“GHEDDAFI E’ MORTO”

Tripoli, 20 ott. - (Adnkronos/Ign) - ''Gheddafi è morto''. Dopo una raffica di voci, arriva la conferma del Cnt libico di Tripoli sulla sorte del Colonnello. Secondo una prima ricostruzione Muammar Gheddafi sarebbe stato catturato mentre stava fuggendo da Sirte, ultima roccaforte caduta questa mattina nelle mani del Cnt dopo una battaglia di due mesi. Rimasto gravemente ferito, il Colonnello sarebbe arrivato morto a Misurata. "Il colonnello Muammar Gheddafi è stato ucciso, la sua era è finita", ha annunciato Abdel Hakim Belhaj, capo militare del Cnt a Tripoli. Il capo militare, noto per essere della corrente islamica, ha poi aggiunto: "Gheddafi era stato catturato dai nostri uomini e il suo cadavere è nelle nostre mani". Da Tripoli a Sirte, la notizia della fine di Gheddafi è stata salutata dai festeggiamenti dei ribelli: sventolio di bandiere, spari in aria e segni di vittoria.   NOTIZA PRESA DA INTERNET DALLE NEWS DI GOOGLE


COMMENTI

  1. il 20 ottobre, 2011 giovanna3.rm dice:

    Una notizia incredibile, quasi da non crederci! Ad ogni morto si dovrebbe rispetto, ma mi domando chi ne proverà per questo assassino plurimo!
    E’ finito un incubo, almeno ce lo auguriamo. Ora si dovranno attendere le conseguenze….che non saranno molto tranquille, c’è da aspettarselo!
    Le riflessioni verranno in seguito, per ora c’è solo il grande avvenimento!

  2. il 20 ottobre, 2011 lieta dice:

    ki troppo vuole nulla stringe

  3. il 20 ottobre, 2011 sandra vi dice:

    un incubo e’ finito,quali conseguenze….cuguriamo tutti che le cose si risolvano al meglio per tutti,specie per quelle martoriate popolazioni.

    Inserite il vostro commento.

  4. il 20 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Devo dare atto a Sabrina della prontezza con la quale ha dato la notizia. Il Bosco, ancora una volta, è stato attento a quanto può essere oggetto di dialogo fra gli eldyani. E la morte di Gheddafi è un argomento di quelli che scottano. Improvviso, importantissimo, cruciale per la Libia e per gli altri paesi del Nord Africa. Noi siamo stati attoniti quando abbiamo conosciuto la missione “umanitaria” dell’ONU contro il dittatore libico e abbiamo espresso più di un’opinione contraria all’intervento. A questa notizia, la prima reazione che ci viene da formulare è questa: Subito a casa i nostri ragazzi impegnati nella lotta a Gheddafi.

  5. il 20 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Eh sì, Giovanna, gli sviluppi, in questo momento, non sono prevedibili. Speriamo che non ci sia il consueto bagno di sangue fra opposte fazioni a cui siamo abituati. Vedremo. Per ora, solo lo sgomento, la pietà umana comunque dovuta ad un uomo che se ne va, e l’attesa per un futuro che speriamo privilegi il popolo libico e non sia foriero di ulteriori sventure.

  6. il 20 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Sì, Lieta, hai ragione come al solito. Guai alla cupidigia umana.

  7. il 20 ottobre, 2011 lieve dice:

    Hai ragione lorè , a casa…. a casa. Se è morto, non servono più i nostri ragazzi. Tutti ci auguriamo che il popolo libico abbia finalmente un po’ di pace, e che morto un dittatore non se ne faccia un altro…

  8. il 20 ottobre, 2011 ANGELOM dice:

    La morte di Gheddafi ha chiuso definitivamente una della più brutte pagine della Libia. La morte o l’omicidio di Gheddafi era già prevista La Libia si è liberata da processi inutili che forse avrebbero giustificato la sua dittatura. Il nuovo Governo, tramite il nostro Ministro ha chiesto manforte organizzativa a tutti i livelli, con la speranza che il paese cresca in un regime di pace e di collaborazione con gli altri paesi. Vedremo nelle prossime ore cosa succederà, se non altro non ci sarà più l’incubo di dittatore sanguinario. Non è bello accettare la morte di una persona, ma ci sono state popolazioni che a causa della sua barbaria lo hanno fatto prima di lui.

  9. il 20 ottobre, 2011 giuseppe3.ca dice:

    La fine di Gheddafi era scontata: è arrivata ma per la Libia ora inizia un’altra storia tutta da definire, da stabilire nuovi equilibri interni eccettera e non sarà facile. Penso che i militari di tutte le nazioni impegnate non torneranno subito a casa. Potrà esserci un ricambio ma dovranno stare lì per mettere ordine e non sappiamo quanto durerà. La storia delle missioni di pace insegna.

  10. il 20 ottobre, 2011 nikodireggio dice:

    buongiorno gheddafi è morto……………..è cosi che volevano morto se preso vivo sarebbero guai per mezzo mondo per le cose che poteva raccontare. speriamo che il polo che le donne i bambini trovi una via di democrazia

  11. il 20 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Vedi, Lieve, io ammiro molto la nettezza e talvolta crudezza dei tuoi commenti. Sei saggia e lo dimostri spesso, senza fronzoli e coperture verbali. Nello scacchiere internazionale la voce dell’Italia nella guerra contro il dittatore è stata flebile ma abbiamo dovuto assoggettarci agli impegni, tesi, peraltro, a toglierci più che attribuirci vantaggi. In questo quadro ritengo che tu abbia ragione quando affermi che i nostri ragazzi devono tornare in tempi brevi, brevissimi, a casa. Quanto all’evoluzione possibile in Libia, speriamo che non si passi da dittatura a dittatura e che l’auspicata democrazia si realizzi.

  12. il 20 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Grazie, Angelo. Forse non c’era alternativa ad una morte cruenta di Gheddafi, visto come s’erano messe le cose. Rileviamo che egli non ha avuto pietà umana ed un processo regolare. Ora speriamo che non ci siano vendette di clan e di gruppi e che il martoriato paese libico abbia finalmente pace e, in prospettiva, una libera democrazia.

  13. il 20 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Grazie, Giuseppe. Penso che, se si rendesse necessaria la presenza in Libia di militari di altri paesi, occorrerebbe comunque ridefinire i contenuti della missione. Non dimentichiamo che quella in atto è stata una guerra “umanitaria” per impedire a Gheddafi azioni contro i suoi oppositori civili. Staremo a vedere. Personalmente mi augurerei una normalizzazione che renda inutile la presenza di militari stranieri.

  14. il 20 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Nicoletta, speriamo davvero che non debbano pagare ancora degli innocenti, ed in particolare donne e bambini. Tu poni anche un’ipotesi non peregrina. Gheddafi, dici, doveva essere ucciso comunque per i segreti che avrebbe potuto raccontare. Penso che la tua ipotesi sia plausibile e verosimile. D’altra parte, sembra che gli sia stato sparato da un giovane e che lo stesso abbia ricevuto per questo un premio in denaro.

  15. il 20 ottobre, 2011 franco muzzioli dice:

    Quella è la logica fine dei dittatori…..ma la pietas mi impone un pò di umana compassione per gli ultimi istanti di quell’uomo. E spero che chi un tempo lo ha osannato,baciato,accolto per soli scopi economici ed affaristici abbia un moto di sana vergogna.

  16. il 21 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Grazie, Franco. Io penso che oggi faranno a gara nel dire che non l’hanno mai conosciuto. Ti ricordi che pure Pietro negò di essere stato fra i discepoli di Gesù? Questa è la logica nefasta della politica (se vogliamo chiamarla così).

  17. il 21 ottobre, 2011 lucia1.tr dice:

    Penso che di fronte alla morte di qualsiasi persona, anche del peggio dittatore, se è rimasta in chi sopravvive un po’ di umanità, ci vorrebbe PIETAS E SILENZIO.
    Doveroso un pensiero anche per le miglia di vittime del regime de colonnello Gheddafi che con il loro sacrificio hanno reso possibile la liberazione del popolo libico

  18. il 21 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Sì, Lucia, prima di tutto silenzio e pietas. Ma la cronaca, come sempre, prende il sopravvento e fa clamore. Io, come tutti penso, mi auguro che in Libia non si scatenino altre faide portatrici di vittime e sangue. L’evoluzione verso la democrazia non è scontata, purtroppo.

  19. il 21 ottobre, 2011 lieve dice:

    Infatti , lorenzo , faranno a gara x dire che non l’hanno conosciuto ,non solo, ma se avessero avuto a che fare, certamente negheranno di essere stati interessati… chissà se qualcuno avrà il coraggio di dire che hanno avuto rapporti con lui x interesse??

  20. il 21 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Sì hai ragione, Lieve. Dovrebbero riconoscerlo tutti i capi di stato e di governo che i rapporti con Gheddafi erano determinati dall’interesse. D’altra parte, l’uomo non era certo simpatico.

  21. il 21 ottobre, 2011 ANGELOM dice:

    Tutti i politici internazionali hanno fatto finta di non vedere e non hanno mai considerato, fino a ieri, l’atrocità che il rais aveva compiuto sulla sua gente. E’ stato sempre rispettato da parte dei paesi occidentali, come il nostro Premier che gli ha perfino baciato le mani. Quello che attirava era l’odore del raffinato petrolio libico che aveva inebriato i politici dell’Occidente. Ora che l’aria è cambiata gli amici di ieri sono diventati nemici di oggi e con il pretesto di aver avuto un ruolo nel crollo di Gheddafi, cercano di usurpare la fetta di petrolio più grande il Libia. I valori cristiani portano a saper perdonare e rispettare la vita umana, ma quanti poveri libici anno sofferto, quante lacrime sono state versate per i suoi pazzi progetti annientando villaggi interi, e le vittime poste in fosse comuni. E’ difficile porsi in un sentimento umano.

  22. il 21 ottobre, 2011 giovanna vc dice:

    Dò ragione ad Angelom ,chissà xchè adesso che è morto ,speriamo sia vero ,quei signori che si prostavano davanti a lui come dei tappetini,ora esclamano ( meno male che è finita ),, anche chi è cristiano non riesce a provare pietà x quell’uomo ,almeno io personalmente non ci riesco ,,

  23. il 21 ottobre, 2011 sandra vi dice:

    certo nn e’ molto cristiano pensare ,speriamo che sia veramente morto,ma lo si spera veraqmente pensando alla scia di sangue che ha lasciato alle sue spalle .CI si augura solo che inizi una nuova vita per tutti

  24. il 21 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Sì, Angelo, le atrocità commesse dai dittatori non vengono spesso viste, e guardate quasi con noncuranza. D’altra parte, i dittatori esistono e diventano tali, cioé vengono considerati tali, quando i paesi che comandano nei consessi internazionali li considerano come un male da estirpare. Gheddafi, sulla base degli ultimi avvenimenti, era entrato nel novero dei dittatori da schiacciare e lo è stato. Era diventato non più un dittatore da sopportare, o addirittura da ammirare, ma un nemico. Sui metodi utilizzati per distruggerlo ci sarebbe qualcosa da ridire, ma lo scopo essendo, appunto, quello di distruggerlo, non si è stati troppo a sottilizzare. Le regole della “realpolitik” hanno avuto il sopravvento. Nel lasso di tempo fra la guerra non dichiarata e la caduta sono stati commessi atroci crimini che nessuno pagherà.

  25. il 21 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Hai ragione, Giovanna. E’ difficile provare pietà cristiana eppure dobbiamo farlo.Le immagini mostrate sulla sua cattura e sulla sua morte testimoniano di un uomo in balìa di una moltitudine violenta che l’ha ucciso senza pietà. Uno spettacolo insopportabile.

  26. il 21 ottobre, 2011 nico dice:

    Vae victis,mi pare disse qualcuno,un conoscente che hà passato l’infanzia in quelle terre e se ne è dovuto andare in età adulta,tornato dopo anni in quei posti al posto dei floridi terreni che avevano lasciato,trovò rovine e desolazione.La gente viveva del sussidio del governo,senza folleggiare,e i lavori peggiori li facevano altri.Se quelli che sbraitano ora fossero stati al posto del Rais avrebbero fatto le stesse identiche cose.Staremo a vedere.Vedremo se riusciranno a coniugare Islàm e Democrazia.Se pensiamo al significato della parola Islàm,hò dei dubbi.Quando vedo la basilica di San Pietro e penso cosa vi è collegato e rappresenta,mi vegono in mente i Budda in Afganistan.

  27. il 21 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Il tuo augurio, Sandra, è l’augurio di tutti noi della comunità di Eldy. Speriamo che non incominci una lotta fra clan e si adottino regole democratiche in Libia e negli altri paesi interessati dalle recenti “rivoluzioni”” in Nord Africa. Ma i problemi degli stati retti da dittatori riguardano purtroppo gran parte del mondo.

  28. il 21 ottobre, 2011 Nembo dice:

    Finalmente le malefatte del rais e tutte le sue convivenze che negli anni ha tessuto con mezzo mondo sono finite, compresi i baciamani. Si preferiva che lo stesso veniva giudicato da parte di un tribunale equo, ovvero da una corte costituzionale internazionale, così molti intrecci venivano sviscerati ma è andata diversamente, tantè che ora l’ONU chiede un’indagine sulla morte dell’ex leader libico. Si potrà costruire un paese nuovo, libero e democratico con giustizia reale ma io ho molti dubbi anche perché scaramucce già sono iniziate fra le varie fazioni degli insorti. Il dopo Gheddafi non sarà un’epoca di pace, il rais è morto la Libia e tutto il continente africano avrà una nuova era, ma come sarà questa epoca che tutti adesso festeggiano? La Libia vivrà presto il dramma di una guerra fredda che potrebbe surriscaldarsi in un attimo, perché ci sono diverse, molte fazioni che vorranno comandare, ma ce ne sono due molto contrastanti fra di loro, la prima tutta gente che fino a pochi mesi fa erano con il dittatore compresi i ministri di Gheddafi che hanno spostato la loro causa con i ribelli, l’altra fazione invece è costruita dai leader politici e militari insieme a tutti coloro che hanno avuto un ruolo per la liberazione della Libia, perciò ora la Libia si trova stretta tra i poteri dell’occidente per quel flusso di denaro e potere, ovvero gas, petrolio e altro, sotto l’ombrello Usa, Francia, Inghilterra, sarà anche uno stato libero ma non “pacificato”, l’Italia avrà un ruolo ridimensionato rispetto al mercato anche se per primi e da anni con l’Eni noi eravamo presenti, anche per questo notiamo che l’Europa non esiste con equità per i capitali per materie prime.
    La guerra è solo un esercizio di verità e lo sono tutti i combattenti di tutti gli orizzonti qualcuno diceva…ho visualizzato nei commenti e condivido l’accanimento contro il rais, ma vorrei ricordare che noi abbiamo cominciato con P.le Loreto, gli altri ci stanno seguendo a ruota quella di fare del corpo del nemico una deiezione. Non vi è mai stata una guerra della quale un paese abbia tratto vantaggio.

  29. il 21 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Grazie, Nembo, per la tua acuta ed informata analisi. Che dire se non che condivido tutto quello che hai scritto? Qualcosa, forse, sui rapporti internazionali. Noi ci siamo abituati da anni a situare i vari paesi secondo una scala di importanza legata al loro potenziale economico: produzione, consumi, investimenti. E in questa scala di valori situavamo ai primi posti le grandi potenze occidentali, a partire dagli Stati Uniti. Ma gli ultimi avvenimenti legati alla crisi ci hanno dimostrato che i giganti hanno i piedi d’argilla. Urgono nuove valutazioni in merito al reale stato di benessere dei popoli. Quanto, poi, alle forme di governo, dobbiamo riconoscere che anche le democrazie hanno diverse armi spuntate. Che succederà? Le previsioni non ci aiutano, anche perché sono formulate secondo antichi criteri e non sono neutrali. In questo quadro di incertezze, i paesi come l’Italia occupano un posto di tutta insicurezza.

  30. il 21 ottobre, 2011 cicco53 dice:

    ciao ,io penso che non merita tanta pubblicità questo personaggio.Si offende la dignità di tutte le persone che questo essere ha fatto uccidere.Nessuna pietà ha fatto la fine che meritava,e voler giuistificarlo significa passarlo come un martire.Secondo me dare una opinione che sia positiva o negativa è fuori luogo,per il rispetto di coloro che credono ad una democrazia, buona serata a tutti

  31. il 21 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Grazie, Cicco, di non averci fatto mancare la tua opinione. Certo, il clamore è, in una certa misura, pubblicità. Ma, fra noi amici, il fatto merita comunque un franco dialogo.

  32. il 22 ottobre, 2011 edis.maria dice:

    Nembo ci prospetta un quadro reale e ,per l’avvenire , sicuramente possibile data la situazione sociale e politica della Libia , dove la democrazia dovrà essere conquistata a caro prezzo .Si scontreranno tribù locali e interessi stranieri ,vendette e risentimenti. Purtroppo non penso che ce ne potremo , e vorremo, ” non aiutarli” dati i forti interessi economici sulla zona.

  33. il 22 ottobre, 2011 lucia1.tr dice:

    Questi giorni, stiamo vedendo immagini terrificanti, oggi con i moderni mezzi di diffusione tutto assume caratteri giganteschi e la morte è spettacolarizzata in maniera indecente. Personalmente preferirei un atteggiamento diverso, più silenzio e pietas di fronte a questo evento, non riesco a sentirmi né felice ne risollevata.
    Mi chiedo questa morte a furor di popolo sarà l’arrivo di una nuova primavera come tutti speriamo?
    Il regime di Gheddafi è stato duro e spietato, ma ora chi riuscirà a tenere a bada alcune forme di terrorismo e di fondamentalismo islamico che sicuramente già si sono infiltrate tra i liberatori?
    Nessuno rimpiangerà questo dittatore, è certo, speriamo che il peggio non debba ancora venire.

  34. il 22 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Sì, Maria, saremo “costretti” ad aiutare i libici, anche per non perdere i contatti con loro. Il Mediterraneo, nello scacchiere mondiale, rappresenta un luogo cruciale. L’Italia ne è collocata al centro dal punto di vista geografico, ma non certo per la sua importanza. Tuttavia, senza l’Italia non credo si possa fare nulla.

  35. il 22 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Speriamo con te, Lucia. Lo spettacolo della morte in diretta del dittatore non fa presagire nulla di buono sulla serietà ed umanità dei successori, che si presentano peraltro anche divisi fra loro. Sai che l’Onu ha chiesto un’indagine in merito alla morte di Gheddafi ma non credo che se ne tragga nulla. Era un tiranno, è vero, ma quanti ce ne sono ancora in questo mondo? E poi il termine “giustiziato”, “é stato giustiziato” riempie l’animo di angoscia. E’ giustizia quella? E’ semplicemente vendetta, e per giunta da parte di non si sa chi. Comunque, l’Italia, come dicevo, dovrà stare molto attenta all’evoluzione delle cose in Libia, un paese confinante e rilevante per la nostra economia.

  36. il 22 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Desidererei lasciare un “segno” relativo al nostro dibattito e al modo in cui stiamo trattando un problema certamente difficile e importante. Ne stiamo parlando senza essere partiti da preconcetti o verità, e stiamo acquisendo, amichevolmente e serenamente, le opinioni nostre, degli amici di Eldy. Personalmente addito questo nostro metodo, dell’angolo del colloquio, come quello ideale per discutere dei problemi con pieno rispetto di tutti. E ringrazio Sabrina di averci dato la possibilità di sperimentare questo metodo sul campo. Qualcuno continua a non venire ma non importa. Certamente verrà in futuro.

  37. il 22 ottobre, 2011 edis.maria dice:

    LOrenzo, penso che il metodo da voi adottato sia educato, democratico e semplice in cui ognuno di noi può esprimere il proprio parere. Però, c’è un però, negli altri blog non sussiste una tale possibilità? Io parlo di me stessa. Commento tutti gli articoli che mi interessano senza preoccuparmi di chi sia il conduttore o quale sia il blog. Spesso sono anche ” rompiscatole “, ma non importa.Chi non fa così vuol dire che , democraticamente , ha scelto un’altra prospettiva. E allora? Forse qualche parola è di troppo nel tuo richiamo! Ma io continuerò a visitarvi anche se questa mia osservazione non ti è gradita. Ciao,con stima

  38. il 22 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Nessun problema, Maria, e nessun richiamo. Voglio chiarire solo una cosa. Quando si scrive e si presenta un articolo con una tesi si può incorrere nel pericolo di dividere da una parte quelli che sono d’accordo e dall’altra quelli che non lo sono. Nulla di grave, certamente. Quando si scrive di economia e politica, però, l’effetto della divisione potrebbe essere controproducente proprio per chi presenta l’articolo in quanto, in base alla tesi sostenuta, oltre alla consueta divisione, si potrebbe indurre le persone a non intervenire. Noi qui vogliamo fare intervenire tutti perché di tutti ci interessa il parere. E per favorire il dialogo partiamo, come ho scritto, da argomenti “aperti” e non da tesi predefinite. E’ un metodo, naturalmente. Ce ne possono essere altri. Ricambio la tua stima, Maria.

  39. il 22 ottobre, 2011 edis.maria dice:

    Naturalmente gli articoli di politica ed economia trovano pareri discordanti , ma in ogni caso accettabili in un dibattito serio e democratico. Forse la specificità di un blog dovrebbe essere : leggere il parere senza riferimento al nik di chi lo scrive, per non essere influenzato da pareri precedenti non graditi. Spesso, non solo in questo blog ,le simpatie e antipatie sono influenti.Come vedi, Lorenzo, giudico in generale. Lorenzo ti auguro una buona serata

  40. il 22 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Grazie, Maria. Cercheremo di non farci influenzare quale che sia il metodo usato. In fondo tutti dovremmo condividere l’intento di ragionare più che di polemizzare.

  41. il 22 ottobre, 2011 sandra vi dice:

    infatti a me piace molto questo blog ,cerco d lasciare miei commenti in modo pertinente all’argomento trattato semplicemente come la penso ,limitatamente alle mie possibilita’

  42. il 23 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    E io ti ringrazio, Sandra, tantissimo. Sei una cara persona.

  43. il 23 ottobre, 2011 giovanna3.rm dice:

    Sono stravolta dalle immagini orripilanti che ci hanno perseguitato per tutta la settimana! Mi rendo conto che l’odio, ormai esasperato, dovesse terminare in um’orribile fine, ma l’accanimento assolutamente primitivo cui si è assistito è qualcosa da ascrivere al periodo della clava, e a quel tempo erano anche giustificati!
    Dopo tutto ciò, riteniamo possibile una decente virata verso la democrazia? Nutro moltissimi dubbi, perché le varie fazioni si scanneranno a vicenda e saremo daccapo!!!

  44. il 23 ottobre, 2011 scoiattolina dice:

    io direi che la violenza che questo essere ha dato al suo popolo …gli è stata girata contro nel momento della cattura …..gli sta bene o no?? ….. io credo che a volte la rabbia di 42 anni di dittatura di sopprusi violenze e cattiverie …ti fanno fare cose assordu …come abbiamo visto quello che gli è stato fatto dai rivoltosi ….nn li giudico ma cerco di capirli ….forse un processo nn avrebbe reso giustizia al popolo …allora dico è andata cosi ….tanto ora dovra rendere conto alla sua coscenza che noi tt sappiamo nn è stata brllante …anzi …..speriamo che ora il popolo cominci ha vivere una vita dignitosa e una vita viva ….visto che fin ora x loro cosi nn è stato

  45. il 23 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Sì, Giovanna, c’è da rimanere stravolti e indignati per il trattamento usato a Gheddafi. Io non so e non voglio sapere se se lo sia o meno meritato. D’altra parte questa sarebbe la legge del taglione, caduta da tempo in disuso, in particolare in quella cristiana, che invita all’amore e al perdono. Sarebbe stato giusto almeno un processo.Ma la folla scatenata non può fermarsi, è vero. E allora, chi crede non può fare altro che pregare per lui.

  46. il 23 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    E’ vero, Sabrina, violenza chiama violenza. Quali sono gli ingredienti che hanno giocato? Le violenze subite, la vigliaccheria di tanti che in vita l’osannavano, gli interessi di vario genere, ecc. Speriamo che il popolo libico non si incammini, dopo Gheddafi, sulla via della violenza.

  47. il 29 ottobre, 2011 nico dice:

    Islàm e democrazia?Un occhio alla Tunisia per saperne di più e occhio all’Egitto con buona pace dei globalizzatori.

  48. il 29 ottobre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Nico, con me sfondi una porta aperta. Noi siamo abituati a criticare appassionatamente la democrazia e spesso abbiamo ragione. Ma fra islàm e democrazia c’è un abisso e non è detto che la “primavera araba” porti davvero la democrazia nel Nord Africa.

  49. il 01 novembre, 2011 nico dice:

    D’accordo,c’è un abisso,speriamo vi cadano le persone dalle mennti illuminate,senza credo e senza Fede,che vorrebbero guidarci verso albe radiose,spianando la strada a questo credo.Facciamoci una risatina,chè buon riso fa buon sangue e buon sangue fa fare le buone azioni.ciao a tutti/e.

  50. il 01 novembre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Continuo ad essere d’accordo con te, Nico, e non è la prima volta, né penso che sarà l’ultima.

  51. il 01 novembre, 2011 nico dice:

    malgrado l’avvenire l’abbia tutto alle spalle,sono curioso,di vedere come andrà a finire.l’altro giorno dicevo a un mio nipote,sono curioso di vederti quando avrai tanti anni come me,e lui pur sapendolo,mi chiese ma quanti ne hài nonno?perchè glielo dico ogni volta in modo diverso,gli dissi,se volessi contarli con le dita delle mani,dovresti avere tante braccia come la Dea Kalì,ora lui è alla ricerca di una immagine di questa Dea per vedere se è vero.salve a tutti.

  52. il 02 novembre, 2011 Lorenzo.rm dice:

    Chiedo a Sabrina di tirartela fuori l’immagine della Dea Kalì, così lo fai impressionare davvero tuo nipote. Un caro abbraccio.

  53. il 02 novembre, 2011 nico dice:

    GRAZIE,CIAO.


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