Scritto da Scoiattolina il 30 Ottobre 2011 |
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ALLUVIONE DELLE 5 TERRE
Vogliamo commemorare le vittime dell'alluvione nelle 5 terre,
che in questi giorni purtroppo
sono salite a 9 .
L'ultima vittima è un volontario
della protezione civile
Sandro Usai
che per svolgere la sua missione
di aiutare il prossimo
è rimasto vittima del fango
che lo ha travolto.
Esprimiamo il nostro cordoglio
alle famiglie tutte per la perdita dei loro cari.
La Redazione del Bosco
Si avvicina il giorno della commemorazione dei defunti e in questo giorno dedichiamo un particolare ricordo alle vittime dell’alluvione. Con gratitudine rivolgiamo il pensiero a Sandro Usai, espressione genuina e disinteressata della solidarietà umana nei confronti del prossimo bisognoso. Grazie Sandro, ti sia lieve la terra.
Condivido il dolore di quelle famiglie che anno perso non solo tutto quello che avevano ,ma alcuni anche i loro cari ,al volontario Sandro Usai ,che ha perso la vita x aiutare in modo disinteressato ed alla sua famiglia un sentito grazie e che Dio lo accolga tra gli Angeli ,,come tutte le vittime di questa catastrofe
spesso ci perdiamo in banali frivolezze…e molto più dimentichiamo chi ofre la la vita da eroe, come nel caso di Di Sandro, mio umile e ardito conterraneo, una preghiera affinchè tu sia accolto a miglior vita. UN sentito cordoglio vada famigliari che lo piangono…
“Addio Sandro a si biri a mellus vida”
Ci uniamo al dolore dei familiari di tutte le vittime. Un pensiero particolare per Sandro Usai grande esempio di disinteressato altruismo e solidarietà verso il prossimo. Una preghiera per tutti.
Un pensiero e una preghiera per le vittime di questa natura che sempre più si ribella… per i loro famigliari e per chi ha purtroppo perso tutto
una preghiera per le vittime di questa ennesima sciagura,per le famiglie che piangono i loro morti ed un ricordo per questo oscuro eroe SANDRO USAIche ha dato la vita x salvare quella degli ,per coloro che hanno perso tutto
Oggi non dobbiamo fare critiche a questa immane tragedia successa, ma ricordare le povere vittime, che con sacrificio come Sandro hanno lasciato la propria vita per aiutare gli altri. Noi tutti siamo vicini alle famiglie delle persone che ci hanno lasciato, pregando per loro e a quelli che hanno perso tutto quello che avevano.
Quanto mi dispiace! una terra stupenda ,massacrata , vittime , dolore per la mia gente,perchè?? perchè è accaduto? perchè tanta sofferenza?
Non so darmi pace,non so se andare a vedere , o ricordarmela come era….so solo che è come se avessero ferito me stessa….
Addolorati per le vittime di quest’ alluvione, ma ci dobbiamo sentire tutti responsabili per quello che è accaduto, abbiamo assistito indifferenti ed apatici all’incuria del territorio, bene affidato a noi per essere conservato e non distrutto.
buongiorno sono molto dispiaciuta ma non dobbiamo stare sempre in silenzio l’italia è nostra è un bene comune dobbiamo sempre essere vigili su quello che succedo non solo sotto il nostro naso………….sandro usai un uomo generoso che non ha pensato due volte a rendersi utile ai suoi fratelli in difficoltà bisogna veramente stare vigili e non ritrovarci ancora a dare condoglianze tanti giovani sono li a spalare la solidarietà non ha confini
che dispiacere apprendere queste cose ….. cordoglio x le famiglie delle vittime
Lavorano in silenzio, dietro le quinte. Qualcuno li chiama «gli angeli del fango»: sono i tanti uomini e donne della Protezione Civile che dal giorno dell’alluvione nello spezzino hanno rinunciato a giorni di festa per imbracciare pale e raschiafango e aiutare la popolazione
Lavorano senza una ricompensa, se non il «grazie» delle famiglie che aiutano a tornare alla normalità
Consentitemi di aggregarmi alle Vostre sentite condoglianze ai morti dell’alluvione della Liguria e Lunigiana. Io abito vicino, e vicino sono a questa gente perchè nel ’96 successe anche in Alta Versilia con tanti morti e dispersi. Stesse tragiche realtà.Realtà e COLPE PALESI.Ho publicato molti servizi sulla montagna. Su tante riviste e quotidiani ma, dice un proverbio .- L’indifferenza è una malattia più grave del cancro- Io sono un uomo nato e cresciuto in montagna, conosco l’idraulica dei fiumi e canali, conosco dove un terreno , un bosco, una collina…necessitano di interventi di contenimento e recimazione delle acque etc. etc. Ma non si interviene.Lo spopolamento degli abitanti dalla montagna , ha poi creato la crescita di un sottobosco selvatico che soffoca e devia i ruscelli. La mano dell’uomo , in questi casi, è insostituibile. Il terreno -MONITORATO- come dicono loro sulla carta, non serve a niente.A volte, un semplice muretto a secco, contiene e frena che il terreno scivoli a valle. E, quando parte, per effetto delle acque, non si arresta più e semina morti e disperazione nelle genti. Dice ancora un proverbio che :- Sbagliando si impara- No ! No ! Questi nostri politici , sono lontanissimi da queste realtà rurali. Scusatemi se l’ho fatta lunga, ma mi piange il cuore soffocato dall’impotenza e dall’amarezza di non essere ascoltati.
giulio le atavike saggezze hanno da ave’ riscontri ke oggi so inascoltate per dabbenaggine acuta. quanti ragazzi amanti de natura rimarrebbero su loro territori avendo possibilità di vivere po’ decentemente. e tanti aiutanti de popolazioni disastrate so anke persone slegate da patrocini