E’ quello che manca, da parte di un padre, nei confronti del proprio figlio. Si tratta di una poesia di un ragazzo di Scampìa, trascritta da Cicco in un commento all’articolo su San Valentino, pubblicato da Sco, che riteniamo opportuno mettere in evidenza.
Questa è la poesia:
Perché quando la vita ha cominciato a chiedermi, ad esigere gli sforzi, le responsabilità, il conto del suo peso tu non c’eri? Perché quando avresti dovuto preoccuparti della mia vita, delle mie carenze. dei miei problemi, dei miei sogni, tu non c’eri? Dimmi: perché quando si sono presentate le prime sconfitte, le violenze di un vissuto anormale, la malavita, l’amico che mi pugnalava alle spalle, tu non c’eri? Perché mi hai voluto figlio e tu non ci sei stato come padre? Quello che di te mi ha fatto più male, è stata la tua assenza, il tuo non esserci, l’assenza delle tue carezze, che per me erano più che legittime, ma tu non c’eri. Quando ti dicevo: papà, ascoltami, ti devo dire una cosa, e tu mi rispondevi: ora non ho tempo, un’altra volta, e mi lasciavi in lista d’attesa di quel tuo amore mai avuto.
Dice Cicco: “Buona giornata ragazzo che, con questi versi, hai saputo dimostrare quanto sei grande. Un abbraccio anche se non ti conosco, ma i tuoi pensieri mi hanno emozionato”.
PASSA IL TEMPO....
Le lancette della vita ... scorrono nella perfetta sincronizzazione dei secondi....
e ad ogni movimento del tempo....nulla sara mai come prima....
E anche se non potrò vederti, parlarti, ascoltarti ....in questo presente....
Ti vedrò , ti parlerò, ti ascolterò nei secondi di tempo che ho fermato nel mio cuore.....
m.d