Scritto da Scoiattolina il 14 Dicembre 2010 |
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PEDOFILIA !!!
La polizia olandese ha arrestato un uomo di 27 anni sospettato di aver abusato sessualmente di una cinquantina di bambini in diversi asili nido di Amsterdam e di aver distribuito materiale pedopornografico. L'uomo lavorava nelle scuole come supplente dal febbraio 2007 e saltuariamente faceva anche il babysitter in privato. Il capo della polizia di Amsterdam, Bernard Welten, ha detto che l'uomo è sospettato di aver abusato fra i 30 e i 50 bambini, aggiungendo che le indagini sono ancora in corso. Parlando in un caso "vasto e complicato", il procuratore capo della città, Herman Bolhaar, ha aggiunto che il 27enne è sospettato di aver violentato bambini fino a quattro anni di età. Per raccogliere ulteriori informazioni e mettere in guardia i genitori di eventuali vittime, la polzia ha pubblicato anche una sua fotografia. "Al momento - ha affermato - non sappiamo con esattezza quanti bambini siano stati vittime di questo 27enne", ha spiegato Bolhaar. L'indagine era cominciata dopo che negli Stati Uniti era stato trovato materiale pedopornografico che si riteneva provenisse dall'Olanda. In manette è finito anche il compagno dell'accusato, un uomo di 37 anni anch'egli trovato in possesso di materiale pedopornografico, ma che non è sospettato di aver compiuto abusi sessuali. Il caso giunge solo alcuni mesi dopo che un istruttore di nuoto di 60 anni, Benno Larue, è stato condannato lo scorso luglio a sette anni di carcere per aver abusato di 40 ragazze nel corso di diversi anni.

NO ALLA PEDOFILIA !!!
Gli avvenimenti che ci segnarono in passato non necessariamente devono continuare a tormentarci nel presente. Se così fosse non andremmo mai avanti e di noi non resterebbe altro che un fantasma intrappolato in una scatola d'ombre e ricordi.
Non ti voltare, vivi il presente, ama la vita per quello che ti da.
Solo così potrai ricominciare ...a vivere da dove avevi smesso di sognare.

Solo una società che non si sviluppa, ristagna e indulge al vizio utilizza i bambini a fini sessuali. Diciamo basta e impegniamoci a far dimenticare alle piccole vittime le violenze che hanno subito, coscienti che è difficilissimo strappar loro di nuovo un sorriso.
Queste notizie orrende non vorrei mai leggerle: purtroppo esistono un’infinità di bambini sottoposti a violenze sessuali, soprattutto in famiglia.
Esperienze del genere sono incancellabili e sarà un bagaglio
molto doloroso che segnerà la loro vita, per sempre. Non ci saranno specialisti della psiche umana in grado di riportare serenità nei bambini che ne sono stati vittime e, purtroppo, nemmeno quando saranno adulti.
Per questa ragione, ritengo sia dovere di tutti, genitori, parenti, amici, operatori sociali ecc., vegliare molto attentamente su di loro, ed intervenire non appena si palesasse anche il più piccolo sospetto.
Questo è il mio pensiero: permettetemi di esternarlo.
SONO DACCORDO CON TE GIOVANNA, IL SILENZIO NN FA CHE ALLARGARE LA MACCHIA D’OLIO INTORNO A QUESTE VITTIME DELLA SPORCA SOCIETà,IO DICO SOLO…. BAMBINI GRIDATE E FATEVI SENTIRE FORSE QUALCUNO SENTIRà IL VOSTRO DOLORE.
già i bimbi so poki se poi si rovinano così diabolicamente povero futuro certo vegliare sempre sull’innocenza ke si riskia pure ke loro diventino poi mostri adulti che Iddio ci assista gli esempi amorali sono troppi esagerati e strombazzati come libertà, siamo noi onesti al massimo cerkiamo di essere sempre gli esempi necessari ciao ke tristitia
Non smettiamo MAI di parlarne e teniamoci sempre informati.
=O=O=O=O=
Il problema della pedofilia vede coinvolti diversi soggetti interagenti, con i loro comportamenti e le loro finalità:
Essi sono anzitutto:
1. Il pedofilo – Il pedofilo desidera raggiungere la soddisfazione sessuale e ritrovare la fiducia nelle proprie capacità sessuali attraverso il rapporto con i bambini. Non si sente ‘malato’, tanto che difficilmente si rivolge ad uno psicologo per essere curato. E’ invece perfettamente consapevole di effettuare azioni illegali e pertanto si muove con circospezione per mantenere segreti i suoi comportamenti;
2. I familiari del pedofilo – Spesso questi soggetti (generalmente la moglie) sono a conoscenza del problema del loro congiunto, ma preferiscono tacere in quanto temono che questo possa compromettere l’accettazione sociale della famiglia;
3. I bambini – In assenza di azioni sessuali violente (e dolorose), tendono talvolta a percepire l’esperienza pedofila come piacevole (in termini di sensazioni fisiche e psicologiche) e non chiedono aiuto, nel senso che non capiscono di essere sfruttati, manipolati e violentati, nel corpo e nella psiche. In altri casi la situazione di abuso viene vissuta dal minore come estremamente vergognosa e foriera, se scoperta, di gravi sanzioni da parte dei familiari e del gruppo di riferimento. I pedofili conoscono bene questo sentimento di vergogna sociale del bambino e, con il loro comportamento, fanno di tutto per rinforzare questo sentimento con specifiche strategie.
Per combattere il fenomeno della pornografia, la Polizia di Stato opera attraverso un comparto sanitario, formato da medici e psicologi (Centro di Neurologia e Psicologia Medica) che si occupa di prevenzione e repressione del crimine. Con lo sviluppo di Internet, questi ricercatori si sono occupati anche di pedofilia on line, studiando in particolare il modus operandi del pedofilo.
Attraverso il progetto OLDPEPSY si è potuto così tracciare, dei soggetti che hanno subito una denuncia, un profilo criminologico digitale, che registra i comportamenti in Internet ed un profilo criminologico più generale, che riporta le caratteristiche ricorrenti dei soggetti indagati.
A questo si è affiancato un programma di indagine clinica, per comprendere a fondo il fenomeno dal punto di vista scientifico. E’ stato anche possibile tracciare un profilo comportamentale dei minori, cioè il tipo di comportamento tenuto dai ragazzi che interagiscono su internet con i pedofili.
Il pedofilo conosce i gusti ed i desideri dei bambini ed è molto scaltro nel chiedere ai ragazzi informazioni sui loro hobbies, i gusti, gli interessi proponendogli anche oggetti o situazioni per lui particolarmente interessanti. Non si tratta dunque, come si vede, di non accettare le caramelle dagli sconosciuti: la cosa è molto più complessa.
Quanto ai bambini, quelli che sono considerati maggiormente a rischio sono quelli particolarmente curiosi, che hanno un buon rapporto con il proprio corpo e che amano entrare in contatto con figure adulte (capaci dunque anche di inviare facilmente una foto)
Se un bambino infatti è piuttosto introverso, poco disponibile a parlare di sé, a condividere le proprie scoperte ed esperienze, in questo caso corre sicuramente meno rischi di entrare in contatto con un pedofilo on line.
Continuiamo ad osservare i comportamenti dei bambini e in maodo particolare, a vigilare.
Eviriamoli!!! eviriamoli e basta!!!
Anche se so che non servirebbe,sono talmente marci dentro che userebbero qualsiasi cosa… In primis la parola….
Questi esseri non solo ledono lo sviluppo di un bimbo , ma fanno danno alla società, nessuna pena per loro è sufficiente…
cara lieve,con quella parola hai espresso tutto………….ma secondo me è ancora poco……avrei certi pensierini che mi astengo dallo scrivere……..forse nn mi vorrebbe nemmeno l’inferno dopo……ma farei passare a loro l’inferno,ma quello ke immagino io di inferno……….e nn penso che per loro sarà piacevole………….
Solo una frase mi sale alla bocca……che tu sia maledetto.Hai figli anche tu ,brutto porco (mi scusi il porco,non voglio offendere un’animale cosi’ buono)sarei peggiore di te se ti augurassi che venga fatto a tua figlia cio’ che tu volevi fare alla mia(ma fortunatamente non hai fatto in tempo)anche perche’ tua figlia è mia nipote ,bastardo.mi fidavo di te,ti ho considerato un fratello.Non ti auguro la morte no,troppo comodo,ti auguro che tu capisca cio’ che hai fatto e ti dilanino i rimorsi finche’ hai vita.So che questo blog non viene letto solo dagli eldiani ma si legge anche i rete,spero che chi di dovere lo legga.Grazie lorenzo di avermi dato l’opportunita’ di dire cio’ che ho nel cuore da 15 anni. che siano maledetti
Nadia! un caldo abbraccio, da madre a madre, con le lacrime agli occhi e tanta tenerezza. Sono certa che hai saputo accomagnare tua figlia, con delicatezza , fuori dall’incubo, e che nonostante tutto sia felice.
Roberta , anche l’inferno che immagino io è “infernale”……ma immagino che la maggior condanna sia, come dice nadia, che capiscano quello che hanno fatto e che il rimorso li consumi lentamente senza via di scampo…
leggevo ieri sera il commento di nadia …ci siamo scritte in privato sapevo che aveav problemi cin alcuni dei suoi famigliari ma cosi gravi no , nadia elsa è fortunata davvero sei una gran mamma che ti sei accorta in tempo ……però nn credo che loro su quello che fanno si logorano tanto x me nn si pentono proprio , è una malatia forse una delle + brutte
è il male demoniaco fatto carne, dissacrà innocenze moralmente, fisicamente e psicologicamente distruzione totale, seminare il male peggiore, Gesu’ ha detto di mettergli macina al collo e gettarli a mare. Nadia sono dispiaciutissima e sei davvero una mamma forte ciao
lo sapranno i nostri giudici quello che disse Gesù,a me pare di no.salve e auguri a tutti.nico.
so certa ke è scritto nel vangelo
……………o chi li castrasse e tagliasse le mani non verrebbe risolto il problema alla radice?…………..1 alla volta non ci si penserebbe più….meditate gente meditate……..
meditando si scopre che le macine da molino non si trovano,nonce ne sono più.si potrebbe rimediare con l’immersione fino all’ombelico,in un laghetto pieno di piranha,dovrebbe funzionare,l’importante è il risultato.O no.salve a tutti.nico.
nico se GESU’ ha detto questo è proprio per l’orrore di questa depravazione ke non dovrebbe esserci fossimo gente di buona maturità tutti
Gesù nacque e finì sulla croce per indicarci la via e come vivere,per avere il premio finale,che non dura come quelli che amiamo concederci in questa vita,un soffio,ma per l’eternità.E T E R N I T A.A guardarsi intorno viene da pensare che dovrebbe rinascere,ma questa volta con uno scudiscio in mano e………!O no.nico.