RICORDO DELL’AMICA SANDRA
Scritto da Giuseppe il 6 Giugno 2022 | 22 commenti- commenta anche tu!
RICORDO DELL’AMICA SANDRA
«UN SORRISO DONA SOLLIEVO A CHI E' STANCO, RINNOVA IL CORAGGIO NELLE PROVE, NELLE TRISTEZZE E' MEDICINA .E SE INCONTRI CHI NON TE LO OFFRE ,SII GENEROSO ,PORGI IL TUO .NESSUNO HA TANTO BISOGNO DI UN SORRISO COME COLUI CHE NON SA DARLO»
Questa frase l’aveva riportata Sandra in chat una mattina e possiamo dire che rispecchia perfettamente quello che era lo spirito della nostra cara Amica, sempre gentile e disponibile con tutti ma, all’occorrenza, anche pronta ad impugnare una lancia in difesa di una persona amica se riteneva che fossero stati lesi i suoi diritti.
Cara Sandra avremmo voluto festeggiare i tuoi cento anni tutti insieme e lo facciamo come se tu fossi ancora con noi ed in effetti sentiamo che ci sei, non possiamo dimenticarti e non ti dimenticheremo, ci hai dato tanto e ti ringraziamo.
Insieme ai nostri auguri abbiamo preparato questa torta e siamo certi che saresti stata felicissima di effettuare il taglio in tante fette da offrire a ciascuno di noi.
Lo facciamo noi per te, dicendo:
Ciao Sandra.
Intanto leggiamo con gioia questo ricordo di Sandra, inviatoci dalla sua stimata famiglia: la figlia Laura e gli amatissimi nipoti Lucia e Matteo.
LA NONNA
Metà novembre. Domenica mattina. Tutti in macchina, si va ad Atene. Si andava a prendere la nonna. Come sempre arrivava con il volo pomeridiano delle 4. Quindi, toccata e fuga ad Atene. Come al solito aveva qualcosa di cui lamentarsi riguardo al viaggio, però quando ci vedeva si dimentica di tutto. Era semplicemente felice di vederci e di essere ritornata nella sua seconda casa. Il viaggio di ritorno in auto per qualche motivo pare sempre più veloce rispetto a quello d'andata. Chi lo sa, probabilmente è dovuto al fatto che tra una chiacchiera e l'altra, tra aggiornamenti vari, il tempo passa più in fretta. Appena arrivati a casa, la prima cosa urgente da fare è aprire le valigie. Sopra le gonne e le camicette -meticolosamente abbinate tra loro- c’erano le cose ancor più essenziali. Il prosciutto cotto, quello crudo, la salsiccia per fare il risotto come si deve, i flauti per la colazione e poi il salame Galbanetto -che per essere sinceri era la cosa che bramavo da quando avevo saputo del ritorno della nonna-. Poi certo c'era anche il taleggio per il papà, che anche se non lo dimostrava era felice anche lui che la nonna fosse tornata. In fretta, tutto in frigo perché "è fuori da stamattina e non vorrei che andasse a male".
Certo non dimentichiamoci dei fumetti, da Topolino a Paperinik e il Detective Conan, c'è l'imbarazzo della scelta e non potevo che esserne strafelice.
Beh, ora che le valigie sono aperte mica si possono lasciare così, "dai, aiutami a mettere a posto i vestiti, così poi andiamo giù a mangiare".
Inutile a dirsi che nel mentre la mamma aveva già aperto tutte le leccornie arrivate dall'Italia, ed era giunta quindi l'ora di sedersi a tavola.
Una volta finito di cenare, era il momento della fiction Rai. Che fosse Don Matteo, Un Medico in Famiglia, il Maresciallo Rocca, tutte hanno un posto speciale nel nostro cuore. Quindi tutti in poltrona con la camomilla -essenziale dopo il banchetto delizioso-, o meglio quasi tutti, dato che la nonna si ostinava a sedersi sulla SUA sedia. Una sedia di legno e pelle,ricordo dei tempi andati, che a tutti noi altri pareva di una scomodità assurda, però a lei piaceva e ci era affezionata.
E così passava l'inverno. Tra giretti pomeridiani in paese dove la fermata dal tabaccaio era obbligatoria, per la consueta barretta di cioccolato, e viaggi inutili in autobus. Si si, proprio così, in autobus. Amavo i mezzi pubblici, mi affascinavano per qualche ragione. La metro, i treni, gli autobus, tutti. Certo che, per mia sfortuna in paese non passava quasi nulla. Solo cinque autobus -di numero- al giorno. Quindi non si può dire che fossero la cosa più comoda del mondo. Però, alcune volte con la nonna li usavamo, semplicemente per farci un giro. Per essere più precisi, solamente per soddisfare la mia voglia di usarli. Salivamo alla fermata centrale del paese, rigorosamente io timbravo il biglietto, ci sedevamo, andavamo fino al paese vicino dove l'autobus finiva la corsa e poi ritornava indietro, riportandoci così alla stessa fermata dalla quale eravamo saliti.
Chissà cosa avranno pensato gli autisti vedendo due persone salire e pagare il biglietto semplicemente per fare un giro senza alcuno scopo. Poi ovviamente degni di nota sono anche i giochi da tavolo. Siamo stati l'ultima generazione che ha avuto la fortuna di giocarci, l'ondata di videogiochi era alle porte. In giro per l'Italia, tombola, puzzle vari e ovviamente Monopoli, il mio preferito. Ci perdevamo giornate intere con la nonna giocando a Monopoli, io volevo sempre vincere e quindi alcune volte provavo a barare pure, ma la nonna se ne accorgeva sempre e mi riproverava, dicendo che "non si fà". Però mi lasciava vincere comunque.
E così passavano le giornate, i mesi e si arrivava al Natale, festività da me prediletta. Festività piena di tradizione e del suo amato Presepio storico che risaliva alla sua infanzia. Il pomeriggio della vigilia era rigorosamente dedicato alla preparazione dei ravioli per il giorno dopo. Tutti contribuivano, c'è chi si dedicava all’impasto, chi alla pasta e chi all’assemblamento del prodotto finale. Ovviamente seguendo le indicazioni dell'esperta, la nonna. Poi la sera si preparava un piatto con qualche biscotto e un bicchiere di latte da lasciare aL fianco all’ albero per Babbo Natale, come segno della nostra ospitalità. Il giorno dopo arrivava il momento dei regali. Odiavo il fatto di dover aspettare che si svegliassero tutti per scartarli, però questo era il rito. Li scartavamo sentendo rigorosamente le musiche Natalizie e poi iniziavano i preparativi per il pranzo. Gli antipasti, i ravioli, il tacchino o il pollo per secondo. Tutto sulla tavola meticolosamente apparecchiata con il servizio bello di piatti, per le occasioni speciali, e le posate d'argento. Devo essere sincero, ho sempre preferito il Natale invece della Pasqua, però ero l'unico. La nonna, anche se la Pasqua la festeggiavamo seguendo le usanze greche –sulla Pasqua non insisteva sulle tradizioni italiane,tranne che per la Colomba,- le piaceva molto. Aspettava con impazienza la fine della settimana Santa ortodossa per poter dipingere le uova, andare a prendere i fiori dal epitafio (tutto da lei raccontato anche su Eldy) e soprattutto mangiare l'agnello allo spiedo. Tranne il ritorno a scuola, la fine delle festività pasquali significava anche che da lì a poco la nonna se ne sarebbe andata. Sarebbe tornata in Italia. Però l'avremmo raggiunta anche noi dopo qualche settimana, per passare l'estate tutti assieme in Italia.
In generale sono tanti i bei ricordi legati a te. Che però oramai sono solo ricordi. Sarò sempre grato dei bei momenti trascorsi assieme, sarò persino grato della tua testardaggine -che anche se era la ragione principale dei nostri battibecchi- è la ragione che siamo chi siamo oggi. Non hai mai voluto imparare il greco e neanche trasferirti permanentemente in Grecia con la tua famiglia. Grazie a questo noi siamo cresciuti con stimoli provenienti da due paesi diversi -ma allo stesso momento molto simili- e abbiamo assimilato la lingua e le usanze di ciascuno dei due.
E non potrei esserne più felice.






Ciao cari,
che emozione vedere questi articoli
su Sandra, cosi vicina ai 100.
e vedere l energico Nembo in azione.
cari amici, siete incredibili.
Quando abbiamo iniziato a scrivere qua, vi ricordate?
e nonstante fosse MOLTO tempo addietro, siete, e siamo , ancora qua
se si potrà, organizziamo un hangout/zoom che ci salutiamo a voce!
un abbraccio
Enrico
Grande Enrico, bellissima e inaspettata sorpresa, ma sappiamo che ci sei sempre, grazie!
Ottima l’idea di un hangout/zoom, dobbiamo solo organizzarci e si fa: OK, ciao
Un post davvero molto bello…. Ricordo Sandra con infinito piacere era una donna forte e dolcissima…..voglio immaginarla con Giovanna…. Angelo…. Nadia…. Mimmo e tantissimi altri….. ❤️
Grazie a Giuseppe,Gabriella ed a tutti gli amici del Bosco per il pensiero ed il post. Alla nonna piacevano molto le feste di compleanno, la prima volta che aveva festeggiato con Eldy, tutta la pagina iniziale piena di palloncini, era sorpresa e felice.Grazie ancora a tutti!!Lucia e Matteo (piu tutta la famiglia)
Ciao Enrico, l’emozione è anche nostra rivederti in Eldy,ti ringrazio per l’Energico…il mio motto lo sai…Un Saluto
Mi asssocio agli amici che mi hanno preceduto per augurarti tanti Auguri per il tuo 100esimo Compleanno ovunque tu sia Sandra sarai sempre presente fra di noi.
Ciao Sandra, spero che da dove sei tu veda chi ti ha inviato gli auguri, ne sei felice, credo di si. Io mi assoccio e virtualmente ti spedisco un cesto di cento rose rosse ornate da tante bellissime orchidee. Mi manchi tanto ma sei stata fortunata ad arrivare alla vigilia dei cento anni. Ora un caro saluto a Lucia e Matteo.
Ciao Sandra, già ti vedo insieme a Rosaria, Fernando, Angelo, Franco, Giovanna e tutti gli altri amici di Eldy che ti hanno preceduta. State festeggiando vero? Allora ricevi i miei più sinceri Auguri di Buon Compleanno quando sarà, 100 anni sono un record e tu lo detieni qui. Non ti dimenticheremo, vola tra gli angeli!
Lucia e Matteo vi ringrazio per aver partecipato con il vostro aiuto per festeggiare Nonna Sandra. Forse da lassù ci starà a guardare e sorriderà. Vi abbraccio.
Lucia e Matteo, Eldy era nata già dal 2009 per favorire l’utilizzo del computer alle persone della terza età ed è stato un vero successo. La vostra cara Nonna Sandra era stata tra le prime ad aderire, aveva trovato tante amiche e ne era entusiasta. Con un suo raccontino aveva vinto anche un concorso bandito dalla Direzione. Lo staff direttivo ha prestato sempre molta attenzione ai propri iscritti e non ha mai mancato di festeggiare con una bella pagina il compleanno di ciascuno. Grazie Eldy e grazie a voi, amatissimi nipoti di Sandra per la vostra partecipazione.
Anche oggi abbiamo scritto, tutti insieme, una bella pagina e la vita continua.
Grazie come sempre a Giuseppe, e Gabriella, per la cura della pagina, e nel ricordare tutti gli amici che sono andati oltre. Grazie Nembo per le belle parole nel ricordare Sandra, una carissima persona. Grazie ancora che fate vivere ancora con la vostra assiduità nel Bosco di Eldy, magico strumento che ci ha fatto conoscere.
Certo Roberta, Eldy è stata una bella invenzione che ci ha fatti incontrare e conoscere e siamo grati allo Staff per l’idea rivelatasi vincente.
Il nostro compito è quello di restare uniti, onorare lo spirito dei blog e andare avanti.
Grazie Robby ci sentiremo ancora, un sincero saluto, ciao,
La ricordo con infinita commozione. Una Bella persona.Conservo gelosamente l’opuscolo che mi mandò con i premiati del Concorso: Racconta il tuo Eldy. Che R.I.P
Ciao Sandra. Ti ricordo tantissimo e ti vedo passeggiare in cielo con Giovanna e con tutte le altre amiche ed Amici scomparsi. Lorenzo
Non ho avuto modo di conoscerti bene
Però da come ti ricordano gli amici del Bosco sei e sarai sempre una persona speciale
Un caro abbraccio ovunque tu sia
Erano i tempi delle novità e dell’entusiasmo Giulio e forse c’era anche tanta improvvisazione ma siamo arrivati fino ad oggi. Tu sei stato vincitore in quel concorso eppure l’opuscolo, come pure io, lo hai ricevuto dalla brava Sandra, sempre attenta ai particolari e piena di attenzione per tutti. Gliene saremo sempre grati, un saluto.
Confermo Lorenzo, Giovanna e Sandra sono state veranente le colonne portanti della navata centrale del Bosco, non possiamo mai dimenticarle, ora sono insieme lassù e ci guardano con un sorriso. Le abbiamo voluto un mondo di bene e possiamo solo ricambiare, grazie.
Vero M.Licy, l’Amica Sandra è stata veramente una persona speciale per tutti noi, è giusto ricordarla e lo faremo ancora, grazie per il tuo intervento, sempre molto gradito, un saluto, ciao.
non ho avuto il piacere di conoscerti se non saltuariamente- comunque sei stata fortunata ad avere una lunga vita e tanti amici che ti ricordano- dovunque tu sia riposa in pace
Certo Carlina, siamo in tanti a ricordare l’amica Sandra, anche tu, perché Sandra è stata una persona che sapeva farsi voler bene e la ricorderemo con nostalgia, grazie! Un saluto, ciao.
la morte di sandra mi a comosso tantissimo x me era come una mamma mi ha insegnato tante cose una donna piena di vita una donna che mi insegnava la cultura il rispeto l’amore x gli altri ora non c’è piu dentro di me come tanti altri ha lasciato un vuoto un casseto pieno di ricordi e simpatia cara sandra prega x noi tu che ci vedi da lassu noi ti porteremo nel cuore addio sandra
Avevo atteso il tuo commento Aquilafelice anche se nel Bosco ormai non entri quasi più. Ero sicura che ti saresti ricordato di Sandra, era stata una grande amica e spero che da lassù dia uno sguardo a noi tutti.