PARCO SISSI di Gabriella.bz
Scritto da Giuseppe il 11 Giugno 2022 | 16 commenti- commenta anche tu!
PARCO SISSI
Andare a ritirare il referto di un esame in una clinica o ospedale ti mette sempre un tremore al cuore. Pensi al peggio, poi ti fai coraggio e dici ma no, non ho niente, sono i dottori che vedono il male io sono sana, sto bene, sono solo dolori passeggeri quelli che mi hanno portato a fare le visite specialistiche.
Dopo due anni costretti all’immobilità in casa per la pandemia, ora ci si vuole sfogare, si riprende a fare lunghe passeggiate ma il fisico ha perso l’abitudine, manca l’allenamento e il corpo si stanca. Poi si aggiunge il caldo siciliano cominciato da qualche giorno e questo certo non aiuta e non fa bene.
Per andare in Clinica sono passata per il Parco Sissi e ho dovuto poi fermarmi, che era? L’emozione o il caldo? È dura la vita quando si è soli. É vero che, per orgoglio, ho voluto far tutto da sola. I figli si erano offerti di accompagnarmi ma non volevo mostrarmi debole e ho rifiutato la loro compagnia.
Ora mentre mi guardavo attorno ricordavo i miei anni più belli in compagnia di mio marito. Quante volte avevamo percorso i vialetti di quel parco anche di sera. A quei tempi c’erano più alberi, sentieri stretti ma a noi piaceva passare tenendoci teneramente vicini. Ora i sentieri sono larghi vi possono passare comodamente due biciclette affiancate, non è più romantico come una volta, ma è sempre bello arrivare fino alla statua di Sissi.
Andando con i ricordi al passato arriva una malinconia che proprio oggi non è d’aiuto, devo cercare di farmi forza, ancora non so quel che ci sarà scritto in quel foglio con l’esito che sto andando a ritirare.
Avrei potuto farmelo spedire tramite e-mail, ma avevo voglia di ripercorrere quel Parco e rivedere quell’angolino che tante volte è stato per me il rifugio nascosto di tante sere romantiche. Volevo sentire ancora quella persona vicina e farmi accompagnare come avevamo fatto tantissime volte insieme.
Coraggio ora alzati e vai, mi sono detta, alla fine voglio vincerla io. Uscita dalla clinica ho trovato nel parcheggio i figli che mi attendevano, sapevano già che tutto era andato bene ma sapevano anche che la mamma voleva fare sempre da sola. Alle volte non sono solo le mamme a leggere nel cuore dei loro figli ma anche i figli sanno leggere nel cuore della mamma.
L’esito era tranquillizzante, nessun male… un sorriso, un bacio dai figli e dai nipoti e la vita continua.
Ernesto Cortazar - Waiting for you




