LA STORIA DI UN FALSO MORANDI di Sandra.vi
Scritto da Giuseppe il 1 Dicembre 2018 | 26 commenti- commenta anche tu!
Giorgio Morandi - Bologna 1890-1964
LA STORIA DI UN FALSO MORANDI
Le vacanze sono finite, la casa è tutta avvolta nei teli, sembra già caduta in letargo. Solo su una parete fa bella mostra di sé il mio Morandi...........
É una vecchia storia, sono passati tanti anni, eppure come mi ricordo ancora chiaramente quel pomeriggio.
Era una bella giornata di Settembre, dovevo uscire per delle commissioni, avevo preparato mia figlia Laura che mi aspettava seduta sui gradini dell'entrata della nostra villetta. Mentre finivo di prepararmi, dalla mia camera la sentivo chiacchierare, non feci molta attenzione, ero quasi pronta. Però quando mi arrivò una voce maschile, mi precipitai ad uscire, bloccandomi sulla porta. Seduta sugli scalini, mia figlia chiacchierava tranquillamente con un... barbone. “Laura, con chi parli, torna in casa, vieni, dagli qualcosa....”, mi rivolgo a lui “E lei come è entrato.....?”. “Mi scusi, signora” mi risponde “non voglio niente, mi perdoni, ha una deliziosa bambina”. Fece un inchino e rapidamente si allontanò.
Laura invece gridava “Ciao povero, torna, ti prego, torna ancora. Mamma, perché l'hai mandato via, mi raccontava perché è povero, non può lavarsi, non ha una casina, nessuno gli vuole bene”… due lacrimoni scendevano dagli occhioni della mia bimba, me la presi in braccio cercando di calmarla, stringendola fra le braccia.
Passarono i giorni, tutto sembrava dimenticato, tornato alla normalità. La primavera esplose quasi improvvisamente e quasi un ripetersi degli eventi, un pomeriggio che ero quasi pronta per uscire, sentii Laura che batteva le mani esclamando “Sei tornato, sei tornato, povero.......!” Di corsa mi diressi verso l'entrata di casa: la mia piccola seduta sui gradini chiacchierava tranquilla col poveretto che era già passato in autunno. Appena mi vide Laura felice mi guardò “Vedi mamma, è tornato, ora lo aiutiamo vero?” Fissai quell'uomo che mi salutava togliendosi una specie di berretto, un pò meno lurido in effetti, aveva un viso intelligente, benché pieno di rughe. E soprattutto esprimeva tanta sofferenza. Mi venne un'idea “Se Le dessi un' aiuto, vorrebbe cambiare vita? Vidi una strana luce accendersi nei suoi occhi, incredulità, incertezza........ poi un timido “grazie”. Gli dissi di aspettare, rientrai in casa, avevo da parte un vecchio abito di mio marito, della biancheria. Uscii, gli diedi tutto e gli dissi : “Senta, mi dica almeno il Suo nome” “Enrico” rispose. “Scenda nel sotterraneo, c'è una specie di doccia piena, cerchi di mettersi un po' in ordine, io chiamo mia cognata a Milano e sistemo tutto”. Laura intanto mi seguiva come la mia ombra.
Arcivescovado di Milano
Chiamai mia cognata Rosetta, a Milano dove dirigeva l'ufficio assistenza del Cardinale “Ti mando un povero, non è il solito barbone, ti prego aiutiamolo. “Sei la solita idealista, ti ascoltassi.......”. “Ti prego, dai, per una volta... aiutiamolo...”. “Dai, dagli l'indirizzo e vedo cosa fare” “Ciao”.
Scrissi rapidamente le indicazioni, unii degli spiccioli e uscii. Dal seminterrato uscì… un'altra persona, il barbone non c'era più, anche il viso pur pieno di rughe, sembrava emanare una luce diversa. Mi guardò mormorando ancora “Grazie, Grazie” -gli diedi il biglietto, degli spiccioli “Ora vada, mia cognata l'aspetta”. “Fece ancora un mezzo inchino, mormorando “Grazie" mentre la mia piccola agitava le manine salutando e urlando “Vai, zia Rosetta ti aiuta!!” “ciao!!”.
Passarono diversi giorni senza nessuna notizia, non volevo chiamare mia cognata, non volevo essere presa in giro per la mia “solita ingenuità” come la chiamava lei.... Invece dopo qualche giorno è lei che mi chiama ridendo mi dice “Sai che brava persona mi hai mandato? Sai come si è presentato? Avevi ragione, non era il solito barbone, gli ho dato dei buoni mensa, e per dormire. Mi ha chiamata il direttore del dormitorio, anche lui colpito dall'ex barbone, puntuale, gentile, servizievole, lo tiene d'occhio perché ha qualcosa di diverso.
Infatti, nel giro di qualche giorno, l'ha trattenuto per fargli fare dei piccoli lavori e non metterlo sulla strada subito: in seguito mi raccontò tutta la sua storia. Aveva studiato a Brera, era molto bravo e si era fatto un nome e una posizione presso gli antiquari milanesi come restauratore di dipinti antichi. Poi si era fatto coinvolgere in un falso dipinto ed era stato condannato. Uscito di prigione si era visto chiudere tutte le porte in faccia, la famiglia l'aveva allontanato, così gli amici. Perso il lavoro, era sceso sempre più in basso, riducendosi a dormire dove capitava.
Mia cognata un giorno sente bussare e entra nel suo ufficio Enrico, vestito in modo semplice ma tutto pulito, ha tra le mani un pacco “Sono venuto a ringraziare, grazie a lei e alla persona che mi ha capito e aiutato, ora ho un lavoro” e le porge il pacco: questo è per lei signorina, lo apra a casa però, e dia un bacio alla sua nipotina; è un vero tesoro, se non fosse stato per lei...... le fa un mezzo inchino e esce rapidamente.
Cortile di via Fondazza
Questo è quanto mi dice per telefono. Rosetta, quando a casa apre il pacco, spalanca gli occhi “Ma è un Morandi!!”...... mi telefona “Che faccio” ma un biglietto scivola a terra mentre mi parla:


Una bellissima storia, scritta come sempre, in modo impeccabile! La carità fa felici chi la riceve ma, prima ancora, chi la fa. Questo racconto riscatta alla grande le mille storie che leggiamo di gente che se ne approfitta, che non è riconoscente, che disprezza il bene che riceve… Grazie, Sandra!
… e bravo Giuseppe per la coreografia iconografica!
Prova di trasmissione telematica Canada-Italia. Italo se vedi il martelletto muoversi spara un audio. Cordiali saluti Paul
Grazie Sandra. E’ una bella storia, per giunta finita bene, e dal significato profondo. Aiutate i poveri e diventeranno puliti e belli, anche se un po’ falsotti. Come il Morandi (non il ponte. naturalmente, ma il quadro). Grazie ancora a te e a Giuseppe. Di cuore.
Buongiorno Paul, la trasmissione telematica Canada/Italia funziona, il video per ora ancora no. Intanto puoi sempre mettere un commento al post di Sandra, ciao.
Un grazie sincero a Gianna.vr e Lorenzo, come sapete il mio ò solo un lavoro di contorno e lo faccio volentieri per tutti, ciao, Buona Domenica.
Sandra hai scritto una storia davvero bella. Sei riuscita con l’aiuto di Laura a far si che il clochard si risollevasse. Avevi è vero una cognata che lavorava al posto giusto. L’uomo vi ha ringraziato come poteva, con un bellissimo quadro di Morandi anche se era solo una copia. Un abbraccio ciao
Cara Sandra come sempre i tuoi racconti sono sempre molto apprezzati da tutti ,sei sempre carinissima ancora molto attiva, tu sei sempre stata una donna buona gentile e carina specialmente con le persone bisognose, leggo che per ringrazziarti ti regalarono un quadro di Morandi, anche se era una copia ma è stato molto gentile nei tuoi confronti, molte volte basta il pensiero, bravissima Sandra, continua a farci leggere belle storie che le leggiamo sempre con molto piacere, Un grazie a Giuseppe sempre con la sua coreografia. Un abbraccio ciao
un ringraziamento a GIANNA VR, gli occhi di una bimba hanno visto nn il barbone, ma il povero, bastato un piccolo aiuto per fargli ritrovare la sua dignità
non posso che ringraziarti GIUSEPPE,per tutto il lavoro che fai e per la bellissima coreografia,che ho molto gradito un caro saluto ciaooooooooo
Ringrazio anche te LORENZO,amico caro,è una gran verità una grande soddisfazione far del bene,ma ottenere dei risultati positivi,un caro saluto –
Grazie,GABRIELLA,sai quantomi facciano piacere ituoi commenti ,sopratutto se la storia ti è piaciuta .Si il mio povero,è stato fortunato la vita gli ha concesso una seconda occcasione ,noi contente d’averlo aiutato,un caro saluto ,un abbraccio ciaoooooooooo
grazie GIANNA ,del tuo lungo bel commento che ho molto apprezzato ,la mia piccola ,ha richiamato il suo “povero”,per ler non era barbone,era il “povero ,noi abbiamo seguito il suo istinto e aiutato con buoni risultati un caro salutociao
Simpatica la storia , ma molto bello il “falso” , conosco la Fondazza soprattutto di una volta , ha colto l’atmosfera delle vecchie case , ma sei sicura che non è un Morandi ?
Grazie FRANCO del tuo commento ,il barbone che per gli occhi di mia figlia,era il suo “povero ” era un bravissimo restauratore ,molto considerato ,coinvolto in una truffa era caduto sempre più in basso ,la vita gli aveva concesso una seonda change ,noi soddisfatte di avergli dato l’occasione di risalire la china,Il nostro MORANDI è veramente molto bello quasi perfetto ,ma è un falso un caro saluto
sembra una favola a lieto fine fatta per l’occasione delle feste natalizie, ma so che è tutto vero quello che hai scritto perchè avere il cuore grande non è da tutti, e la sensibilità di quella bimba, abbinata all’amore per la vita, significa amare il prossimo come se stessi
come sempre sei molto brava a scrivere i racconti che ti sono accaduti, dicono che a fare del bene ci si guadagna e tu ci hai guadagnato un falso d’autore, molto meglio che uno vero, sai che pericolo tenerlo in casa? (scusa la battuta) inutile ringraziare Giuseppe x il corollario finirebbe con l’insuperbirsi troppo
verissimo ALBA ,cara tutti abbiamo cooperato ,ma sono proprio stati gli occhi della mia Bimba che non ha visto il barbone ma il suo”povero “capitato fra quegli stracci un essere disperato ,grazie per il tuo commento ,un caro saluto ,un abbraccio ciaooooooooooo
TI ringrazio del tuo gradito commento Carlina,il quadro è sempre in bella mostra nella casa di mia cognata. Per me la grande soddisfazione di aver aiutato un essere umano a ritrovare la sua dignità, un caro saluto. Non finiremo mai di ringraziare GIUSEPPE per tutto il lavoro che fa.
Giannina, Sandra, Carlina vi ringrazio. É vero che finché ce lo lasciano questo meraviglioso Bosco, qualcuno deve pur fare il lavoro di contorno e ora lo sto facendo io, lo faccio volentieri perché è un buon motivo per stare uniti tutti insieme in serena armonia. Carlina a te posso dire che forse ti sei accorta di tutte le scintille di superbia che sprizzano dalla mia aureola che non ho neppure quando dormo. Un saluto per tutte/i, ciao.
Bellissimo Sandra, un gesto meraviglioso che riempie di gioia chi lo fa e chi lo riceve.Grazie
Un vero ringraziamento a te ANNA cara ,per il gradito commento,ma credo che sia tata più la ns soddisfazione ,un caro saluto un abbraccio con affetto ciaoooooooooo
Quello postato da Giuseppe però è un vero Morandi ,è di quello che sto parlando !!! Un falsario ,per non incorrere nel penale , non mette mai la firma .
Il quadro postato da Giuseppe è “Cortile in via Fondazza” di Morandi, dipinto nel 1935 (come si vede anche accanto alla firma) è presso Farsettiarte dimensioni 67×45,5 cm, è presente in quasi tutti i cataloghi dell’autore ecco perchè sapevo di averlo visto . Il tuo sarà altrettanto bello , ma mi auguro non sia firmato per non ricadere nel penale.
Scusa FRANCO, il mio racconto parlava del mio falso MORANDI che si trova nella casa di mia cognata a CHIAVARI. IO ora sono in GRECIA, secondo te cosa potevo fare. Prendere l’aereo e andare a CHIAVARI e fotografarlo o cercare in internet quello vero? UN SALUTO
Scusa non sapevo tutto l’antefatto , ma parlando di un quadro “alla Morandi” e vedendo il quadro postato senza specificare che è un vero Morandi ,si poteva essere portati all’errore. Se non altro abbiamo fatto un pò di cultura