Terremoto in CILE

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ANSA Cile, nuovi forti scosse. Sono oltre 300 le vittime Prosegue lo sciame sismico dopo il terremoto che ha devastato il Paese, 300 vittime ufficiali 28 febbraio, 09:36 Cile, nuovi forti scosse. Sono oltre 300 le vittime SANTIAGO DEL CILE - La terra trema ancora in Cile: l'ultima scossa, registrata dall'istituto geofisico statunitense (Usgs), è stata pari ad una magnitudo di 5.1 Richter. Si tratta della 99/a scossa nelle 24 ore dalla prima di magnitudo 8.8 delle 3:34 locali di ieri (le 7:34 in Italia). Si scava fra le macerie in tutto il Paese. La Protezione civile cilena ha detto che i morti sono oltre 300 e almeno due milioni le persone sinistrate. Per il ministro dell'interno Edmundo Perez Yoma si tratta di una catastrofe "di proporzioni immani". Il previsto tsunami ha colpito la costa centrale cilena, abbattendosi con violenza sul porto di Talcahuano, trascinando barche, pescherecci e container sulla terraferma. In precedenza aveva investito l'arcipelago cileno di Juan Fernandez, provocando almeno cinque morti e diversi dispersi sull'isola di Robinson Crusoe. Anche la lontana Isola di Pasqua, famosa per le millenarie statue di pietra di origine misteriosa, e' stata posta in stato di allerta e gli abitanti sono stati fatti allontanare dalla costa. Sulla terraferma il centro più colpito è Concepcion, città costiera di 200.000 abitanti. Un paio di persone sono inoltre morte durante scosse di assestamento nel nord dell'Argentina. Lo tsunami  ha viaggiato attraverso tutto il Pacifico. Mattinata di grande paura alle Hawaii, dove l'allarme è scattato all'alba ma alla fine lo tsunami è stato debole. Nel sud del Pacifico, invece, la Polinesia francese è stata raggiunta da onde alte circa due metri (alle isole Marchesi) e poi e' arrivato in Giappone con un impatto debole ed e' atteso con allarme in Russia.Le autorità nipponiche hanno disposto l'evacuazione di oltre 320.000 persone nel nord del Paese, a causa dell'arrivo dello tsunami. E' ancora troppo presto perché in Giappone si possa ritirare l'allarme, fa sapere la Japan metereological agency (Jma). Sul fronte degli aiuti, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale hanno offerto il proprio supporto al governo cileno.


COMMENTI

  1. il 28 febbraio, 2010 lorenzo.rm dice:

    Poveretti,è davvero un disastro. Speriamo che tutti gli stati siano attenti e solidali. E teniamoci pronti a portare anche il nostro aiuto privato, se possibile.

  2. il 28 febbraio, 2010 mattia dice:

    Povera gente , stanno vivendo un momento non bello , spero tanto che superino questa avversità prima possibile , intanto io con mia moglie facciamo una preghiera per i morti di questo disatro , l’ennessimo di questo periodi . Mat

  3. il 28 febbraio, 2010 mariapia4.vi dice:

    Come si fa’a trovare le parole, per esprimere quello che si prova in questi momenti, ci si sente impotenti di fronte a tutto quello che succede.

  4. il 28 febbraio, 2010 scooooo dice:

    mariapia bisogno magari solo dire poche cose ma la cosa che ora mi viene in mente che mi spiace tanto x quello che è successo la e che succede nel mondo …..ma è cosi e bisogna prenderne atto nel dolore di quella povera gente …… scoo

  5. il 28 febbraio, 2010 NEMBO dice:

    Salve, tutti noi ci stiamo chiedendo ma cosa sta succedendo?Forse abbiamo sfruttato troppo la terra e la stessa ci da queste risposte in questo modo? Credo che questi sono segnali che la terra ci stà dando, comunque è da ricordare che i terremoti ci sono sempre stati, forse non erano cosi publicizzati anni or sono,le zone interessate Abruzzo,Cile, sono zone ad alto rischio sismico da sempre, speriamo in bene e continuiamo a dare aiuti a tutti i terremotati, non dimenticando Haiti che è un paese non ricco che prima avevano poco ora non hanno più nulla.

  6. il 28 febbraio, 2010 lorenzo.rm dice:

    Penso che sia una cosa a causa della quale potremmo essere tutti chiamati ad un rinnovato impegno, di riflessione e di azione. Ha ragione Nembo quando dice che i terremoti ci sono sempre stati. Ma spesso oggi si assiste ad un tale grado di noncuranza nei confronti degli altri da non poterci credere. Riteniamo che tante altre cose abbiano più importanza dei guai degli altri, soprattutto di quelli che hanno più bisogno di solidarietà e di aiuto. Parlarne, informarsi, verificare quali organizzazioni sono più vicine ai terremotati del mondo e in genere ai paesi che hanno sofferto e soffrono di calamità naturali, è un modo di “rientrare” nel mondo uscendo dal campo dei nostri piccoli interessi, se non altro perché è un campo troppo piccolo e tanto privato da poter essere definito egoistico.

  7. il 01 marzo, 2010 lieve dice:

    2 euro … che saranno mai,davanti ad una catastrofe…Mi sento impotente , e infinitamente piccola…nn so’ che fare…tranne che mandare 2 euro , 2 euro e ancora 2 euro…

  8. il 01 marzo, 2010 pino1.sa dice:

    Certo si rimane sconcertati davanti a queste immani tragedie ma non bisogna abbattersi o scoraggiarsi ma solo partecipare agli aiuti secondo le proprie capacità.

  9. il 01 marzo, 2010 lorenzo.rm dice:

    OK amici siamo pronti alla chiamata della solidarietà, non volgiamo lo sguardo altrove. Parliamone e spandiamo nel mondo il nostro amore nei confronti delle sorelle, dei fratelli che soffrono. Dei bambini, degli animali. Non occupiamoci sempre delle solite cose, dei soliti nostri problemucci. Non siamo al di fuori e al di sopra di tutto, prigionieri del nostro egocentrismo.

  10. il 01 marzo, 2010 giovanna3.rm dice:

    Per ora, credo, non si possa fare altro che essere solidali con tutti coloro che soffrono, ad Haiti come in Cile inviando il nostro piccolo contributo.
    E’ un dovere che dovremmo sentire tutti, senza esitazione.


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