I PAPI DELL’ULTIMO SECOLO
Scritto da Giuseppe il 29 Maggio 2021 | 16 commenti- commenta anche tu!
I PAPI DALL’ULTIMO SECOLO
FINO AD OGGI
Pio X – Giuseppe Melchiorre Sarto (1835-1914) eletto Papa nel 1903. Canonizzato il 29 Maggio 1954 da Papa Pio XII. Si ricorda come riformatore della Chiesa, per la riforma del Catechismo e per aver incoraggiato il Barone Pierre De Coubertin al ripristino dei Giochi Olimpici contemporanei.
Benedetto XV – Giacomo Della Chiesa (1854-1922); Si oppose tenacemente “all’inutile strage” della Prima Guerra Mondiale e viene ricordato come Papa delle missioni per l’apertura della Chiesa all’Oriente e alla Cina.
Pio XI – Achille Ratti (1857-1939); Appassionato alpinista in gioventù, tra le sue conquiste le cime del Monte Rosa, Cervino e Monte Bianco. Appassionato studioso conseguì ben tre lauree (Filosofia, Diritto Canonico e Teologia), ebbe importanti incarichi di insegnamento e si dimostrò grande educatore dei giovani ma non solo. Le sue profonde competenze negli studi lo portò all’attenzione del Papa Leone XIII e partecipò a delicate missioni diplomatiche in Francia ed Austria.
Pio XII – Eugenio Pacelli (1876-1958)
Papa dal 1° Marzo 1939 al 9 Ottobre 1958
Diciannove anni di papato iniziato nel peggiore periodo della storia umana: La Seconda Guerra Mondiale.
Oltre all’appartenenza ad una famiglia molto addentro nella Curia Vaticana, la sua notevole conoscenza di numerose lingue, lo portò, nella sua carriera ecclesiale, ad importanti incarichi di rappresentanza della Chiesa nel mondo. Si possono ricordare I Congressi Eucaristici di Buenos Aires (1934) e di Budapest (1938), le celebrazioni di Lourdes (1935) e di Lisieux (1937) ed altre importanti missioni particolari tra cui quella negli Stati Uniti, dove ebbe colloqui con il Presidente Roosevelt (1936).
Proprio per la sua perfetta conoscenza della lingua tedesca, nel 1933, ebbe l’incarico di realizzare il Concordato della Santa Sede con la Germania di Hitler. Tali accordi si rivelarono poi comunque utili almeno ad arginare l’invadenza del temuto strapotere nazista che mirava al dominio su tutto, anche in ambito alla Chiesa Cattolica.
A causa della Seconda Guerra Mondiale l’arco temporale del suo papato fu tra i più difficili per la Chiesa e per il Mondo intero. Pio XII usò tutta la sua esperienza diplomatica per cercare di evitare il conflitto e le tragiche conseguenze. Il suo operato ancora oggi non è stato interamente compreso e riconosciuto, forse occorre ancora tempo e sarà la Storia a dare il giudizio finale.
Giovanni XXIII – Angelo Giuseppe Roncalli (1881-1963)
Paolo VI – Giovanni Battista Montini (1897-1978)
Giovanni Paolo I – Albino Luciani (1912-1978)
Papa per soli 34 giorni
Giovanni Paolo II, ossia Karol Wojtyla (Wadowice, Cracovia 18 maggio 1920 – Città del Vaticano 8 aprile 2005).
Benedetto XVI – Aloisius Ratzinger (1927—)
dimissionario febbraio 2013
Francesco – Jorge Mario Bergoglio (1936—)
eletto Papa il 13 marzo 2013
Una sintetica carrellata dei Papi dell’ultimo secolo, molti di quali sono stati nostri contemporanei e quindi conserviamo nella mente anche tanti ricordi di vita vissuta.
Ciascuno ha lasciato o sta lasciando la sua impronta nella storia della Chiesa.
In particolare vogliamo ricordare due uomini con percorsi di vita differenti, travagliati e pieni di insidie ma che sono arrivati allo stesso traguardo della Santità.
Papa Giovanni XXIII
Papa Giovanni Paolo II
Canonizzati da Papa Francesco in data 27 Aprile 2014
A questi si aggiunge Papa Paolo VI, canonizzato, sempre da Papa Francesco, in data 14 Ottobre 2018.
Papa Giovanni XXIII, al secolo Giuseppe Angelo Roncalli (Sotto il Monte 25 novembre 1881 – Città del Vaticano 3 giugno 1963)
Papa Roncalli aveva un compito non facile, cioè, risvegliare le coscienze assuefatte alla austerità dogmatica del periodo temporale del papato di Pio XII, ma ci riuscì benissimo.
Riuscì, infatti, ad attirare subito il benvolere dei fedeli che gli attribuirono l’appellativo di “Papa Buono”. Molti che allora pensavano ad un pontificato di transizione dovettero subito ricredersi.
Giovanni XXIII aveva cognizione di ciò che doveva essere fatto in un momento difficile per la Chiesa e per il Mondo. Fu il promotore del Concilio Vaticano II del quale vedeva le estreme necessità ma non riuscì a portarlo a termine per il sopraggiungere della Sua morte il 3 giugno 1963.
L’opera fu portata a termine dal Cardinale Montini, Suo successore, che divenne Papa con il nome di Paolo VI e che, contrariamente al parere corrente dei Cardinali che miravano alla sospensione dei lavori del Concilio, vedeva ben chiari quali fossero gli obiettivi primari del Sinodo.
Papa Roncalli parla ad una bambina malata di leucemia
Mi sembra giusto e utile, a questo punto, riportare le parole di Papa Giovanni XXIII nel discorso di apertura del Concilio ecumenico Vaticano II, pronunciato in Piazza San Pietro la sera dell’11 ottobre 1962, al termine della fiaccolata che conclude la giornata.
Sono parole pronunciate in tono familiare che conquisteranno e commuoveranno il mondo intero (1)
“Cari Figliuoli, sento le vostre voci. La mia è una voce sola, ma riassume la voce del mondo intero: qui tutto il mondo è rappresentato. Si direbbe che persino la luna si è affrettata stasera, osservatela in alto, a guardare questo spettacolo. La mia persona conta niente: è un fratello che parla a voi, diventato padre per la volontà di nostro Signore… Ma tutti insieme, paternità e fraternità e grazia di Dio, tutto, tutto…inuiamo dunque a volerci bene, a volerci bene così; guardandoci così nell’incontro: cogliere quello che ci unisce, lasciar da parte, se c’è, qualche cosa che ci può tenere un po’ in difficoltà…
Tornando a casa, troverete i bambini, date una carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza del Papa. Troverete qualche lacrima da asciugare: dite una parola buona. Il Papa è con noi, specialmente nelle ore della tristezza e dell’amarezza. E poi, tutti insieme ci animiamo: Cantando, sospirando, piangendo, ma sempre pieni di fiducia nel Cristo che ci aiuta e che ci ascolta, continuiamo a riprendere il nostro cammino”.
Primo papa non italiano dopo 455 anni, cioè dai tempi di Adriano VI (1522 – 1523) di Utrecht (Paesi Bassi). L’elezione al pontificato di Karol Wojtyla fu una vera sorpresa per la gran massa dei fedeli ma non, forse, per gli addetti ai lavori. Rimane famosa e direi anche storica la Sua frase pronunciata all’atto del Suo insediamento, in un italiano non perfetto:
“Se mi sbaglio mi corrigerete”
che ne ha attirato subito le simpatie.
Il pontificato di Giovanni Paolo II è durato 26 anni, 5 mesi e 17 giorni ed è stato il terzo pontificato più lungo della storia (dopo quello di Pio IX e quello tradizionalmente attribuito a Pietro Apostolo..
Tra le molteplici attività di Papa Giovanni Paolo II, da ricordare la creazione delle
“Giornate Mondiali della Gioventù”
che sono servite a coinvolgere le giovani generazioni di tutto il mondo, anche di religioni diverse.
Roma – 2000 Giornata mondiale della Gioventù
Già all’annuncio della Sua morte (2 aprile) dall’enorme adunata di fedeli si sollevò il grido
Lo stesso slogan fu ripetuto e apparve su numerosi striscioni il giorno dei Suoi funerali (8 aprile 2005). Erano soprattutto i giovani che reclamavano la rapida canonizzazione di
Papa Giovanni Paolo II.
Fu lo stesso successore, Benedetto XVI ad avviare il processo di canonizzazione, abbinandolo a quello di Giovanni XXIII, affidando i compiti al classico
Dal latino advocatus diaboli. Si dice di chi, a fini puramente dialettici, cerca ogni argomento, anche il più capzioso, per contestare una tesi. Deriva dal nome popolarmente dato al “promotore della fede”, ossia all’avvocato concistoriale, che, nei processi di canonizzazione, ha il compito di sollevare tutte le obiezioni possibili affinché, confutate queste oltre ogni dubbio, sia dimostrata la santità di colui che ci si propone, attraverso il processo, di elevare all’onore degli altari. (1)
Già prima della conclusione di tali processi non solo Roma ma tutto il mondo festeggiava come Santi questi Papi.
Quali episodi, legati a questi avvenimenti, sono rimasti maggiormente impressi nella nostra mente?
Vogliamo aggiungere qualcosa?
Il Bosco attende i vostri pensieri, Grazie.





Grazie, Giuseppe, della bella ed esauriente rassegna dei papi dell’ultimo secolo.
Ti ringrazio Lorenzo, tu sai molto bene che le cose da dire sui Papi sarebbero infinite e non basterebbe tutto il rullo del nostro piccolo Bosco, ho cercato di mettere solo l’essenziale almeno come successione cronologica ma penso che possa risultare interessante comunque. Grazie ancora, ciao, Buona Domenica.
Di tutti questi Papi, ricordo Papa Giovanni XXIII per la sua famosa, e dolcissima, frase: “Tornando a casa, troverete i bambini, date una carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza del Papa”. Ho ricordi di Paolo VI, che ho conosciuto a Milano in occasione della Giornata della Gioventù, quando era ancora il Cardinale Montini. Ricordo la breve vita papale di Papa Luciani e ho nitidi ricordi, ovviamente, dei successivi Papi: Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e del nostro attuale, amatissimo, Francesco. Buona domenica Bosco!
Vero Francesca, quella frase di Papa Giovanni possiamo considerla ormai storica: è rimasta nella nostra mente e non la dimenticheremo: l’ho riportata anche nel post. Tutti i Papi che sono stati contemporanei della nostra vita hanno lasciato qualcosa che ricorderemo sempre. Io ho avuto modo di incontrare in San Pietro, Papa Paolo VI, apparentemente austero, ma la sola presenza era sufficiente ad invaderti mente e cuore, per me sono stati momenti indimenticabili, quelli che ti entrano dentro e non vanno più via. Grazie per la bella testimonianza, Buona Domenica anche per te, ciao.
Da agnostico leggo la “storia” che è percorsa anche da 266 Papi, molto spesso da dimenticare. Ho una stima immensa per Papa Francesco che reputo il più lontano dallo stereotipo papale, forse assieme a Giovanni XXIII(almeno per quei tempi). Un Papa che dice “chi sono io per giudicare…” e quindi mette in seria discussione la sua divina infallibilità non può che cogliere tutta la mia umana simpatia e stima.
Concordo Franco, l’agnosticismo è un atteggiamento filosofico di chi si astiene dall’esprimere pareri personali su fenomeni che superano i limiti della natura umana di poter risolvere problemi metafisici o religiosi. La frase che hai citato è un segno di grande umiltà da parte di Papa Francesco e sotto questo aspetto, possiamo affermare che siamo tutti agnostici. È vero che la lunga storia dei Papi ha avuto i suoi periodi bui e molti lati oscuri ma da esseri ragionevoli, consapevoli e con la capacità di saper discernere il bene dal male, cerchiamo di guardare le cose buone perché ci sono pure quelle e spero che siano la maggioranza. Grazie per il ritorno al Bosco e per il tuo commento, sempre accorto e prezioso, ciao.
UN vero ringraziamrnto GIUSEPPE hai fatto una bellissima carrellata dei PAPI di questo ultimo secolo .Io ho avuto la fortuna di vedere da vicino GIOVANNI XXXIII .,ed è stato veramente emozionante,IL mio papa mi aveva chiamata,la sua parrucchia aveva organizzato un pellegrinaggio a Roma, nessuno di casa voleva andare,volevo andare con lui? nn
ci pensai e partii con lui mia figlia e la sua ragazza. Ricordo tutto un po vagamente, ho molto chiaro l momento davanti alle transsenne il passaggio benedicente del PAPA in portantantina , papa che solleva la piccolOa verso di lui e la benedizione del SANTO PADRE io ero troppo commossa…. un caro saluto
Penso che sia stata veramente una fortissima emozione Sandra, sono momenti che non si dimenticano, sono episodi di vita che lasciano un segno indelebile nel proprio animo. Grazie per questa tua bella testimonianza, un sincero e caro saluto, ciao.
Un post molto bello e sebbene la coreografia sia basata piu’ di immagini dei vari Papi ti riscalda il cuore a vederne alcuni. Mi è sempre piaciuto Giovanni XXIII per la sua bontà. Papa Giovanni Paolo II per come è riuscito a farsi amare da tutti specie i giovani. Benedetto XVI mi piace tutt’ora, mi chiedo sempre perchè abbia abdicato, ma sono pensieri troppo importanti per pensarci. Il Papa attuale mi dispiace ma non mi piace in tanti momenti. Un saluto
Le tue sono osservazioni molto attente Gabriella e poni delle domande che si sono posti in tanti ma alle quali non è certamente facile rispondere. Papa Giovanni XXIII aveva un compito difficilissimo, quello di riportare alla Chiesa, alla Fede e alla fiducia nell’essere umano e quindi nella vita, un popolo ancora sofferente e disorientato che cercava di risollevarsi dalla devastazione causata dagli eventi bellici che hanno sconvolto il mondo intero. Possiamo solo ringraziarlo per quanto ha fatto. Relativamente a Papa Giovanni Paolo II, penso che tutto il mondo cristiano sia concorde con il tuo pensiero. Possiamo ammirare la coerenza di Papa Benedetto XVI, grande uomo di fede che, quando ha ritenuto di non sentirsi più in grado di assolvere l’immane compito di Vicario di Cristo, ha deciso di passare la mano. Per Papa Francesco è preferibile non esprimere giudizi a caldo, molti condividono quanto sta facendo, altri no, ma sarà la storia a dare il giudizio giusto e ponderato, oggi è preferibile astenersi e aspettare, sono cose più grandi di noi umili mortali. Con poche parole sei stata grande perciò ti dico “Grazie” e non aggiungo altro, un saluto, ciao.
Cara Gabriella spero tu sappia quanto ti stimo per la tua sensibilità,dolcezza e intelligenza e sinceramente vorrei sopperire a questo modo di comunicare parlandoti, ma tant’è. Vorrei sapere, capire perché Papa Francesco non ti piace. Perchè è troppo aperto con gli altri (compresi quelli che non credono)? Perché sa di essere uomo e non “semidio” e quindi parla come tale? Perché considera la Chiesa vecchia, obsoleta e lo si vede nei fedeli praticanti ridotti(dati ISTAT)a circa il 20% scarso su un 60% che si definisce cattolico? Scusa se ti faccio questa domanda,ma mi interessa il tuo parere.
Grazie, Pino per averci fornito una descrizione così chiara e dettagliata relativa all’ attività svolta dai Papi del’ultimo secolo. Posso solo aggiungere che ognuno di loro ha dato all’umanità qualcosa di importante ma due in particolare verranno ricordati per sempre da tutti per la loro sensibilità, dolcezza e vicinanza alle persone più deboli …Papa Giovanni XXIII e Papa Giovanni Paolo II…
Franco non c’è un motivo preciso, vado a senso. Il tempo è sempre un grande maestro. Un saluto ciao
Sai Lucio, non era certamente facile raccontare oltre un secolo della storia dei Papi in poco più di una pagina, ho cercato di sintetizzare al massimo pur di ricordarli tutti. É vero ognuno ha dato qualcosa ma tu con due nomi hai fatto la sintesi della sintesi. Concordo! Anche Papa Francesco sta facendo la sua parte in un periodo particolarmente difficile per l’umanità, i risultati si vedranno in seguito. Grazie per il tuo intervento, sempre molto preciso e gradito, ciao.
caro Giuseppe hai fatto un’interessante carrellata dei nomi dei Papi partendo da indietro nel tempo- ognuno cun una peculiarità , che secondo me era adatta ai tempi incui sono stati scelti dal conclave
quelli chee ricordo meglo Giovanni XXXIII il Papa Buono la sua carezza ai bimbi è passata alla storia e Giovanni Paolo ll x la sua apertura ai giovani, Benedetto XVI probabilmente ha sentito sulle sue spalle un carico troppo pesante e ha preferito ritirarsi- l’attuale Papa Francesco a me piace molto- x tanti motivi- ma ai posteri l’ardua sentenza e Papa Luciani? che dire della sua brevissima presenza sul trono papale – ho letto un libro scritto su di lui da, non mi ricordo il nome, che mi ha fatto molto pensare
Si Carlina, c’è molto da pensare e non è facile trovare risposte. È vero che fare il Papà è una missione ma deve essere il mestiere più difficile del mondo. Ci si arriva dopo un percorso di vita che porta a conoscere tutte le problematiche di una umanità travagliata da migliaia di difficoltà di non facile soluzione. Si arriva ad essere Papa non per propria volontà ma per elezione da parte di un Conclave di Cardinali che scaricano su quel povero Cristo tutte le responsabilità. Hai citato il nome di due Papi che hanno ampiamente dimostrato di aver saputo assolvere il compito con immensa devozione ma abbiamo visto anche con quanto sacrificio. Possiamo solo ammirarli, tutti e silenziosamente, rivolgere la nostra preghiera. Grazie Carlina, sapevo che non saresti mancata, un saluto sincero e alla prossima, ciao.