ARTE : ……… BOTTICELLI !!
Scritto da Scoiattolina il 23 Maggio 2010 | 12 commenti- commenta anche tu!
SANDRO BOTTICELLI
(1445 – 1510)
Alessandro Filipepi, conosciuto come Botticelli, nacque a Firenze, figlio di un conciatore di pelli. Sandro entrò nella bottega di Antonio Pollaiolo, pittore, orafo e scultore dal quale assimilò il tratto elegante, che sarà la caratteristica principale della sua arte pittorica.
Accanto al Pollaiolo e al Verrocchio rappresentò la triade dei più grandi artisti fiorentini del secondo Quattrocento.
Botticelli fu un pittore di vena squisitamente lirica, inventore dei più puri ritmi melodici che la linea abbia mai saputo celare, e tenne conto delle precedenti conquiste della pittura, in particolare del Lippi; studiò il Pollaiolo e il Verrocchio, ma si distinse presto per un’intrinseca originalità espressiva.
Le sue famose immagini di diafana e immateriale bellezza, soffuse appena da una vaga malinconia, sembrano sfiorare il paesaggio che il pittore ha scelto per loro. E l’inimitabile, musicale grazia della linea che definisce i profili, stilizza i volti e mani, ferma i gesti, piega e fa palpitare i veli, è la caratteristica inconfondibile di questo genio isolato, destinato a divenire uno dei personaggi più popolari della storia della pittura.
Ritengo sia interessante analizzare alcune delle suoi quadri più significativi.
La Primavera.
Quest’opera emana un fascino particolare, che va al di là della pura e semplice sensazione che può emanare una qualsiasi opera d’arte, cioè la bellezza, la composizione, i colori ecc.Il quadro è realizzato con la tecnica della tempera, su di una superficie di legno e le sue dimensioni sono notevoli: 3.14 x 203 cm., che coprirebbe un’intera parete di una stanza. Il quadro è un’allegoria, cioè una rappresentazione in cui le immagini riprodotte personificano idee o concetti astratti. Infatti, Botticelli evoca l’incantevole bellezza della Primavera quando arriva, con tutta la sua natura rigogliosa, abitata da ninfe e divinità varie, come voleva la tradizione del tempo. Nello sfondo possiamo notare un aranceto, sull’estrema destra si vede Zefiro, cioè il vento più soffice e dolce, che afferra la ninfa Clori, che sembra voler cercare di fuggire e nella figura seguente viene trasformata in Flora, la dea romana della Primavera. Al centro, il pittore ha inserito la dea Venere, sul cui capo vola un piccolo dio Cupido, dio dell’Amore, il quale è intento a scagliare le sue frecce d’amore. Verso sinistra si notano le tre Grazie che danzano in una tipica figura di ballo di quei tempi, e all’estrema sinistra vi è il Dio Mercurio, con il braccio levato al cielo, in atto di allontanare le nuvole.La linea disegna con dolcezza le mani allacciate e l’ondeggiare dei veli trasparenti delle tre Grazie, creando un movimento di danza molto suggestivo. I colori appaiono molto chiari e luminosi; la tonalità più accesa e più calda che si può notare è quella usata nei manti di Mercurio e di Venere.In quest’opera Botticelli iniziò quel filone di arte mitologica che, in seguito,avrà molto successo; con questo ritmo musicale della composizione, la dolcezza melodica della linea che avviluppa tutti i personaggi, che rese questa stupenda opera incantevole, melanconica evocazione di un mitico mondo perduto.
La nascita di Venere.
Venere è collocata al centro della scena, e rappresenta il principio sacro e umano dell’amore divino e terreno, della purezza dell’anima, della rinascita. Alla sua destra c’è Zefiro, l’immagine del vento fecondatore, e Clori che rappresenta il principio fisico dell’atto d’amore.
Venere è nuda, ritratta nell’atto di coprire il seno con la q mano destra e il pube con i lunghi capelli raccolti nella ciocca folta, sostenuta dalla mano sinistra, l’espressione del viso e dello sguardo lievemente velati da una sottile malinconia. Venere è rappresentata in equilibrio su una conchiglia, come una fanciulla longilinea, aggraziata e dispensatrice di vita, come si conviene alla dea dell’amore.
Venere e Marte.
Il tema rappresentato è il trionfo dell’amore e Venere sorride serenamente mentre Marte, il dio della Guerra e della discordia, è sdraiato sopraffatto dalle sue grazie. Mentre Marte riposa, piccoli satiri giocano con le sue armi, quasi a sottolineare quanto siano ormai diventate innocue.

Ritratto di donna con medaglione, idealizzata.
E’ molto attraente l’immagine di una giovane donne, a mezza figura, dalla bellezza enigmatica. La veste bianca a righe grigie, leggermente pieghettata, può essere vista come un capo contemporaneo che obbedisce ai canoni della moda “all’antica”, la fantastica acconciatura, la capigliatura riccamente intrecciata è ornata da numerose perle e nastri rossi, sulla sommità del capo un fermaglio d’oro con una pietra preziosa rossa, in cui sono infilate alcune penne di airone bianco. Due trecce ricadono sulle spalle e sul petto e una ciocca libera sembra ondeggiare al vento. Il collo è ornato di morbidi cerchi d’oro ai quali è appeso un cammeo.
E’ da ammirare, inoltre, la serie di Madonne, assai suggestiva: la madonna del Magnificat, la Madonna del Roseto, la Madonna della melagrana ecc.


Per concludere, Sandro Botticelli si è rivelato un pittore-poeta dal’animo complesso, capace di passare in un attimo dal sacro al profano, dalla burla alle meditazioni filosofiche. E forse, è per questo che ancora oggi lo sentiamo così vicino.
Articolo scritto dalla nostra Giovanna3.rm
I capolavori di Sandro Botticelli

VIDEO REALIZATO DA GIUSEPPE9.PA





























































giovanna io di arte non ci capisco molto ma leggendo i vostri articoli sto apprendendo qualcosa quindi vi ringrazio per quello che mi state insegnando
Non ho parole per dimostrarvi tutta la mia gratitudine a presentare questi pittori sublimi nella loro espressione, ha apprezzato molto la lettura delle opere di Giovanna, veramente toccante nel cogliere tutte le sfumature, è importante saper individuare nell’espressività e nelle linee quello che realmente l’artista racconta.Un augurio di proseguire su questa strada, complimenti a Sabrina e Giuseppe.
Giovanna, Sco, Giuseppe, siete un terzetto formidabile. Propongo fin d’ora che i risultati delle vostre fatiche vengano raccolti per far parte di un libro d’arte vero e proprio, che delizi i nostri sensi, soprattutto quelli di coloro che non hanno dimestichezza con le opere e con i paradigmi di valutazione delle stesse. I nomi e le opere si rincorrono ed il godimento pittorico, poetico, intellettuale aumenta di volta in volta. Fate, fate, amici, continuate e Dio ve ne renderà merito.
molto belli questi quadri anche se di pittura nn ci capisco un granchè
molto interessante botticelli che dire grazie a giovanna3.rm e sabrina siete davvero brave complimenti
Bellissima questa dedica al Botticelli Gio’!!!
Hai saputo accompagnarci alla lettura di alcuni dei suoi dipinti con eleganza e raffinatezza!
Non ho parole x complimentarmi senza sembrare melensa,ma apprezzo molto quello che fai, perchè immagino quanto lavoro ci sia dietro…
Sò che lo fai volentieri perchè ami la pittura, e vorresti che tutti avessero la possibilita’ di conoscere questa sublime arte,devo quindi ringraziarti per quanto fai! Un abbraccio!
Buongirono e complimenti come sempre , ci state facendo conoscere l’arte (botticelli in questo caso ) in modo semplice e parlando da profano trovo davvero suggestivo il vostro articolo , grazie . Mat
giovanna sei molto precisa nella spiegazione dei quadri ,fai vivere i colori e il quadro stesso fa molto piacere entrare in questo tipo di arte , grazie davvero .
Ringrazio anche giuseppe9.pa che ha montato in maniera superba le immagini!complimenti giuseppe!!!
un bel servizio completo su botticelli , voi del bosco siete sempre pronti e dettagliati che dirvi , grazie giovanna
Grazie a tutti gli amici per aver apprezzato il servizio su Botticelli, il grande artista. Ne stiamo preparando altri, sperando che suscitino sempre il vostro interesse.
Gio’ mi piacerebbe che tu ci facessi conoscere anche qualche contemporaneo, magari qualcuno che ti ha particolarmente colpito. So’ che è difficile scegliere , ma potrebbe essere interessante vedere la pittura oggi, per capire e per confrontarla con il passato…