LE CORONE D’AVVENTO di Gabriella.bz
Scritto da Giuseppe il 30 Novembre 2022 | 16 commenti- commenta anche tu!
LE CORONE D’AVVENTO
È tempo d’Avvento e anche quest’anno abbiamo cominciato a fare le corone dell’Avvento per accendere la prima candela Domenica.
Siamo un gruppo di persone che cercano di dare gioia a chi non ce l’ha e non la trova perché è un bene che non si può comprare.
Le quattro candele devono essere accese una alla volta nelle quattro domeniche dell’Avvento. Rappresentano:
LA GIOIA
Possono anche essere interpretate come la Luce che viene regalata dal Natale. Mentre lavoriamo con piacere e allegria per cercare di crearle il meglio possibile anche se per la corona ci vogliono candele rami di pino, nastri per dare lustro o bacche, a secondo come la corona deve essere grande.
Le candele dovrebbero essere rosse o viola come i colori dell’Avvento.
Domani confezionerò anche la mia e quella per i miei figli.
L’Avvento bussa alla porta ed è un periodo dell’anno ricco di tradizioni che mi piace ricordare e voglio raccontare cosa si fa nella mia regione, poi, care Amiche ed Amici del Bosco e di Eldy, se volete potete raccontare le vostre tradizioni.
E’ ARRIVATO L’AVVENTO
L’Avvento è il tempo destinato dalla chiesa per la preparazione dei fedeli alla celebrazione del S. Natale
Nei tempi passati durante la preparazione era doveroso il digiuno per sette giorni, l’astinenza di alcuni prodotti e l’astinenza dal rito coniugale. Confessarsi e comunicarsi spesso, almeno la domenica. C’erano le preghiere serali e tutt’ora la novena. Tante altre preparazioni che in questo momento non mi sovvengono.
Posso dire che in Alto Adige specie fra i tedeschi l’Avvento è molto sentito, anche gli addobbi per le vie e le vetrine sono quasi tutti su stile altoatesino.
Io ho preparato la corona d’avvento con i rami dei pini, l’ho addobbata con pizzi bianchi quest’anno e candele rosse. Forse sono più allegri e tradizionali i nastri rossi, ma avendo visto un pizzo bianco mi ha fatto ricordare i vecchi pizzi che si facevano una volta, l’ho comprato senza pensare. 
Solo a casa riguardandolo mi si è stretto il cuore, quanti pizzi avevamo fatto sia io che mia figlia. Ora anche se cominciassi a farne non servirebbero, non sono più di moda e di quelli grandi ne ho un cassetto pieno, penso al mio copriletto tutto in pizzo, alla tovaglia da quattro persone sempre in pizzo e a tutti i pizzi aggiunti alle tovagliette!
In questo periodo natalizio i negozi cominciano ad allestire le vetrine. Non importa ciò che vendono, le luci con stelle ci sono anche nei negozi di vestiario o panetteria, tutto è un luccicare e se non ci si ferma per guardare il prodotto in vendita è per ammirare le luci.
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Dovrei comprare le lucine per il balcone, sono proprio povere quelle dello scorso anno, ci penserò. Una volta era bello passare nei negozi di giochi e cercare i regali per i nipoti, ora basta una busta… che malinconia. Ricordo pochi anni fa quando si girava per il centro era un susseguirsi di: “Nonna andiamo lì” o l’altro che diceva, “No voglio l’altro negozio” Era una rincorsa per cercare il negozio migliore secondo quanti nipoti avevo in quel momento. Se si ritardava a rientrare in casa era perché ci si tratteneva lungo le passeggiate per vedere le luci sfavillanti dei ponti, erano una meraviglia e lo sono tuttora e l’albero della posta illuminato tutti gli anni, è una magia.
I portici sembrava avessero chiesto alle stelle di venire a brillare con luci sfarzose tanto erano favolosi. Lo sono anche ora, ma forse a passeggiare da sola vedo tutto meno bello, mi mancano quei smorfiosi di nipoti che diventando grandi guardano meno le luci sfavillanti e più gli Smartphone. Possiamo dire che chi ama la montagna o solo il bosco, è il momento di andare a raccogliere i rami per la corona e il muschio per il presepe ed in quello la settimana scorsa mi hanno aiutata i ragazzi, abbiamo portato di tutto non solo per me, anche per alcune persone poco abituate a camminare nei boschi.





Prima di tutto, mi prendo l’Abbraccio che contraccambio. Poi, ti dico Brava, e riporto una frase che è mia, ma puoi fare Tua : . Ecco! Quello che fa bello il cuore e l’anima, vanno conservati.Non posso che dirti che Grazie. Non continuo perchè hai detto e fatto tutto.
PS: la frase mia che puoi fare tua è rimasta nelcomputer.:
” il passato si lega al presente e rimane nell’animo per sempre”
Grazie di tutto Giulio e mi tengo stretta la tua frase. Il passato si lega al presente e rimane nell’animo per sempre.Un saluto e attendo di leggere il tuo prossimo racconto.
É arrivato Dicembre e questo bellissimo post ci introduce pienamente nel clima del Santo Natale, grazie Gabriella.
Speriamo che i buoni proprositi di bontà che circolano in abbondanza in questo periodo, non restino solo parole ma si realizzino pienamente nei fatti per dare a tutti quella serenità che andiamo cercando da sempre.
Un caro saluto e auguri per tutte e tutti. Ciao.
“Grazie, Gabriella, per il tuo bellissimo articolo “Le corone d’Avvento”, che mi è tanto piaciuto ed ho tanto gradito Grazie tante Gabriella, a te, che hai concepito l’articolo e a Giuseppe che l’ha pubblicato. Fraternamente. Lorenzo”.
Come sempre è una bella storia la tua Gabriella, che descrive la corona dell’avvento, oggi la corona dell’Avvento viene usata acquistandola già fatta e dalla maggior parte delle famiglie come decorazione, credo che pochi sanno che è un tipico simbolo dell’Avvento,una tradizione natalizia religiosa che con le sue quattro candele con i vari colori liturgici, indicanti ognuno un simbolo di pace,speranza, gioia, e amore, questa usanza come tu hai descritto in modo semplice,corretto e, naturale si usa tipica soprattutto dei paesi di cultura anglosassone e dalle tue parti.
Mi ricordo ancora bene oggi, di come bambino pieno di gioia, attesa,e impazienza, aspettavo il S. Natale, e poi la Befana, ora invece possiamo dire è sempre Natale, nei ragazzi di oggi non c’è l’attesa che avevamo noi, ricordo che mia nonna, poi mia mamma, la preparavano loro in modo naturale visto che abitavamo in campagna vicini ai boschi.Contraccambio l’abbraccio e speriamo che questo S.Natale porti la Pace, perchè nessuno deve rimanere indietro.Un Saluto
Grazie Giuseppe del tuo commento ,ma come sempre io scrivo e tu lo ((addobbi))sempre molto bene e ti ringrazio. E’ bello scrivere dell’Avvento e del Santo Natale, anche se esiste chi non può permettersi corone e stelle di Natale cerchiamo di andare incontro ben lieti di farlo.Speriamo nella pace, un caro saluto.
Grazie Lorenzo del commento, sono contenta che ti sia piaciuto, è semplice ma scritto con il cuore. Un saluto
Nembo ho letto che anche la tua nonna e mamma hanno fatto le corone d’Avvento, avendo a disposizione i rami del pino o dell’abete, lo ricordo pure io, non avevano tanti nastri ma solo le candele come simbolo delle quattro domeniche. Certo che hai tempi di quando ero giovane io nel periodo dell’Avvento la preghiera era molto sentita, e in un secondo tempo c’era l’impazienza del regalo di Natale, ora tutto è cambiato. Spero tanto nella salute e nella pace per tutti. Un saluto
Cara Gabriella, ho letto con tanto piacere e anche un pò d’emozione il tuo scritto. Ti ho ammirata per tutto quello che hai fatto e continui a fare per questo periodo d’Avvento. Io non sono brava come te a ricamare pizzi, la corone di Natale le acquisto già fatte, un pò me ne vergogno ma tant’è, non ho mai avuto una grande manualità. Petò adoro i miei nipotini che giorno dopo giorno, iniziando già a metà Novembre, tagliano, ncollano,costruiscono bigiettini, regalini, palline, stelle, cuori, Babbi Natale e quant’altro riempiendoli dimbrillantini, nastrini e scritti augurali pieni di amore e sentimento.
Grazie Gabri per l’abbraccio che prendo all’istante e lo ricambio di cuore. Per gli Auguri ci sarà il giusto tempo.
Ciao.
Cara Francesca ognuno di noi è portato per fare lavori, chi manuali chi di testa e altri in cucina,e altri ancora. Forse io ho imparato dalla mamma che era solita abbellire la nostra piccola casa. Ho poi imparato a offrire il mio lavoro dopo la perdita di mio marito, la vicinanza con altre persone mi ha aiutata molto. I miei nipotini hanno già finito da qualche anno a tagliare e fare i bigliettini, ormai comprano quello di cui hanno bisogno. Un salutone ciao
cara Gabry è veramente molto bello quello che stai facendo x festeggiare l’arrivo del Santo Natale-è un gesto d’amore per Chi deve arrrivare- ti invidio xkè io sono negata x fare ciò che tu fai – compro le cose già preparate-ma l’emozione che provi tu io la immagino speriamo che questo Santo Natale ci porti serenità a una vita nel moondo + tranquilla- un caro abbraccio
Grazie per avermi ricordato le belle tradizioni di una volta
Tutto è cambiato ora si pensa solo al consumismo
Grazie per questa bella ricostruzione
Carlina riscrivo il commento che ti avevo fatto, il mio pc grida cambiami. Se esce l’altro…accettalo. Sono felice dei complimenti che accetto ben volentieri, gli infilo nella sacca di Babbo Natale ascieme agli altri. Ho passati anni pure io senza fare corone o stelle poi la solitudine mi ha fatto aprire il cuore per gli altri, e ho cominciato con un gruppo di persone a lavorare. Un forte abbraccio ciao.
M.Licy si stenta a fare in casa le corone come pure le stelle, un po’ perchè non è facile trovare in città i rami di pino o d’abete, poi non tutti le sanno fare. Ecco fatto il consumismo Un saluto