ANZIANI AL VOLANTE

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ANZIANI AL VOLANTE

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CONTROLLI  E  CONSIGLI  PER CONTINUARE A GUIDARE  SICURI

1Con l’avanzare dell’età tendono a diminuire le “ abilità complesse ” necessarie per guidare in sicurezza. Inoltre, di solito, gli anziani guidano poco e la probabilità di avere un incidente è inversamente proporzionale ai kilometri percorsi.

Quando controllare le capacità di guida.  L’influenza dei farmaci..

Soggetti con più di 65 anni di età rappresentano in Italia il 20% della popolazione e sono in rapida espansione, soprattutto per quanto riguarda il segmento degli ultrasettantacinquenni. Nel 2008 gli ultra sessantacinquenni con patente di guida erano 4.593.349, pari al 12,9% di tutte le persone con patente, 2 su 3 erano di sesso maschile (indice Istat). La guida farmacodell’automobile è un indice dell’autonomia funzionale dell’anziano. Nel 2006, in Italia, si sono verificati 238.124 incidenti stradali con 5669 morti, di questi 1 su 5 erano ultrasessantacinquenni. Nello stesso anno nell’Unione europea (UE) sono deceduti per incidenti stradali 43.050 soggetti, di cui 8.261 (19%) con più di 65 anni. Anche se esiste una correlazione tra età del conducente e probabilità di morte, ciò non deve dare adito al pregiudizio, in tema di sicurezza stradale, che l’anziano alla guida del veicolo rappresenti un “ pericolo”; è noto che la problematica di avere un incidente stradale si correla inversamente con i kilometri percorsi, cioè con la pratica della guida. Poiché l’anziano guida meno del giovane, non tutti gli incidenti stradali sono da attribuire ad una disabilità correlata. Inoltre l’aumento del tasso di mortalità degli anziani è dovuto non tanto al maggior numero e alla gravità degli incidenti stradali quanto piuttosto al fatto che, a parità di lesione, la probabilità di decesso è 5-6 volte superiore a quella dei giovani.

Gli incidenti dei conducenti anziani coinvolgono spesso più veicoli e si verificano più 5frequentemente nelle ore diurne, nelle vicinanze della propria abitazione e in corrispondenza di incroci dove si richiede una buona visione periferica, velocità di reazione e capacità di interagire con altri veicoli. Nell’anziano si riduce la velocità di reazione, la visione, l’abilità di destreggiarsi nel traffico. Le infrazioni più frequenti contestate al guidatore anziano sono dovute al mancato rispetto della segnaletica stradale orizzontale e verticale. Più raramente sono dovute all’alta velocità e all’abuso dell’alcol. Inoltre è stato rilevato che i deficit visivi, sebbene molto frequenti nell’anziano, di per sé correlano per meno del 5% con probabilità di incidente stradale. L’anziano presenta difficoltà nelle attività di guida che richiedono abilità complesse. 2La guida sicura richiede l’integrazione di abilità motorie, visive, uditive e cognitive. Il fisiologico processo dell’invecchiamento comporta deficit funzionali e si associa ad un aumentata prevalenza di patologie croniche. Di particolare rilievo è, inoltre, l’assunzione da parte dell’anziano, spesso portatore di pluripatologie, di  più farmaci che possono interferire con la sua capacità funzionale. Secondo il vigente C.d.S. la patente di guida deve essere rinnovata ogni 5 anni tra i 50 e i 70 anni, ogni 3 anni al di sopra dei 70. Una recente direttiva comunitaria  (Gazzetta ufficiale europea n. 223 del 26-08-09) stabilisce nuovi requisiti minimi per il conferimento dell’idoneità (rinnovo con test) in presenza di diabete mellito e di epilessia. In alcuni casi, su parere medico, in certe condizioni cliniche si sospende la patente per un periodo non 4definitivo, poiché se si ha una sospensione definitiva essa può provocare un grave disagio all’anziano e favorire la comparsa della depressione e la perdita dell’autonomia. E da considerare, inoltre, che l’anziano correttamente informato delle sue limitazioni funzionali può attuare una  restrizione volontaria e consapevole della guida. Semplici provvedimenti come evitare di guidare solo nelle ore notturne, non superare una velocità di 80 k/h, non guidare per più di 30 minuti consecutivi, si sono dimostrati utili per ridurre gli incidenti. Poiché l’automobile è un mezzo di trasporto che facilita la partecipazione alla vita sociale di cui l’anziano non va privato se non in presenza di gravi impedimenti, secondo una ricerca scientifica si deve consentire all’anziano di guidare il più a lungo possibile provvedendo nel contempo a migliorare le sue prestazioni fisiche, mentre il miglioramento della  viabilità sulla rete autostradale (asfalti drenanti, segnaletica più chiara e visibile, velocità media controllata con tutor, campagna contro l’assunzione di alcool e il rischio del colpo di sonno) 6hanno contribuito, negli ultimi anni, ad una riduzione del tasso di mortalità anche per gli anziani. Difatti nel 2008 abbiamo avuto un calo del 5,2%   di sinistri, del 7,8% dei morti e del 4,6% dei feriti rispetto all’anno precedente.  Un piccolo passo avanti si è fatto, batti e ribatti, prestando cura e attenzione ai fenomeni. Qualcosa alla fine si ottiene, anche se i numeri fanno ancora paura: ben 4.731 persone hanno perso la vita sulla strada nel 2008 in 218.963 incidenti che hanno causato il ferimento di altre 310.739 persone. Si ripropongono sempre i vecchi schemi: luglio si conferma il mese “nero”, sabato il giorno con più morti, le 18.00 l’ora critica. Di notte si verificano meno incidenti ma più pericolosi, e i week-end sono fortemente a rischio. Il maggior numero di incidenti, morti e feriti si verifica su strade urbane, ma quelli più gravi avvengono sulle extraurbane. Più sicure le autostrade. Il tasto dolente è questo: i giovani “ under 30” sono i più colpiti, infatti è questa la classe con più decessi, mentre tra i 20 e i 24 anni si registrano più feriti. Altra statistica da menzionare è quella relativa ai  7pedoni : 598 morti e 20.991 feriti e l’investimento del pedone rappresenta l’8,5% degli incidenti nel 2008 ( 18.557 casi ). Le auto sono la categoria di veicoli maggiormente coinvolta in incidenti stradali (272.832), seguono i motocicli (55.320), ciclomotori 7% e biciclette 3,8%.

Altresì va ricordato che se l’indice di mortalità medio dei veicoli è l’1%, per i motocicli raddoppia al 2%, per le biciclette sale a 1,8%.  Vi è da menzionare anche che il 90% degli incidenti è dovuto a comportamenti scorretti e distratti.

Dopo tutti questi dati allarmanti speriamo che si faccia ancora molto per salvaguardare le vite umane innalzando gli standard di sicurezza prescritti  dalla Commissione Europea.

NEMBO

Lorenzo


COMMENTI

  1. il 02 luglio, 2010 Lorenzo.rm dice:

    Prego gli amici di guardarlo con attenzione questo impegnativo articolo di Fiorenzo. E intervenite, e raccontate fatti che sono a vostra conoscenza. La carne al fuoco è tanta. Grazie in anticipo.

  2. il 03 luglio, 2010 giovanna3.rm dice:

    Fiorenzo, grazie per l’articolo, è senza dubbio un monito giusto da rispettare. Tuttavia voglio dirti che guido da quando avevo 16 anni (e per diversi anni solo col foglio rosa, perché allora la maggiore età era a 18 anni) e ho macinato chilometri a non finire. Lo faccio tuttora, in perfetta sicurezza, con un bgaglio di esperienza alle spalle non indifferente. Grazie comunque.
    Un caro saluto

  3. il 03 luglio, 2010 Lorenzo.rm dice:

    E’ bella la sicurezza che manifesti, Giovanna. Tuttavia, “stamo boni”, come dicono a Roma. I dati sono dati, i sondaggi pure. Quindi, vecchietti e vecchiette (naturalmente mi ci metto anch’io), prendiamo atto di quello che dice Fiorenzo, crediamoci e, ripeto, discutiamone se vi va.

  4. il 04 luglio, 2010 giovanna3.rm dice:

    Su questo sono d’accordo, occorre sen’altro sottoporsi a tutti gli esami necessari, superata una certa età, soprattutto fare molta attenzione alla peressione, che può fare brutti scherzi,controllare la vista regolarmente e tanti altri accorgimenti.

  5. il 04 luglio, 2010 pat dice:

    NN GREDO CI SIA UN PROBLEMA DI ETA PER CHI GUIDA
    MA IL PROBLEMA SIA DI: IO NN DISDEGNO DI SPINGERE QUANDO
    POSSIBILE, TENGO LA MACCHINA SEMPRE EFFICIENTE, FRENI,
    GOMME ECC… VERO CHE CAPITA DI VEDERE PERSONE ANZIANE
    CHE L’UNICA COSA CHE POTREBBERO GUIDARE: IL CARRETTO CON
    L’ASINELLO, XCHE’ QUELLO CONOSCE LA STRADA VA DA SOLO…

  6. il 04 luglio, 2010 pat dice:

    SCUSATE SPARISCONO LE PAROLE??

  7. il 04 luglio, 2010 Lorenzo.rm dice:

    Pat, non temere, si capisce l’essenziale. Hai ragione ed è spiritosissimo quel che dici: che qualcuno potrebbe guidare solo l’asino, perché lui conosce la strada. Ma c’è gente ostinata che non vuole riconoscere le proprie carenze. Proprio su questo l’articolo di Fiorenzo vuole far riflettere,

  8. il 04 luglio, 2010 Lorenzo.rm dice:

    A Giovanna voglio dire una cosa che mi fa molto sorridere. Penso che per molti anziani/e sia un vero problema quello delle manovre e, nel suo ambito, quello delle misure. Ci passo o non ci passo? C’è sufficiente spazio nella manovra effettuata a retromarcia? Un vero dramma. A proposito, Giovanna, tu come te la cavi con le misure?

  9. il 04 luglio, 2010 NEMBO dice:

    Vero Lorenzo 555555555 sei sempre un saggio, altresì tar nn molto verrà modificato anche il C.d.S., per….chi avrà…esimi anni…un abb. prevenire è sempre meglio che reprimere!

  10. il 04 luglio, 2010 Lorenzo.rm dice:

    Sì, Fiorenzo. E’ giusto prevenire con quel che segue. A proposito degli anni limite per la guida leggevo però che occorrono anche esami più accurati circa il decadimento fisico. I settanta, come altri ..anta, non sono uguali per tutti.

  11. il 05 luglio, 2010 lieve dice:

    …. e non sono uguali x tutti neanche le visite, a mio parere poco accurate…inoltre non c’è controllo x quanto riguarda le patologie , molti mentono,ovviando l’inconveniente,”tanto nessuno si accorge di nulla”(finche’ non ci saranno incidenti)….
    A volte, certe lumache gli incidenti li provocano,con la loro lentezza esasperano,tentando chi stà dietro, di agire in maniera scorretta x sorpassarli….

  12. il 05 luglio, 2010 Lorenzo.rm dice:

    Lieve, a volte le lumache sono i pochi che seguono gli stupidi limiti di velocità messi lì per caso.

  13. il 05 luglio, 2010 silvana1.ge dice:

    Trovo che le visite mediche siano troppo routinarie e ben poco accurate.L’esperienza conta ma contano altrettanto i riflessi pronti che andrebbero acccertati.
    La cosa determinante secondo me è tuttavia la prudenza. Ci sono anziani al volante in preda a delirio di onnipotenza,non consapevoli degli evidenti impacci nelle manovre che costituiscono pericolo per sè e per gli altri.
    Conosco persone ultranovantenni alle quali viene ancora rinnovata la patente, senza visite particolari che a mio avviso sarebbero indispensabili.Su tale ultimo aspetto bisognerebbe incidere con più fermezza.

  14. il 05 luglio, 2010 Lorenzo.rm dice:

    Hai ragione Silvana. D’altra parte è vero quello che dice Nembo: la guida è essenziale per gli anziani che vogliono ancora sentirsi validi. E’ questione di regole e, soprattutto, di rispetto delle regole. Ad esempio non ho mai visto nelle scuole guida i martelletti per misurare i riflessi.


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