Essere nonni oggi è un valore che fa riflettere, perché la presenza dei nonni in famiglia, nella società di oggi, facendo riferimento a un confronto con il passato, rappresenta una grande evoluzione economica e sociale, che ha portato profonde trasformazioni nella vita familiare. Oltre al sostegno economico alle famiglie in difficoltà, i nonni a volte si trovano ad affrontare la trasmissione dei valori tra le generazioni con grande difficoltà. Mentre si può scegliere di diventare padre e madre, non si può scegliere di diventare nonno e, mentre l’attesa e la nascita di un figlio rappresentano momenti di scompiglio e di gioia, per i nonni, oltre a rivedere la relazione con i propri figli, significa anche ravvivare il ricordo dei loro avi.
I nonni, al tempo stesso, pensano a come deve essere il loro ruolo con il nipote: si deve convenire che i nonni sono una risorsa non quantificabile. Gli stessi oggi hanno tempi qualitativamente diversi: mentre quello del genitore è la fretta, quello del nonno/a è caratterizzato dalla calma. Lo spazio del genitore è il rapporto con della casa, quello del nonno è quello della stabilità materiale ed affettiva. I nonni, e a volte anche bisnonni, sono un valore aggiunto per tutta la famiglia, un ruolo prezioso. Essi si rendono protagonisti in questo secolo, pronti anche a stare al passo con le nuove tecnologie. Superato il malessere legato al pensionamento, i nonni cercano di organizzare il loro tempo libero e di migliorare le relazioni sociali, mantenendo la memoria in esercizio, per evitare processi ossidativi. Vi è anche da dire che il loro benessere è legato al contesto familiare, poiché la famiglia rappresenta il luogo nel quale essi possono esercitare un ruolo attivo, ricevendo in cambio sostegno, amore e assistenza, se necessaria. Vivere in famiglia, vedere i propri figli, nipoti significa non dovere racchiudere tutta la loro vita in un comodino, in una stanza della loro residenza.
Sono un valore famigare perché i nonni spesso sostituiscono i genitori, portano i nipoti all’asilo, a scuola, in palestra, in piscina, ecc.., rappresentano nella nostra società risorse, spesso indispensabili, per le nuove istituzioni familiari, dove i tempi lavorativi di entrambi i genitori, lasciano poco spazio per i figli. Per i nipoti, i nonni sono una figura importante, di amore incondizionato, al pari di quello dei genitori. Queste figure, in questi momenti di particolare difficoltà, offrono anche l’aiuto economico e non solo ai nipoti, ma anche ai figli, che purtroppo hanno perso momentaneamente il lavoro. I nonni sono sempre disponibili al momento del bisogno, ma sono altrettanto capaci di ritornare al proprio posto quando l’emergenza è finita. Dal 2005, il 2 ottobre è la festa dei nonni : per ricordare questab grande risorsa, la data non è stata scelta a caso, perché la Chiesa Cattolica, nello stesso giorno, celebra la ricorrenza degli Angeli custodi.
Nonni arzilli
Concludendo, corre l’obbligo di affermare quanto sia importante per il nipote bambino, adolescente, sperimentare la presenza dei nonni, quando ci sono, come segno d’amore e di fiducia, apprezzando la loro saggezza ed esperienza, che non è imposta ma trasmessa semplicemente, con amore e serenità. Un grazie non sarà mai abbastanza grande per tutti i nonni che, con la loro disponibilità, energia, idee e affetto rendono più sicuri nipoti e figli. Riporto un solo dato emesso nell’autunno 2011 dalla Camera di Commercio, che ha svolto un’indagine per contabilizzare il sostegno economico dei nonni nei bilanci delle famiglie con figli piccoli. La valutazione è impressionante: 200euro al mese in media per famiglia e 50 miliardi l’anno fatti risparmiare da un nonno attivo.
André Rieu - Serenata di Toselli
COMMENTI
il 20 febbraio, 2013 enrica.Co dice:
Sono una nonna di un bellissimo bambino di 9 anni, nn sono pensionata,avevo 42 anni quando è nato, ma ho fatto la mia parte, quando era piccolo, perchè facevo i turni e quando ero libera lo tenevo con me, lo tenevo quando mia figlia usciva col marito era molto giovane e era giusto che si divertisse un po’, Andavamo insieme in ogni posto: al supermercato, al parco giochi, io lo portavo a fare le vaccinazioni e qualche volta dal pediatra quando nn stava bene, poche per fortuna, giocavo a palla, mi sdraiavo per terra e essendo io sola dormiva nel lettone con me. Non voleva mai andarsene quandolo venivano a prendere, si aggrappava alle maglie, e piangeva, dovevo fare opera di persuasione prima che i genitori arrivassero….convincerlo, mi guardava con quegli occhioni e mi diceva .. ” dopo torno” …. è stato ed è la mia gioia, ma ora è cresciuto, ha gli amici, la scuola, il basket, la fidanzatina,e mi ha tolto ogni illusione un po di mesi fa, dicendomi che nn è più piccolo,…..”ora sono grande, e ho la fidanzata,amo solo lei”….. così mi ha detto.
Per cui Nonna Chicca mettiti in un angolo e aspetta …..
E’ venuto con me in qualche mia gita e con me ha riso e giocato, fra le mie tante paure e poche certezze so di essere una nonna presente, e lui lo sa …..
il 20 febbraio, 2013 giovanna3.rm dice:
Che carina la descrizione che hai fatto del tuo nipotino, Enrico, proprio dolce e delicatissima. Sicuramente ti vuole molto bene e ricorderà sempre le belle ore passate con te, le tue cure e premure,anche ormai sta diventando “grande” e pretende la sua autonomia….. Sei proprio una brava nonna, complimenti.
il 20 febbraio, 2013 Lorenzo.rm dice:
Evviva i nonni, dunque. E grazie a Nembo che ce ne ha voluto parlare.
il 20 febbraio, 2013 franco muzzioli dice:
Bellissimo Nembo…ritrattino stupendo….poi non pensavo potessimo valere una finanziaria!!!!
Sono nonno di una laureanda e di un ragazzo che è entrato ora all’Università….quindi sono armai un nonno amico …che aiuta a fare le tesi e che spesso funziona da bankomat.
Ormai nella famiglia nessuno parla il dialetto ,l’unico sono io che lo sò parlare ed anche scrivere….bene mio nipote (diciannove anni) lo vuole imparare. Mi pare bello che l’ultima generazione voglia prendere il testimone anche delle tradizioni ….da un senso di continuità che fa ben sperare.
il 20 febbraio, 2013 Nembo dice:
Tutti i nonni stravedono per i nipoti, gli stessi commutano il loro tempo sui nipoti, poi come ha descritto Enrica arriva l’età dove gli stessi entrano in una fase naturale ovvero nell’adolescenza, e il nipote per il nonno rimane solo affetto, pur ricordando sempre l’immagine del nonno come l’abbiamo noi nella nostra memoria.
il 20 febbraio, 2013 Nembo dice:
Abbiamo passato parte della nostra vita ricevere sorrisi, strette di mano, complimenti, abbracci, magari uno più falso dell’altro, cose imposte tavolta dalle convenzioni o dal savoir-faire, dalla diplomazia che ci veniva imposta, ora finalmente riceviamo dai nipoti baci, abbracci spontanei veri e sinceri dando in cambio tutta la nostra tenerezza e amore ai nipoti. E, se sono in età adulta come ha detto Franco Muzzioli, diventano amici e non solo per il Bankomat, me anche per un’intercambio di notizie culturali da una generazione all’altra anche di tecnologie digitali. Importante è secondo il mio parere dare ai nipoti anche se adulti una immagine forte e decisa, infatti loro cercano adulti significativi con cui confidarsi anche se è il nonno.
il 20 febbraio, 2013 giovanna1vc dice:
Sono nonna anch’io di una ragazza di 20 anni diamo hai nipoti tutto quello che non abbiamo potuto dare hai figli ,vuoi xche’ si lavorava e non si trovava il tempo x loro ,e non e’ giusto lo so’ ,adesso riversiamo tutta la nostra attenzione a loro ed e’ bello quando mia nipote si confida con me ,mi sento importante ,esserle oltre che nonna ,amica..grazie x aver parlato un un cosi’ bell’argomento a Nembo e a Giovanna ..
il 20 febbraio, 2013 Giuseppe3.ca dice:
I miei figli non si sono ancora decisi a farmi diventare nonno ma ho avuto la gioia di fare lo zio con i figli delle mie sorelle tutte più piccole per cui io sono stato lo ‘zio grande’ per tanti nipotini/e. Con le ‘nipotine’, in particolare, ho costruito un buon rapporto che dura tutt’oggi. Ho trasmesso loro l’amore e il rispetto per gli animali, ho insegnato ad andare in bicicletta e, con il buon esempio e i buoni consigli, ho trasmesso sicuramente tanti altri valori per cui mi sono rimaste affezionate e ancora oggi sono un punto di riferimento anche per i loro figli. Memore dei preziosi insegnamenti ricevuti dai miei nonni, non ho fatto altro che trasmettere ai giovani l’essenza dei valori della vita.
Condivido l’entusiasmo di nonna Enrica per l’amato nipotino e la gioia di nonno Franco nel trasmettere il proprio aiuto negli studi dei nipoti.
In tutto questo si racchiude la soddisfazione del vivere e dell’eternità umana.
Ringraziamo Nembo per aver proposto l’argomento.
il 20 febbraio, 2013 Nembo dice:
Condivido quello che hai scritto Giovanna1-vc, I nonni concedono ai nipoti cose che, da genitori, non hanno concesso ai figli. Non bisogna però dimenticare che i nonni non sono genitori e non devono esserlo,serve sempre un piano di equilibrio magari fissando delle regole con i propri figli.
il 20 febbraio, 2013 Nembo dice:
GiuseppeCa, hai descritto con entusiasmo quello che hai trasmesso ai tuoi nipoti, bene hai fatto, come hanno fatto i nostri nonni, i nostri padri che ci hanno trasmesso a noi i loro valori, ed ora spetta a noi trovare o riscoprire i valori, le saggezze di esperienza ormai dimenticati con l’avanzare della società moderna ai nostri nipoti per chi ha la fortuna di averli quotidianamente vicini.
il 20 febbraio, 2013 enrica.Co dice:
E’ vero i nonni nn sono i genitori, proprio per questo giocano, coccolano, strapazzano e viziano i nipoti, nn ho gran ricordi di mia nonna, la mamma di mia mamma, mi sembrava la signorina Rottermaier, comandava e basta, invece il mio Chicco me lo sono sentito vicino e sono contenta……
il 20 febbraio, 2013 giovanna1vc dice:
Hai ragione ,caro Nembo ,certo bisogna ,crare un equilibrio e sapere fin dove si puo’ arrivare ,ma mai sostituirsi hai genitori ,si puo’ solo dare dei consigli se sono ben accetti ,ma la vita dei figli aspetta hai genitori gestirla non i nonni ,grazie x la bella chiacchierata sui nipoti ..
il 21 febbraio, 2013 armida.ve dice:
Io sono una nonna part-time : lo sono tre volte la settimana e Alice, la mia nipotina, mi fa fare di tutto! insiame cantiamo, insiema facciamo le costruzioni..disegniamo, facciamo le gare di corsa. a volte mi trucca!. Le racconto le storie che lei vuole sentire.. sempre le stesse, e le insegno le filastrocche in dialetto che la divertono molto. Mi distrae e con lei sono felice.. Quando è nata, tre anni fa. le ho scritto.. fra l’altro..
“Cammineremo insieme sui sentieri lungo i corsi dell’acqua e, come alla tua mamma, anche a te insegnerò l’amore per la natura e il rispetto per la vita di ogni creatura.Ti insegnerò che il mondo è meraviglioso, perchè sarà meraviglioso per me guardarlo attraverso i tuoi occhi”.. nonna Armida
il 21 febbraio, 2013 Nembo dice:
A nonna Armida-ve, come si è definita lei, voglio dirle che si nota anche nello scrivere che stravede per la sua nipotina Alice, del resto è così per tutti i nonni, le parole che si dicono escono veramente dal cuore, e la felicità la troviamo nei piccoli gesti, parole, o cose, che possono donarci queste spendide creature di nipoti. E non come quello “spot” publicitario tanto penoso, pietoso, e ipocrita fatto dal Prof. Monti per la sua campagna pubblicitaria con i suoi nipoti.
il 21 febbraio, 2013 annab dice:
Chi ha detto che gli angeli hanno per forza le ali? Chi ti asciuga le lacrime con un sorriso? Chi non si arrabbia mai con te ma è sempre orgoglioso? Chi lascia tutto per te? Chi ti dice che sei la sua regina o il suo re ? Chi ti pensa sempre? Chi non smette mai di sorriderti? Chi sta sempre al tuo fianco… non è forse un angelo? Bè quell’angelo si chiama nonno o nonna.
PASSA IL TEMPO....
Le lancette della vita ... scorrono nella perfetta sincronizzazione dei secondi....
e ad ogni movimento del tempo....nulla sara mai come prima....
E anche se non potrò vederti, parlarti, ascoltarti ....in questo presente....
Ti vedrò , ti parlerò, ti ascolterò nei secondi di tempo che ho fermato nel mio cuore.....
m.d
Sono una nonna di un bellissimo bambino di 9 anni, nn sono pensionata,avevo 42 anni quando è nato, ma ho fatto la mia parte, quando era piccolo, perchè facevo i turni e quando ero libera lo tenevo con me, lo tenevo quando mia figlia usciva col marito era molto giovane e era giusto che si divertisse un po’, Andavamo insieme in ogni posto: al supermercato, al parco giochi, io lo portavo a fare le vaccinazioni e qualche volta dal pediatra quando nn stava bene, poche per fortuna, giocavo a palla, mi sdraiavo per terra e essendo io sola dormiva nel lettone con me. Non voleva mai andarsene quandolo venivano a prendere, si aggrappava alle maglie, e piangeva, dovevo fare opera di persuasione prima che i genitori arrivassero….convincerlo, mi guardava con quegli occhioni e mi diceva .. ” dopo torno” …. è stato ed è la mia gioia, ma ora è cresciuto, ha gli amici, la scuola, il basket, la fidanzatina,e mi ha tolto ogni illusione un po di mesi fa, dicendomi che nn è più piccolo,…..”ora sono grande, e ho la fidanzata,amo solo lei”….. così mi ha detto.
Per cui Nonna Chicca mettiti in un angolo e aspetta …..
E’ venuto con me in qualche mia gita e con me ha riso e giocato, fra le mie tante paure e poche certezze so di essere una nonna presente, e lui lo sa …..
Che carina la descrizione che hai fatto del tuo nipotino, Enrico, proprio dolce e delicatissima. Sicuramente ti vuole molto bene e ricorderà sempre le belle ore passate con te, le tue cure e premure,anche ormai sta diventando “grande” e pretende la sua autonomia….. Sei proprio una brava nonna, complimenti.
Evviva i nonni, dunque. E grazie a Nembo che ce ne ha voluto parlare.
Bellissimo Nembo…ritrattino stupendo….poi non pensavo potessimo valere una finanziaria!!!!
Sono nonno di una laureanda e di un ragazzo che è entrato ora all’Università….quindi sono armai un nonno amico …che aiuta a fare le tesi e che spesso funziona da bankomat.
Ormai nella famiglia nessuno parla il dialetto ,l’unico sono io che lo sò parlare ed anche scrivere….bene mio nipote (diciannove anni) lo vuole imparare. Mi pare bello che l’ultima generazione voglia prendere il testimone anche delle tradizioni ….da un senso di continuità che fa ben sperare.
Tutti i nonni stravedono per i nipoti, gli stessi commutano il loro tempo sui nipoti, poi come ha descritto Enrica arriva l’età dove gli stessi entrano in una fase naturale ovvero nell’adolescenza, e il nipote per il nonno rimane solo affetto, pur ricordando sempre l’immagine del nonno come l’abbiamo noi nella nostra memoria.
Abbiamo passato parte della nostra vita ricevere sorrisi, strette di mano, complimenti, abbracci, magari uno più falso dell’altro, cose imposte tavolta dalle convenzioni o dal savoir-faire, dalla diplomazia che ci veniva imposta, ora finalmente riceviamo dai nipoti baci, abbracci spontanei veri e sinceri dando in cambio tutta la nostra tenerezza e amore ai nipoti. E, se sono in età adulta come ha detto Franco Muzzioli, diventano amici e non solo per il Bankomat, me anche per un’intercambio di notizie culturali da una generazione all’altra anche di tecnologie digitali. Importante è secondo il mio parere dare ai nipoti anche se adulti una immagine forte e decisa, infatti loro cercano adulti significativi con cui confidarsi anche se è il nonno.
Sono nonna anch’io di una ragazza di 20 anni diamo hai nipoti tutto quello che non abbiamo potuto dare hai figli ,vuoi xche’ si lavorava e non si trovava il tempo x loro ,e non e’ giusto lo so’ ,adesso riversiamo tutta la nostra attenzione a loro ed e’ bello quando mia nipote si confida con me ,mi sento importante ,esserle oltre che nonna ,amica..grazie x aver parlato un un cosi’ bell’argomento a Nembo e a Giovanna ..
I miei figli non si sono ancora decisi a farmi diventare nonno ma ho avuto la gioia di fare lo zio con i figli delle mie sorelle tutte più piccole per cui io sono stato lo ‘zio grande’ per tanti nipotini/e. Con le ‘nipotine’, in particolare, ho costruito un buon rapporto che dura tutt’oggi. Ho trasmesso loro l’amore e il rispetto per gli animali, ho insegnato ad andare in bicicletta e, con il buon esempio e i buoni consigli, ho trasmesso sicuramente tanti altri valori per cui mi sono rimaste affezionate e ancora oggi sono un punto di riferimento anche per i loro figli. Memore dei preziosi insegnamenti ricevuti dai miei nonni, non ho fatto altro che trasmettere ai giovani l’essenza dei valori della vita.
Condivido l’entusiasmo di nonna Enrica per l’amato nipotino e la gioia di nonno Franco nel trasmettere il proprio aiuto negli studi dei nipoti.
In tutto questo si racchiude la soddisfazione del vivere e dell’eternità umana.
Ringraziamo Nembo per aver proposto l’argomento.
Condivido quello che hai scritto Giovanna1-vc, I nonni concedono ai nipoti cose che, da genitori, non hanno concesso ai figli. Non bisogna però dimenticare che i nonni non sono genitori e non devono esserlo,serve sempre un piano di equilibrio magari fissando delle regole con i propri figli.
GiuseppeCa, hai descritto con entusiasmo quello che hai trasmesso ai tuoi nipoti, bene hai fatto, come hanno fatto i nostri nonni, i nostri padri che ci hanno trasmesso a noi i loro valori, ed ora spetta a noi trovare o riscoprire i valori, le saggezze di esperienza ormai dimenticati con l’avanzare della società moderna ai nostri nipoti per chi ha la fortuna di averli quotidianamente vicini.
E’ vero i nonni nn sono i genitori, proprio per questo giocano, coccolano, strapazzano e viziano i nipoti, nn ho gran ricordi di mia nonna, la mamma di mia mamma, mi sembrava la signorina Rottermaier, comandava e basta, invece il mio Chicco me lo sono sentito vicino e sono contenta……
Hai ragione ,caro Nembo ,certo bisogna ,crare un equilibrio e sapere fin dove si puo’ arrivare ,ma mai sostituirsi hai genitori ,si puo’ solo dare dei consigli se sono ben accetti ,ma la vita dei figli aspetta hai genitori gestirla non i nonni ,grazie x la bella chiacchierata sui nipoti ..
Io sono una nonna part-time : lo sono tre volte la settimana e Alice, la mia nipotina, mi fa fare di tutto! insiame cantiamo, insiema facciamo le costruzioni..disegniamo, facciamo le gare di corsa. a volte mi trucca!. Le racconto le storie che lei vuole sentire.. sempre le stesse, e le insegno le filastrocche in dialetto che la divertono molto. Mi distrae e con lei sono felice.. Quando è nata, tre anni fa. le ho scritto.. fra l’altro..
“Cammineremo insieme sui sentieri lungo i corsi dell’acqua e, come alla tua mamma, anche a te insegnerò l’amore per la natura e il rispetto per la vita di ogni creatura.Ti insegnerò che il mondo è meraviglioso, perchè sarà meraviglioso per me guardarlo attraverso i tuoi occhi”.. nonna Armida
A nonna Armida-ve, come si è definita lei, voglio dirle che si nota anche nello scrivere che stravede per la sua nipotina Alice, del resto è così per tutti i nonni, le parole che si dicono escono veramente dal cuore, e la felicità la troviamo nei piccoli gesti, parole, o cose, che possono donarci queste spendide creature di nipoti. E non come quello “spot” publicitario tanto penoso, pietoso, e ipocrita fatto dal Prof. Monti per la sua campagna pubblicitaria con i suoi nipoti.
Chi ha detto che gli angeli hanno per forza le ali? Chi ti asciuga le lacrime con un sorriso? Chi non si arrabbia mai con te ma è sempre orgoglioso? Chi lascia tutto per te? Chi ti dice che sei la sua regina o il suo re ? Chi ti pensa sempre? Chi non smette mai di sorriderti? Chi sta sempre al tuo fianco… non è forse un angelo? Bè quell’angelo si chiama nonno o nonna.