SUICIDI SILENZIOSI di Nembo

UN FENOMENO PREOCCUPANTE

 

SUICIDI SILENZIOSI

 

TRA LE VARIE FORZE DELL'ORDINE

   

Post di

     

Ho deciso di scrivere questo articolo perché qualche settimana fa per l'ennesima volta ho sentito che in 24 ore tre appartenenti alle FF.OO si sono tolte la vita.(7 Settembre) giorno 13 altro suicidio di una poliziotta in Questura a Verona, 14 Settembre altro suicido poliziotto al CPR di Milano, ultima tragica notizia altro suicidio M.llo CC a Agrigento (26 Settembre)

   

Questa “ONDA SUICIDA” va fermata. Dall'inizio dell'anno – come rivela l'Osservatorio Suicidi in Divisa –aggiornato per il 2022 dall'inizio dell'anno sono 51 i membri delle forze dell'ordine che si sono tolti la vita.  Il trend dei suicidi del 2022 appare in crescita rispetto allo scorso anno. Una media – afferma l'Osservatorio Suicidi in Divisa – ogni cinque giorni un cittadino in uniforme si toglie la vita, ma il numero effettivo potrebbe essere addirittura superiore perché non tutti gli eventi vengono resi noti, il più delle volte per volontà dei familiari".(Ricerca da internet) anche se negli anni è stato analizzato con convegni, riunioni, protocolli nei quali si sviluppano analisi importanti e si ricercano soluzioni ma non si è debellato il fenomeno. Dimenticati dallo stato lo stesso stato che difendono.

Quello dei suicidi tra le varie nostre Forze dell’Ordine è una strage dimenticata. Morti misteriose, celate dal buio dell’omertà. Tra il 2001 e il 2020 i suicidi tra le Forze dell’Ordine hanno raggiunto la cifra di 891. Quasi 900 vite strappate per ragioni che troppo spesso restano sconosciute. Un dato preoccupante che diventa ancora più spaventoso se lo si mette a confronto con i suicidi della popolazione generale. Una vera strage che sarebbe fin troppo semplicistico attribuire allo stress e ai bassi stipendi ecc... anche se a volte di tutto questo c'è una verità. in nessun'altra professione in Italia si riscontra un simile tasso di suicidi, neppure in quelle in cui il precariato e lo sfruttamento sono la regola.

   

Non è facile fornire una risposta univoca, perché sono molti i fattori che possono indurre un uomo o una donna a farla finita. Di certo, però, c'è qualcosa che non funziona se nei corpi dello Stato chiamati a garantire la sicurezza dei cittadini gli stessi operatori arrivano così sovente a rivolgere un'arma contro se stessi. Il problema è che si tratta di un comparto con un elevato livello di angoscia legato non solo alla attività professionale, ma anche ad altri fattori: la disorganizzazione ostacola la vita familiare, è spesso estremamente difficile organizzarsi per stare con i propri cari perché, molto banalmente, i turni sono organizzati molto male. Inoltre ci sono frequenti trasferimenti da una città all'altra, e questo è un altro grosso problema per chi ha famiglia, contribuisce a causare stati di forte angoscia e depressione, un "civile" che attraversa un periodo di difficoltà normalmente rivolgersi a uno psicologo per un consulto, ciò è molto più complicato per le FF.OO, In Italia secondo le statistiche, circa 3 persone su 10 vivono stati di angoscia, ansia o depressione. Se vogliono, possono richiedere aiuto.

Per i membri delle forze dell'ordine è più difficile farlo, perché si va incontro alla sospensione dal servizio e al demansionamento a ruoli non operativi. Il numero dei suicidi degli ultimi anni ha fatto suonare qualche campanello d'allarme anche ai "piani alti" per questo sono stati organizzati servizi interni di supporto psicologico che, tuttavia, il più delle volte vanno deserti per la motivazione sopra descritta. Carabinieri e varie forze di polizia preferiscono convivere con i loro problemi piuttosto che rischiare di perdere il lavoro. Molti non reggono, purtroppo, e decidono di farla finita. La cultura patriarcale, quindi, trova in caserme e comandi terreno ancor più fertile che fuori. Preoccupanti sono questi suicidi, politici, legislatore, e piani alti dovrebbero prendere coscienza che delle concause, del verificarsi di questi fenomeni, possano partire dai reparti, dalle varie gerarchie con i sottoposti e non necessariamente dai singoli. Queste dinamiche potrebbero essere osservate da psicologi esterni all'Amministrazione, che dovrebbero essere presenti nella vita dei vari comandi o reparti e osservare le dinamiche lavorative, la corretta interpretazione della gerarchia, una giusta comunicazione e le problematiche lavorative e individuali del personale, riferendo poi il tutto a chi spetta trovare soluzioni atte al caso perché non succedano più queste tragedie.

         


COMMENTI

  1. il 01 ottobre, 2022 NEMBO dice:

    Agli amici del Bosco, è giusto dire la motivazione di questo Post, che mi riguarda in prima persona. Non faccio mai qualcosa come in questo caso del Post solo per il gusto di farlo, o per scrivere qualche argomento di interesse generale, di ricordi o altro, questo Post, lo scrivo anche per ricordare due amici coinvolti in queste tragedie. C’è sempre un pezzo di cuore e passione in ogni mia azione specialmente in questo che mi riguarda

  2. il 01 ottobre, 2022 Giuseppe3ca dice:

    Condivido la tua precisazione Nembo, nel nostro piccolo gruppo trattiamo argomenti diversi, sia per svago che per diletto ma spesso abbiamo inserito anche argomenti di informazione di un certo interesse, come in quesrto caso.
    Complimenti con un sincero ringraziamento ed un saluto, ciao.

  3. il 02 ottobre, 2022 Giulio Salvatori dice:

    Tanto grazie per la tua precisazione. Anche se avevo letto di queste morti silenziose, non ero a conoscenza di un umero così elevato. E mi assale una rabbia interiore perchè, anche i giornaloni hanno fatto silenzio. Anche i Tg, se non in forma stringata. E fai bene, anzi benissimo a comunicare queste cose, non possiamo sempre “galleggiare”nel bello e nel romantico. Fra l’altro, sono sempre in prima linea a protestare per le cose storte, (basta andare su FB). figuriamoci se non sono al tuo fianco.Lo so che non possiamo fare nulla o poco, ma tanto hai lanciato il famoso sasso nello stagno di Eldy, qualcuno leggerà il tuo/nostro pensiero e, soprattutto vada la mia Solidarietà, verso le famiglie. Grazie ancora. Giulio.

  4. il 02 ottobre, 2022 NEMBO dice:

    Giulio, condivio parola per parola del tuo commento,e grazie(compreso quella rabbia interiore e non siamo i soli) del tuo sostegno e attenzione, se ne parla troppo poco e solo perché le notizie si apprendono limitatamente dai social,poco o nulla dai giornaloni e tv, allora ci viene il dubbio che questa tragica situazione dei suicidi si voglia far passare come un fatto ordinario. Che, tale non è. Dobbiamo tenere alto queste notizie di morte silenziose continuare a essere loro vicini e fornire loro i mezzi e il supporto a condurre la loro meritoria attività, a difesa della sicurezza dei Cittadini e del nostro Paese.Un Saluto

  5. il 02 ottobre, 2022 lorenzo12.rm dice:

    Davvero una cosa impressionante i suicidi fra le forze dell’ordine. Grazie a te, Nembo e a Giuseppe che he riportato il tuo bellissimo articolo. Lorenzo

  6. il 02 ottobre, 2022 NEMBO dice:

    Vero Lorenzo dati impressionanti,nel linguaggio tecnico si chiamano «eventi suicidari» L’analisi del fenomeno dei suicidi nelle forze dell’ordine e nelle forze armate va incontro a incongruenze sui dati stessi perchè tali eventi fuori dalle caserme o dai vari comandi a volte non sono nemmeno conteggiati. Numeri allarmanti se si considera che è il dato doppia quello relativo ai suicidi nella popolazione generale.Un Saluto

  7. il 02 ottobre, 2022 Giuseppe3ca dice:

    Onore agli Agenti delle FF.OO. di ogni ordine e grado, una professione in divisa che può riempire di orgoglio ma che, allo stesso tempo, è molto gravosa e onerosa.
    Li ammiriamo per i loro impegni in difesa del rispetto della legge e dei cittadini ma quasi sempre ignoriamo cosa c’è dentro quella divisa e cosa comporta. Sono agenti e cittadini allo stesso tempo ma per aver prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana sono chiamati ad eseguire ordini militareschi ai quali non ci si può tirare indietro. Pensiamo solo a ciò che sono chiamati a svolgere quando avvengono disordini o sommosse di piazza.
    E’ un compito stressante, alienante e, a lungo andare logorante, al quale non tutti sono in grado di reggere e che quindi porta a dei cedimenti, come messo in evidenza dall’articolo di Nembo.
    E’ superfluo ammettere che la preparazione di questi difensori dei cittadini va integrata con una struttura di costante supporto psicologico, una scuola utile alla preparazione per superare gli stati di angoscia e depressione. L’Italia ha la capacità per farlo e i politici sono invitati a prestare la giusta attenzione al problema.
    Ancora complimenti Nembo e grazie, un saluto.

  8. il 02 ottobre, 2022 NEMBO dice:

    Grazie Giuseppe per tutto quello che fai e grazie per aver sviscerato con il tuo commento con belle frasi alcuni aspettti che comporta avere una divisa, in primis il giuramento alla Repubblica con tutti i doveri che comporta, due parole che hai scritto “Tirarsi indietro” fa molto riflettere specialmente quando come hai accennato durante manifestazioni o in particolari momenti a cui le varie forze di polizia non possono indietreggiare anche se a volte, questi agenti/ufficiali ecc…subiscono minacce,intimidazioni,aggressioni, picchiati, derisi, e altro ancora es. messi alla gogna mediatica sui profili dei social da parte di qualche filmato fatto da qualche Rambo del cell. durante operazioni di istituto non facili. Ma non tutti i cittadini la pensano come quello che ho descritto sopra, molti dimostrano affetto e una calorosa vicinanza che appagano il lavoro che fanno gli appartenenti alle FF.OO. Altresì, si hanno eventi di percezione che i cittadini hanno della divisa: “Chi la indossa non deve avere debolezze” e, quà subentra quello che tu hai scritto…anche loro sono cittadini. E a volte, certe derive di questo assunto: “Chi la indossa è un ‘nemico’”. Il “vietato avere debolezze” è una realtà dentro la caserma e il comando, se un agente o un militare ha bisogno di sostegno psicologico lo si deve dare anche in forma anonima mentre invece viene classificato non più operativo con le varie conseguenze descritte nel Post. È il nodo, culturale e strutturale, di cui si discute da tempo ai tavoli tecnici di Polizia e Interforze ma anche nei sindacati. Si spera sempre che questi avvenimenti tragici non avvengono più e la solitutine, le delusioni dal pesante lavoro che comporta poi le depressioni con le conseguenze del caso, non stiano nella indifferenza di chi dovrebbe intervenire. Un Saluto.

  9. il 02 ottobre, 2022 NEMBO dice:

    Prosegue impietosamente la strage silenziosa tra le lavoratrici e lavoratori delle FF.OO, stamattina 02 Ottobre verso le ore 12.00 un’altro suicidio un Appuntato scelto dei CC (ruolo forestale) ha posto fine volontariamente alla sua vita con l’arma d’ordinanza nella caserma a Dronero(Cn)il numero sale a 52. Auspico caldamente il senso di responsabilità dei nuovi ministri che provvedano ad un urgente interessamento a questi tristi avvenimenti.Cieli Blu

  10. il 02 ottobre, 2022 Giuseppe3ca dice:

    Ecco un altro evento a dimostrazione che il fenomeno ha raggiunto una situazione ormai insostenibile ed è tempo che si mettano in essere tutti i provvedimenti necessari per arginarlo. Non c’è tempo da perdere… chi di dovere si dia una regolata. Grazie ancora Nembo, un saluto

  11. il 02 ottobre, 2022 Giulio Salvatori dice:

    Leggo ora l’ultima tragica notizia di Nembo.Impressionante. Almeno io non ho sentito nessuna notizia dei TG….

  12. il 02 ottobre, 2022 nina dice:

    Dati allarmanti, morti vissute con vergogna per cui da tenere nascoste. Giovani, forse, obbligati a fare questa scelta di lavoro come unica possibilità. Lavoro che li porta a sottostare , in silenzio, a regole e limiti non condivisi.La perdita di libertà nella scelta lavorativa e annientamento della persona davanti alla necessità del:signorsì.

  13. il 03 ottobre, 2022 Scoiattolina(Sabrina) dice:

    Buon e buon inizio settimana a tutti, leggo con molto interesse questo post,nin sapevo di questo suicidio in divisa…. Il suicidio è un gesto brutto…. E nn c’è pace ne per chi si suicidia, ne per chi rimane… Sicuramente siamo stati tutti messi a dura prova…. Ma per me il suicidio rimane la più grande mancanza di rispetto verso la vita… Tante persone farebbero l’impossibile per sopravvivere ad un una malattia….. Bisogna cercare di capire e vedere i gesti dei nostri cari…. E se vediamo qualcosa che nn va si deve subito intervenire….. Alcune volte non si capisce… O forse non vediamo i campanellini di allarme…. Grazie Nembo per questo articolo…. Riflettiamo….

    Un kissoneeeeee a tutti…. ❤️

  14. il 03 ottobre, 2022 NEMBO dice:

    Nina, condivido il tuo commento,e mi complimento, purtroppo sono dati allarmanti e sileziosi,provo un dolore indescrivibile ogni volta che un servitore della Patria mette fine alla sua vita, per molti queste persone che ci lasciano sono solo dei numeri.Nessuno pensa al disagio psicologico e della situazione ormai tragica, ci vuole un processo innovativo per quanto riguarda il disagio e non solo per porre fine a queste tragedie.Un saluto

  15. il 03 ottobre, 2022 NEMBO dice:

    Vero Giulio, nessun commento ai tg come sempre solo su Google ci sono peche righe…dramma in provincia di Cuneo. Un Appuntato …https://infodifesa.it › carabinieri-dramma-in-provincia-d…
    20 ore fa — Carabinieri, dramma in provincia di Cuneo. Un Appuntato Scelto si toglie la vita … Prosegue impietosamente la strage silenziosa tra le …

  16. il 03 ottobre, 2022 NEMBO dice:

    Sabrina/Sco…mi fa piacere che hai letto con interesse il Post e che hai commentato,quando una persona arriva a compiere l’atto, significa che considera il suicidio l’unico modo per mettere fine a una sofferenza divenuta insopportabile, questo gesto estremo si scatena anche perchè nessuno ha capito i vari campanelli d’allarmi della persona che compie questo gesto, purtoppo un civile con l’aiuto di un psicologo può uscirne dal suo incubo, nelle FF.OO è diverso come ho scritto nel Post,e tutto questo aggiungendo altri fattori umani ti porta a commettere gesti estremi.Un saluto

  17. il 04 ottobre, 2022 M. Licy dice:

    Certo non sono belle notizie, ma sono espressioni di un enorme disagio
    Perché tutte queste morti? Nessuno si chiede il perché?
    Perché passa tutto in silenzio?
    Grazie Nembo per la tua rivelazione che pochi o nessuno conosce

  18. il 04 ottobre, 2022 NEMBO dice:

    M.Lucy, molti sono i perchè, sono tabù di cui nessuno vuole parlare…perchè, intorno a queste storie si crea spesso una coltre di silenzi e omertà. Nel linguaggio tecnico si chiamano «eventi suicidari». Se ne parla quel poco solo quando vengono coinvolti altre persone, come nel caso di un femminicidio, o quando sono stati particolarmente drammatici che fanno notiza. Ma spenti i riflettori non se ne parla più, anche se ultimamente visto la continua tragedia dei suicidi in divisa tornano a popolare convegni, blog, sviscerando le varie problematiche ecc…ma purtroppo nessuno poi riesce a intervenire o arginare il fenomeno magari attraverso una prevenzione anonima con psicologi. I veri comandanti sono quelli che risolvono i problemi non quelli che li ignora, forse è ora di cambiare mentalità a livello apicale ridimensionando il carrierismo fine a se stesso. Grazie del tuo intervento. Un Saluto

  19. il 04 ottobre, 2022 Gabriella.bz dice:

    Circa dieci anni fa si è suicidato il figlio di una mia amica e lo ricordiamo ancora. Era guardia di Finanza, il motivo non si è mai saputo, il fatto certo è che al ritorno dal turno di servizio, è andato nella sua stanza in caserma e si è sparato con la sua pistola.
    Aveva lasciato la sua mamma sola mentre il padre era in giro per il mondo.
    Allora il funerale è stato fatto dal Comando della Caserma con la partecipazione di tutti i colleghi finanzieri in divisa. Non si capisce perché oggi si cerca di tenere nascosti questi eventi tragici. Complimenti a te Nembo per aver messo in evidenza il problema. Un saluto.

  20. il 04 ottobre, 2022 NEMBO dice:

    Gabriella,come tu hai commentato, il problema purtroppo esiste da molti anni, ( come hai descritto per la morte del figlio della tua amica e, per una mamma chissà che strazio) Ora però, siamo arrivati a un scenario sempre più desolante e pereoccupante vedi ultime statistiche. Morti misteriose, celate dal buio dell’omertà. Tra il 2001 e il 2020 i suicidi tra le Forze dell’Ordine hanno raggiunto la cifra di 891. Quasi 900 vite strappate per ragioni che troppo spesso restano sconosciute che fannom riflettere. Un dato preoccupante che diventa ancora più spaventoso se lo si mette a confronto con i suicidi della popolazione generale. il primo passo deve essere fatto verso una maggiore tutela della salute mentale dei lavoratori è, quindi, il riconoscimento della fragilità. «È come se il sistema scaricasse la responsabilità sul suicida» e, di conseguenza, «Chi soffre si sente ancora più isolato». Tutto questo ti porta a tragedie che stiamo commentanto.​​Alcuni osservatori indipendenti hanno notato un numero di suicidi che è doppio in percentuale rispetto alla media registrata nella popolazione civile italiana. Eppure, quello delle varie FF.OO soldati ecc.. non è l’unico mestiere in cui si è a contatto con la morte o con elementi di stress anche medici e infermieri fanno i conti con la sindrome da stress post traumatico, ma il tasso di suicidi in questa categoria non è statisticamente preoccupante. «Il disagio psichico vissuto in caserma/comandi è più forte che in altri ambienti lavorativi perché nel mondo militare non c’è possibilità di contraddire nessuno»Si spera anche in una disamina dei regolamneti per migliorare il disagio lavorativo e, irrogazioni di sanzioni disciplinari con conseguenze trauma psicologico. Un Saluto

  21. il 05 ottobre, 2022 carlina dice:

    ciao Nembo hai scrittto un articolo interessantissimo e terribile- non ne sapevo nulla- mi ha lasciato snza parole, quasi da non credere che esistano queste situazioni e non saranno uniche, chissà cos’altro ancora passa sotto silenzio non aggiungo altro hai raccontato tutto tu di questa situazione straziante- c’è solo da sperare che qualcuno che può e vuole prenda a mano la questione e ponnga fine a queste tragedie

  22. il 05 ottobre, 2022 NEMBO dice:

    Roma,04 Ottobre, ieri pomeriggio…. altra tragica notizia…Un poliziotto si suicida con un colpo di pistola alla testa nel suo appartamento a Roma lasciando moglie e tre figli piccoli, lo stesso apparteneva al nucleo specialedella PS dei NOCS. Ormai è emergenza tra gli appartenenti alle forze di polizia, però chi dovrebbe intervenire pensa ad altro. Sempre più sgomento per queste notizie, avanti così è una condotta distruttiva, sintomo tragico di una profonda sofferenza interiore fatta di concause che si ricollegano a una condizione esterna come descritto più volte.

  23. il 05 ottobre, 2022 NEMBO dice:

    Carlina, ti ringrazio per il tuo commento che condivido,ho scritto questo Post, perchè ero sicuro che molti Eldyani e non solo, non sanno di queste tragedie silenziose l’Ultima ieri pomeriggio a Roma e siamo a 53 dall’inzio dell’anno,il vero compito è individuare le “Falle” da parte del legislatore e non solo politica conmpresa, affinchè possano affrontare con una disamina urgente il disagio psico temporaneo o permanente senza perdere il posto di lavoro dellla persona che ha bisogno con adeguata consapevolezza.Un Saluto

  24. il 05 ottobre, 2022 giuseppe3ca dice:

    Dunque la lista si allunga e continua il silenzio degli organi di competenza che dovrebbero adottare urgenti provvedimenti per arginare e porre fine al fenomeno che presenta aspetti sconvolgenti. Confermo che hai fatto bene Nembo a porre in evidenza il problema anche nel nostro blog e condivido che l’analisi va fatta con urgenza nei piani alti della politica e non può essere trascurata. Un saluto.

  25. il 05 ottobre, 2022 NEMBO dice:

    Giuseppe,valutare tutti questi numeri è complesso sopratutto stabilire le varie condizioni dell’atto.Però, l’elenco purtroppo si allunga come giustamente hai scritto quell’elenco riguarda persone che hanno in comune una vita strettamente dettata da regolamenti rigidi anche se per alcuni corpi sono civili “smilitarizzati”ma comunque armati con armi d’ordinanza.Un Saluto

  26. il 07 ottobre, 2022 lorenzo12.rm dice:

    Bellissimo il tuo post, Nembo, sui suicidi silenziosi tra le varie forze dell’ordine. Grazie a te e a Giuseppe che l’ha pbblicato. Fraternamente, Lorenzo

  27. il 07 ottobre, 2022 NEMBO dice:

    Grazie Lorenzo, speriamo che queste tragedie non devono più accadere, e chi dovrebbe intervenire come descritto nei post precedenti intervenga al più presto.Un saluto

  28. il 07 ottobre, 2022 NEMBO dice:

    Ringrazio tutti Voi che avete commentato il Post e, anche chi lo avrà letto, sicuramente questo Post, con i suoi commenti, avrà nel nostro piccolo un pò di risonanza tramite un passaparola fra le vostre amicizie e conoscenti per questi suicidi silenziosi da parte di uomini appartenenti a varie FF.OO. Grazie e un Saluto

  29. il 10 ottobre, 2022 LUCIO SANTANGELO dice:

    Veramente efficace la trattazione di questo spinoso tema sociale… ampiamente commentato da altri amici..il mio pensiero ..molto sinteticamente espresso è che il fenomeno dei suicidi accomuna tristemente guardie e detenuti…evidentemente ci sono molte cose da rivedere ..resta il fatto che mentre i detenuti sono lì…per una ragione ben precisa …almeno nella gran parte dei casi..viceversa le guardie carcerarie stanno solo svolgendo il proprio dovere per aiutare le famiglie e non vengono adeguatamente protette a fronte di gravi minacce ricevute …a volte…evidentemente insostenibili a livello psicologico…

  30. il 10 ottobre, 2022 NEMBO dice:

    Lucio Santangelo, la ringrazio del suo intervento che descrive il grave problema delle guardie/polizia Penitenziaria che attualmente esiste, il sistema penitenziario fosse allo sbando è stato denunciato da tempo dal loro sindacato, di fronte a continue aggressioni che subisce quotidianamente il personale di Polizia Penitenziaria in tutte le carceri d’ Italia. Ma quello che sta accadendo giornalmente in tutti gli istituti penitenziari, con aggressioni,minacce, ecc…è sempre più violente da parte di detenuti facinorosi e convinti della propria impunibilità mettono a dura prova la vita quotidiana delle guardie con tutte le conseguenze che possono poi influire psicologicamente sugli stessi. Un Saluto


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