La Domenica del Bosco
Scritto da Giuseppe il 17 Febbraio 2013 | 19 commenti- commenta anche tu!
Cari amici del Bosco, trascorriamo insieme questa Buona Domenica con un altro racconto di Enrica che ci descrive come ha trascorso una sua recente domenica.
Personalmente giudico il racconto rilassante e allo stesso tempo culturalmente interessante per cui nel ringraziare l’amica Enrica vi invito cortesemente a complimentarvi con lei esprimendo il vostro sagace e brioso parere. Grazie.
E' una domenica mattina fredda, ma serena, il cielo limpido, non ho voglia di rimanere a casa da sola, ma non ho nemmeno voglia di parlare sempre delle stesse cose, una malinconia sottile mi accompagna. Sistemando un cassetto trovo una guida ai sentieri della Svizzera Italiana, la sfoglio e mi rendo conto che qui vicino a me ci sono paesini che non conosco... sistemo le ultime cose preparo quel che serve, riempio il mio zaino e parto per Lugano.
Panorama di Lugano
Qui m’informo e prendo il bus postale che mi porta a Carona, un bellissimo paesino dove per prima cosa mi propongo di visitare la Chiesa di San Giorgio del XVI secolo, sulla cui facciata è raffigurato San Giorgio che uccide il drago.
Carona (Lugano) - Chiesa di San Giorgio
Purtroppo non sono potuta entrare perché in quel momento era in corso una cerimonia liturgica che non consentiva l’ingresso di visitatori. Tutto il nucleo storico, con le viuzze strette molto ben conservato, seguendo le indicazioni riportate sulla guida vado su per una salita che dovrebbe portare verso l'Alpe Vicania, camminando per circa una ventina di minuti mi ritrovo al parco di San Grato. Ero convinta d’essere l'unica pazza che si avventurava su questi sentieri il mese di dicembre, ma scopro, con mia sorpresa, che non sono sola. Mi siedo su di un sasso e guardo intorno, il parco stupendo malgrado siamo in pieno inverno.
Lugano - Parco botanico di San Grato
Di lì a poco si avvicina un signore del luogo e mi chiede cosa ci fa una donna sola in un luogo così isolato. In un primo momento ho pensato ad un tentativo d’approccio, ma è un signore distinto e scopro poi che è con la famiglia perciò non è così, anzi mi ha dato dei buoni consigli, in altre parole ha detto che è bene fare queste passeggiate in compagnia perché ci si può sentir male o si potrebbe scivolare e cadere considerato che il sentiero è alquanto accidentato.
Ha anche affermato che per ogni evenienza è sempre utile portare con sé un bastone d’appoggio. Rispondo che non era una visita programmata, ma quella mattina ho seguito un impulso improvviso per non stare in casa, sola, a fare le solite cose.
Alpe Vicania
Questo posto in primavera deve essere bellissimo, mi raccontano che fioriscono azalee e rododendri, vedendo il mio interesse mi consigliano di continuare la passeggiata e di seguire le indicazioni per Tenza. Fa freddo, ma non c'è neve posso camminare nei sentieri del bosco e dei prati l'aria fredda mi brucia ad ogni respiro anche perché non sono abituata a camminare. La zona abbonda di posti stupendi dove fermarsi per un picnic, vista su Lugano inclusa. Dopo i pascoli e gli alpeggi ora il sentiero scende ripido verso Morcote. Raggiungo i ruderi del vecchio castello e attraverso una mulattiera lastricata raggiungo la chiesa di Santa Maria del Sasso che domina sulla valle e conduce fino al lago. Si ha una magnifica vista, alla destra della chiesa c'è il Parco Scherrer, decido di riposarmi un pò e mi siedo sulla panchina del Tempio del Sole.
Parco Scherrer
Il commerciante di tessuti Arturo Scherrer, fece costruire un paradiso botanico importando dai suoi viaggi di lavoro nei vari paesi del mondo molte specie di piante e, insieme agli arbusti originari, fece ricostruire monumenti e case caratteristiche degli stessi paesi.
Si trovano, infatti, templi, elefanti di pietra in stile indiano, leoni barocchi e in mezzo alla vegetazione si trovano stagni, fontane e giochi d’acqua, case cinesi e tailandesi. Il tempo trascorre veloce e rischio di far tardi, mi avvio verso il paese, una volta noto come “il villaggio dei pescatori”, un paesino molto bello le arcate allineate in riva al lago, risalgono forse al XIII secolo, la chiesa in
Parco Scherrer
cima al villaggio percorribile da una via detta "strecia di mort" (strettoia dei morti) poiché vi passava il corteo funebre, ma il feretro doveva essere portato a spalla, perciò i portatori stanchi poggiavano la bara sulle panchine di pietra per riposarsi prima di continuare verso il cimitero. Il mio libretto consiglia anche una visita al camposanto ma non c’è tempo, le giornate sono corte e devo prendere il battello per tornare a Lugano. M’incammino, passo davanti alla Torre del Capitano, altra importante attrattiva turistica. Dal battello vedo in lontananza le luci della città. Arrivo a Lugano, riprendo la mia utilitaria e torno a casa. Una domenica diversa, fatta di cose semplici ma con un panorama bellissimo.
Mi riprometto di tornarci in primavera, di fare ancora una passeggiata tra quei boschi e sentieri.


Signori, giù il cappello di fronte ad una vera scrittrice. Ispira emozioni profonde com il suo scritto limpido e nitido. Ci conduce per mano e ci fa condividere emozioni. La accompagniamo ed è come se fossimo lì, con lei. Non perdiamola di vista questa signora. Grazie Enrica, grazie, dal profondo del cuore.
Lorenzo sono d’accordo con te, gli scritti di Enrica passeggiano con lei e noi con loro, veramente sembra di avere fatto questa gita non leggendo, ma avendola accompagnata.
complimenti Enrica aspetto con ansia altri tuoi momenti di viaggio per condividerli come fossi li con te.
Enrica hai fatto una descrizione bellissima ….Solitaria ed avventurosa, con zaino in spalla e tanta voglia di vedere cose nuove , ma soprattutto ,tanta voglia di esistere in mezzo alle meraviglie della natura.
Se abitassi in Lombardia …ti chiederei un passaggio…..ma portandoci il bastone!
Più ti conoso. Enrica, e più cresce la mia ammirazione per te. Come sai descrivere i paesaggi.. come conduci per mano il lettore ovunque tu vada, come sai percepire e trasmettere la bellezza, l’arte,la tua passione per i nuovi luoghi.. Bravissima.. continua così, non privarci dei tuoi racconti..grazie!
Brava, Enrica, hai saputo descrivere tutto intorno a te, con grande passione e ci hai fatto assaporare meraviglie “viaggiando”, ancora una volta, assieme a te.
Complimenti Enrica per descrizione dei tuoi suggestivi itinerari e luoghi ricchi di cultura, storia e arte.
ringrazio tutti siete molto gentili, rispondo solo ora xk sono rientrata da poco, ero a Verona a vedere una mostra, ho visto che ci sono cose più importanti, è mancato qualcuno che nn conoscevo, ma spiace sempre, chissà magari ora sta passeggiando per l’alpe Vicania che c’è in paradiso, ed è tra azalee e rododendri in fiore…..buona passeggiata …..
e brava enrica….bellissimo l’accostamento che si e’ creato tra la tua sottile malinconia e l’apparente solitudine che circondavano i luoghi che hai visitato, mi hai comunicato questa emozione…lode alla scrittrice 🙂
ciao
Vorei anche ringraziare Giovanna ha scelto delle belle foto e la musica è bellissima
Cara Enrica,sai bene che sono felice quando posso dare una mano, nel caso specifico per le foto e il brano musicale. Del resto ero assai motivata dal bel racconto che hai fatto, della tua visita a Lugano e dintorni, che meritava tutta l’attenzione.
Non perderti d’animo e continua a raccontarci le bellezze dei luoghi che visiti: io ti sarò sempre d’aiuto, se necessario. Ciao e un abbraccio.
Grazie a voi, amiche e amici del Bosco… sento il dovere di precisare che Enrica è una cara amica e che sono stato io che avendone conosciuto e apprezzato per primo la bontà d’animo e le grandi potenzialità nell’esprimere le proprie emozioni in modo vivo, reale, sincero e coinvolgente ho voluto portarla in Eldy per farla conoscere a tutti voi.
Ne sono fiero e sono contento che le abbiate espresso i vostri complimenti, li merita tutti, credetemi.
Ancora grazie a tutti gli amici, grazie a Giovanna per la proficua collaborazione e, soprattutto, un Grande Grazie ad Enrica.
Potrei montarmi la testa e non voglio, perchè dovrei girarla un po di volte su se stessa e già ho qualche problema con la cervicale, grazie a Voi, grazie per tutto, a Giuseppe e a Giovanna
Complimenti enrica ha descritto cosi bene che sembra di esserci veramente.
Complimenti Enrica per il tuo scritto ,ma ritorna in primavera quando e’ tutt un fiorire di roodendri azaleee nnti lasciare sfuggire lo stupendo parco SCHERRER uno dei piu’ belli della Svizzera fatto costriure dal mercante del canton di San Gallo nel ’30 sui terreni che aveva sul lago di Lugano,a Morcote,come tu hai accennato xche veramente notevole .Stupenda la casa da the siamese piena di cose preziose ,e il piccolo tempio egiziano con un calco di Nefertiti.La musica di Giovanna sempre bellissima
.
grazie ancora a Sandra, Serghey e Odisseo
Conosco personalmente Enrica(x me Chicca),Lei ha questo “potere”,riportare con parole,luoghi e tutto cio’ che incontra…..!
Brava Chicca,i complimenti anche a Chi ha postato le bellissime immagini !
PS: Alla prossima escursione chiamami !
ciao Sonia, grazie, mi sembra che qualche volta, o forse di più, i nostri giretti li abbiamo fatti, devo sistemare qualche cosina, ma ho un’idea che mi ronza in testa, tieniti pronta con zaino e scarpe da tennis, qualcosa di ruspante,nn sofisticato, ma tanto oramai mi conosci e sai molto bene come sono fatta,
Leggo con ritardo. Me ne scuso. Enrica con il tuo bel racconto mi hai fatto rivivere ricordi di un viaggio in Svizzera, fatto molti anni fa. I tuo percorso che unisce le bellezze paesaggistiche all’arte, alla storia, alla cultura emoziona perchè vi è l’autentico significato del viaggio : la conoscenza, la scoperta , la rivisitazione della storia. Ci dimostri inoltre, che ovunque, e dunque anche vicino a casa, ci sono occasioni per scoprire altri aspetti di un territorio che pensiamo di conoscere. Bello il tuo entusiasmo che coinvolge il lettore !! Brava!!!
grazie Silvana1 Ge
nn scusarti, di cosa, si, abbiamo tante belle cose vicino a casa e spesso nn lo sappiamo nemmeno, l’entusiasmo, lo giuro, è mio, lo divido con Voi ma in primis è mio, mi prendono in giro alcune amiche, dicono che sono come una bambina al luna park, e spero che questo mio appassionarmi nn mi lasci mai, mi aiuta a nn diventare arida prima del tempo, grazie a Voi, delle vostre belle parole e sopratutto a chi mi ha permesso di poterlo fare