Archive for ottobre 2nd, 2011

AUGURI CARI NONNI !!

Nei Miei Sogni…Tu

Mentre ti dedico la mia preghiera cerco tra le ombre la tua immagine stringendo forte la tua mano... conto 1 - 2 - 3… e sogno, avvolto nel tepore di una coperta dipinta dalla nonna nei colori dell'arcobaleno.

Nonno ! Nonno ! Corri, corri veloce l'aquilone vola nel cielo lontano e volo con lui…in alto tra rade nubi lo scintillio di occhi colmi di gioia tenuto da mani forti come quercia dissetato da acque sorgive... nel cuore addolcito dal nettare... ogni pensiero di vita.

Passo dopo passo, lungo le orme lasciate nell'arenile di una spiaggia incantata dove la sua voce riflette…nell'eco.

Colgo le storie vissute e di vita mentre voli armoniosi di gabbiani accompagnano il volar dell'aquilone legato a un filo…tenuto gelosamente.

D'incanto…il mare si ferma nell'immagine di un sorriso riflesso impresso... il mio Angelo Custode… già conto... 1 - 2 - 3... e sono sveglio.

Mille colori nella stanza…nell'eco la sua voce diffuse variopinte perle di vita... nel cuore mentre nell'aquilone in volo... un Angelo coglie un pensiero... e lo scrive nel cielo... "Grazie Auguri Nonno"

Marco Spyry (01/07/08)

Il Vecchio e il Bambino

Un vecchio e un bambino si presero per mano e andarono insieme incontro alla sera, la polvere rossa si alzava lontano e il sole brillava di luce non vera; l’immensa pianura sembrava arrivare fin dove l’occhio di un uomo poteva guardare e tutto d’intorno non c’era nessuno, solo il tetro contorno di torri di fumo. I due camminavano, il giorno cadeva, il vecchio parlava e piano piangeva con l’anima assente, con gli occhi bagnati seguiva il ricordo di miti passati; i vecchi subiscono l’ingiuria degli anni, non sanno distinguere il vero dai sogni, i vecchi non sanno nel loro pensiero distinguere nei sogni il falso dal vero.

E il vecchio diceva, guardando lontano, "Immagina questo coperto di grano, immagina i frutti, immagina i fiori, e pensa alle voci e pensa ai colori, e in questa pianura, fin dove si perde, crescevano gli alberi e tutto era verde, cadeva la pioggia, segnavano i soli, il ritmo dell’uomo e delle stagioni".

Il bimbo ristette, lo sguardo era triste e gli occhi guardavano cose mai viste, e poi disse al vecchio, con voce sognante "Mi piacciono le fiabe, raccontane altre".

Francesco Guccini

C’è un Nonno

C’è un nonno in disparte che gioca alle carte, le gioca da solo: nessuno lo vuole.

C’è un nonno in giardino che beve del vino, lo beve da solo: nessuno Io vuole.

C’è un nonno per strada non so dove vada, cammina da solo: nessuno lo vuole.

C’è un nonno che dorme speriamo che in sogno qualcuno ci sia in sua compagnia.

R.Piumini

La Nonna

Tra tutti quei riccioli al vento, tra tutti quei biondi corimbi, sembrava, quel capo d'argento, dicesse col tremito, bimbi, sì... piccoli, sì... E i bimbi cercavano in festa, talora, con grido giulivo, le tremule mani e la testa che avevano solo di vivo quel povero sì. Sì, solo; sì, sempre, dal canto del fuoco, dall'umile trono; sì, per ogni scoppio di pianto, per ogni preghiera: perdono, sì... voglio, sì... sì! Sì, pure al lettino del bimbo malato... La Morte guardava, La Morte presente in un nimbo... La tremula testa dell'ava diceva sì! sì! Sì, sempre; sì, solo; le notti lunghissime, altissime! Nera moveva, ai lamenti interrotti, la Morte da un angolo... C'era quel tremulo sì, quel sì, presso il letto... E sì, prese la nonna, la prese, lasciandole vivere il bimbo. Si tese quel capo in un brivido blando, nell'ultimo sì.

Giovanni Pascoli

Io e il Nonno

lo e il nonno  parliamo. Il nonno canta io danzo. Il nonno insegna io imparo. Il nonno muore io piango. Aspetto pazientemente di vedere il nonno nel mondo dell'oscurità. L'attesa paziente è resa gravosa dalla solitudine. lo piango e piango e piango. Quando lo vedrò?

J. Concha

I Denti del Nonno

Il piccolo Maurizio, diritto sui ginocchi del nonno, lo bacia sul mento, poi gli affonda i pugni nelle ,guance chiedendogli: Perchè, nonno, sono così vuote le tue guance? Perchè non ho più denti. E perchè non hai più denti? Perchè erano diventati neri e perciò li ho seminati in un solco per vedere se ne spunta qualcuno bianco. Maurizio ride di gran cuore. Oh, le guance del nonno sono molto diverse da quelle della mammina!

Rosmarj

La Nonna

La nonna è come un albero d'argento che la neve ripara e muove il vento. Dice «no» con la testa, e «sì» col cuore. sta presso il fuoco e prega a tutte l'ore. Quando la mamma sgrida, lei perdona.. Chi sa perchè la nonna è così buona! .

Luisa Nason

Poesia alla Nonna

Di fiori un serto vivido, che Apollo a noi presenti In Elicona è solito destar vaghi concenti. E quei Poeti miseri che non san fare un corno Fiori a raccor divertonsi per tutto il santo giorno. A questo io stesso m’occupo, che sono un di costoro, E stanco poi distendomi sotto un opaco alloro. Or dunque il frutto nobile della fatica mia Umil presento, e inchinomi a Vostra Signoria. Spero che in volto placido accetterete il dono E dell’ardir, che presimi darete a me perdono. Prendetelo di grazia , e quindi se mai fia, Che in un vasetto pongasi, o in quello che si sia, Quell’acqua sì odorifera, quell’acqua istessa, Al Precettor buonissima per celebrar la Messa. Se dopo tante prediche che far non ne sapete Nel cacator buttatelo, o dove mai volete. Basta, che di riceverlo non isdegniate almeno, Del resto cosa importami? Sarò contento appieno

Giacomo Leopardi

Il Nonno

No! Tu il nonno non puoi fare " poi che le fiabe non sai raccontare. Hai sessant'anni e fai lo zerbinotto ancora sorridi sotto i baffi e fai il complimento e non senti il lamento che sale dal petto della tua donna che spaurita è di esser nonna. Un po' cambierà la nostra vita ecco perché sono sbigottita tu dovrai imparare un nuovo gioco se vuoi stare con Chiara almeno un poco.

Rosa Staffiere

L'Onestà de Mi' Nonna

Quanno che nonna mia pijò marito nun fece mica come tante e tante che doppo un po' se troveno l'amante... Lei, in cinquant'anni, nu' l'ha mai tradito!

Dice che un giorno un vecchio impreciuttito che je voleva fa' lo spasimante je disse: V'arigalo 'sto brillante se venite a pijavvelo in un sito. -

Un'antra, ar posto suo, come succede, j'avrebbe detto subbito: So' pronta. Ma nonna, ch'era onesta, nun ciagnede;

anzi je disse: Stattene lontano... Tanto ch'adesso, quanno l'aricconta, ancora ce se mozzica le mano!

Trilussa

La Nonna

La nonna aveva nella sua stanza appeso il ritratto di quando era bambina: sorriso al labbro, azzurri occhi profondi e ricci biondi. Guardavan quel ritratto i ragazzetti e l'un diceva all' altro: « Oh, quella bella fanciulla chi sia mai? Fanciulla, vuoi giocare con noi? » La vecchia con gli occhiali e con la cuffia levò lo sguardo dalla sua poltrona: « Chi sia mai? non giocate, o bimbi miei, sempre con lei? ».

V. Loveling

Movesi il vecchierel canuto e stanco del dolce loco ov'ha sua età fornita, e da la famigliuola sbigottita che vede il caro padre venir meno indi, traendo poi l'antiquo fianco per l'estreme giornate di sua vita, quanto più po' col buon voler s'aita, rotto da gli anni e dal camino stanco; e viene a Roma, seguendo 'l desio, per mirar la sembianza di Colui ch'ancor lassù nel ciel veder spera. Così, lasso!, talor vo cercand'io, donna, quanto è possibile, in altrui la desiata vostra forma vera.

Francesco Petrarca

AUGURI A TUTTI I NONNI DI ELDY

LA REDAZIONE DEL BOSCO

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