Scritto da Scoiattolina il 22 Dicembre 2010 |
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BUON NATALE A TUTTI
La società civile è coordinata in modo che ogni essere umano porti il
contributo delle proprie forze e tutte queste forze devono armonizzarsi ed
equilibrarsi, in modo da innalzare un unico edificio .
Ecco dunque che ciascubo compie l’opera alla quale è stato chiamato.
Ma non tutti gli uomini possono da se stessi compiere qualsiasi cosa, da qui, dunque,
la necessità dell’aiuto scambievole . “Non ommia possumus omnes:”: non
tutti possiamo fare ogni cosa, cantò Virgilio e, in queste parole, è insita la
necessità dell’assistenza sociale.
Nessuno può dire di poter fare a meno della mano dell’amico, del fratello,
del prossimo, perché il vivere civile si fonda sull’accordo e sulla coordina-
zione delle energie di ognuno. Chi credesse di poter bastare a se
stesso, cadrebbe nel più grossolano errore.
C’è chi è destinato ai lavori manuali, chi al lavoro intellettuale,
chi fabbrica gli oggetti necessari all’esistenza, chi ara i campi e prepara
il pane, chi innalza le case per il ricovero degli uomini, chi provvede agli
indumenti, chi incrementa il progresso e la scienza, chi provvede al benessere e
all’ordine dello Stato. Tutti abbiamo una missione nella vita, ed ognuno
prende dagli altri quello di cui abbisogna, e dà agli altri quello di cui
essi hanno bisogno, cosi progredisce e si sviluppa la società.
Tutti, in un momento di pericolo o di sventura, possono avere bisogno
dell’aiuto fraterno .
Come potremmo, infatti, scongiurare la minaccia del destino, se non ci
venisse in tempo l’aiuto del nostro prossimo, buono e umanitario?
Chi si chiude nella corazza della propria potenza e disdegna di soccorrere
chi ha bisogno, è indegno di vivere nel consorzio civile, e colui che crede
di poter fare a meno dell’aiuto degli altri s’inganna, perché la vita riserva
tante sorprese: può accadere, infatti,m,di avere bisogno della stessa persona
che il giorno prima abbiamo cacciato con disprezzo.
L’uomo caritatevole e buono, che non nega aiuto a chi soffre, nel momento
del bisogno, troverà anch’egli mille mani che s’innalzeranno verso di lui,
spontaneamente, per aiutarlo nel dolore.
Dobbiamo concederci sempre il soccorso vicendevole: tutti nella vita
abbiamo bisogno dell’aiuto altrui, tutti abbiamo bisogno dell’opera
materiale e morale degli altri.
Penso che il momento più bello nella vita di ognuno di noi sia vedere
concretizzarsi tutti questi progetti.
Io sono felice che i miei amici, di cui vedete le foto nel filmato, siano
riusciti a portare avanti un progetto con la musica, perché ciò li aiuta
a stare meglio, in un contesto di normalità.
La malattia mentale è un fenomeno diffuso nei giovani, occorre sostenerli
nel superare i momenti di isolamento e di buio.
Posso confermarvi che l’esperienza del laboratorio di musica è stata bellissima:
abbiamo avuto momenti emozionanti nella condivisione dei vari spazi musicali,
che ci ha visti impegnati tutti per un obiettivo finale di amicizia e di comunione.
Penso che questo sia il più bel regalo di Natale che abbia vissuto con loro,
scoprendo anche tanti spazi di armonia.
Colgo l’occasione per farvi un sincero augurio da parte loro, di questi magnifici
ragazzi sfortunati, ma che nei loro occhi, tuttavia, si può leggere tanto
amore.
Grazie e un abbraccio sincero Cicco