UNA STORIA, QUASI UNA FIABA
Scritto da Giuseppe il 22 Ottobre 2016 | 22 commenti- commenta anche tu!
Una storia quasi una fiaba
Chiudendo la mia casa, mia figlia mi aspetta in macchina, stiamo andando verso l'aeroporto. Un volo ci porterà ad Atene. Mentre decolliamo, con un velo di malinconia, mentalmente saluto la mia città, la mia patria, per parecchi mesi sarò lontana. Ma una vocina mi sussurra all'orecchio “Non pensi d'essere un po' ingrata? alle spalle ti lasci mesi di solitudine, giorni sempre più freddi e l'avvicinarsi dell'inverno. Stai volando verso il caldo e soprattutto gli affetti più cari della tua vita.” Atene ci accoglie con un sole stupendo, il cielo... è quello di una metropoli.
Eccoci finalmente a casa, i miei due nipoti mi corrono incontro abbracciandomi:
“Nonnina quanto ci sei mancata”
Sono la donna più felice del mondo, loro sono i miei tesori più cari, la mia vita. Però a completare il quadro manca qualcosa, vedo Lucia e Matteo scambiarsi un'occhiata e poi dirmi “Non lo cercare noni, Ciuffo non c'è più. Come sei partita sapessi quanto ti ha cercata, per diversi giorni come salivamo lo trovavamo nella tua camera annusava e miagolava, non potevamo farlo uscire.
Poi un giorno non è venuto a mangiare, abbiamo aspettato qualche giorno, sarà a caccia come fa lui... ci siamo detti conosci Ciuffo, è il Ras dei gatti, invece non è più tornato. Sappiamo quanto ti addolori, per questo volevamo fossi qui per dirtelo. Mi tengono abbracciata mentre gli occhi mi si inumidiscono. Chiudo gli occhi e ripenso al mio Ciuffo, è sempre stata un batuffolo tutto arruffato diverso dai fratelli, nero con una macchi bianca sul collo, e con una speciale predilezione per me. Appena trotterellava aveva imparato ad uscire ed accompagnarmi nelle mie passeggiate.
Però, se ad un certo punto si fermava, io continuavo, al ritorno lo trovavo accovacciato, e con un miao tornavamo a casa. Al mattino come aprivo la finestra era il suo miao che mi dava il buongiorno. Se non aveva programmi si fermava a farmi compagnia, sdraiandosi sul marmo della finestra, se no con un miao, se ne andava tranquillo. Ricordo quando arrivò con una zampina tutta ferita, dapprima rifiutò la medicazione, poi pian piano riuscii a convincerlo e guarirlo. Un mattino arrivò con una gattina dal pelo di un colore indescrivibile, una tavolozza di colori, da qual momento furono inseparabili.
Lei lo seguiva dolce, sottomessa, però le mie carezze erano solo per lui. La lasciava stargli vicino, ma non potevo toccarla, alzava due occhi dolcissimi verso di me e poi guardava Ciuffo, e io l'accarezzavo ugualmente. Sembrava rispondere con un tenue miagolio speciale, felice delle poche carezze ottenute. Quando lui andava, lei lo seguiva rapida, ora lo accompagnava anche quando andavo a fare i miei giri.
Al ritorno li trovavo tutti due che mi aspettavano per tornare a casa insieme. Quanti ricordi, pensavo, mentre salivo nel mio appartamentino, tutto finito... apro la porta e guardo la finestra colla speranza di vedere il mio Ciuffo, no è Micetta… una scena da non credere abbassa la testina e allunga la zampina nel tentativo di prendere la mia mano e metterla sulla sua testa con un miagolio triste, se così si può definire. L'accarezzo dolcemente e le dico “MICETTA, CIUFFO non c' è più”, lei cerca ancora la mia mano e miagola come una risposta. Dopo qualche minuto rialza la testina, mi guarda, salta sul tetto sottostante e si avvia per scendere sempre guardandomi e miagolando. Va bene scendo anch'io MICETTA. Scendo esco sul terrazzo e la trovo con tre micetti neri con una macchia bianca: Sono di Ciuffo, Micetta?
Non uno come lei tutti neri con una macchia bianca, uno sarà come il padre ha già il pelo più gonfio. Ma che brava la mia MICETTA, l'accarezzo, e lei fa le fusa tutta felice. Adesso come apro la finestra al mattino è MICETTA che mi da il buon giorno, è lei che mi segue nelle mie passeggiate, quasi volesse farmi sentire meno la mancanza di CIUFFO.
Molti dubbi, tante certezze hanno fermato la mia mano prima di iniziare a scrivere questa storia. Solo pensando a quella zampina che cercava la mia mano per metterla sulla sua testina, mi ha fatto decidere. In questo mondo cosi pieno di cinismo nel quale viviamo, ma dove tutto può accadere, forse anche un fiore così delicato può crescere e trovare il suo angolino
Trio Lescano e Maria Jottini
Maramao perchè sei morto






Una storia, una fiaba, la realtà dei nostri amici animali. Mentre scrivo queste poche note sto singhiozzando. I nostri amici più cari, gli animali. Dobbiamo ricordarlo sempre e mai deluderli. Grazie Sandra e Giuseppe. E grazie a Ciuffo, a Micetta e ai loro cuccioli.
Sandra mi hai commossa eppure sapevo tutta la storia, ero a conoscenza, della zampetta di Ciuffo che per curarla hai faticato non poco, del suo posto preferito, della sua scomparsa e infine della nuova arrivata con i cuccioli di Ciuffo. Eppure le lacrime sono scese, mi sono rinfrancata con il video che Giuseppe ha trovato. Bravi davvero, un abbraccio Sandra ed un saluto Giuseppe ciao
LORENZO, caro amico un grazie di cuore per il tuo commosso commento . I nostri animali sono i nostri pià fedeli e cari amici, cercano in tutti modi di farsi capire , hanno un loro linguaggio particolare, hai perfettamente ragione. un caro saluto.
Gabriella cara , sono io che dovrei ringraziarti , senza il tuo incoraggiamento nn mi sarei mai decisa a scrivere questa storia , ne abbiamo parlato a lungo , e poi quella zampina alzata che cercava la mia mano per una carezza… un caro saluto….
A GIUSEPPE, i rinraziamenti per il lavoro svolto, per la bella presentazione del mio post e la scelta del testo musicale, un grazie di tutto cuore
Siamo noi a ringraziare te Sandra per averci regalato questa bella pagina domenicale. Le rubriche del Bosco prevedono, tra le altre, anche “Il Mondo degli Animali”, una rubrica curata in passato dalla Cara Giovanna che oggi implicitamente vogliamo ricordare. La nostra commozione vale anche per lei.
Il titolo dice “Una storia, quasi una fiaba” e il tuo racconto è veramente una fiaba e come tutte le fiabe contiene immancabilmente una morale: vuole insegnarci ad amare e rispettare sempre i nostri amici animali per la loro dedizione e la loro fedeltà incondizionata. Brava Sandra! Da parte mia un complimento veramente sincero, ciao… Buona Domenica.
Riconosco il dolore che si prova nel perdere un animale caro: io l’ho provato quando è morto il cane che avevo da 10 anni! Gli animali ti danno amore, fedeltà, immensa e disinteressata amicizia! Mi sono commossa nel leggere la tua storia e ti ringrazio, Ciao
Grazie Lorenzo, quanto ho appena detto nella risposta a Sandra, a maggior ragione, vale per te… ogni occasione è buona per ricordare con sincero e immutato affetto la cara Amica Giovanna della quale sentiamo comunque la sua continua presenza tra noi. Un abbraccio.
Ti ringrazio Gabriella, quando ho letto la storia di Sandra mi è tornata in mente la canzone ,”Maramao perché sei morto” che sentivo alla radio quando ero ragazzino e ho pensato che sarebbe andata bene per questo post. Canzoni d’epoca ma che è bello riascoltare ancora oggi in occasioni come questa. Ciao felice domenica.
Un ringraziamento Edis per il tuo commento ,dagli animali riceviamo +molto ,la loro dolcezza, fedeltà , amicizia nn ha riscontro , cercano se possibile di farsi capire ,un caro saluto
Hai ragione GIUSEPPE ,sai quanto ho pensato alla nostra cara GIOVANNA mentre scrivevo questa storia e pensavo a quanto sarebbe piaciuta anche a lei. CON lei avevo già postato a suo tempo la storia di FIONA E CIUFFO, il suo ricordo è sempre presente ,nn la possiamo dimenticare .
sono una di quelle persone che dicono di voler bene agli animali ma di amarli,anche se per amore dei figli ho vissuto con gatti, ho sempre messo delle regole in casa la padrona ero io non il gatto.
a questo modo io e Milù abbiamo vissuto 20anni assieme, però quando inizio a star male mi sembrava di curarla per dovere, senza rendirmi conto che l’amavo.Lei piccina mi ha fatto il regalo più grande se ne andata in silenzio e lontano da casa, tanto è vero che io ho dovuto cercarla in un boschetto, ora riposa nel mio giardino e li nascono i fiori più belli. Ho voluto Sandra raccontare anche la mia storia perchè ho scoperto l’amorene gli animaliche è una cosa meravigliosa
Solo chi ha la fortuna di possedere un animale domestico, può sperimentare la gioia, l’allegria, il divertimento e la compagnia che i nostri piccoli amici a quattro zampe ci regalano con la loro semplice presenza.
Un racconto bellissimo, brava Sandra, sei una donna con tante belle qualità, ma credo che la sensibilità sia parte di te. Ciao un abbraccio speciale.
Alba ti ringrazio del tuo commento e di aver condiviso la storia della tua gattina ,la tua piccola MILU’,del tuo amore per lei. Non sembra possibile ALBA ,il posto che con la loro fedeltà’ ,dedizione ,affetto occupino nel ns cuore e quanto vuoto lasci la loro scomparsa . UN CARO SALUTO
Sandra, bellissimo il tuo racconto la tua fiaba molto bella conoscevamo bene il tuo Ciuffo, quando sono con noi gli animali fanno parte alla famiglia , si fanno amare non chiedono nulla in cambio anzi ci danno affetto e la loro sensibilita’ ci fanno sentire sempre in compagnia. Ma i tuoi nipoti non osavano darti la brutta notizia. ma come vedi ora ci sono i Micetti e i loro Cuccioli che assomigliano molto a Ciuffo, il tuo prediletto ma ora stai accarezzando anche Micetta ,che ora verra’ lei con i micetti a farti compagnia nelle tue paseggiate tra gli olivi. questo racconto mi commuove, pensando alla nostra cara Giovanna, quanto amava i suoi gattini, parlava di loro come fossero stati dei bambini. Cara Sandra purtroppo anche loro muoiono come noi. ora ne hai tre non ti sentirai sola perche’ sapranno cercarti, Sei amata e benvoluta dai tuoi cari. Ogni tanto arrivi nella casa dei ricordi, dove ai vissuto per diversi anni. ti viene la tristezza lasciando la casa la tua citta’. ora sei con la tua famiglia in una citta’ bellissima Atene con i tuoi micetti i tuoi nipoti che ti sanno dare tantissimo amore. Evviva Sandra sei fortunata vivi serena in salute, circondata dagli affetti famigliari. la tua famiglia i tuoi micetti E’ la fiaba termina con un lieto fine Evviva la Vita. Un caro saluto
grazie Sandra x la bellissima fiaba reale che hai voluto condivire con noi anch’io amo tanto i mici, ne avevo uno tanti anni fa era un gatto umanizzato, e mai + sostituito ed un sentito grazie anche A Giuseppe che fa da cornice a tutti i post che escono dal Bosco
Grazie ANNA per aver commentato il mio post ,per le parole gentili usate verso di me ,condivido quanto scrivi solo chi ha avuto la fortuna di possedere uno di questi animaletti ,sa la gioia che portano con la loro fedeltà,intelligenza ,affetto un caro saluto
GIANNA cara sempre gentile ,grazie per aver fatto un lungo commento al mio post.Hai ragione ora sono coi mei cari ,nn sono sola e MICETTA ,i figli di CIUFFO mi aiutano a dimenticare ,sono sempre più dolci e affettuosi.MICETTA è al mattino e prima che chiuda le finestre è già li pronta ad aspet.tare la sua dose di carezze.UN CARO SALUTO
Un ringraziamento anche a te Carlina per il tuo gradito commento .Anche MICETTA sembra vermente capire, alza il musetto come volesse darmi un bacio e mettere le zampine sulle spalle, una tenerezza unica. Condivido, GIUSEPPE incornicia e valorizza i nostri post, fa un bel lavoro coronandolo con un video idoneo. UN CARO SALUTO
Ti ringrazio Carlina e confermo anche quanto dice Sandra… è vero c’è tanto lavoro di contorno, ricerca immagini e video adatti quanto più possibile al contesto della storia ma è un lavoro di Redazione al quale mi dedico per rendere il tutto piacevole alla lettura e quindi gradevole per tutti lettori e lettrici.
Grazie, un saluto sincero. ciao.
Una bellissima storia Sandra, hai saputo raccontare quanto affetto sanno dare gli animali in cambio di niente, sei riuscita ad emozionarmi… brava.
Tonia ti ringrazio del tuo commento sei stata tanto gentile cara,verissimo gli animali di danno tanto affetto in cambio di poco ,un saluto con un abbraccio