
Fino alla fine Federico aveva sperato che Ornella tornasse da lui e ne parlava con l’amico il quale, molto fraternamente cercò di convincerlo che la cosa sarebbe stata impossibile, dicendogli: Caro Federico, tu non conosci le donne… quando una donna prende una decisione difficilmente torna sui propri passi, anzi non torna indietro assolutamente.
Forse non era andata così perché, per un po’ di tempo, ogni fine settimana, Federico scompariva e al ritorno dopo qualche giorno diceva che era stato a trovare Ornella e che le cose si erano messe a posto. Tutto restava racchiuso nel mistero e, comunque, la verità non si venne mai a sapere.
Passarono gli anni e Federico si chiuse nel suo silenzio ma traspariva in lui tanta tristezza derivante certamente dalla sua solitudine interiore.
Viveva di ricordi analizzando le vicende di una vita cosparsa di molte tristezze e di pochi momenti felici che forse non erano stati neppure di vera gioia.
Federico era stato proprio uno stupido a credere ad Ornella, una donna che sapeva come far battere il cuore di un uomo e con quel cuore di ragazzo aveva avuto facilmente buon gioco, elevandolo alla massima esaltazione nei momenti d’amore per abbatterlo poi nella delusione più estrema.
Gli amici di Ornella lo avevano messo sull’avviso dicendogli che lei si sarebbe comportata così ma quel cuore di ragazzo era talmente preso di lei che non aveva voluto credere. Lei aveva giurato che lui era il suo più grande amore e aveva preteso da lui la promessa che non l’avrebbe mai lasciata. Non poteva essere come dicevano i suoi amici che evidentemente la conoscevano bene: era una donna con la sindrome dell’Ape Regina.
Ora aveva capito ma ormai era troppo tardi, Ornella non voleva più sentirne di lui, gli aveva raccontato tante di quelle bugie da spezzargli il cuore. Federico era un uomo distrutto. Pur vivendo ormai in quel periodo della vita alle soglie della terza età aveva creduto di aver trovato il vero amore, quello agognato nel corso di una vita ma mai trovato. Si era sbagliato e, ancora una volta, era stata una grande delusione.
Questa è la storia, un po’ di fantasia, ma che trae spunto da una storia vera venuta a galla dalle carte ritrovate tra i documenti lasciati dal protagonista dopo la sua dipartita. Tra queste carte c’era un foglio con una poesia manoscritta e una busta con una lettera, pronta per essere spedita ma sicuramente mai partita, Era indirizzata ad una delle donne della vita di Federico.
C’è scritto il nome, quindi non dobbiamo indovinare a quale donna era destinata mentre per la poesia è facile capirlo.
Ecco lettera e poesia scritte da Federico.
Carissima Genny,
perdonami, sei stata il mio vero e unico amore ma allora non ero in grado di capire, non per causa mia, credimi… non ti avevo mai parlato del dramma vissuto da ragazzo, ma tante volte nella vita ho pensato a te, a quel periodo che siamo stati insieme da ragazzini, perché, in fondo al cuore, sapevo che sei stata il mio unico vero amore, ti ho voluto bene davvero e ancora, nella mia tarda età, ti penso sempre.
CUORI MIGRANTI
All’arrivo dell’inverno
come vento sei volata via.
Già con la prima neve
Il tuo cuore è raggelato.
È tornata primavera
ma non sei tornata tu.
Non c’è sole che riscaldi,
non c’è fiore che infonda profumo
ad un cuore che di ghiaccio si è ammantato,
insensibile ai palpiti d’amore,
spazzati tra folate di tormenta.
Vani inviti di ritorno,
respinto ogni approccio,
e tutti i tentativi di un abbraccio.
Quanta crudeltà, quante bugie,
quante finzioni
per nasconder verità
che conosci solo tu!
Addio dolce sogno,
non ti credo più.
Un ♥ infranto
E così si conclude la storia di Federico, un uomo che ha avuto la vita condizionata in gioventù dalle voglie di una donna che lui, con il cuore di ragazzo, aveva creduto fosse amore.
Massimo Ranieri - Perdere l'amore








Fra realtà e fantasia, dunque, Federico se l’è presa in saccoccia. Resta un ricordo positivo nel dispiacere. Ed è quello che conta, visto che, in ultima analisi, viviamo di ricordi. Grazie, Giuseppe, di avere soddisfatto la curiosità di tante e tanti.
Sono le peripezie della vita Lorenzo, non tutte le storie hanno un lieto fine ma tra alti e bassi, tra fantasia e realtà, penso che anche Federico abbia vissuto la sua vita, nel bene e nel male, è sempre una vita vissuta e oggi l’abbiamo raccontata per soddisfare la cusiosità non solo femminile. Grazie, un saluto.
Povero Federico è stato sfortunato veramente. Ho trovato molto bella la continuazione del racconto anche perchè c’era un pizzico di curiosità, bella la lettera, ma quello che mi ha attirata particolarmente è la poesia; Di una bellezza e tristezza davvero uniche, l’ho letta e riletta più volte. Federico aveva una dote non indifferente per scrivere. Un saluto
Buona Domenica a tutti.
Una bellissima storia piena di delusioni e amore.
Ma si può amare incondizionatamente qualcuno senza aver nulla in cambio? Questa storia di Federico mi lascia perplesso, grazie Giuseppe per questa meraviglioso racconto.
Ero veramente curiosa di conoscere la fine di quell’avventura ,mi spiace per quello sfortunato FEDERICO, non meritava certo un simile trattamento. Mi piace la lettera, ma soprattutto apprezzo moltissimo la poesia, Federico aveva una vena poetica. Grazie Giuseppe anche la musica e’ indovinata.
Brava Gabriella, vedo che la storia di Federico ha suscitato in te entusiasmo e tenerezza insieme, due sentimenti di un animo ricco di sensibilità positiva. Concordo con te sulle doti di Federico nello scrivere sia in prosa che in poesia, penso derivante dalla sua capacità di innamorarsi senza riserve e questo poteva essere fonte delle sue ispirazioni, infatti lettera e poesia sono tratte dal vero, mentre andrei un po’ cauto sulla storia perché non è dato conoscere come sia stata realmente e Federico potrebbe non essere stato del tutto vittima. La verità, come sappiamo sta sempre nel mezzo. Grazie per la tua sempre cortese partecipazione, ricambio il saluto, ciao.
Sono contento che la tua curiosità sia stata soddisfatta Sandra, ma non solo la tua anche quella di tante altre amiche del Bosco che avevano espresso il desiderio di conoscere la conclusione della storia. Ora spero che leggano e che esprimano il loro parere. Si, Federico è stato un pò sfortunato anche con l’ultimo amore dal quale, pensava, forse, di trovare il riscatto alle sue precedenti delusioni ma la vita, si sa, è fatta di alti e bassi per tutti. Mi fa piacere che sia rimasta soddisfatta del video, anche per me è la canzone più adatta. Ti ringrazio con un saluto sincero, ciao.
Alla domanda di “Bosco” rispondo citando l’aforisma di Oriana Fallaci messo proprio oggi in apertura della chat del Bosco:
«L’AMORE DA UNA PARTE SOLA NON BASTA. NON SI REGALA L’ANIMA A CHI NON È DISPOSTO A REGALARE LA SUA»
Infatti Federico ha amato ed è stato riamato, poi, come succede molto spesso nella vita, un amore finisce e se finisce solo da una parte è l’altra parte a soffrirne.
Ma la storia ci ha insegnato che esiste anche l’amor Platonico, quell’amore rivolto incondizionatamente verso un personaggio ideale che dovrebbe rappresentare l’Amor perfetto che però probabilmente non esiste.
Questo comunque non mi pare sia il caso di Federico. Ciao “Bosco”
mi fa pena e rabbia federico, perchè ha dato tutta la vita un sentimento così raro e fedele ad una donna che non lo meritava e senz’altro un uomo così sensibile, poteva dare tutto se stesso ad un amore corrisposto. A volte la vita fa dei bruttti scherzi.
Sono d’accordo con te Alba Gloria, esistono donne che danno tutto in amore e per amore, ma anche uomini, forse più rari ma esistono. Penso che Federico sia stato uno di questi ma ha avuto la sfortuna di non essere stato capito. La storia lascia credere che in gioventù aveva incontrato la donna che lo avrebbe amato veramente per tutta la vita ma in quel momento è stato lui a non capire, condizionato da una recente esperienza negativa. Poi, alla resa della vita, arrivano i rimpianti: C’est la vie. Grazie, un saluto.