I CAVALLINI DELLA GIARA
Scritto da Giuseppe il 7 Settembre 2024 | 10 commenti- commenta anche tu!
Le giare sono gli inconfondibili tavolati basaltici del Sarcidano e della Marmilla situati nella parte centro meridionale della Sardegna.
Chiaramente visibili dalle zone pianeggianti, si presentano come altopiani dai lineamenti caratteristici di enormi fortezze naturali, fornite di bastioni dalle pareti a scarpata, anticamente inaccessibili.
Nuraghe nella Giara di Gesturi
Simili alle mesas messicane, molti studiosi pensano che siano state utilizzate dai sardi nuragici come ultimo baluardo di resistenza contro gli invasori Punici e poi Romani. In effetti, lungo il perimetro della sommità della giara di Gesturi, si possono ancora osservare 24 nuraghi mentre ben 50 si allineavano un tempo ai piedi dei bastioni stessi.
(Razza selvatica, riconosciuta nella
lista ufficiale delle razze equine italiane)
Secondo alcuni studiosi in materia, non appartengono ad una specie aborigena ma sarebbero i lontani discendenti, oramai inselvatichiti, della prima razza equina portata in Sardegna dai Fenici. Su questa ipotesi però non c'è unanimità scientifica e le sue origini restano pertanto ancora incerte in quanto non esistono resti fossili risalenti ad un periodo antecedente quello nuragico.
Fino al tardo medioevo branchi sparsi di cavallini vivevano allo stato brado su tutto il territorio dell'Isola.
Cavallini della Giara
Quelli della Giara sono gli ultimi esemplari superstiti e rappresentano attualmente uno dei simboli della Sardegna. Si caratterizzano per avere una altezza al garrese di circa 125/135 cm. nei maschi adulti (mentre le femmine sono leggermente più piccole), il mantello color bruno scuro o nero, la coda e la criniera lunghe e folte, gli occhi dalla forma a mandorla e la fronte ricoperta da un lungo ciuffo. Il loro numero oggi di circa 550 esemplari (vivono in gruppi di otto/dieci individui al massimo), in lieve aumento, grazie alla politica di protezione attuata dalla Regione Sardegna, ma soprattutto grazie all'impegno delle comunità locali. La Giara è divenuta un'area protetta con l'istituzione del parco naturale.
Prova di forza tra due puledri per
la conquista del ruolo di Capo Branco
Fino a qualche decennio fa i cavallini della Giara venivano catturati, domati e addomesticati per essere adibiti a lavori agricoli e al traino di piccoli carri. Abbandonati a loro stessi non era raro trovare la carcassa di cavallini morti per gli stenti per carenza di alimentazione nei periodi invernali. Spesso il sostentamento dipendeva dall’apporto di volontari che provvedevano a rifornire di foraggio le zone stanziali. Ora con l’istituzione dell’area protetta come Parco Naturale la cura dei cavallini è affidata ai Comuni limitrofi della zona ed è vietato ai privati di provvedere a tale incombenza. Ben vengano le regolamentazioni mirate alla protezione della flora e della fauna soprattutto nelle aree naturalistiche ma non solo.
Quercia da sughero con particolare postura inclinata fin dal suo nascere a causa del forte vento di maestrale
Spero che l’argomento sia stato gradito, almeno per le Amiche e Amici i dall’animo animalista.
Ringrazio per la cortese attenzione e auguro a tutti una serena e pacifica Domenica di questo mese di Settembre.


Giuseppe grazie per le informazione che ci dai sulla tua regione la Sardegna, una descrizione molto dettagliata, interessante e curiosa, in questo Post sui cavallini della Giara e non solo. Un saluto
Giuseppe, come sempre mi è piaciuto leggere notizie della Sardegna una regione che ammiro, mi son piaciuti i cavallini della Giara e naturalmente il racconto dei Nuraghi. Una bella pagina ,un saluto.
Grazie Nembo, Sardegna terra antica che vanta millenni di storia. Isola al centro del Mediterraneo, approdo ambito per i popoli navigatori… dediti agli scambi commerciali ma anche predatori: Fenici, Romani, Cartaginei, Pisani, Genovesi, Aragonesi, e ancora oggi continua con altri tipi di predatori di ogni genere, ma questa è un’altra storia, speriamo di salvarci ancora. Un saluto.
La Sardegna ringrazia per la tua ammirazione Gabriella e naturalmente un grazie anche da parte mia per il tuo commento. I cavallini pare non siano animali autoctoni della Sardegna ma importati dai Femici tra il IX e VI secolo a.C. e poi abbandonati e inselvatichiti, hanno creato i branchi ancora oggi esistenti e fortunatamente protetti. Ho ritenuto giusto farne un post culturale. Ancora grazie e un saluto
Troppe cose vengono sterminate dall’uomo, ma in questo caso, persone intelligenti hanno pensato bene a salvaguardare questi splendide meravigliose creature. Anche da noi vi è un paese che si chiama Mirteto e nonna mi raccontava che era un luogo sacro, ma con il tempo e grazie all’uomo tutto il mirto che vi cresceva è sparito, insieme alla leggenda della dea Venere. Quante belle cose e quanti miti l’uomo fa morire. Grazie Giuseppe per il bel racconto
Molto realistico il tuo pensiero M.Licy, l’uomo non pensante distrugge quanto trova nel suo passaggio senza rendersi conto che in tal modo distrugge sé stesso. Fortuna che esistono anche persone con la dote dell’intelligenza che si danno da fare per cercare di salvare ciò che ancora resta di buono in questa nostra povera Terra.
Grazie per i tuoi interventi sempre graditi e preziosi, un caro saluto.
caro Giuseppe hai fatto un bellissimo exursus sulle bellezze della Sardegna che ci sono state tramandate nel tempo- i cavallini della Giara- lasciano un segno indelebile che la vita continua e la tua Regione resterà sempre nella storia un caro saluto
Sardegna, isola millenaria, amata non solo dai sardi residenti e tanti migranti sparsi nel mondo, quelli che tornano una volta all’anno per le ferie e quelli che ce l’hanno solo nel cuore perché non sono riusciti più a tornare, ma è amata anche da chi l’ha vista solo una volta e non la dimentica ed è amata pure da chi pur non avendola mai visitata ne ha conosciuto la storia. Per le sue infinite bellezze nonché variegate e singolari caratteristiche, possiamo considerare la Sardegna un bene dell’umanità.
Ti ringrazio Carlina e confermo: Anche i cavallini della Giara fanno parte della storia della Sardegna, ciao.
Molto interessante il tuo articolo, Giuseppe. Grazie al tuo scritto ho imparato qualcosa di nuovo che non conoscevo affatto.
Un sincero saluto.
La storia umana è vastissima Francesca e siamo consapevoli che non possiamo sapere tutto, ma con la complicità di Eldy che ci dà la possibilità di pubblicare i nostri post, qualche volta, nel nostro piccolo, riusciamo a diffondere anche qualche briciolo di cultura. Ti ringrazio per il prezioso intervento, ricambio con un saluto sincero e andiamo avanti.