DISASTRI ANNUNCIATI
Scritto da Giuseppe il 28 Settembre 2016 | 14 commenti- commenta anche tu!
Ennesimo… MILLENNIO
Prossimo futuro
I giacimenti di petrolio erano esauriti, i ghiacci sulle montagne si erano sciolti da tempo, il livello dei mari si era alzato sommergendo buona parte delle terre emerse, non esistevano più le rigogliose foreste del tempo passato, il cielo era oscurato da una cupa coltre di smog che non lasciava passare neppure il più piccolo raggio di sole, ogni cellula vitale sulla Terra stava morendo, sulla superfice terreste non esisteva più la vita, né animale, né vegetale, solo inerte polvere. L’unica cosa che aveva resistito a tutti i mali della Terra era la cattiveria nell’animo umano. Non in tutti ma solo in quelli che ancora dominavano sulle cose e sull’uomo.
Ma quale Uomo? La massa degli esseri viventi erano individui senza volontà propria. Il loro dna era stato strutturalmente e geneticamente modificato fin dalla riproduzione, cloni esecutivi obbedienti al lavoro per il quale erano stati programmati. Robot viventi senza alcuna razza né identità. Non esistevano più i bianchi, i neri, i rossi, i gialli o olivastri… le modificazioni genetiche prima derivate dagli accoppiamenti misti perpetuate per qualche millennio di generazione in generazione e poi studiate in laboratorio, avevano creato il genere degli uomini blu che erano la massa della popolazione sulla terra. Un popolo silenzioso, privo di vita sociale il cui unico scopo programmato geneticamente era quello di mantenere efficiente ogni apparato artificiale che consentisse la protezione del ciclo vitale dell’unica etnia dominante, una razza senza identità umana che si credeva onnipotente.
A proposito di credo religioso che aveva provocato all’inizio le grandi guerre per la prevalenza dell’uomo sull’uomo e poi si era arrivati ad una sorta di unificazione poi finita nel nulla perché l’umanità alla fine non aveva nessun Idolo religioso, nessun Essere Superiore a cui ispirarsi o credere, insomma un popolo senza Dio.
Conteggio degli anni, le date non esistevano più: tutto era memorizzato negli apparati informatici e quindi ridotto a semplici dati binari in complessi sistemi magnetici.
Era successo di tutto:
--- cedimento delle grandi placche litosferiche con disastrose scosse sismiche che hanno inghiottito buona parte della vita sulla crosta terrestre;
--- si erano aggiunte le guerre nucleari di dominio tra i poteri emergenti che le organizzazioni delle grandi Nazioni non erano riuscite a dominare;
RISORSE ALIMENTARI ED ENERGETICHE
--- L’unica risorsa energetica erano le centrali nucleari con tutti i problemi delle scorie e ulteriore crescente inquinamento.
--- Per effetto dell’inquinamento atmosferico l’energia solare non era utilizzabile sulla terra ma solo su una complessa serie di satelliti artificiali dove di svolgeva ancora la vita per una ristretta categoria di eletti;
--- L’acqua potabile doveva essere estratta dall’unica fonte rimasta: il mare. A questo provvedevano complessi impianti di potabilizzazione che, a loro volta, non mancavano di creare ulteriore inquinamento;
--- Per numerose aggregazioni la vita si svolgeva in bunker sotterranei nel vuoto delle miniere o in tunnel scavati nelle rocce.
--- erano state create serre e vivai spaziali su satelliti e altri in spazi sotterranei protetti a km sotto la crosta terrestre;
--- l’alimentazione era prevalentemente chimica per la grande massa degli uomini robot, zombi viventi, mentre veniva mantenuta una produzione di alimenti naturali mediante serre tecnicamente complesse e artificialmente alimentate per creare le condizioni ambientali necessarie alla vita agricola la cui produzione era destinata ad una piccola élite di esseri dominanti che avevano schiavizzato il mondo. Stessi sistemi per l’allevamento del bestiame destinato al rifornimento della catena alimentare d’élite.



Sì, Giuseppe, noi non ci saremo, ma avremo anche noi contribuito al caos del mondo. E, in più, non avremo dato speranze a chi viene dopo di noi. Non c’è da esserne orgogliosi.
Mia mamma lo diceva ai tempi della cagnetta Laika, non erano pensieri tanto approfonditi, ma cominciavano a cambiare le stagioni, e ne dava la colpa alle navicelle. Allora non prestavo attenzione alle parole della mamma ma con l’andar del tempo ne sono rimasta convinta. Ora leggendo il tuo racconto Giuseppe, per altro di molta fantasia, anche se un domani sarà una ben triste realtà. Non sarà un domani vicino, ma è un mondo dove ci siamo vissuti! Bellissime illustrazioni e un video da sogno.
Non esisteva più la vita nè animale , nè vegetale…che cosa erano allora gli “uomini blu”?
Unica cosa consolatoria è che certamente su quella terra io sarò solo un poco di polvere.
Va bene Franco, chiamiamo vita anche i cloni robotici… ma non sarebbe come noi intendiamo oggi la vita sociale. Comunque fantascienza, ciao.
Molte cose non saranno così come descritte nel post Lorenzo ma lo scenario potrebbe non essere troppo diverso, quindi parlandone e pensandoci, può già essere un modo di prevenire. Grazie, un saluto.
Speriamo che sia solo fantasia Gabriella e che la realtà futura possa riservare un mondo migliore ai nostri posteri… diverso da quello al quale stiamo assistendo oggi. Grazie, ciao.
Bello il tuo post Giuseppe ,interessante come può essere un racconto futuristico di… fantascienza. Purtroppo qua e là notiamo qualche segnale poco piacevole, come prime avvisaglie che qualcosa sta cambiando in questo nostro pazzo mondo. Voglia il cielo che i vari trattati servano, e noi si possa continuare a viveve in un mondo migliore. Un grazie Giuseppe anche dello stupendo video di CHOPIN.
Ti ringrazio Sandra, come sempre sai dare una risposta saggia ad ogni problema che rappresentiamo nel Bosco. É vero che i segnali di degrado ci sono, oltre alle catastrofi naturali si aggiungono i danni provocati dall’uomo sia per incuria che per profitti privati e nazionalistici. Giusto il riferimento ai trattati internazionali dei quali si è parlato recentemente nel Bosco e penso se ne parlerà ancora. Il mio post è provocatorio proprio in riferimento a quei trattati. Felice del tuo gradimento per il video musicale, non ne dubitavo, grazie ancora, un saluto, ciao.
Come siamo catastrofici! Se gli uomini viventi alcuni millenni fa potessero leggere i disastri che noi immaginiamo oggi, che direbbero? “ Come mai l’UOMO fino ad ora , pian pianino, da quando noi siamo morti , ma osserviamo da quassù o laggiù, tutti i cambiamenti che la sua intelligenza ha creato nel mondo nei vari settori sanitari, umanitari, fisici, scientifici ecc. ecc…..ha perso le sue capacità e teme di distruggere il mondo? Pensiamo alla vita che noi, uomini vissuti millenni di anni fa, conducevamo e soccombevamo facilmente!!!””””””” Quindi non temiamo queste catastrofi, perchè da sempre abbiamo temuto le “ novità”, e poi, con il tempo abbiamo capito che l’UOMO sa anche fermarsi a tempo debito prima di distruggersi!
Bene Edis, ecco un messaggio positivo che fa nascere la speranza in contrapposizione alle paure che quotidianamente ci propinano i media sulla situazione del pianeta e sulle disastrose previsioni di come stiamo andando con il “progresso” dell’Uomo che dove arriva distrugge. Occorre un equilibrio in tutte le cose e speriamo che si mettano d’accordo per trovarlo. Nel post ho voluto solo esasperare le previsioni già oggi catastrofiche sul futuro del pianeta Terra ma concordo con te sulla speranza che alla fine l’uomo riuscirà a salvare sé stesso. Solo che non sappiamo a quale prezzo per quelli che non si salveranno. Il tutto è condito con un pizzico di fantascienza che in questi casi non guasta. Cara Edis, il tuo commento mi conforta e ti ringrazio con un saluto di sincera stima. Ciao.
La vita è bella e prima che il mondo vada a rotoli, cerchiamo di godere ogni istante e ogni opportunità che può darci la nostra breve esistenza, poi per il domani, ci penserà chi verrà dopo di noi. Per noi la vita è oggi, il domani chissà.
Antonella la tua è una bella filosofia, sempre valida, in tutti i tempi: brava! Del doman non v’è certezza e allora prendiamo ciò che la vita oggi può darci: Una bella mattina nel Bosco per sentire i suoi profumi di verde e di fiori. Grazie, ciao.
ciao, Antonella condivido in pieno il tuo commento, senza nulla togliere, aggiungo sempre cheil bicchiere mezzopieno serve sempre, mezzo vuoto mai
una bella fantasia Giuseppe, complimenti
Non tanto “fantasia” Carlina… c’è poco da fantasticare, basta prendere spunto da quanto scrivono sui giornali e dicono in TV… in fondo è questo che ho fatto, esasperando la cosa e andando un pò avanti nei millenni. Ma tanto noi non ci saremo e viviamo il quotidiano, come viene, viene. Grazie per il tuo giudizio, molto prezioso, ciao.