DUE CAMPIONI ITALIANI DEL CICLISMO
Scritto da Giuseppe il 14 Maggio 2025 | 2 commenti- commenta anche tu!
IL GIRO D’ITALIA
Come ogni anno a Maggio si effettua il Giro d’Italia ciclistico, una classica manifestazione sportiva che ha ancora tanti seguaci e tifosi dei vari campioni del pedale.
Quest’anno il Giro della Maglia Rosa è iniziato l’8 maggio e le prime tre tappe hanno percorso le strade d’Albania per passare poi in quelle italiane ad iniziare dalla Puglia, salire fino alle Alpi e ridiscendere per concludersi a Roma Domenica 1° Giugno in segno di partecipazione degli sportivi all’Anno Giubilare.
Complessivamente sono previste 21 tappe per un totale di 3443,3 km. – Una bella fatica per gli atleti delle due ruote, con bellissime competizioni di velocità al traguardo delle tappe pianeggianti e con grande fatica degli scalatori all’arrivo spesso solitario nelle tappe di montagna.
Quest’anno siamo alla edizione n° 108 ma è giusto citare due campioni d’altri tempi che hanno fatto epoca e si ricordano ancora oggi con grande stima da tutti gli italiani, sportivi e no.
BARTALI E COPPI
Grande rivalità sportiva ma mai nemici, non solo hanno dato esempio di rispetto e lealtà reciproca ma all’occorrenza hanno dimostrato che nello sport ci si aiuta anche tra rivali.
Questa è una foto storica di una tappa del Tour de France di tanti anni fa. L’originale è una foto in banco e nero che oggi, con l’aiuto dei meccanismi dell’Intelligenza Artificiale, è stata resa a colori ed è bellissima. Documenta il passaggio in corsa di una borraccia d’acqua tra i due atleti del ciclismo.
È una foto che per tanti anni ha fatto tanto discutere tra i tifosi dei due campioni: I sostenitori di Coppi sostenevano che è stato Coppi a passare la borraccia dell’acqua a Bartali, mentre chi parteggiava per Bartali sosteneva il contrario.
I due rivali nello sport ma amici nell’animo, per reciproco rispetto della loro privacy, non hanno mai voluto svelare la verità e il dilemma è ancora insoluto.
Da qualsiasi parte sia stato compiuto resta il ogni caso un gesto di grande solidarietà tra due indiscutibili campioni.
Le competizioni proseguono sempre con agonismo molto spesso esasperato in tutti gli sport ma tra gli atleti di oggi esistono ancora campioni con l’animo di lealtà dei Coppi e Bartali di una volta?



Giuseppe, hai descritto attraverso un coinvolgente viaggio le storiche imprese. il Giro d’Italia di ieri diventano percorsi di cicloturismo di oggì, molto è cambiato dal peso delle biciclette, l’abbigliamento, le strade, la preparazone atletica, alimentazione ecc… attraverso un coinvolgente viaggio con varie tappe, ci fa riscoprire fantastici luoghi e storia della nostra Italia. Due ciclisti, Fausto Coppi e Gino Bartali, gli anni d’oro diedero vita a una rivalità che divise profondamente gli sportivi. Le origini di questa celebre corsa risalgono ai primi anni del Novecento, un periodo in cui la bicicletta stava iniziando a diffondersi come mezzo di trasporto, seppur in modo ancora limitato, i primi anni di questa epoca eroica ricordiamo anche Girardengo, Brunero e Binda Bartali e Magni. Evolvendosi, l’uomo ha cambiato il proprio modo di svolgere attività di ogni tipo, inclusa quella fisica. Lo sport in generale, infatti, si è sviluppato nel tempo arrivando a essere una delle attività più praticate e apprezzate oggi. Nel passato il talento era essenziale per un atleta. Con la scarsa conoscenza di ciò che concerne la preparazione fisica e ancora di più la nutrizione sportiva. Oggi invece, il talento è solo una delle componenti che definiscono l’atleta tale. Con l’evolversi degli sport, anche la figura dell’atleta è cambiata con gli standard fisici richiesti o reputati idonei per lo svolgimento di una determinata disciplina. Un Saluto
Ti ringrazio Nembo, hai scritto un po’ di storia del ciclismo in Italia, un periodo che resta bene impresso nella memoria dei nostri anni di gioventù, emozioni indimenticabili.
Il vincitore del primo Giro d’Italia nel lontano 1909 fu il mitico Luigi Ganna, ma tanti altri ne seguirono nel periodo avventuroso della storia della bicicletta, fino ad arrivare a quelli che hai citato. Poi negli anni successivo possiamo ricordare: Nencini, Baldini, Pambianco, Balmamion. Adorni, Motta, Gimondi, Saronni, Battaglin, Moser, Bugno, Pantani, Nibali e tanti altri che hanno scritto il loro nome nell’Albo d’oro della corsa rosa, ma non solo, anche tanti ciclisti stranieri in antagonismo con i nostri, si sono fatti onore nella corsa italiana.
Altri tempi anche per le relazioni umane di rispetto e lealtà tra antagonisti e rivali sportivi come nell’episodio descritto su Coppi e Bartali. Onore allo sport.