IL CERCATORE DELL’ORO di Paul Candiago
Scritto da Giuseppe il 20 Giugno 2020 | 10 commenti- commenta anche tu!
IL CERCATORE DELL’ ORO
Un uomo sulla cinquantina, assorto nei sui pensieri, camminava lentamente, svogliatamente al lato della strada.
La testa un po’ inclinata, gli occhi verso terra e disinteressato a quanto lo circondava.
Nei passanti creava l’impressione di cercare qualcosa nella scarpata sassosa della strada.
La persona, in verità e in cuor suo, desiderava trovar Fortuna fra i sassi: Oro, Sogni, Pane.
Lo sorpassò un giovanotto intossicato e guardandolo rimase perplesso dello stato di quel trasandato.
Vagabondo, hai perduto qualcosa? Si sentì dire quell’uomo dal giovane.
No! sto cercando Oro, Sogni, Pane fra i sassi.
Vedi giovanotto, guarda l’oro l’ho trovato.
Rimosse dalla tasca della giacca una pietra biancastra con striature dorate.
Un cristallo di quarzo, che rifletteva vive, brillanti luci giallastre alla luce del sole.
Il giovane intese a modo suo quell’oro nel cristallo e, barcollando, s’allontanò rapidamente dall’uomo, sospettoso che la pepita d’oro potesse prendere il volo verso di lui.
Fra sbilanci d’andatura e gesticolazioni varie si pose a debita distanza dalla pepita.
Adocchiò il cercatore d’oro e, quando gli occhi s’incontrarono, con la mano gli fece un segno d’insulto di stralunato di mente.
Van Gogh - Davanti a saint Remy
Il cercatore d’oro rimase male, si avvilì nell’ animo e cominciò a pensare alla vita che conduceva.
Si confuse di sé stesso, si smarrì nell’animo, perse il senso di chi era e una dolorosa pena gli strinse il cuore.
Un inaspettato trauma nella sua avventurosa vita di cercatore di: Oro, Sogni, Pane.
Con passione cercava la Vita, sognava, sperava l’impossibile in luoghi dove non c’era la Felicità.
Ora, un passante sconosciuto glielo aveva fatto notare e lo aveva deriso.
Si fermò, si sedette su un sasso e non poté trattenere le lacrime: gli apparve, d’un tratto, la povertà del suo spirito di sognatore.
Poi, si calmò, si ricompose e si girò verso il giovane che lo aveva offeso, ora un po’ distante da lui:
Ascolta amico, io sono uno sbandato, un buono a nulla, un sognatore e un perdi tempo, cercando Oro, Sogni, Pane dove non c’è realtà, ma tu sei messo molto più male di me. Credimi!
Tu cerchi la felicità quanto me, ma tu la cerchi in paradisi artificiali che ti rovinano il cervello e già hai perso la bussola del vivere.
Guardami, sono ancora sano e cammino bene e sogno, mentre tu barcolli e con le tue mani, già tremanti, ti stai scavando la fossa.





Una bella storiella con una sottile morale, viene dal Canadà ma è valida in tutto il Mondo. Bravo Paul, complimenti, un caro saluto, ciao.
Un confronto fra diversi, potrebbe defnirsi questa storia di Paul Candiago. Per me pèrdono ambedue i protagonisti: fra diversi ci deve essere collaborazione in vista del bene comune. Speriamo che si acquisti nel prossimo incontro. Grazie, Paul, e grazie Pino.
Paul spero che trovino almeno la serenità entrambi. Bella la storia vedo che la fantasia c’è anche in Canadà.Un saluto
b.ellissima storia PAUL,nella vita nessuno è immune da sbagli ,a modo loro auguro anche per strade diverse trovini le serenità,un saluto
Ho cercato di capire un collegamento anche “filosofico” nel cercar tra i sassi (oro, sogni e pane),ma sinceramente non ci sono riuscito, è un mio limite. Bello il raffronto tra il “barbone” da droga e il “barbone” chiamiamolo “poeta”, sono d’accordo con Lorenzo , questi “diversi” ,nel senso di non allineati alla “normalità” che vagolano in un cammino di ricerca; (forse ecco “l’oro, i sogni e il pane” ) sciogliendo la metafora, sono (la realizzazione dei sogni e la risoluzione dei problemi contingenti della vita e forse dare alla vita stessa un senso che sembra abbiano perso, uno con la droga e l’altro con una un pò folle ricerca nei sassi (cammino della vita ? …ma ! )
Giuseppe, grazie del commento. Una storiella dall’osservazione del vivere, proteso ad essere felici. Una istantanea di vita priva di dettagli, una realta’ che vediamo. Disparati modi di Vita lungo il nostro cammino. buon pomeriggio
Lorenzo grazie del commento. Mi servo di un detto molto comune: Chi sono io per giudicare. Storiella fantasiosa legata con un filo alla vita. Vedere e senza voler mettere nessun dito nella realta’.
Signora Gabriella, grazie del suo commento. In verita’ c’ho messo molta fantasia nella storiella, per vestire d’estate una storiella/e di vita reale. Una sfilata di moda fra le innumerevoli scelte del vivere.
Signora Sandra, grazie del suo commento. Come ha notato e’ solo una storiella che nel suo fantasioso contenuto e’ lasciato ai soli protagonisti di andar a cena assieme alla fine della “strada” e diventare amici.
Franco, grazie del commento. Una storiella dai mille colori e senza nessuna “pietra dorata” al di fuori dei due viandanti. Ogni lettore si diverta a vedere il racconto con le realta’ della vita: incontro che inizia la storiella lasciando al futuro come andra’ a finire.