GIGI RIVA STORIA DI UN CAMPIONE
Scritto da Giuseppe il 23 Gennaio 2024 | 18 commenti- commenta anche tu!
UNA STORIA UMANA
22 Gennaio
SI è FERMATO IL CUORE
DI UN GRANDE CAMPIONE
Lo ricordiamo tutti, sportivi e non,
il suo nome è Gigi Riva
Il mito del calcio italiano
noto con l’appellativo di:
Questo il simpatico e appropriato appellativo che gli affibbiò il giornalista Gianni Brera in una delle sue tante coloratissime cronache sportive di una partita di calcio e questo nome gli rimase per sempre.
Si, come annunciato, vogliamo raccontare la storia di Gigi Riva, campione del calcio nel ruolo di ala sinistra della squadra del Cagliari e della Nazionale Italiana.
Stadio Sant'Elia - Cagliari
(le partite dello scudetto erano state giocate nello Stadio Amsicora)
Appena 17enne, giocava nella squadra del Legnano in serie C ma già sognava i grandi club: Inter, Milan, Juventus, Bologna che, invece, nei provini di rito, non lo avevano accettato per l’inserimento nei ranghi giovanili perché giudicato “troppo leggero” per poterne formare un campione da grande squadra.
Riva al suo arrivo a Cagliari
Fu l’allora Presidente del Cagliari a vedere in lui il futuro campione e lo ingaggiò per portarlo in Sardegna e inserirlo come riserva nel ruolo di ala sinistra dove giocava un già affermato campione, Tonino Congiu, idolo locale.
Luigi Riva di Leggiuno si guadagnò presto la fiducia e il posto di titolare in prima squadra.
Valutazione 37 milioni, una bella cifra alla quale il Presidente del Legnano non poteva rinunciare.
Rovesciata di Riva in Vicenza-Cagliari
Il ragazzino Riva, timido e taciturno, non voleva trasferirsi a Cagliari e accettò il trasferimento con molte riserve. Nella sua mente pensava di trattenersi poco in una squadra di provincia, aspirando sempre ai grandi club del nord, anche perché non voleva restare lontano da casa.
Orfano di entrambi i genitori viveva con tre sorelle che gestivano un piccolo ristorante. Con i suoi primi guadagni Gigi ha aiutato le sorelle ad ampliare la loro attività.
Gol di testa di Gigi Riva
Superati i primi dubbi e timori, gli è bastato poco per capire che la Sardegna sarà per lui la terra adottiva e che il Cagliari sarà la “sua squadra”.
Infatti “Giggirriva”, così lo acclamavano i tifosi nell’incitarlo in campo, si innamora della Sardegna e della sua gente e, una volta affermatosi come calciatore, riceve molto presto la convocazione pure per la Nazionale Italiana.
Arriverà a rifiutare prestigiose offerte d’ingaggio da parte dei grandi club del nord, pur di restare nella “sua” Cagliari che ormai ha imparato ad amare e si sente amato lui stesso.
Altro Gol spettacolare di Gigi Riva
La Juventus arrivò ad offrire, allora, la favolosa cifra di un miliardo per l’acquisto dell’ormai affermato giocatore ma Gigi Riva disse: “NO”.
Forse, in fondo al cuore, in quel rifiuto c’era una sorta di rivalsa da parte sua nel ricordo che era stato respinto da ragazzino e ora, era lui a poter dire “NO” alle grandi squadre.
Questa scelta gli precluderà premi e trofei ben più importanti ma lui sa di essere una bandiera per la squadra del Cagliari, sente in campo e fuori l’affetto incondizionato dei tifosi e sa che questi non avrebbero gradito un eventuale suo tradimento alla fede nella squadra del cuore.
Il sinistro micidiale di Gigi Riva
Sarà stato l’effetto del “mal di Sardegna” anche per lui? Il sospetto è giustificato e il curriculum di Riva ne è la dimostrazione. Lui stesso affermerà, in seguito, che si sente più sardo dei sardi.
Riva gioca con il Cagliari 13 campionati consecutivi: nel 1963-64 i suoi gol portano il Cagliari dalla serie B alla massima categoria.
In serie A realizzerà 156 reti in 289 partite. Indossando la maglia azzurra realizza 35 reti in 42 partite, una bella media e un record pare ancora imbattuto.
Gol di Gigi Riva ai Mondiali del '70 in Messico
Le più belle imprese di Gigi Riva sono forse legate alla maglia azzurra dove il suo potentissimo tiro mancino ha fatto sognare i tifosi italiani; i successi più importanti ottenuti in azzurro sono il titolo Europeo del 1968 e il secondo posto ai mondiali in Messico del 1970.
Si ricorda ancora la memorabile partita vinta 4 a 3 con la Germania per la qualificazione alla finale, persa poi con il Brasile.
Il periodo d'oro per Gigi Riva è quello che va dal 1967 al 1970: oltre a tre titoli di capocannoniere della serie A e ai citati successi azzurri risalgono a questi anni: un secondo posto in campionato (1969), lo scudetto del Cagliari (1970) e un secondo posto nella classifica del Pallone d'Oro 1969, alle spalle del compagno di nazionale Gianni Rivera e ancora un terzo posto nel 1970 alle spalle di Gerd Müller e Bobby Moore. grandissimi campioni europei.
Cagliari - Campione d'Italia 1969-'70
Questo stesso triennio è, però, per Riva anche quello più travagliato: si procura una frattura del perone sinistro (in nazionale nel 1967) e una frattura del perone destro (nel 1970 in nazionale, successivamente ai mondiali).
Gigi Riva ai Mondiali del 1974 in Germania-Ovest
Ritiratosi dall’attività agonistica nel 1976, ricopre nel Cagliari anche il ruolo di Presidente e agli inizi degli anni ’90 viene inserito nello Staff della Nazionale inizialmente come Dirigente accompagnatore, poi come Team Manager, ruolo che, pure con l’alternarsi dei vari Commissari Tecnici, ha ricoperto fino al maggio del 2013.
La sua serietà e professionalità è stata d’esempio per tutti i giovani. Dalla Scuola Calcio istituita a Cagliari per conto e nel nome di Gigi Riva sono emersi tanti giovani campioni che hanno raggiunto l’onore di giocare anche nella serie A calcistica.
Stemma della squadra del Cagliari calcio
Amante della guida con auto sportive Gigi, nel tempo libero, non frequentava la Costa Smeralda o altre località d’elite ma si accompagnava con pescatori, pastori e umile gente di Sardegna dove è stato sempre bene accolto, orgoglioso egli stesso di sentirsi loro amico.
Quando ha festeggiato i suoi 60 anni da sardo, queste sono state le sue parole in una intervista rilasciata allora al Corriere della Sera:
"Non volevo venirci, ora è amore"
"Quando vidi le luci nel golfo mi lasciai scappare: "Quella è l'Africa", poi vidi lo stadio “'Amsicora”, che non aveva un filo d'erba e pensai "Dove sono capitato". Però i ragazzi mi fecero festa e l'argentino Longo, una bella persona, mi prese subito sotto la sua protezione.
Rimasi qualche giorno e l'idea di passare dalla C alla B alla fine mi convinse ad accettare"
Leggiuno (Varese)
(Spiazzo dove Gigi Riva iniziò a dare i primi calci al pallone)
Gigi Riva ha vissuto sempre a Cagliari dove ci sono anche i figli e gli affezionatissimi nipoti.
Continuava a seguire le competizioni calcistiche sia del Campionato che quelle della Nazionale ma Gigi non le guardava in diretta, diceva che gli creavano troppo stress per cui le visionava in differita con spirito critico, conoscendone il risultato.
Faceva così anche con le partite del “suo” Cagliari.
Ricorderemo sempre questo grande campione.


Bene hai fatto Giuseppe ricordare questo grande campione, hai descritto con precisione e passione tutta la vita di Gigi Riva sopranominato Rombo di Tuono.Se ne va una parte del calcio onesto e puro, dove la maglia aveva un cuore e si giocava per passione, se ne va un mito del calcio Italiano, come Gigi Riva, nessuno ha segnato tanto come lui. Lo ricorderemo come uomo e poi come un grande calciatore.Cieli Blu
Certamente Nembo, in primis come Uomo perché era un Grande al di là di ogni altra considerazione. Si è dimostrato grato alla Sardegna che per lui inizialmente era terra sconosciuta ma lo ha accolto come figlio, ed ha dimostrato di gradire l’accoglienza riservatagli dai sardi che ha sentito fratelli nell’animo diventando sardo pure lui. Il nome Gigi Riva ha influito sulla conoscenza e storiografia della Sardegna oltre che nell’Italia anche nel Mondo.
Lo Sport ed il Calcio per lui erano importanti ma ha messo sempre in primo piano i valori umani. Non possiamo dimenticarlo. É stato e sarà ancora un punto di riferimento per i giovani e per tutti. Grazie Gigi!
Giuseppe solo due parole per dirti che hai fatto un bellissimo post al grande Gigi, ma lo meritava tutto. Un saluto grazie .
Si Gabriella con poche parole hai detto una grande verità. Gigi Riva meritava un elogio anche dal nostro piccolo Bosco, non potevamo dimenticarlo! É stato un campione che è andato oltre lo sport: ha dato un esempio di fierezza, onestà e integrità morale che nessun altro ha mai saputo dare come lui, non solo in campo ma soprattutto fuori dal campo. Ancora Grazie al grande Gigi Riva.
Per te un saluto sincero Gabriella, ciao.
Un bellissimo ricordo per un grande campione di calcio e
come dici tu Giuseppe anche nella vita esempio d’ntegrita’.
Buon viaggio Gigi…..
Ti ringrazio Anna, ma non sono io a dirlo, è l’opinione generale che il grande Gigi ha lasciato in tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo: compagni, colleghi e dirigenti del campo sportivo ma non solo… è stato un vero amico per tutti.
Un saluto sincero e a presto, ciao.
Caro Giuseppe, come al solito, la tua descrizione analitica e ricca di aneddoti molto interessanti sulla vita di GiggiRiva … non lascia molto spazio ad ulteriori commenti. Una cosa credo di poter aggiungere…cioè, bravura calcistica a parte a tutti ben nota, sottolinerei ancora una volta la “bellezza morale” dell’uomo, capace di rinunciare a fiumi di denaro pur di non tradire il popolo sardo che lo ha visceralmente amato immensamente per il grande attaccamanto alla maglia, anche perchè per la gente sarda la fedeltà e l’attaccamento alla sardità è un valore importantissimo…ancor di più se proviene da uno “straniero”. Concludo dicendo che anche io mi sento molto legato a Riva e e condivido le scelte perchè, nel mio piccolo, fatte le debite proporzioni, mi sembra di avere rivissuto la sua storia, essendo arrivato nell’isola nel lontano 1979 per motivi di lavoro con il pianto nel cuore ma non mi ci è voluto molto per capire che la felicità consisteva non nel rientrare in fretta in ” continente ” ma saper apprezzare la bellezza della sardità..della sua gente…ma anche le meraviglie della natura e di tutto quello che mi circondava… e, alla fine sono qui…perennemente innamorato dell’isola…
Verissimo quanto dici Lucio, è una ulteriore conferma delle caratteristiche umane di una Grande Persona, prima ancora di essere atleta e campione del calcio come Gigi Riva. Posso dartene atto e confermo, perché tu, militando da sempre nell’ambiente arbitrale calcistico, hai avuto modo di conoscerlo più di tanti altri. Penso che relativamente all’arrivo in Sardegna avete vissuto forse le stesse emozioni e, a maggior ragione, hai capito l’anima del Gigi Riva nazionale.
Io lo ricordo come atleta in campo perché in quel periodo andavo allo stadio Amsicora per le partite, ma più recentemente lo incontravo spesso perché aveva gli uffici della sua Scuola di calcio per ragazzi nello stesso palazzo nel quale c’era l’Associazione di volontariato dove ho operato io dal 2010 al 2022. Non è mai mancato lo scambio di un saluto, lui sempre molto riservato, quasi timido, ma non mancava mai di rispondere con un mezzo sorriso e im’alzata di mano.
Grazie per il tuo intervento, sempre molto prezioso, un saluto sincero.
Premetto che non sono mai stato un “patito” del calcio. Però, come non ricordare Gigi Riva ? Grande calciatore, grande Campione, ma soprattutto Grande Uomo. Mi auguro che si ricordato sempre e, che sia di guida ai giovani. Riposa in pace Campione.
Giuseppe sei sempre attento alle notizie. Ma a parlare di un campione di un tempo,certo che l’eleganza non ha tempo. Lui è stato un campione sillenzioso, elegannte. I nuovi calciatori non saranno ricordati come quelli del tempo passato. Eleganti e sillenziosi, non guardavano il guadagno ma vivere in serenità e serietà dando ai tifosi l’orgoglio di seguirli.
Giulio confermo, abbiamo l’obbligo di conservare un grande rispetto per l’Uomo Gigi Riva, nella sua Scuola di Calcio da lui diretta a Cagliari per lunghi decenni con lo staff dei suoi collaboratori fidati, sono cresciute generazioni di ragazzi, molti dei quali sono arrivati a militare pure nelle squadre della serie A, ma tutti, indistintamente, nell’esempio dell’uomo Gigi Riva, si sono formati nel carattere con la serietà, onestà e integrità morale insegnata dal loro idolo. Grazie per il tuo prezioso intervento, un sincero saluto.
Ti ringrazio Roberta, hai scritto delle bellissime parole per una persona che nell’intera vita ha dimostrato un profondo senso di umanità e rispetto per tutti, oltre i suoi valori come campione dello sport. Onore all’Uomo Gigi Riva. Ancora grazie e un saluto, ciao.
Giuseppe hai scritto un bellissimo post in onore di Gigi Riva Alias Rombo di tuono- persona grande in tutti i sensi: come giocatore- come persona – che serva da specchio a tante persone che lo hanno conosciuto- anche da lassù ogni tanto potrebbe dare un calcio ad un pallone- ma sicuramente non sarà mai dimenticato- ciao Gigi persona spciale
Si Carlina, persona unica, veramente speciale, per tutti gli allievi che si sono formati nella sua scuola di calcio è stato un maestro in campo sulle tecniche di gioco ma soprattutto un insegnante di serietà e integrità morale per la vita. É stato d’esempio per grandi e piccoli, non lo dimenticheremo.
Anche il Bosco non poteva mancare, grazie per il tuo graditissimo intervento, un caro saluto.
Riporto i commenti rilevati nella chat del Bosco:
francesca37.mi: Buona giornata a tutti
francesca37.mi: Grande Gigi Riva, ce ne fossero di persone come lui. Un Campione che ha rinunciato a tanto denaro per rimanere fedele alla squadra del Cagliari. I giovani calciatori d’oggi dovrebbero imparare da lui. Invece sono solo marionette al soldo di chi li paga di più…
giuseppe3.ca: Buongiorno Francesca. Si il Gigi nazionale si è dimostrato Grande per la fedeltà non solo alla squadra, ma anche alla Sardegna ed ai sardi perché arrivato solo e spaesato in quest’isola lontana e sconosciuta per lui, lo hanno accolto come figlio e lo hanno fatto sentire a casa. Sono valori umani che non possono essere dimenticati. Grazie.
Bravo Giuseppe, questo campione merita il tuo elogio. Benché sia stato un vero asso ha sempre dimostrato di essere un vero uomo
Vero asso vero uomo,un vero campione nello sport e nella vita! Ti ringrazio M.Licy, sei sempre precisa nei tuoi interventi, un saluto d’Amico, ciao.
Commenti Dalla chat BOSCO 05/02/2024
lorenzo12.rm: Ho letto l’articolo di Nembo “E’ arrivato Febbraio” pubblicato da Giuseppe, su Gigi Riva,mi è molto piaciuto e l’ho apprezzato moltissimo, in particolare quando si dice che Giggiriva, così lo acclamavano i tifosi, si innamora della Sardegna e della sua gente e, affermatosi come calciatore, viene convocato per la nazionale italiana. Grazie Nembo, grazie Giuseppe e Grazie Gigi, alla memoria. Lorenzo
lorenzo12.rm:
giuseppe3.ca: Ti ringrazio Lorenzo, con una sola freccia hai colpito tre bersagli: il post su Gigi Riva, il post di Nembo sul Giorno della Memoria e l’ultimo sull’arrivo del mese di Febbraio, va bene così, un saluto sincero, ciao