Archive for novembre 4th, 2017

TRAGEDIE DELLA GUERRA di Sandra.vi

     

MILANO NON DIMENTICA

 

 

 

            A 73 anni dalla strage, Milano ricorda i piccoli martiri di Gorla con una Messa celebrata davanti al S.Sacrario che contiene le piccole vittime. Alla Messa partecipano, oltre alle autorità, scolaresche e cittadini. Una corona viene deposta all'entrata e una profusione di fiori ricopre il piccolo sacrario, la commozione, il ricordo è sempre molto vivo.......

            Correva l'anno 1944, l'Italia era divisa in due: conquistata dagli anglo-americani, questi tenevano sotto continui bombardamenti le regioni in mano ai tedeschi. Gorla e Precotto, periferia a nord di Milano, ospitavano le più grosse fabbriche dell'epoca: Breda, Falk, Pirelli... Tra queste alcune produttrici di prodotti bellici. Naturalmente la gente viveva sotto l'incubo dei bombardamenti, erano tutti pronti a correre nei rifugi appena suonavano le sirene.

            Era il 20 ottobre (data indimenticabile), avevo ottenuto il permesso di stare qualche giorno a Milano col mio papà, mentre mia mamma e mio fratello erano sfollati nel Varesotto. Era una mattina stupenda, il cielo limpido, papà sospirò e disse “speriamo non vengano a fare danni… con una tale visibilità...”. Poco dopo suonavano già le sirene, mi prese per mano e corremmo al rifugio, sentivamo dei grossi boati “stavolta ci vogliono far visita” mormorò papà e nel giro di poche ore un altro tremendo bombardamento fece tremare il rifugio. “Stavolta sono vicini, hanno fatto danni, tu signorina torni da mamma…”. Io tornai da mamma, ma finii per conoscere la tremenda tragedia, quante lacrime versai...

 

     

 

 

    

 

    Gli aerei provenivano da Foggia e dovevano colpire la Breda ma contrastati dalla contraerea, rientrarono, scaricando il carico sulla campagna. Il secondo attacco fallì nuovamente, ma gli aerei si scaricarono dove poterono. Alle ore 11.29 gli abitati di Gorla e Precotto furono investiti da quasi 80 tonnellate di esplosivo. Uno degli ordigni centrò in pieno il vano delle scale pieno di bambini che stavano raggiungendo il rifugio... e distrusse tutta la scuola Francesco Crispi, a Gorla (Mi). In totale morirono 164 bambini, 14 insegnanti, la direttrice, 4 bidelli e l'assistente sanitaria. In totale fra i cittadini morirono 614 persone, oltre ad un centinaio i feriti.

 

 

Il caso volle che si salvò una bimba che, sgridata da una maestra perché raggiungesse la sua classe, uscì dal portone e fu trovata tra le macerie, e un bimbo che voleva prendere il cappotto e che, non trovando più la classe, se ne tornò a casa. Mentre la mamma disperata lo cercava, lui l'aspettava sui gradini di casa.

 

            Il terreno dove sorgeva la scuola, fu riscattato con grossi sacrifici da parte della popolazione e con l'aiuto di grosse ditte. Venne eretto un monumento dedicato alle piccole vittime e un sottostante sacrario nel quale riposano le piccole spoglie.

 

Al centro, in lettere d'argento una scritta “vi avevo detto di amarvi come fratelli”. L' inaugurazione avvenne nel 1952 ed anche la piazza fu dedicata ai “Piccoli martiri di Gorla”, come pure a loro fu dedicata la nuova scuola.

 

 

            Dopo qualche anno mio suocero, andando in pensione, da Borgosesia si trasferì a Milano. Nella stessa casa sullo stesso piano abitava la famiglia del bimbo scampato alla strage di Gorla, e la Signora raccontò a mia suocera le tremende ore passate quel giorno e… quasi un sogno vedere il suo bimbo vivo seduto sui gradini.

   

Aria sulla quarta corda di Bach dalla suite BWV1068     

   
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